mercoledì, ottobre 31, 2007

Vigilia 2


E' già la vigilia di Ognissanti. Coi novi non abbiamo ancora risolto la questione del Blog, si vedrà. La "missione"di cui ci investe Fabio nel suo commento al post precedente, per quanto stimolante e condivisibile, è piuttosto impegnativa. E poi non abbiamo molto da raccontare : tolte le occasioni di litigio che sono comuni anche alle coppie e le frequenti viscerali dichiarazioni di amore (altrettanto comuni), la nostra vita scorre assolutamente regolare, tanto da poter risultare noiosa a chi ci legge. Speravamo per stasera di ricevere un invito a qualche festa di Halloween , che, pur estranea alla nostra tradizione culturale tanto da bollarla come amerikanata (col kappa per sottolineare il nostro scarso interesse), ci avrebbe almeno offerto l'occasione di trascorrere un po' di tempo in compagnia di tanta gente diversa. Invece niente, nessun invito. Andremo perciò insieme ad alcuni amici a sperimentare un bar friendly che ha aperto da poco proprio vicino a casa nostra. Il proprietario che conosciamo da tempo ha sollecitato la nostra visita: un motivo in più per darci una mossa. Il fatto poi che si trovi a pochi minuti da qui ci fa piacere, perchè siamo ormai tutti e tre ossessionati dal problema traffico, dovendo sopportarlo quotidianamente. Vi diremo, intanto sappiate che è ad Appiano Gentile, località nota per la presenza della Pinetina, centro sportivo dell'Inter. Succede così che spesso ci si ritrova, in coda alla cassa di uno dei tanti centri commerciali che ci circondano, fianco a fianco non solo di personaggi come G.Clooney, Oxa, etc, ma anche di Cordoba e compagni. Basta solo saperli riconoscere e personalmente, lo ammetto, mi occorre la presenza di En per i primi e di Lupetto per i secondi per non passare inconsapevole tra tante star. Non che la cosa mi emozioni particolarmente, ma dare un occhio a persone "interessanti" è sempre cosa bella, anche se la realtà dei miei due novi mi appaga già in abbondanza.
Il sole è tornato a splendere in questa vigilia di vacanze (solo per me), almeno qui nel freddo nord. E' un buon auspicio: buone feste a tutti!

lunedì, ottobre 29, 2007

Appunti di inizio settimana


Lunedì mattina. Presto. E' il mio giorno da anni. La solita occhiata ai giornali è subito pesante:16 morti e tanti dispersi in due naufragi di immigrati al sud. Poveri cristi senza nome che vengono a morire nel nostro mare come tanti altri prima di loro. Mi chiedo quante tragedie sono avvenute nello stesso mare all'insaputa di tutti. Penso ai parenti, rimasti nella disperazione dei loro Paesi, che non sapranno più nulla dei loro cari. Per sempre. Storie tristi che si ripetono ormai da troppo. Non che ai sopravvissuti, quelli che riescono a sbarcare, le cose vadano meglio. Il futuro che li attende è quasi sempre di miseria.


Le notizie "politiche", ripetendosi sempre uguali, non chiedono commento: troppe le forze che spingono immobilizzando l'Esecutivo. Confindustria segnalavo ieri, la gerarchia cattolica, ripeto per l'ennesima volta oggi, che frena l'evoluzione culturale e civile, arroccata apologeticamente su principi che a suo parere consentono il mantenimento dello status quo: il controllo delle coscienze e perciò il potere morale. Ci sono altre forze e lobbies che premendo finiscono con l'annullarsi a vicenda, inchiodando il Paese al palo, ma val la pena segnalare quello che ritengo un timido insuccesso dei cattogerarchi: l'episcopato spagnolo aveva promesso di portare in piazza S.Pietro un milione di connazionali per la maxicanonizzazione di ieri, invece hanno racimolato solo 40.000 fedeli, numero insignificante da contrapporre al pericoloso Zapatero. Nemmeno la rissa a S.Eugenio, frequentata dai membri dell'Opus Dei, attenua lo smacco: gli Spagnoli, memori della lunga dittatura, preferiscono ora volare col coraggioso premier verso altri orizzonti. Solo noi, Italiani, continuiamo a restare rasoterra, a volte anche un po' sottoterra, impantanati nel fango di sempre come l'ultima uscita del Viminale che vieta la trascrizione in Italia dei matrimoni gay contratti all´estero, oppure il welfare della Regione Lombardia che assicura prestazioni sanitarie e sociali finalizzandole «a sostenere la persona e la famiglia, con particolare riferimento allo sviluppo di una sana e responsabile sessualità», assumendosi così un compito morale che non le compete.
E' lunedì mattina, niente buone nuove per noi. Da un po' mi interrogo se ha ancora senso questo blog. Nato per documentare (a noi stessi prima di tutto) il nostro tentativo di vivere un amore al di fuori dei canoni tradizionali della coppia, dopo due anni possiamo confermare con la vita di tutti i giorni che ciò non solo è possibile, ma è meraviglioso, come qualsiasi storia autentica. Oggi possiamo sostenere che non solo la relazione etero ha diritto di cittadinanza e che l'amore non può essere ridotto in schemi soltanto perchè tradizionalmente rassicuranti. Ogni tentativo di tarpare le ali all'uomo, limitandone libertà e fantasia in nome di interessi che sono sempre di parte, rappresenta un freno all'evoluzione civile e sociale dell'umanità. Esiste qualcuno che possa rivendicare il diritto di impedirne la crescita?
A noi ora la più semplice riflessione se continuare o meno l'esperienza del blog che ha sì favorito incontri preziosi nel web, ma ha ormai esaurito il compito per cui è nato.

domenica, ottobre 28, 2007

Più soldi e non solo


Ha provato a vivere con lo stipendio dei suoi dipendenti ,ma non è riuscito ad arrivare a fine mese, perciò ha deciso un aumento di 200 euro mensili ai suoi operai. «Non mi vergogno di dire che pur conducendo una vita normale, tra mutui, macchina, una pizza per le bambine ed un vestito per noi non abbiamo superato il ventesimo giorno del mese». L'insolita notizia, che ha come protagonista un imprenditore di Fermo, è di qualche giorno fa (quotidiano.net) ed è stata segnalata da Ulisse.
Su tutti i giornali di oggi il presidente di Confindustria attacca pesantemente il Governo attuale ed i precedenti:«Questo governo non è in grado neanche di tagliare le cravatte di due centimetri. Non è in grado di tagliare nulla. Non c'è coesione. Ma abbiamo bisogno che il governo governi, che prenda delle decisioni, qualsiasi esse siano». Invece il Paese «non è governato. Da 12 anni e' impossibile prendere decisioni di fondo».
Vero, per carità, chi potrebbe obiettare qualcosa ad una simile critica? Il problema è che cambiare qualcosa in Italia, con un Governo di destra o sinistra, è comunque impossibile, dal momento che sono in troppi a legare le mani all'Esecutivo. Tra questi Confindustria appunto. Pesano come macigni le indicazioni (e i ricatti)degli industrialotti rampanti e degli inamovibili baroni del mercato. Nemmeno "Mani pulite" è riuscita a fare piazza pulita e tantomeno a sradicare quella mentalità che fa di certi personaggi dei veri e propri "intoccabili" persino da parte della Legge.D'altra parte sono pochi gli imprenditori che vanno oltre le mire del guadagno immediato, capaci di una politica economica a lunga scadenza, in grado di competere sul mercato internazionale con investimenti coraggiosi e necessari.
La lezione dell'imprenditore di Fermo resterà inascoltata: nel suo piccolo però ha compreso che dipendenti soddisfatti lavorano e producono di più e, alla fine, anche il suo profitto aumenterà ammortizzando e compensando abbondantemente gli aumenti di oggi. Come farlo capire ai datori di lavoro, Stato compreso, che continuano ad affamare i propri operai con gli stipendi più bassi d'Europa?

sabato, ottobre 27, 2007

Pazza Idea


Era il 1973 credo d’estate. Mio padre tornò a casa dal lavoro con un album, un 33 giri, con una copertina bellissima, simile ad un libro, in cui i testi delle canzoni erano accompagnati da disegni un po’ astratti ma significativi. I disegni rappresentavano una donna con il corpo da bambina, in uno seduta al pianoforte, nell’altro in mezzo ad un giardino o su una grande macchina cabrio, stravagante e bellissima. Nuda, un corpo esile, tratteggiato in bianco e nero, ma circondato da colori vivaci. Era Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo. L’album “Pazza Idea”. L’acquisto era stato commissionato da mia madre. Io avevo otto anni. Da quel giorno la signora Strambelli è entrata nel mio mondo. Col senno di poi, allora ero troppo piccolo, capisco anche il perché mi conquistò così tanto. Patty Pravo era ed è diversa da tutto e tutti. Qualsiasi costrizione o omologazione fa scattare in lei quella ribellione che molti hanno interpretato in passato quale trasgressione. Manifestava un evidente disagio al conformismo, andando sempre e comunque in controtendenza quando era il caso, o avanti anni luce rispetto alle mode e tendenze musicali negli anni della sua lunghissima carriera. Questo mi ha sempre affascinato, perché è espressione di coraggio. In questi giorni è uscita in libreria la sua autobiografia che verrà presentata sabato prossimo 3 novembre da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Non l’ho ancora letta, ma lo farò presto: sicuramente sarà uno dei regali di natale che riceverò. Però sono sicuro che in quelle pagine non leggerò la vera Nicoletta Strambelli, ma ancora una volta il personaggio Patty Pravo. Continuerà quella amabile “presa per i fondelli” in cui sicuramente emergerà un personaggio sfrontato e ribelle, a discapito della donna fragile ed emotiva quale sicuramente è. Non può essere diversamente: non riuscirei a spiegarmi l’intensità delle interpretazioni di canzoni come “Col tempo” o “Non andare via”. Forse è proprio questa la magia di Patty Pravo: nascondersi dietro la trasgressione. E' probabile che proprio questo sia il motivo per cui ha conquistato molti di noi gay di qualche generazione fa o almeno me, che pure nascondevo la trasgressione dietro il perbenismo ed il conformismo. In Patty Pravo vedevo la massima espressione di libertà. Ora sono sicuro che già da piccolo, ovviamente senza esserne cosciente, il meccanismo che è scattato in me sia stato proprio questo. Crescendo è rimasta l’ammirazione per l’interprete e le stupende canzoni con una consapevolezza diversa. Un grosso rammarico: la voce di Patty Pravo di quel 33 giri in vinile io non l’ho più sentita. Si è persa. Vero è che se avesse mantenuto e coltivato quella voce forse non sarebbe stata Patty Pravo, ma avrebbe avuto una vita e una carriera simile alle tante brave colleghe. La sua voce ha risentito di tutti gli eccessi di una vita al limite, anzi senza limiti. Certo negli ultimi anni la ragazza del Piper si è un po’ “conformata”, ricorrendo anche ad un evidente lifting cercando inutilmente di fermare il tempo, proprio quel tempo che non tornerà più. Meno male. (En)



venerdì, ottobre 26, 2007

Sognando l'Egitto




Appassionata serata in compagnia di Angelo, amico egittologo che ci ha intrattenuto per oltre due ore sulla civiltà egizia e sugli scavi archeologici che hanno contribuito a far luce sulla sua storia millenaria . Gli amici hanno riempito (beh, ci vuole poco) La Troppiana per l'occasione, godendo della straordinaria conoscenza di quel mondo da parte del nostro ospite che da anni è anche direttore di una missione archeologica nei pressi di Luxor. Impossibile tentare una sintesi della chiacchierata che ha ricostruito, in modo semplice e accessibile anche ai non addetti, due secoli di ricerche e studi internazionali. In tutti è nato il desiderio di saperne di più e forse anche di lasciarsi coinvolgere in un viaggio che potrebbe essere organizzato in un tempo non troppo lontano con Angelo stesso che dell'Egitto ha fatto la sua seconda patria. Intanto accontentiamoci di sognare.Non c'è segno migliore del successo della serata!

giovedì, ottobre 25, 2007

Uomo giusto



E' morto il professor Pietro Scoppola. Uomo di cultura, storico, giusto. Coerente e fermo nelle proprie posizioni politiche ed ideali, ha sempre creduto e tentato di costruire il dialogo in un Paese profondamente diviso politicamente e culturalmente. Sapeva ascoltare come può solo chi conosce il valore del silenzio. Tanti di noi lo hanno incontrato attraverso i suoi libri e le sue lezioni godendo del ricco patrimonio culturale ed umano, ma l'Italia senza di lui è ora sicuramente più povera.

martedì, ottobre 23, 2007

Dimissioni o no? Ma va!


Continuo a consultare le ultime ansa in attesa della decisione di Mastella: si dimetterà o no? cadrà il governo o no? Prodi si dice tranquillissimo, nonostante l'ufficio politico dell'Udeur abbia diramato un documento che, nonostante il politichese postdemocristiano, suona esattamente come un ricatto: o Di Pietro la smette di criticare la politica giudiziaria mastelliana o il nostro leader se ne va. Il ministro delle infrastrutture sostiene però di non limitarsi al ruolo di Cassandra e " di proporre soluzioni" concrete (Ansa.it).

Finirà tutto in una bolla di sapone come il solito, fino alla prossima occasione? Non so cosa sperare e cosa sia realmente meglio per l'Italia. Andando a votare ora ci ritroveremmo gli stessi personaggi di oggi, siano di destra o di sinistra, visto che siamo ben lontani dalla riforma elettorale promessa. Continuare così come se nulla fosse... beh, sarebbe proprio l'ennesima conferma che i nostri politici esibiscono ormai senza pudore le loro vere facce. Tanto noi Italiani siamo sempre rassegnati al peggio.
Dovendo scegliere la foto per il post opto per qualcosa di meno offensivo e più bello: converrete anche voi che c'è un limite a tutto, indecenza compresa. E il posteriore di un novio è decisamente meglio!
Mancano solo due giorni all'incontro sull'antico Egitto, qualche posto ancora disponibile c'è, affrettatevi a prenotare e siate puntuali (21-21.15): il prof. non potrà fermarsi troppo a lungo.
Stasera per noi saunaparty e, alla faccia dell'arci, niente pizzo e tessera! Provate anche voi con i vostri compagni/e è un piacevolissimo gioco di ruolo (role-playing game per gli snob) per coppie/troppie.

lunedì, ottobre 22, 2007

Rendite


Al via La lingua italiana e il mare,VII settimana per rilanciare non solo la lingua e la cultura italiana nel mondo, ma l'immagine stessa del nostro Paese all'estero (E' festa! di Mel). Sulle prime pagine dei giornali intanto la vittoria della Ferrari in Brasile che conferma il primato assoluto italiano in formula uno, il papa tedesco che a Napoli insegna come sconfiggere la camorra dopo anni di inettitudine (consapevole) dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata, l'interminabile scontro tra politici e magistrati che ha tra i protagonisti il solito Mastella che da solo condiziona l'intera politica italiana minacciando elezioni anticipate. Prosegue intanto l'iter della finanziaria tra alti e bassi come da procedura ormai consolidata. Un pittore militante è filmato mentre imbratta fontana di Trevi, ma nega accusando il complotto, mentre a Viareggio in tribunale si disputa la causa tra un bullo ricattatore e la sua giovane vittima gay (O paghi o dico che sei gay di Ulisse).

Tutto questo il mondo apprende proprio mentre inizia la settimana che dovrebbe rilanciare l' immagine del nostro Paese! Ci salva il ricco ed indiscusso patrimonio culturale che pare però avere poca influenza sulla vita di tutti i giorni. Possiamo ancora vivere di rendita per un po'.

domenica, ottobre 21, 2007

Domenica pomeriggio



I novi sono andati con Lupetto in un grande centro commerciale di Mendrisio a pochi chilometri da qui. Il cambio euro/franco favorisce le escursioni in terra elvetica che offre davvero tante opportunità di scelta. Io mi godo il primo pomeriggio della domenica con la piccola Mi, anche se già sento prepotente la voglia di amore fisico e spero quindi non restino a lungo lontani perchè stasera abbiamo appuntamento con amici. Il sole sta attenuando il freddo che ci ha precipitati improvvisamente nell'autunno: stamattina al risveglio la prima brinata della stagione. Il ritorno dell'ora solare domenica prossima segnerà definitivamente l'inizio del nuovo ciclo, il terzo autunno/inverno che viviamo insieme. Non avverto la paura della diminuzione della libido con il passare del tempo e l'abitudine: l'esperienza con En, dopo 21 anni, è una certezza.Quante volte avrò percorso i corpi dei miei due compagni fino al più remoto mm di pelle? Impossibile un calcolo anche approssimativo. Mi basta pensarli che la sensazione diventa fisica ed avverto persino i differenti odori che si intensificano nei momenti di massima eccitazione, funzionando su di me come e forse meglio del viagra. L'amore non è certo solo sesso, ma non può prescinderne. La passione gioca un ruolo insostituibile , perchè la sua assenza muterebbe qualsiasi relazione amorosa in rapporto di mutuo soccorso, affettuosa compagnia, solidale amicizia. Tutte realtà positive che però non sono l'amore di cui noi umani abbiamo bisogno e di cui non possiamo fare a meno dalla prima sperimentazione. E' una specie di stupefacente che chiede di aumentare progressivamente le dosi seguendo il grado di assimilazione dell'organismo. Non ha però controindicazioni e non c'è rischio di overdose. Rassegnarsi alla fine della passione equivale a rinunciare alla vita, per cui è meglio non smettere mai di coltivarla, svilupparla e alimentarla. Ogni coppia/troppia individua col tempo e la conoscenza una propria ricetta di crescita. La fantasia e la complice intimità sono elementi fondamentali per una conoscenza ed una sperimentazione che non ci basterà una vita a soddisfare pienamente: meglio non perdere tempo!

sabato, ottobre 20, 2007

28 ottobre: mobilitazione vaticana


Straordinaria coincidenza di date il prossimo 28 ottobre. In piazza S.Pietro saranno beatificati 498 martiri della guerra civile spagnola, la più massiccia beatificazione della storia proprio alla vigilia dell'approvazione nella Spagna di Zapatero della legge della memoria storica, che riconosce le vittime del regime franchista e dichiara illegittime le sentenze pronunciate durante la dittatura. La proposta duramente avversata dal Partito Popolare costringerà, tra le altre disposizioni, tutte le istituzioni pubbliche e private a rimuovere i simboli e le decorazioni risalenti al periodo della dittatura, sotto la pena di vedersi sospese sovvenzioni e aiuti pubblici.


I vescovi spagnoli hanno già annunciato che porteranno a Roma almeno un milione di connazionali che il Governo di centrosinistra non potrà ignorare.Difficile non leggere nella iniziativa vaticana, fortemente voluta dalla Chiesa spagnola e dalla potentissima Opus Dei, il tentativo di imporre la propria personalissima interpretazione della storia spagnola già evidente dalla scelta dell’espressione "martiri del XX secolo" per identificare i 498 nuovi beati, "vittime dei totalitarismi" che dominarono l'Europa nel '900: "La persecuzione religiosa che la Spagna soffrì nel ventesimo secolo", spiegano i vescovi, si riflette ancora oggi nel "fondamentalismo laicista" del governo socialista. La preghiera che verrà recitata durante la cerimonia invocherà la liberazione "dai nuovi totalitarismi, come quelli che, sotto diversi segni ideologici, trascinarono nella tragedia interi popoli nel secolo passato".
In marcia contro Zapatero dunque e contro il nuovo anticlericalismo di cui la Gerarchia si sente vittima persino in quest'Italia, Paese in cui di laico, per la verità, è rimasto ben poco.

mercoledì, ottobre 17, 2007

Senescenza


Vecchiaia inesorabile! Arriva comunque, anche se "dentro" non te la senti ancora. Te ne accorgi però dai segnali che ti arrivano dall'esterno, dagli altri. Negli ultimi giorni mi ero lasciato coinvolgere dall'entusiasmo dei miei compagni per il benessere e la salute fisica, tanto che per la prima volta nella vita mi ero deciso a prendere in considerazione l'ipotesi "palestra". Giusto per prevenire i fastidiosi mal di schiena e magari tentare di arginare un po' la deriva fisica, niente di più esaltato. Troppo a lungo, me ne rendo conto solo ora, ho vissuto di rendita su una giovinezza sportiva e assai movimentata: ora, ingenuamente credevo, sarebbe stato tempo di rimettere in movimento il fisico usurato dal tempo e dall'inquinamento ambientale (perchè no? lo dicono tutti). A decidermi in verità è stata la scoperta che anche il mio giovane collega Mel, dotto ed autentico intellettuale, sta curiosando tra le discipline sportive (v.taijiquan), segno che è tempo per me di abbandonare quel "sufficiente"distacco da pseudointellettuale d'altri tempi che mi ha permesso di soddisfare fin qui un'inqualificabile pigrizia. Ho persino visitato una di queste palestre , superando l'ancestrale paura per l'ignoto grazie alla spinta premurosa di un collega, esperto appunto di scienze motorie (e mio coetaneo!). Credevo la mia vita stesse per prendere una svolta inaspettata e invece...

E invece proprio l'atteggiamento dei novi, pur blandito da condiscendenza verbale mai invero esageratamente incoraggiante, ha finito col bruciare il mio neofita entusiasmo. Ospedalizzazione è il motto che veramente mi si confa risolvendo magicamente ogni mio problema . L'unico movimento fisico che pare essermi concesso è lo spostamento da un'ambulatorio all'altro, da un'accettazione al laboratorio, da una struttura medica all'altra. E, a dire il vero, chi ha un minimo di familiarità con la sanità autoctona deve riconoscere che l'espletamento di qualsiasi pratica suppone tanto moto, spesso più del necessario a causa delle indicazioni sbagliate che puntualmente vengono elargite forse proprio allo scopo di mantenere il paziente in idonea (al malanno) forma fisica. Un normale raffreddamento di stagione per me diventa perciò colpa perchè non ho fatto in tempo utile quel tale esame o controllo.

Che posso fare se non prendere atto dei segnali della vecchiaia?Almeno serviranno a giustificare i miei cortesi dinieghi a seguire gli scatenati giovani compagni in locali inadatti al mio nuovo stato.

martedì, ottobre 16, 2007

Il fascino dell'antico Egitto a La Troppiana



Lo scorso luglio condividendo con diversi amici l'appassionata esperienza di Isa, volontaria in Ecuador ( Nostalgia di umanità), ci siamo accorti che non solo è bello, ma anche stimolante ed utile partecipare direttamente alle tante ricchezze di cui ognuno è portatore. Abbiamo perciò chiesto ad un collega ed amico, noto archeologo comasco (l'unico?), di parlarci di un capitolo- quello che lui sta scrivendo con i suoi scavi- della millenaria civiltà egizia che continua ad esercitare, a distanza di secoli, un'attrazione che ha del misterioso su molti di noi.

Ha naturalmente accettato con entusiasmo, intuendo la possibilità di comunicare la grande passione che da anni coltiva e informa tutta la sua vita. Siamo perciò felici di estendere agli amici interessati l'opportunità di trascorrere un paio di ore immersi nel fascino della storia antica Giovedì 25 ottobre p.v. alle 21.00, qui a casa nostra. Non è nostra intenzione creare un circolo culturale elitario, ma le "capacità d'accoglienza"della nostra casetta sono note a molti di voi, perciò chiediamo di avvisare per tempo, via e mail, l'eventuale partecipazione. La fama e la simpatia dello studioso sono ben note, è quindi prevedibile un veloce "esaurimento" dei posti disponibili: non vogliatecene.

lunedì, ottobre 15, 2007

"Il sol suo aspetto a non servire insegna" *







Si torna alla vita di tutti i giorni dopo la bella pausa di ieri tra le dolci e verdi colline dell'astigiano. En è particolarmente soddisfatto per il successo di partecipazione alle primarie che hanno offerto al politico Veltroni oltre il 75% di consensi. Io rimango perplesso e scettico su questa folla di votanti, ma capisco che la scelta tra i tre candidati non deve essere stata difficile e ripiegare sulla serafica ambiguità del Gualtiero nazionale un po' un obbligo. Convinti loro di aver dato una stoccata alla cosiddetta antipolitica, noi ci prepariamo al nulla di nuovo e alla gestione di sempre.
La giornata è troppo bella per abbandonarsi alle solite lamentazioni e mi riesce facile riandare alla gita di ieri in compagnia di simpatici e piacevoli amici. Come avevamo annunciato ci siamo trasferiti per un giorno nell'astigiano e, pur non toccando le langhe leggermente più a sud, abbiamo goduto di una giornata memorabile nella laboriosa e umana provincia piemontese. Non è mancato un momento di storia, forse più toccante e coinvolgente, facendo tappa nel paese d'origine di Mau: in poche essenziali parole l'amico ci ha raccontato la vita trascorsa in quella bella terra, forse troppo tranquilla, ma almeno non ancora frenetica e stressante, fino all'incontro con Mau2 e alla svolta col trasferimento nel milanese. Stupisce sempre il coraggio e la determinazione che l'amore sa suscitare: quando lo si incontra anche le scelte più difficili e radicali finiscono coll'apparire naturali, quasi inevitabili. Certo la vita di tutti i giorni riporta presto sulla terra a fare i conti con le diversità dei caratteri, la variabilità degli umori, le differenze di formazione ed educazione, ma quello che conta è la forza che spinge gli amanti a continuare a crescere partendo ,e anche ripartendo quando necessario, dalla scelta iniziale.

Il viaggio è proseguito fino al caratteristico borgo di Cocconato, invaso ieri da una gara di motociclisti che con un po' di fantasia siamo riusciti a trasformare in nobili cavalieri in cotta e calzamaglia (anzichè in tuta e casco) in sella a nevrili destrieri ( e non a rumorose motocilette fumiganti) che meglio s'intonavano alla meravigliosa natura autunnale. L'esercizio di immaginazione è riuscito ancor meglio dopo esserci completamente abbandonati alle delizie enogastronomiche locali che sono davvero tante e diversissime. Non entro nei particolari perchè ancora subentrerebbe una sorta di nausea da esagerata abbuffata, avendo assaggiato di tutto, dagli antipasti tipici al classico fritto, per concludere con gli straordinari dolci che abbiamo gustato ormai al limite delle già provate capacità di ingestione. Siamo usciti dal locale appesantiti come non ci capitava da un pezzo ed anche piuttosto euforici, grazie agli ottimi Arnais e Bricc dei bandit che hanno magistralmente accompagnato il pranzo . La tappa nella bella città di Asti dove era in corso la Fiera del tipico e del tartufo ci ha consentito di assistere ad un momento solenne del glorioso passato contadino: l'avvio della trebbiatrice, un altro momento di storia importante, quando le nostre terre offrivano, a volte generosamente altre meno, il frutto della fertilità premurosamente accudita e tutelata dall'uomo. Altri tempi, altri stili di vita.
Ci voleva proprio un tuffo nelle nostre origini: ora che la settimana è ripresa normalmente con i soliti ritmi fa bene anche solo pensare che la terra e la natura continuano ad accompagnare la nostra vita e ad esserne le vere protagoniste. Un po' di attenzione in più contribuirebbe forse ad attenuare lo stress quotidiano. Grazie a Mau, Mau2 e Marco per l'oppotunità della scampagnata in ottima compagnia!

* Dall'autoritratto di V.Alfieri illustre cittadino d'Asti.
Foto: momenti della festa nel cuore della città.

venerdì, ottobre 12, 2007

Vigilia



Vigilia di finesettimana con la notizia dell'attribuzione del Nobel per la Pace ad Al Gore insieme al Comitato intergovernativo per i mutamenti climatici (Ipcc) dell'Onu per «gli sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall'uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti». Premiato quindi un politico ambientalista: mi pare un buon segnale che dovrebbe essere finalmente preso sul serio, se vogliamo dare un futuro al pianeta.
Frana intanto un pezzo della Cima Una sulle Dolomiti.

E mentre Fini saluta romanamente da manifesti apparsi misteriosamente nella capitale, il centrosinistra si prepara alle primarie di domenica prossima chiamando alle urne i propri fans (ma quanti saranno rimasti?)per indicare il futuro segretario del PD: vecchi candidati per un partito che nasce già vecchio. Per ora basta la soddisfazione del risultato della consultazione sul Welfare.
Inspiegabilmente continua a tener banco sui media la vicenda di don Sante,il parroco padovano che non vuole lasciare la parrocchia nonostante il fidanzamento ufficiale con una donna del luogo: probabilmente la gerarchia vuole che tutti sappiano che nel clero qualche eterosessuale c'è.
Finesettimana brioso per tutti quindi e per noi che abbiamo in programma l'escursione gastronomica nell'astigiano. Anche se due di noi novios il sabato mattina lavorano, già dal venerdì pomeriggio entriamo in clima sabatodelvillaggio in cui tutto appare più rilassante e piacevole nell'attesa della festa. Il via ufficiale stasera con una castagnata (tanto per cambiare!) in compagnia di nuovi amici.

giovedì, ottobre 11, 2007

Lezione di civiltà


Caro Direttore,
ho letto su Repubblica di ieri che Storace vorrebbe consegnarmi, portandomele direttamente a casa, un paio di stampelle. Vorrei esporre alcune considerazioni in merito.

Io sottoscritta, in pieno possesso delle mie facoltà mentali e fisiche, continuo la mia attività scientifica e sociale del tutto indifferente agli ignobili attacchi rivoltimi da alcuni settori del Parlamento italiano.

In qualità di senatore a vita e in base all'articolo 59 della Costituzione Italiana espleterò le mie funzioni di voto fino a che il Parlamento non deciderà di apporre relative modifiche. Pertanto esercito tale diritto secondo la mia piena coscienza e coerenza.

Mi rivolgo a chi ha lanciato l'idea di farmi pervenire le stampelle per sostenere la mia "deambulazione" e quella dell'attuale Governo, per precisare che non vi è alcun bisogno.

Desidero inoltre fare presente che non possiedo "i miliardi", dato che ho sempre destinato le mie modeste risorse a favore, non soltanto delle persone bisognose, ma anche per sostenere cause sociali di prioritaria importanza.

A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse "facoltà", mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria.

mercoledì, ottobre 10, 2007

I pasdaran di Mancuso



"Vi chiedo a tutte e tutti di aiutarci, dovete invadere le nostre sedi, imporci di essere conseguenti alle parole, rapidi nelle decisioni e nelle risposte. Arcigay si mette a disposizione affinché tutto il popolo lgbt si senta parte di una nuova fase storica". Avevamo accolto con interesse l'invito del neo presidente Mancuso pochi giorni dopo la sua nomina ( in Voti e bucati) avvenuta lo scorso maggio, senza sospettare che in realtà si trattava di una vera e propria "chiamata alle armi" in codice per i militanti sparsi in Italia. Da allora, la nuova gestione Arci ha immediatamente scatenato una campagna di colonizzazione per affermarsi indiscutibilmente come esclusiva rappresentante del mondo glbt italiano. E' accaduto perfino in questa sperduta provincia comasca dove siamo testimoni increduli dell'azione di pasdaran fedeli all' ayatollah che tentano con ogni mezzo e molto maldestramente, di imporre la bandiera associativa, ignorando spudoratamente qualsiasi procedura democratica, ma anche i bisogni della realtà glbt lariana, evidentemente superflui ai fini rivoluzionari della conquista. Ma di questo riferiremo al momento opportuno. Tutti invece abbiamo visto l'uso strumentale (ma ancora maldestro) della vicenda del Colosseo e la successiva scalata al Campidoglio nel tentativo di eliminare nella corsa al potere della rappresentanza lo storico Circolo romano Mario Mieli.


L'ultima crociata dell'integralismo mancusano colpisce ora Panariello, reo di battute omofobe nel suo ultimo spettacolo. Alle accuse del generale Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma, così risponde il comico toscano:"Amo fotografare la realtà e credo di poter scherzare su una cosa che ritengo assolutamente normale. Così come scherzo sul fatto che nel 2007 gli uomini si mettono le cremine, così come scherzo sulla moda, così come scherzo sulle donne maniache per la forma fisica, così come scherzo sul mondo gay e sugli animali. Cosa c'è di male? Non ho nessun problema con i gay - ha aggiunto il comico - ho tanti amici e partecipo con piacere alle battaglie per il riconoscimento dei loro diritti. Vorrei però suggerire a coloro che si lamentano di imparare ad essere autoironici. I gay sono persone supersensibili, ricchi di ironia e di autoironia, e quelli che hanno visto lo spettacolo sanno che non offendo nessuno".


Basteranno le ragioni di Panariello a rallentare le ambiziose mire di Mancuso o almeno a convincerlo nella scelta di militi più illuminati? L'arcitracotanza sembra ormai aver superato ogni ragionevole limite.

lunedì, ottobre 08, 2007

Al via la stagione delle castagne


Ierisera, di ritorno da una gita nei boschi, Peppo e Mauro ci hanno portato le castagne, dando ufficialmente il via alla stagione 2007 di questo frutto autunnale di cui Dan è particolarmente ghiotto: "Se nn fosse per la mongolfiera che ho in pancia che ogni tanto perde pressione con non pochi disagi olfattivi, resterei a mangiare quelle buonissime palline tutto il giorno. Mi fanno impazzire ma hanno effetti collaterali ve lo assicuro.. chiedete! ehehhe." ( commento post del 13 novembre 2006). En ed io ci prepariamo ad un lungo autunno caldo in tutti i sensi, contenti di sfornare caldarroste al nostro goloso novio finchè la natura offrirà generosamente materia prima. Dovremmo andar per boschi anche noi, ma siamo talmente pigri e gelosi delle nostre domeniche che sicuramente anche quest'anno la nostra resterà solo una bella intenzione. Domenica prossima però andremo con altri amici nella Langa astigiana: un'occasione preziosa per stare una giornata in simpatica compagnia, gustando le rinomate specialità locali e ripercorrendo la gloriosa storia partigiana di quei luoghi. Se non ricordo male la langa d'Asti è quella di Pavese e non del preferito B.Fenoglio, ma vale uguale. Percorrere luoghi significativi della nostra storia non troppo lontana nel tempo, servirà a ricordarci con qualche brivido il prezzo pagato da tanti perchè noi oggi potessimo vivere liberi. Magari la situazione attuale presenta qualche pecca (beh, più di una), ma non si può negare che godiamo con serenità, molti anche con un certo benessere economico, il tempo presente. Possiamo essere noi stessi e questo non è poco.

A proposito di martiri della Libertà e della Giustizia, oggi è il 40° anniversario dell'assassinio del grande Ernesto Guevara che abbiamo ricordato poco tempo fa in Combattente della Giustizia: " Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo". Parole chiare che non concedono alibi di alcun tipo.
Ora però è meglio che cominci a dare un senso concreto al mio giorno libero (= sfaccendare per casa, uff!), addolcendo la fatica coi buonissimi confetti (di cui io sono golosissimo) rimasti a testimoniare l'emozionante recentissimo matrimonio in famiglia. Tempo zero sarò rimproverato per il sicuro mal di pancia che mi procurerò volontariamente. "Ci sta" il rimprovero, ma ne sarà valsa la pena.

domenica, ottobre 07, 2007

Un giorno indimenticabile


Ormai in partenza per gli U.S.A i novelli sposini lasciano per sempre nel cuore il ricordo della stupenda gionata di ieri.
Anche per noi a casa inizia un nuovo capitolo. Forse io e mia mamma non abbiamo ancora realizzato completamente tutta la situazione. Siamo però consapevoli che ancora per qualche tempo la figura di mia sorella, nonchè sua figlia, mancherà in ogni sua piccola sfumatura.


Ieri la giornata è iniziata molto presto, come normale che sia. Ancora un pò sconvolti mio zio ha lanciato lo scatto mattutino. A tutti e quattro è stata scattata una foto così al naturale come ci siamo alzati dal letto, sono comunque riuscito a scoccare un bel sorriso.
Mai successo che mi riuscissi a preparare in tempo o almeno senza fare corse, ma ieri quando erano ancora tutti in mutande ero già pronto. La sposa era ancora alla prima fase della preparazione (capelli).
Quel vestito ieri mattina pesava piu che mai. La tensione saliva come l'agitazione.

Alle ore 10.30 eccola: la sposa più bella che io abbia mai visto ha fatto i primi passi verso il salone dove tutti l'aspettavamo. Un vestito fine, non grande, con il corpetto in pizzo, capelli raccolti con piccoli ciuffetti che le cadevano sulle spalle. Il viso era ben truccato con colori naturali che non l'appesantivano.
Fortunatamente la sosta è durata poco perchè era l'ora di fare le foto. Non si può resistere nel vedere la tua sorellina ormai donna in uno dei giorni più importanti della sua vita. Sono uscite le prime lacrime che hanno dato il via a una serie di emozioni indescrivibili. Quando si vede la sposa pronta sai che ormai è arrivato il suo momento, tutti sono lì per lei, per accompagnarla dal suo compagno e assistere all'unione di due cuori in un unico amore.
Dopo vari scatti e un aperitivo in casa ci si accorge che il tempo stringe ed è ora di andare. Ormai tutti si erano portati davanti alla chiesa. Io e mia sorella eravamo seduti in macchina e con il cuore a mille le ho stretto la mano. Sui volti la felicità, la tenerezza rassicurante di un puro affetto.

Eccola scendere dalla macchina. La nostra principessa raccoglie gli applausi con un meraviglioso sorriso. Questo per lo sposo è il segnale che lei, il suo grande amore, è li pronta a raggiungerlo e a dichiarargli amore per sempre.
Accompagnandola verso l'altare la tensione saliva alle stelle. Il tratto è stato più corto del previsto e affidando la mano della sposa allo sposo sentivo che gli stavo affidando una delle donne più importanti della mia vita.
Durante la cerimonia ho dovuto combattere parecchio con me stesso. C'erano solo loro per me. Faticavo a guardare quel dolce viso che per tanti anni mi è stato vicino, tante cose abbiamo condiviso come gioie e dolori. Ci siamo sempre stati vicino aiutandoci sempre, il più possibile. Siamo fratello e sorella, un uomo ed una donna ormai in questo giorno. Solo la consapevolezza che si amano e che hanno deciso di vivere uniti mi teneva controllato.
Il parroco ha deciso da solo di far celebrare sull'altare il rito del matrimonio. E' stato molto bello questo perchè li ha resi completi protagonisti davanti a tutti e davanti al Signore.
Anche la mia tranquillità ha deciso di andare a farsi benedire, lasciandomi lì accanto alla sposa come una quercia che ogni tanto veniva scossa dal vento.
Dopo il solenne momento, all'uscita dalla chiesa la liberazione dalla tensione, la voglia di festeggiare l'unione appena compiuta. Anche il tempo ha regalato agli sposi una mattinata asciutta per fortuna!


Arrivati al castello si è festeggiato giustamente. Ancora foto, mangiate e balli per loro.
Ancora abbracci per la mia sorellina dal suo fratellino che le vuole sempre tantissimo bene, come al cognato che è diventato parte della famiglia.
Che ora si divertano e si rilassino un pò! Ancora auguri di una vita felice!

sabato, ottobre 06, 2007

Appello per gli amici del Myanmar

Non occorrono altre parole, gli amici del Myanmar hanno bisogno anche del poco che possiamo per tentare di interrompere la violenta repressione in atto:firmiamo e diffondiamo l'appello on line: http://www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/Myanmar

venerdì, ottobre 05, 2007

Per sempre


Per sempre è un'espressione che raramente ricorre nel nostro linguaggio, perchè evoca con la sua illimitata temporalità un vincolo estremo, infinito appunto, alla libertà. E' naturalmente associato alla morte che segna la fine dell'impegno, essendo essa stessa fine di tutto. Preferiamo perciò anche nel linguaggio comune espressioni che indichino una scadenza precisa, un tempo determinato, che paiono essere più alla nostra portata, concedendoci, se necessario, margini di riscatto e ancora guizzi di vera o presunta libertà.

Credo che solo il matrimonio osi ancora una formula in cui si esplicita pubblicamente di fronte a testimoni la volontà di assumersi in prima persona l'obbligo (e quindi la responsabilità) di un legame duraturo, per sempre appunto. La possibilità del divorzio nell'ordinamento civile può ovviamente supportare psicologicamente, ma, rappresentando comunque la constatazione anche sociale di un fallimento, non attenua il timore oneroso della scelta originaria. Non si può quindi che ammirare le coppie che coraggiosamente scelgono ancora di sposarsi (per sempre), in una realtà in cui tutto è precario e soggetto ad usura, relazioni comprese. Se non c'è superficialità, significa che è autentico il legame che unisce e su quella solida base è possibile costruire insieme la vita, sapendo che occorrerà lavorare molto e senza soluzione di continuità, godendo gioie ma anche fatiche, sempre insieme. Deve essere bello potersi assumere ufficialmente l'impegno del matrimonio, comunicare a tutti la volontà di amare "quella" persona precisa per tutta la vita, finchè morte non ci separi. Ha un che di liberatorio, decisamente contrario alle false paure del "per sempre". Penso alla bellissima sorella di moDan che sta per compiere questo grande passo e mi intenerisco all'idea che con lei tutto il suo vissuto fin qui, bello e brutto, gioioso e doloroso, si unirà per sempre alla persona che ama. E' una specie di miracolo, perchè rende possibile un sogno. Occorre coraggio per non lasciarsi schiacciare dalle paure. Osare per non rimpiangere di non aver vissuto fino in fondo l'amore. Un po' come i giovani aquilotti (ma anche i più comuni passerotti) che al momento giusto comprendono che la vera vita comincia con un lancio nel vuoto...

Mi chiedo come mai tra i perennemente incazzati militanti glbt si urli continuamente a proposito di diritto al matrimonio o unione civile (per poi accettare passivamente i PACS, i DICO, i CUS e giù giù fin dove vorranno i nostri politici) e mai si avverta invece la necessità di discutere di ciò è e significa una relazione nella complessa realtà omo. L'esercizio di un nuovo diritto presuppone, preferibilmente, anche una nuova consapevolezza che eviti l'errore di imitare l'alterità (nel senso di essere altro, diverso) della coppia etero.

giovedì, ottobre 04, 2007

Arte a Menaggio



"La Favola" - viaggio nell'arte dell'illustrazione
dal 1 al 15 Ottobre.
In esposizione tavole ( edite ed inedite) di differenti illustratori
Via Leone Leoni 21- Menaggio (CO)

mercoledì, ottobre 03, 2007

Tuffo libero



"Considero la vita una locanda, dove devo fermarmi fino all'arrivo della diligenza dell'abisso.Non so dove mi condurrà, perchè non so niente.Potrei considerare questa locanda una prigione, perchè in essa sono costretto all'attesa; potrei considerarla un luogo in cui socializzare, perchè qui mi ritrovo insieme ad altri. Non sono, però, né impaziente né spontaneamente naturale. Lascio a quello che sono,coloro che si chiudono nella stanza, mollemente sdraiati sul letto dove aspettano insonni; lascio a quello che fanno, coloro che conversano nelle sale, da dove musiche e voci giungono facilmente fino a me. Mi siedo alla porta e imbevo i miei occhi e orecchi dei colori e dei suoni del paesaggio, e canto sommessamente, solo per me, vaghe canzoni che compongo nell'attesa. Per tutti noi scenderà la notte e arriverà la diligenza.". (Pessoa, Il libro dell'inquietudine).

Si arriva prima o poi a riflettere sulla vita. E sulla morte, inevitabilmente. Magari qualcuno tenta di aggrapparsi alle tante distrazioni che questa realtà, così apparentemente perfetta, offre, giusto per evitare la fatica (e il dolore) di pensare. Pochi forse giungono, qualsiasi sia l'interpretazione personale, alla serenità dell'attesa ineluttabile.

Si respira ovunque il bisogno di omologazione, di scoprirsi integrati in un tutto che abbia il sapore della normalità, anche a costo di rinunciare al piacere della conquista personale, frutto appunto di sofferenza e sacrificio. E' molto più rassicurante l'immediato presente, anche se meschino e superficiale, vissuto in compagnia dei molti.

Un cinico giudizio nei confronti di chi osa faticose vie nuove è alibi alla pigrizia del pensiero. In realtà una abdicazione.

"La normalità è un focolare, la quotidianità è materna. Dopo una vasta incursione negli spazi della poesia, sulle vette dell’ispirazione sublime, sui picchi della trascendenza e dell’occulto, è confortante, e ha il sapore delle cose che nella vita danno calore, ritornare alla locanda dove felici ridono gli stolti, bere con essi, stolto anch’io, come Dio ci ha fatto, contento dell’universo che ci è stato dato, e lasciare il resto a coloro che scalano montagne per non fare niente sulla vetta."(ibid).

martedì, ottobre 02, 2007

Noioso patetico stupendo amore



E' tornato il sole anche al nord, deciso, caldo. Giusto in tempo per festeggiare il nostro anniversario che è proprio oggi, 2 ottobre. Ehssì, mi ripeto anche oggi, del resto questo è il blog della troppia che vive in uno stato d'innamoramento cronico da due anni. Si è mai visto un amante sfuggire alla legge dell'innamoramento che inevitabilmente conduce al noioso, patetico, ossessivo inno all'amore? Già avevamo scritto che s'inventano addirittura nuovi linguaggi, si torna alle lallazioni infantili, si escogitano comunicazioni fantasiose del corpo. Le emozioni troppo forti ed intense, come scrive magistralmente moEn, sono difficili da esternare, specie agli altri, a coloro che non vivono lo stesso stato di grazia, ma che possono intuirlo grazie al proprio vissuto. Da qui il bisogno di comunicare il più fedelmente possibile,anche quando la relazione è attraversata dai conflitti necessari ed inevitabili. Niente bilanci da quadrare, niente di non detto, niente di assolutamente certo persino, ma tutto in fieri, com'è nella natura delle cose. Gli innamorati sono noiosi, si sa. E anche patetici. Lo stesso sesso, anche quando vissuto con fantasia, è sempre ripetitivo. Perfino l'orgasmo, a ben guardare. Ma chi lo vive lo carica di significati ogni volta diversi per intensità, qualità,emozioni, tanto che ognivolta risulta strabello,unico . Certo meno bello è per chi si limita a guardare quello altrui, perchè può apparire sempre uguale. A meno che lo spettatore possa far riferimento alle proprie esperienze di orgasmo.

Ma non solo gli amanti sono patetici e ripetitivi! Un po' tutto, in Italia e nel mondo, soffre della sindrome del "già visto e detto".
Allarmante è la ripetitività della politica, perchè è segno che non ci sono più idee, non si pensa più. I politici poi sono sempre gli stessi, non c'è neppure la speranza in un ricambio generazionale. Quando miracolosamente succede, si scopre che i giovani (si fa per dire) hanno nulla di nuovo da proporre. Questo sì che è patetico, ma il facciatollismo dei partiti è tale che, alla fine, a pagarne le conseguenze è sempre il popolo con la sua distaccata indifferenza. Il mondo cambia, il pensiero dell'uomo si evolve, ma la politica dei partiti (vecchi, nuovi o rifatti) è sempre la stessa.
Sono patetici e ripetitivi persino certi convinti attivisti gay: costantemente incazzati col mondo etero, perseguono a testa bassa i diktat di gruppi di potere senza rendersi conto che l'unica nuova strategia adottata, quella delle lotte interne per la rappresentanza e per il denaro (v.Roma), possono solo portare all'autodistruzione ed al rallentamento della conquista dei diritti esigiti. Solo una fede cieca nel dogma che viene dall'alto, bandendo l'autonomia di pensiero, salva dal rischio delle contraddizioni che invece appartengono alla natura umana. Rimproverati da un fedele lettore anonimo, non abbiamo difficoltà a riconoscere che spesso tra noi cadiamo in contraddizione in tante piccole cose quotidiane, come penso capiti a tutti gli umani. Non c'è invece contraddizione, crediamo, nel nostro pensiero che si evolve continuamente con una accettabile e chiara coerenza. Se così non fosse, è giusto essere ripresi su questioni specifiche, perchè il blog è per noi anche strumento di crescita.
Meglio tornare all'evento di oggi, al noioso, ripetitivo, patetico ma esaltante amore che ci unisce da due anni: buon anniversario, novi!

lunedì, ottobre 01, 2007

Nella mischia della vita


Ecco, è iniziata la preannunciata settimana di "fuoco", di fronte alla quale io tenderei sempre alla fuga in avanti. Sono per la "normalità", le situazioni speciali mi fanno quasi paura. L'attenzione è però concentrata sull'evento più importante che coinvolge direttamente moDan. MoEn ed io riusciamo ad avvertire empaticamente il flusso continuo di emozioni, pensieri, tensioni del nostro amato. Ci risulta abbastanza facile essere con lui dentro quel mondo straordinariamente intenso che è capace di racchiudere nel giovane cuore. Eppure sono passati solo due anni da che ha fatto irruzione nella nostra vita sconvolgendola meravigliosamente.
Rimane intatto a distanza di tempo lo stupore per quel che ci accade , per la naturalità con cui abbiamo sempre affrontato le conseguenze di quell'amore cui non potevamo sottrarci. Non è stato faticoso, non più di qualsiasi altra relazione d'amore.Diventare troppia è venuto da sè, naturale evoluzione di un percorso intenso a due, culminato in un incontro non pensato e nemmeno programmato, nel quale però tutti e tre ci siamo immediatamente riconosciuti. Un riconoscimento all'inizio inconsapevole, ma già carico di segnali premonitori. Mi capita spesso di tornare a questi pensieri perchè, pur piccandomi di pretendere sempre la comprensione razionale degli eventi, mi accorgo che nelle scelte più importanti e significative della vita non ho esitato a seguire il cuore, trascurando la ragione spesso scalpitante . Era successo anche con moEn, quando ancora non ero convinto potesse veramente appagarmi un omoamore . Solo successivamente chiamo in gioco la razionalità, giusto a conferma della bontà della decisione presa ed eventualmente correrle in aiuto se necessario. D'altra parte l'amore coinvolge l'intera persona e quindi esige una sua risposta totale: non è irrazionale, va oltre la ragione coinvolgendo la totalità dell'essere. Comunque sia, fino ad oggi abbandonarmi all'amore ha significato vivere intensamente e questo mi basta. Credo sia così anche per miei compagni.
Già la vita è diventata così dura per tutti che occorre togliersi dalla mischia il tempo di ricaricarsi coi propri amori, per poi tornare immediatamente al proprio ruolo più decisi, anche incazzati visti i brutti tempi, ma ormai allenati a cogliere quell'attimo di "bellezza" che sempre offre e non può andare sciupato. Capita anche nel match più duro, eh eh.