sabato, luglio 26, 2008

Mare


Poche ore e saremo in macchina. Destinazione Calabria. E' la nostra terza vacanza di Troppia. Arriviamo alla partenza particolarmente stanchi. E' stato un anno duro sotto vari aspetti. Moser e modan stanno vivendo situazioni famigliari difficili e dolorose, io, al confronto, sono fortunato e mi permetto il lusso di passare una giornata "buia" solo perchè la sera prima ho esagerato in alcool e vizi vari. Mi sono fatto un pò schifo ieri. Ho travolto tutti. Ora il peggio sembra passato. Via sms ho già chiesto scusa a Dan, Ser lo leggerà qui con voi. Per Lupetto e Mira è sufficente un mio sorriso.

Siamo pronti quindi. Sono sveglio dalle cinque (dopo aver dormito più o meno venti ore ad intervalli) ho stirato, riordinato le idee su cosa portare e sono pronto a fare la mia parte affinchè anche questa vacanza diventi indimenticabile.

Sin dal momento in cui chiudiamo l'ultima portiera della macchina si crea uno stato che a me piace tantissimo. Se sono alla guida, dallo specchietto osservo i volti dei miei e lì ripongo la mia gioia. In pochissimo spazio ci ritroviamo tutti e cinque vicini ed uniti. Tutto è sotto controllo. Il calore è palpabile. La gioia dello stare insieme cresce ad ogni chilometro percorso. Non mancheranno incazzature e scontri, ma tutto si risolverà in un attimo semplicemente perchè siamo sempre più consapevoli della bellezza del nostro amore, che è da costruire ogni giorno che passa. Leggendoci penserete: ma troveranno mai pace questi tre? A volte me lo chiedo pure io....ma sono certo che non sarebbe lo stesso. Le riflessioni le lasciamo al nostro ritorno, ora ci aspetta il mare e tanto tanto sole (speriamo!).

A presto amici. Anche a voi, in vacanza oppure no, giorni sereni e con la voglia di sorridere sempre!


Ai miei novios:
"Questa rete d’oro/Adesso ha pescato noi,/dolci prede, peccatori mai!../Noi di questo mare,/noi la sola verità,/un azzurro complice/è il segreto che ci unirà!/Vuoi, vuoi…/C’è un stella in cielo/E, giura, non ci tradirà mai./Vuoi, vuoi.../Lasciami scoprire dove vanno i sogni tuoi./Io non sono ricco,/un nome è tutto quello che ho,/ma il mio corpo è forte/e tu sei fiore…ti proteggerò!/Mentre il tempo dolce e piano ci cancellerà,/dalle ombre della notte un'altra luce ci raccoglierà./Vuoi, Vuoi…/Vuoi, vuoi……/Prendimi, difendimi,/e poi ricostruirò un pianeta/dove tu sarai poesia!/Vuoi, vuoi…/Il mondo è grande senza noi/distratto girerà semmai./Vuoi,vuoi.../Prendimi, difendimi,/e poi ricostruirò un pianeta/dove tu sarai… poesia!"(R.Z.)

giovedì, luglio 24, 2008

Chi sono i cattivi?


Matrimonio religioso e pubblico ieri per la figlia del mafioso Totò Riina.Il sacerdote che ha officiato il rito ha difeso l'avvenimento: «Lasciate stare questa ragazza, non ha nulla di cui riscattarsi». Se non fosse che la giovane non ha mai preso le distanze dal padre e dai fratelli, resposabili di numerosissimi ed efferatissimi crimini, anzi ha sempre negato la loro accertata criminalità fin da giovanissima studentessa del Liceo Colletto di Corleone. Aveva allora preteso (ed ottenuto) di essere eletta rappresentante in Consiglio di Istituto per dimostrare al mondo, che festeggiava la fine della latitanza di suo padre (1993), di godere la stima e la fiducia dei compagni. Non è complicità questa? Non la rende ugualmente colpevole delle colpe del padre? La stessa esibizione pubblica del matrimonio è un' offesa alle tante vittime innocenti e alle loro famiglie. A nulla servono le parole di Sonia Alfano a nome dell'Associazione nazionale dei familiari delle vittime della mafia: «I due sposi non solo non si sono mai dissociati dalla barbarie mafiosa e dalla scia di sangue operata dai propri parenti ma ringraziano anche, in spregio al dolore delle vittime della ferocia di Riina, il boss padre della sposa. Noi non ci auguriamo certo che le loro coscienze vengano in qualche modo mosse da queste nostre parole, sarebbe ingenuo augurarselo. Siamo però certi che una famiglia fondata sul dolore delle famiglie degli eroi morti in nome della lotta alla mafia non potrà mai trovare pace». Questa la figlia di Riina, degna sicuramente della propria famiglia.

Ma la Chiesa? Che fine ha fatto la durissima condanna di Giovanni Paolo II del 1993 ad Agrigento? Tollerante e permissiva nei confronti dei mafiosi pubblici, rigida e spietata invece nei confronti di chi ha fallito un matrimonio e vorrebbe riprovare, così come verso altre forme d'amore. Tuona minacce ed esegue condanne quando l'amore guida un padre e una madre a scelte strazianti e tace invece remissiva, dispensando sacramenti ai peggiori criminali pubblici del nostro tempo che usano Dio per scopi personalissimi. Sono queste le contraddizioni che minano la credibilità di una Chiesa che continua a parlare d'amore, ma sembra non distinguere più i buoni dai cattivi.

mercoledì, luglio 23, 2008

Serata comasca con pizza


Finisce che mi prendo troppo sul serio, quando le mie attitudini sono ben altre e ben espresse dalla foto qui a fianco. Intendo ovviamente il lavoro della terra, non lasciatevi distrarre dall'omino dietro (o davanti, dipende) al trattore. La mia comprensione della realtà quotidiana è piuttosto maldestra, proprio come esprimeva la foto di ieri . Subisce inevitabilmente l'influenza di riferimenti fondamentali, che però non sono mai certezze assolute, perchè continuamente visitati dal dubbio e ridiscussi alla luce degli eventi, con un'attenzione particolare alla natura, che a volte è benevola, altre matrigna. Proprio come ogni buon contadino padano (e non solo).
Filippo, tra, niente compiti delle vacanze. Anche se Dav e Dino nei commenti agli ultimi post sollevano questioni appassionanti che non possiamo lasciar cadere. Non sono in gioco soltanto scelte individuali: coinvolgono tutti noi, umani,interessati alla ricerca del senso da dare alla vita.Che si sia aperti al Trascendente o no. Magari saranno oggetto di una serata troppiana o più, chissà! Ci penseremo.
Tornando a pensieri più frivoli e vacanzieri, come tradizione vuole anche per quest'estate 2008 ho scelto la canzone che ascolterò ossessivamente (da vero profano) durante le vacanze.Sempre naturalmente che i novios condividano, dal momento che sono loro a gestire la musica nei nostri lunghi viaggi per lo stivale e a casa. Signore e signori, è ... :"Bottle It Up" di Sara Bareilles, che fino a ieri non conoscevo.Grazie, Fil! La trovate qui (http://www.youtube.com/watch?v=O8CyJVTCFYs) perchè non so postare questo video, forse è impossibile.
Ed ora un annuncio che riguarda solo i lariani e limitrofi:
Sabato 26 luglio pv, tradizionale pizzata di mezz'estate organizzata da zioMario.Prenotazioni entro il 24c.m. qui. Anche se noi saremo già in viaggio, parteciperemo idealmente perchè condividiamo tutte le proposte di semplice e spontanea aggregazione sul territorio.

martedì, luglio 22, 2008

Leggendo



Aria frizzante anche stamattina. Lo diventa ancora di più dopo aver dato un'occhiata ai giornali:

Serbia, catturato KaradzicFine del «boia» dei Balcani; Tavaroli: "Ecco i miei dossierper Tronchetti Provera"; Fini-Bossi, è duello sull'inno d'ItaliaE Berlusconi: «Umberto, toni bassi»; "La Camorra voleva comprare la Lazio"10 arresti, ordine di custodia per Chinaglia; Tagli, la Sapienza minaccia: "Non riapriamo".


Solo alcune notizie, sufficienti però a movimentare questa strana estate 2008. E poi c'è Eluana... Riporto alcune riflessioni di Hans Küng (già collega di Ratzinger alla prestigiosa università di Tubinga) sulla morte, tratte da "Credo", opera che rilegge appunto il credo per l'uomo di oggi alla luce delle moderne conquiste della filosofia e della scienza ( ed. Bur,2003):

"[...]la discussione sull'eutanasia, almeno per i credenti, deve essere portata su un altro piano: proprio chi è convinto che l'uomo non muore assurdamente nel nulla, ma in una realtà ultima e prima, si assumerà la responsabilità personale con minore ansia, sia esso medico o paziente.

- Il medico deve fare di tutto per guarire l'uomo ma non per rinviare la morte tra tormenti spesso insopportabili e attraverso tecniche artificiali;
- Una terapia resta sensata solo finchè non porta a un puro vegetare, ma alla riabilitazione e al ristabilimento dell'intera persona umana;
- Il malato stesso (o in caso si dia impossibilità i famigliari e i medici, dirà l'autore in un altro passaggio...) ha il diritto di rifiutare un trattamento mirante a prolungargli la vita;

- Il compito nei confronti del morente non dovrebbe esaurirsi in terapie mediche ma dovrebbe consistere nella dedizione umana di medici, infermieri, famigliari e amici".

lunedì, luglio 21, 2008

Prossima partenza



Ultima settimana di lavoro per i miei due compagni. Sabato notte o domenica mattina si parte per la Calabria, provincia di Crotone. Sono pochi giorni, passeranno in fretta.La meta dalle foto sembra bellissima, l'appartamento a 30 m dal mare, direttamente sulla spiaggia. Forse riusciremo a non utilizzare l'auto, se non per le escursioni che decideremo. L'idea è di una rilassante vacanza tutta mare e sole, perchè i miei due novi hanno bisogno di recuperare dopo lo stress lavorativo degli ultimi mesi. E magari anche una bella compagnia di amici: sarebbe il massimo. Dopo le ultime farneticanti dichiarazioni di Bossi ,dettate certamente dalla seconda bocciatura del figlio agli Esami di stato, speriamo gli amici del sud non nutrano sentimenti di comprensibile avversione per noi, che non siamo certo tra i 15 milioni (?)di rivoluzionari leghisti. Inutile dare spazio alla polemica di un padre posto di fronte ai limiti scolastici del figlio: una sistemazione al "somarello" si troverà.Magari con l'aiuto di Roma.

Per noi vacanza è anche possibilità di dedicare più tempo all'incontro con le persone che consideriamo, come abbiamo sempre scritto, fondamentale per la nostra crescita umana (e culturale), oltre che motivo di serenità e piacere.Speriamo quindi gli amici calabresi non si lasceranno influenzare da pochi padani invasati (ed ottusi).

Il previsto bagno di sole al Ticino ieri non c'è stato per l'ennesimo temporale, minacciato per tutto il giorno e scatenatosi nel pomeriggio (v.foto troppiana). In compenso En, Dan, Lupetto e lupetta si sono dedicati al karaoke nella speranza di trovare un locale per le loro esibizioni pubbliche nel crotonese.A sera ci hanno raggiunto Ulisse e D. coi quali abbiamo concluso serenamente la giornata di festa. Buona settimana a tutti!

domenica, luglio 20, 2008

Dediche di mezza estate




Bellissima l'idea lanciata ieri da Mel :

"Tra il ’78 e l'80 impazzavano le radio locali. Ve lo ricorderete.
Non c’era angolo della penisola che non possedesse un’emittente radiofonica, cui spesso si affiancava una tv. I nomi di radio e tv spaziavano dalla geografia all’astronomia, dalla zoologia alla puro gioco linguistico. La possibilità di trasmettere su tutto il territorio nazionale ha dato vita al fenomeno dei network e ha polverizzato, quasi del tutto, le esperienze locali.
E tutti ricorderete lo spazio delle dediche musicali: si telefonava alla redazione e “si ordinava” il pezzo per l’amico/a del cuore, per la moglie, l’amante, i nonni etc…
Spesso la dedica, che precedeva l’esecuzione, era più lunga della canzone stessa!
Bene, stamani m’è preso il piglio delle dediche musicali.
A chi presumo di conoscere dedicherò un brano musicale, giovandomi dell’incriminato youtube.
Chissà se si riconoscerà, in qualche modo, nella scelta operata.
È un modo per giocare insieme.
Chi avrà voluto, poi, potrà procedere a fare la medesima cosa nel proprio blog.
Questa volta non incateno nessuno; mi infastidisce, infatti, che un gesto di attenzione per l’altro divenga motivo di polemica, indifferenza o silenzio. "

Come non raccogliere al volo il gioco, che è anche un modo simpatico per esprimere simpatia ed amicizia nei confronti di persone che frequentiamo, dal vivo o solo virtualmente?
Ecco quindi le nostre dediche nelle quali, speriamo, vi riconoscerete.

sabato, luglio 19, 2008

16 anni


19 luglio 1992

"Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene."


Agostino Catalano Walter Eddie Cosina Emanuela Loi

Vincenzo Li Muli Claudio Traina

Pizza e sambuca



La minaccia di temporali e la pesante stanchezza accumulata durante la settimana ci hanno fatto rinunciare alla serata a Mandello. Forse è stato anche un bene. Le polemiche suscitate nei commenti al post di ieri le trovo sterili , quindi non costruttive. Ma ci stanno. Personalmente apprezzo qualsiasi possibilità di incontro che venga organizzata dall’una o dall’altra associazione. Sta poi ai singoli, coppie e troppie, decidere che fare. Comunque in fretta e furia ci siamo organizzati e siamo andati alla Pizzeria Il Salice che ormai, riscoperta dopo tanti anni, sta diventando la nostra seconda casa.
Una serata piacevole. Poco cibo ma tanto alcool, vino e sambuche hanno scaldato gli animi e disinibito i pensieri. Personalmente ero sull’allegrotto e mi sono fatto un sacco di risate ascoltando i racconti di Dav (un altro) e suo fratello Mauro. Dav vive e lavora a Londra da diversi anni. E’ l’opposto di suo fratello. Lui, magro, biondo, curato nei minini particolari, il fratello più nostrano, concreto. In comune hanno però uno spiccato senso dell’humor, in Mauro già noto. Lo conosciamo da vent’anni. Insieme al suo compagno Fabri abbiamo fatto un bel pezzo di strada insieme all’inizio delle nostre storie. L’altra metà del tavolo era invece impegnata in discorsi, mi è parso di capire, sul sesso. Dan e Ser raccontavano le nostre esperienze, Mau e Mau le loro e Marc le sue. Tutto tranquillo fino a quando non si apre quel tarlo che tutti ci portiamo dentro: il tradimento quindi la gelosia. La paura di…., il pensiero che….., la convinzione che…. In un attimo si è creata un po’ di tensione tra Mau e Mau. Una discussione un po’ accesa che, sicuramente si è già spenta tra le mura di casa in un comodo letto. Ser, un po’ imbarazzato, in quanto ha dato, involontariamente, l’avvio alla discussione. Dan, stanchissimo, ascoltava. Niente di grave però. Io non ho perso il sorriso, anzi mi sono convinto ancora di più che tanto è grande l’amore tanto è più grande la gelosia. Basta ammetterlo e non nascondersi . Poi ,quando si “sbotta” in compagnia ci si sente ancora più amici: indirettamente, ci si sente parte di qualcosa di ancora più grande che accomuna e non divide.
Speriamo di riuscire ad andare al Ticino domani. Ho proprio bisogno di sentire il sole sulla pelle insieme alle carezze dei miei novios. Vedremo il tempo.
Vi auguro un buon fine settimana sulle note di questa canzone. Per me bellissima. Era chiusa nel cassetto dei miei ricordi (1983). Risentirla mi ha portato indietro. Ancora prima di conoscere Ser. L’ascoltavo, chiudevo gli occhi, e sognavo di essere rapito dall’amore e di riuscire a provare tali sensazioni. Il mio sogno poco dopo si è avverato… ” Ma che fatica!”…ed oggi il destino e l’amore l’hanno reso ancora più grande. (En)



venerdì, luglio 18, 2008

Pedemontana?


E siamo già al finesettimana. Anche in estate il tempo vola, nessuna concessione, nessuna pausa. Vola anche per me che sono già in ferie. Anzi forse corre più velocemente per me che vorrei godere l'otium all'antica maniera e invece, tra lavori domestici ed impegni vari, riesco giusto a ritagliare troppo poco tempo alla lettura e allo studio in solitudine.Fare il casalingo a tempo pieno è impegnativo e ... ripetitivo. Sto accumulando un' avversione irrazionale per le magliette rosse del Lupetto che mi tocca lavare a mano. E soprattutto risciacquare, che è la parte più complessa dell'operazione. Ieri è andato ad assistere all'allenamento pubblico della sua squadra del cuore (Inter), che per fortuna è qui dietro l'angolo, ad Appiano Gentile. Ha trascorso l'intera giornata galvanizzato ed è tornato con centinaia di foto dei suoi campioni . Ci vuole poco ad entusiasmarsi alla sua età.

Stasera al lido di Mandello Lario Pedemontana rainbow ,organizzata dal gruppo Renzo & Lucio di Lecco. Probabilmente parteciperemo, tempo permettendo. Non siamo mai stati ad una festa del gruppo lecchese, forse perchè Lecco è piuttosto scomoda per noi . Ci saranno tutti i gruppi e le associazioni glbt della Lombardia, arcimancusiani compresi: un'occasione per farsi conoscere a noi, popolo, pubblicizzando le diverse iniziative. Non è che la cosa mi esalti particolarmente, perchè detesto la visione gaya a senso unico, la realtà filtrata dal prepotente orientamento sessuale, ma tant' è: questo è quello che offre il mercato stasera e noi abbiamo bisogno di una boccata di mondanità.Dovrebbero venire anche la (coppia) Mau & Mau con Marco, quindi per mal che vada staremo tra amici. E se venisse anche Dino? Sarebbe un'ottima occasione per incontrarci dal vivo.Magari glielo chiedo, ma temo avrà di meglio da fare.Il Lido è aperto a tutti ovviamente: l'aspetto positivo delle feste di Renzo & Lucio mi pare d'aver capito sia proprio nell'evitare la classica ghettizzazione. Ora però bisogna che lo proponga anche ai miei due novios che probabilmente non ricordano l'evento in programma.

giovedì, luglio 17, 2008

Al Super con Socrate


Nel Medioevo, un villaggio diventava città dotandosi di una cattedrale. Oggi anche il più piccolo e sperduto paesino della Bassa acquista prestigio e rinomanza costruendo un proprio centro commerciale. È sorprendente notare come molte di queste moderne strutture possiedano linee architettoniche che le rendono simili a cattedrali stilizzate. In effetti sono i nuovi templi dedicati al dio mercato, quel dio cui è stato assegnato il compito di dispensare felicità. Forse è questo il motivo per cui il governatore Formigoni ha decretato la chiusura dei centri commerciali la domenica: per il timore della concorrenza alle altre Chiese, quelle ufficiali, che soffrono la sindrome dello svuotamento, dell'abbandono domenicale. Sarebbe stato più saggio ed anche più efficace impartire l'insegnamento socratico. Socrate era solito far riposare la mente, passeggiando per il mercato di Atene. Ai venditori che lo assediavano diceva: “Sto soltanto osservando le montagne di cose di cui non ho bisogno per essere felice”». La Chiesa cattolica invece, quando si sente minacciata si arrocca in difesa, irrigidendosi e sguinzagliando i suoi uomini all'attacco a menar fendenti contro tutto e tutti. Succede così a proposito della crisi della famiglia tradizionale, della dolorosa vicenda di Eluana e di tante altre manifestazioni dell'inevitabile evoluzione culturale che chiederebbero, in prima istanza, un dialogo ed un confronto sereno, pur complesso e dirompente, ma che finiscono poi per ridursi a scontro, a causa dell'irrigidimento su posizioni subdolamente dommatiche, in realtà ideologiche. L'ansia apologetica impedisce di notare che non sono in discussione i valori universali, ma la loro interpretazione storica. E così, mentre si consumano alleanze politiche con lo stesso neoliberismo, origine della distorsione consumistica, si smarrisce la dimensione umana e si rafforza la convinzione che tutto si può comprare. Anche la felicità.

mercoledì, luglio 16, 2008

Lotte intestine


Continuano gli scontri e le rivalità tra i gruppi glbt. Pare che durante il comizio al Pride di Bologna si sia toccato il fondo o quasi se Raffaele Lelleri , responsabile salute dell'Arcimancuso, ha deciso di scrivere una lettera aperta (Di cosa parliamo quando parliamo di Pride ) ai responsabili delle varie organizzazioni, chiedendo l'immediata interruzione delle ostilità in nome della comune lotta per i diritti elementari glbt. Si tratta sicuramente di un'ottima iniziativa che fa onore al sociologo Lelleri che sembra prendere le distanze dall'arrogante Associazione di cui fa parte. Mi pare però una lettera piuttosto blanda nei toni e nei contenuti, data la scandalosa situazione esistente, ragion per cui non aderirò. Da troppo tempo è in atto una guerra senza esclusione di colpi tra i vari movimenti, ne abbiamo già parlato su questo blog. Fino a quando il problema sarà quello della conquista della rappresentatività ci sono poche speranze di superare le diversità di vedute, strategie e ... livori. Della potente Arcimancuso abbiamo già scritto.Ormai presa dal delirio di onnipotenza è convinta di ottenere visibilità diramando comunicati stampa a getto continuo. Non importa a che proposito, basta farsi vedere, esserci sempre e comunque, anche a costo di incappare in un'autorete, come accaduto.
C'è chi sostiene che occorre tesserarsi in gran numero per poter incidere sulla scelta dei dirigenti e cambiare così la politica fallimentare di tutti questi anni. Non sono d'accordo, penso piuttosto sia l'ora del riscatto e del rogo di tutte le tessere estorte per accedere ai locali italiani. Ma non ne abbiamo il coraggio: di fronte all'ipotesi di restare per strada ed andare in bianco troppi continueranno ad aderire ad una associazione che va per la sua strada, perseguendo una personalissima conquista del potere. E allora rassegnamoci alla situazione attuale: abbiamo i rappresentanti che meritiamo.

martedì, luglio 15, 2008

Sereno (ma non per tutti)


Il forte vento di ieri ha spazzato tutte le nuvole lasciando il cielo terso, azzurrissimo. E' tornata l'estate dopo i violenti acquazzoni stile monsoni, che non pochi guai hanno provocato qui al nord. Il lago come il solito è esondato, ma questo è il meno.

A proposito del risarcimento che due Ministeri dovranno al giovane catanese ( a ragione criticato da Andrew) protagonista di un'assurda vicenda di discriminazione, leggo un'interessante idea di Elfobruno : "Un giudice riconosce nell'atto dei due ministeri una grave offesa e un oltraggio oggettivo nei confronti di un gay perché gli è stato impedito di guidare perché tale. Come si dovrebbe considerare e giudicare la cecità di politici e istituzioni nei confronti di certe richieste - quali le unioni civili, il matrimonio, la facoltà di adozione, la lotta alle discriminazioni - se consideriamo che in ballo non c'è una patente, ma un intero progetto di vita, un'identità e la dignità e l'auspicabile felicità che ne conseguono?In altre parole: se lo Stato, attraverso i suoi politici, impedisce alle persone GLBT di vivere con dignità - e una persona vive con dignità quando può estrinsecare il suo essere nella sua completezza, anche affettiva e relazionale - è criminale e va condannato.".

Da qui l'appello ai movimenti glbt perchè intentino azioni legali contro lo Stato, reo appunto di impedire il pieno sviluppo della vita di alcuni suoi cittadini. Mi sembra una buona proposta. Chissà che con un obiettivo concreto da perseguire l'Arcimancuso desista dall'intasare le caselle postali di mezza Italia con comunicati inutili. Due piccioni con una fava, come si dice!


Gionata invece propone due illuminanti riflessioni su altrettanti passi biblici (Isaia 56,3-5 e Atti 8, 26-40 ) in cui appare la grandezza di Dio che, superando le tradizionali regole giudaiche, non guarda all'orientamento sessuale,non al sesso delle sue creature e nemmeno all'appartenenza al popolo eletto: ciò che unicamente conta è accogliere la Sua volontà e farla propria. Le discriminazioni all'interno delle Chiese sono volute dagli uomini e non da Dio: fa bene ricordarlo ognitanto.

Da Mel apprendo che oggi è il compleanno del nostro comune amico, Francesco di Lampedusa. Anche da noi tre tantissimi auguri, Francesco! Sabato prossimo Peppo sbarcherà nella tua bell'isola (anche ieri purtroppo funestata dall'ennesimo naufragio di poveri cristi) alla guida di un gruppetto di simpatici comaschi: Dario, Fausto e la bella Ros. Sarà un po' come se con loro ci fossimo anche noi. Un triplice bacio!
Foto: bellissimo scorcio di Lampedusa "scattato" naturalmente da Francesco

lunedì, luglio 14, 2008

Una fiammella sul Mediterraneo


Occhi puntati sulla Francia, dove Sarkozy all'inizio del semestre francese di presidenza Ue, rilancia la questione israelo-palestinese e tiene a battesimo l'Unione per il Mediterraneo. Ehud Olmert e Abu Mazen affermano all'unisono che «Israeliani e Palestinesi non sono mai stati così vicini a un accordo». Sarà la volta buona per risolvere un conflitto che dura da oltre un secolo ed ha le sue radici nell'origine stessa dei due popoli, condannati alla convivenza in un piccolissimo territorio? Le notizie sulla pace in Medioriente si succedono contradditorie da anni, un po' come quelle che riguardano la ricerca del vaccino dell'hiv che è già complicatissima geneticamente, trattandosi di un retrovirus che si insedia nel dna, ma che è resa ancora più complessa e tortuosa dai grossi interessi delle multinazionali farmaceutiche. Lo stesso accade per il conflitto mediorientale, dietro cui si muovono interessi occidentali che ostacolano i timidi progressi positivi. Sarkozy pare determinato a coinvolgere l'Europa in un ruolo di mediazione finora rimasto puramente teorico, cercando alleanze nei tradizionali nemici dell'Occidente, a partire dalla Siria di Assad e lancia un nuovo Organismo internazionale, "l'Unione mediterranea formata da 43 stati: i 27 dell'Ue, Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Mauritania, Sira, Tunisia, Turchia, Albania, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Monaco più l'Autorità palestinese. Assente annunciato, il leader libico Muammar Gheddafi, ostile all'iniziativa".

La sigla sarà Upm: "Abbiamo sognato tanto e ora il sogno diventa realtà - ha detto Sarkozy - E' stato un grande onore avere tutti i Paesi delle due sponde, uno straordinario consesso, gli arabi erano seduti assieme a Israele ed è stato un grande momento", ha spiegato il presidente francese.". Le premesse per una svolta positiva pare ci siano, restano i problemi concreti che Israeliani e Palestinesi devono risolvere, primo tra tutti il problema delle risorse idriche. Resta anche il grosso problema della reale rappresentatività di Abu Mazen presso il popolo palestinese, diviso dalla forte presenza di Hamas. Qualcosa comunque si sta muovendo .

Di fronte a simili notizie, l'arresto del governatore dell'Abruzzo,Ottaviano Del Turco (PD), appare come la solita cronaca della banda Bassotti. La politica italiana, concentrata sul premier e sui suoi interessi, unico vero obiettivo del Paese, difficilmente saprà approfittare della nascita di un Organismo che dovrebbe vederci in prima fila, grazie alla posizione strategica nel Mediterraneo. Sarebbe forse anche lo stimolo giusto per uscire dal provincialismo che da anni ci immobilizza.

domenica, luglio 13, 2008

Meglio di noi?




Proseguono i violenti temporali qui al nord.

Il papa è intanto felicemente sbarcato in Australia ed ora si godrà tre giorni di riposo nel ritiro rurale di Kenthurst dell'Opus Dei, sulle pendici delle Montagne Blu, prima di affrontare l'impegnativo compito di ridare speranza ai giovani, "perplessi di fronte alle domande che si presentano loro in modo sempre più incalzante in un mondo che li confonde". Sarà in grado Ratzinger di offrire loro risposte attuali e credibili senza costringerli acriticamente ad una fede fortemente ancorata al passato, ma ormai incapace di confrontarsi col mondo di oggi?

E' domenica,giornata di riposo e di comunione con tutti, anche tra diversi. In questo settore della vita la ricerca non è ostacolata e repressa, le sperimentazioni finalizzate al miglioramento delle relazioni sociali e personali sono anzi accolte e salutate con entusiasmo quasi da tutti. Almeno da quanti amano ed apprezzano la vita.

sabato, luglio 12, 2008

Sabato amaro


Anche oggi è passato l'uragano. Senza grandine stavolta, ma con il solito fortissimo vento ed il buio che in un attimo segnala l'imminente tempesta. E' un'estate così quest'anno, calda e temporalesca almeno qui al nord. Ora splende di nuovo il sole. Un po' come la vita di tutti. Quella di Djamel, gay e magrebino di periferia, si consuma tra momenti di sole e momenti di tempestoso buio, costretto ad una faticosa doppia vita per nascondere alla famiglia la propria omosessualità. Sono tanti gli immigrati a vivere come lui, scontrandosi con una cultura d'origine in cui non c'è ancora possibilità di spazio. Un po' quello che capita agli omosessuali mafiosi che però, come aveva anticipato L.R.Carrino nel suo Acqua storta, vivono per propria scelta la condizione delle talpe, drammaticamente sempre sottoterra, avendo sposato consapevolmente il crimine . Lo ha recentemente confermato il PM Antonio Ingroia che di boss mafiosi e gay ce ne sono, chiamando in causa Chiesa, Media, Confindustria e Banche per l'assenza di impegno serio contro la criminalità organizzata. Per la cronaca: la rivelazione del magistrato ha generato l'ennesimo assurdo comunicato dell'Arcimancuso, che non perde occasione per stare zitta e riflettere.

Intanto un giovane trans peruviano è stato ucciso a due passi da noi, probabilmente nella notte tra giovedì e venerdì. La ricca bigotta provincia comasca scopre anche stavolta il fenomeno della prostituzione sulle sue strade: uomini, mariti e figli comaschi, col favore delle tenebre alimentano un mercato che va alla grande anche da queste parti. Nessuna attenzione, nessuna pietas è riservata alle tante e tanti immigrati costretti a vendersi al piacere nostrano.
Non attenua l'amarezza di questo sabato la notizia che ad un giovane catanese due Ministeri risarciranno una bella somma per averlo ingiustamente discriminato. C'è ancora tanta strada da fare per diventare umani.

venerdì, luglio 11, 2008

Da che parte stiamo?


Le auguste orecchie di papa Ratzinger hanno ascoltato ingiurie che nemmeno il Nazareno ha subito nel corso delle sua breve vita. Scribi e farisei accusavano il Maestro di sovvertire l'ordine pubblico e la religione ufficiale impartendo alle folle insegnamenti che rasentavano la bestemmia, ma Ratzinger vuole solo ristabilire l'ordine pubblico e la religione ufficiale, non è certo un sobillatore. Il Nazareno era uno del popolo, un semplice laico, il papa è un capo di Stato, uomo di potere. Si configura perciò il reato di vilipendio.

Le orecchie della Carfagna pare invece siano abituate a ben altro, ma non le va giù che tutti sappiano come si è conquistata la poltrona ministeriale alle Pari opportunità. Qualcuno potrebbe notare una certa contraddizione.

Sabina Guzzanti,il cui blog è ancora oscurato dopo P.za Navona, rivendica con una lettera al Corriere la libertà di critica ed affronta, a conclusione, una vecchia questione:

"Per quanto riguarda l'annosa questione: «Può un comico fare politica?», si tratta anche qui di una domanda che non esiste in natura. È ovvio e tutti sanno che chiunque parli a un pubblico fa politica. È ovvio che la politica in una democrazia la fanno tutti. Ma la vera domanda che si pone è: può un comico ottenere molto più consenso politico di un politico? Può il discorso di un comico essere molto più politico di quello di un politico? I fatti dicono di sì e tocca abbozzare. Potete anche continuare a menare le mani, ma sarebbe meglio fare uno sforzo di comprensione. D'altra parte parlo per me ma credo anche a nome degli altri, le nostre idee sono lì e si possono usare gratuitamente. Approfittatene.".
Noi siamo semplici spettatori, ma ... da che parte stiamo?

Brillante weblog 2008


Promuovere tutti nella blogosfera mondiale è lo scopo del premio "Brillante weblog 2008", assegnatoci da Angelo (http://blue-highways.go.ilcannocchiale.it) che ringraziamo. Si tratta di un meme simpatico perchè unisce ulteriormente bloggers che si frequentano abitualmente.
Ecco il regolamento:
Brillante weblog è un premio assegnato ai siti ed ai blog che risaltano per la loro brillantezza sia per quanto riguarda i temi, che per il design. Lo scopo è quello di promuovere tutti nella blogosfera mondiale!
1. Al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato mostrando il link del suo blog;
2. Scegli un minimo di 7 blog che credi siano brillanti nei loro temi o nel loro design. Esibisci il loro nome e il loro link ed avvisali che hanno ottenuto il Premio “Brillante Weblog”;
3. (facoltativo) Esibire la foto o il profilo di chi ti ha premiato e di chi viene premiato nel tuo blog.
Ed ora i blog da noi premiati in ordine casuale:

giovedì, luglio 10, 2008

Un po' di me



A distanza di qualche giorno dalla tempesta sono tornato sereno, con qualche cosa che mi manca ancora però. Sento come se mi mancasse un pezzo della storia completa o forse un giorno dopo non del tutto chiaro. Questo discorso non l'ho ancora tirato fuori ai miei novios, lo faccio adesso in anteprima. Ho aspettato e sto ancora aspettando di parlarne con loro, perchè non ho ancora niente di chiaro in testa e nemmeno riesco a sviluppare concretamente questa mia sensazione.
Venerdì durante il litigio mi ero ripromesso di non leggere quello che Ser aveva scritto sul blog e nemmeno la mail inviata sempre da lui. E' stata una presa di posizione che mi è costata fatica all'inizio, ma con il passare delle ore sempre piu facilmente mi convincevo che avrei preferito mantenere il mio distacco. Ero arrabbiato e stufo delle forti discussioni, nate da stronzate portate all'esasperazione, quindi subivo passivamente l'evolversi della vicenda, forse anche rassegnato. Rassegnazione in costante crescita, dal momento che le varie decisioni drastiche non potevano prevedere una mia opinione istantanea, dato che venivo a scoprire le cose in maniera indiretta.Stavo male dentro, preferivo stare un po' da solo e tentare di non pensarci, sforzandomi di capire il perchè di tutto quello che ci stava accadendo. Sinceramente non ci sono ancora arrivato e magari non ci arriverò mai, perchè un vero motivo non esisteva.Questi forti contrasti però ci legano di più, perchè ci fanno capire quanto siamo importanti l'uno per l'altro e per l'altro ancora. Rafforzano il nostro rapporto, ma non credo di sentirmi ancora del tutto soddisfatto da quello che mi è rimasto dei giorni passati.Mi è stato fatto notare più volte dai miei compagni il mio "silenzio" di fronte ad alcuni problemi. Io ancora una volta ribadisco che non ci passo sopra, ne tanto meno li evito per non rischiare un qualcosa. Ho bisogno di riflettere (cosa che faccio praticamente tutto il giorno nei miei momenti di solitudine), capire se c'è realmente un problema da affrontare, però puntualmente incappiamo in litigi esagerati.
Spero voi lettori mi scuserete se non scrivo spesso, anche solo per farmi conoscere un po',ma sono così e quando scrivo (le poche volte che lo faccio) riverso parole che possono suscitare perplessità, perchè scritte di getto. Può sembrare che io non sia in grado di provare emozioni e che sia anche abbastanza sicuro di me. In realtà è esatto il contrario e mi metto sempre in discussione, pronto a raccogliere e rielaborare qualsiasi parola o avvenimento mi capitino per andare contro la mia idea di partenza.
Un grosso saluto a tutti.
DAN

Anguria, che passione!


E' della scorsa settimana la notizia che l'anguria, frutto tipicamente estivo, sarebbe meglio del Viagra e dei farmaci analoghi usati per le disfunzioni erettili. Lo sostiene Bhimu Patil, scienziato della Texas A&M University , che, col suo staff di ricercatori , ha scoperto che l’anguria conterrebbe la citrullina, una sostanza naturale capace di agire sui capillari, elevando la concentrazione di ossido di azoto che causa il rilassamento dei vasi sanguigni, dilatandoli.Avrebbe forse addirittura la capacità di prevenire le disfunzioni erettili senza avere gli effetti collaterali del Viagra. La citrullina è un amminoacido non essenziale, che all'interno del corpo umano si trasforma in arginina, le cui proprietà a livello cardiocircolatorio e immunitario sono già note da tempo.

L'unico inconveniente è rappresentato dalle dosi necessarie per giovarsi di tale effetto: sei fette di anguria.Con conseguente stimolo a far pipì, oltre al grande apporto di zuccheri.

E' proprio una bella notizia: vera o no che sia la scoperta, giustificherà la mia da sempre insaziabile voglia del frutto della passione. Probabile anzi certo l'aumento delle vendite di angurie in Italia, come già sta avvenendo negli USA e nel resto del mondo.

mercoledì, luglio 09, 2008

Piazza Navona



La polemica ora, come succede sempre, si concentra sul come Guzzanti e Grillo hanno attaccato il potere. I contenuti passano in secondo luogo fino a scomparire del tutto. E' la forma a decidere la moralità, ciò che è bene e ciò che è male. Indubbiamente i comici sono andati giù pesante contro la Carfagna, Ratzinger e Napolitano.Lo hanno fatto sulla base di fatti che sono davanti agli occhi di tutti, ma che restano lì, sospesi appunto, senza produrre alcuna conseguenza morale e politica. Gli intoccabili esistono già senza bisogno di alcun lodo Alfano, chè quello li tutela solo dai tribunali. Dal giudizio del popolo sono già salvi, perchè posti al di sopra di esso che nulla può contro le nefandezze dei potenti, se non leggere ed assistere misfatti pubblicizzati non senza un certo orgoglio, per poi discuterne liberamente solo nel web come una volta si faceva nelle osterie. L'opposizione inesistente, tace complice e ,come dice Travaglio, contribuisce direttamente al successo di questa maggioranza:"Berlusconi vince perché la sinistra lo resuscita sempre". Tocca quindi ai comici parlare chiaro, gridare ai microfoni quello che la gente vorrebbe sentire, con altri modi ma con uguale determinazione, da Veltroni e compagni.Ma oggi si discute sulla forma appunto, non più sulla sostanza: il silenzio passivo di chi avrebbe dovuto parlare ed agire da tempo non giustifica la rabbia gridata dai comici.

Perchè tanta paura a ristabilire la giustizia, l'onestà,la lealtà,l'integrità morale, in una parola la probità che, come recita un saggio proverbio, è l'unica moneta che abbia corso dappertutto?

martedì, luglio 08, 2008

Incatenati alla poesia


Mel ci ha liberamente incatenati ad un meme poetico il cui regolamento recita:
1- Scrivere il nome di almeno cinque poeti di ogni tempo e luogo dei quali si è innamorati;2- Citare alcuni versi significativi di almeno uno dei poeti elencati;3- In aggiunta o in alternativa al punto 2 citare almeno un PROPRIO componimento poetico, o anche soltanto alcuni versi di esso;4- Per i veri patiti dell'arte poetica, sarebbe gradito un componimento, anche brevissimo, appositamente creato e pubblicato;5- Infine incatenare altri bloggers raccomandando il rispetto di queste semplici regole.


Noi che siamo profani in materia poetica abbiamo pensato di partecipare, altrettanto liberamente, con alcuni versi di poeti amati, ma anche di nuovi vati che,ci auguriamo, presto faran parlare di sè.


"Sulla terra accadono senza luogo
senza perché le indelebili
verità, in quel soffio ove affondan
leggere il peso le fronde
le navi inclinano il fianco
e l'ansia de' naviganti a strane coste,
il suono d'ogni voce
perde sé nel suo grembo, al mare al vento.". Mario Luzi

"Nella facilità dell'amore
il miserabile si sente uomo:
fonda la fiducia nella vita, fino
a disprezzare chi ha altra vita.
".
PierPaolo Pasolini

"Rudi di turbini continuavano ad assalirmi
tormentoso fato accinse contemplando
musiche, passi, schiaffi appesi su corde.". Ernani Arria

"Allora bruciami,
che io ho pudore
del dolore che cupo il volto mi sfigura
Salvami,
che io ho iniziali gobbe a cominciarmi il nome ". L.R.Carrino

"Immagina non ci siano paesi,
non è difficile.
Niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione.
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace...
Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo.
Spero che ti unirai anche tu un giorno
e che il mondo diventi uno". Traduzione di Mel/Agostino


"Quali colombe dal disio chiamate
con l'ali alzate e ferme al dolce nido
vegnon per l'aere, dal voler portate;
cotali uscir de la schiera ov' è Dido,
a noi venendo per l'aere maligno,
sì forte fu l'affettüoso grido.".
Dante Alighieri


Non ci resta che incatenare qualche amico. La scelta è caduta su:

Nonsoloattimi (Claudia)
A conclusione, un omaggio alla poesia che speriamo gradirete.

lunedì, luglio 07, 2008

Il rumore del mare



Rieccomi dopo l'accaduto.Pensavo avrei provato un certo imbarazzo dopo aver messo in piazza i "fatti nostri",ma , dopo tutto, lo scopo dichiarato del blog è quello di documetare l'avventura che stiamo vivendo, quindi ... ci stava. Come ha già scritto En, non pensavamo di suscitare reazioni così forti e solidali da parte degli amici, perciò ci spiace di avervi in qualche modo turbato.Se penso che all'inizio della storia tutti guardavano con diffidenza e molti dubbi la nostra scelta, ora si potrebbe quasi dire che la troppia è una realtà acquisita (ovviamente per quelli che la conoscono). Col tempo ci si abitua a tutto, anche agli sconvolgimenti più radicali.Può essere negativo quando l'abitudine genera rassegnazione e abbandono della lotta di fronte al disumano, ma può essere positivo quando al contrario è espressione di crescita umana e culturale, come noi riteniamo sia l'esplorazione di nuove strade dell'amore. Sono punti di vista naturalmente, Bossi non approverebbe.
Ho cercato di rassicurare quanti mi hanno contattato via sms, telefono ed email, perchè in realtà, pur nel pieno dell'agone amoroso, avevo la certezza che non fossimo davvero arrivati alla fine della storia. Lo stesso En aveva provveduto ad inviare il bonifico per le nostre prossime vacanze, nonostante a Dan e a me avesse dichiarato il contrario. Ne ero sicuro, ci conosciamo fin troppo lui ed io. Questo non significa che la nostra sofferenza non fosse reale, tutt'altro! Per due giorni abbiamo vissuto come zombi tutti e tre. Chi soffre di più però , mancando di quella conoscenza reciproca che in qualche modo consente ad En e a me una certa serenità pur nella violenta tempesta, è Dan. E' un duro, testardo ed orgoglioso, ma poi tradisce anche fisicamente tutto il suo malessere e dolore.E' troppo tenero!
All'origine delle nostre furibonde litigate c'è sempre un problema di comunicazione. Tecnico, oserei dire.Si vuole comunicare troppo e troppo frequentemente, perciò ci si affida agli sms,il nuovo velocissimo mezzo che è stato oggetto persino di una traccia nei recenti Esami di Stato.Non voglio affrontare l'argomento, ma limitarmi a notare che il messaggio spesso richiede un'interpretazione immediata del ricevente che può completamente stravolgere e distorcere l'intenzione del mittente.L'avevamo già notato questo difetto di comunicazione, ma abbiamo perseverato, scatenando le complesse triplici dinamiche che sono poi difficilmente controllabili.
Ad ogni modo eccoci qua di nuovo insieme, la vita è ripresa a pieno ritmo.
Una bruttissima notizia a conclusione: ieri a Vizzola ( spiaggia che frequentiamo anche noi) un ragazzo è stato ucciso da un fulmine. Di fronte ad un simile evento che ci ricorda (se fosse necessario) la precarietà della esistenza, i nostri problemi appaiono per quello che sono: banalità. Pur non conoscendo il ragazzo, restiamo ammutoliti di fronte alla morte e al dolore della sua famiglia.A lui dedichiamo il bellissimo pezzo di Gino Carrino (pianoforte e voce)che trovate in Arti anoressiche. E' il secondo dei due provini proposti: ascoltatelo!

sabato, luglio 05, 2008

Sabato, 5 luglio 2008

Ore19:21:56 Sms di Ser: “So che mi metto nella posizione di uomo senza dignità, ma…Riproviamo?Cercando di capire senza pregiudizi, specie verso di me, cosa non va nella comunicazione o in altro? Insomma una soluzione che…tenga nel tempo. E’ che non credo di poter fare a meno di voi…..
Ore 19:24:52 Mio: “Siii! E poi io il bonifico al mare l’ho già fatto…non arrabbiatevi ma sono così!Idem per tutto quello che hai scritto”
Ore 19:26:17 Dan: “Ti sei solo messo nella condizione di uomo con i coglioni. Io sono più che contento di riprovare. Ti amo”
E’ facile scrivere un lieto fine. Quando in un attimo gli anni ti scorrono veloci nella mente e resta solo il desiderio di continuare . Quando l’essere noi , insieme, è come l’aria. Quando si ha la fortuna di essere innamorati dell’amore e della vita.
Poche parole, amici, ci scuserete se vi abbiamo coinvolto e creato qualche dispiacere. Sono sicuro però che leggendo questo post, un piccolo sorriso di gioia apparirà anche sui vostri volti.
Ora continuiamo il nostro cammino ancora più ricchi!

Grazie!
La bella foto è di Francesco da Lampedusa che ringraziamo ancora.

Il giorno dopo



C'è sempre un "giorno dopo" per fortuna. E non necessariamente deve essere brutto. Avere la possibilità di capire quanto accaduto offre una ragione sufficiente se non a curare le ferite del cuore, almeno a sopportarle e a conviverci il tempo necessario. Senza rancori che è già tanto.
Oggi sembra proprio una bella giornata: c'è il sole, il cielo è azzurro, farà molto caldo, ma, pazienza, è estate. Un ghiacciolo soccorrerà. Ora che sono senza impegni posso organizzarmi la giornata con tranquillità. Raggiungere gli amici al Ticino, per esempio. Faccio un po' fatica a pensare da solo, a programmare il mio tempo senza tener conto degli altri. E' normale. Provo una sensazione strana che non so definire se buona, o al contrario paurosa, di smarrimento. Forse è entrambe le cose insieme.
Continua la relazione tra En e Dan e di questo sono contento, ma ve ne parleranno loro se ne avranno voglia.
Per quanto riguarda l'ipotesi di un nuovo blog non so, ci penserò. Continuerò a frequentare virtualmente gli amici conosciuti , ma per ora mi sento un po' svuotato, con nulla da dire.
Il poco che mi passa per la testa lo indirizzerò ancora su questo spazio nei prossimi giorni, fino alla cancellazione definitiva. Buon fine settimana!

venerdì, luglio 04, 2008

Fine



Siamo arrivati alla fine della bella esperienza di troppia durata quasi tre anni. Come sempre in questi casi non esiste una vera motivazione se non l'esaurimento dell'esperienza stessa. Causa scatenante la "tragedia" una sciocchezza, l'ennesima triplice incomprensione (provocazione per qualcuno) di cui è stato involontario testimone in "semidiretta" il povero G. da Varese, che avrebbe voluto incontrarci con alcuni amici prima della partenza per il mare. Una sciocchezza che arriva però dopo un lunghissimo periodo di incomprensioni, di stanchezze ognivolta solo parzialmente superate e perciò destinate immancabilmente a riproporsi. Un taglio netto senza più ripensamenti ristabilisce l'equilibrio dei singoli, messo a dura prova troppo a lungo. Ci abbiamo provato e abbiamo fallito. Era nel conto. Ciascuno di noi tre ripercorrerà, se e quando ne avrà voglia, il comune vissuto per individuare le reali cause che hanno determinato la fine della relazione. Costituiranno il patrimonio inziale di future storie: sarebbe un peccato andasse sprecato.
Rimane invece aperta una nuova strada che è quella della troppia, questa sì che non si può chiudere. Sarà difficile, problematica,ma non è detto che altri non possano riuscire .
Chiude così anche il blog, nato per documentare l' esperienza. Ha esaurito il suo compito, non ha altro da dire. Grazie per averci seguiti e in bocca al lupo a tutti!

giovedì, luglio 03, 2008

La Porta di Lampedusa (dal blog di Mel)

“I re non toccano le porte.
Non conoscono questa felicità: spingere
davanti a sé con dolcezza
o bruscamente uno di quei grandi
pannelli familiari, voltarsi
verso di esso per rimetterlo
a posto, tenere
fra le braccia una porta.”
Francis Ponge (1899-1988) da I piaceri della porta.

Il carissimo Francesco di Lampedusa mi ha mandato la foto della Porta di Lampedusa*.
Non voglio aggiungere altro alla bellezza della foto, né affrontare il nodo degli immigrati.
Come direbbe, invece, un grande critico, sono stato colto dal demone dell’analogia, mirando l’oggetto.
Il particolare dell’imbarcazione che l’attraversa la rende ancora più suggestiva.
Dovremmo considerarci davvero fortunati, quando davanti a noi ci sono porte da aprire e, dietro di noi, da chiudere. Ci sono porte che non abbiamo mai sfiorato, altre che neanche abbiamo visto. Alcune non le abbiamo volute aprire.
Ci sono porte, invece, senza pannelli, verso cui le braccia tendono, forsennate, ingannate dall’ampiezza dell’entrare.
Un mondo senza porte, però, toglie il gusto della ricerca.
Grazie, Francesco!
La tua foto compendia una lettura spassosissima sulla cosalità delle cose della filosofa Francesca Rigotti.
Il libello è Il pensiero delle cose, edito da Apogeo.

*L'opera,realizzata da Mimmo Paladino, è una porta di quasi cinque metri di altezza e di tre metri di larghezza, realizzata in ceramica refrattaria. "Il significato fondamentale di quest'opera - ha spiegato Gian Marco Elia - è quello di consegnare alla memoria quest'ultimo ventennio in cui abbiamo visto migliaia di migranti morire in mare, in modo disumano, nel tentativo di raggiungere l'Europa, una strage senza testimoni, spesso senza sepoltura e quindi senza pietà". "L'intento è quello di consegnare alle generazioni future, che passeranno da Lampedusa - ha aggiunto Elia - un simbolo che aiuti a non dimenticare e che inviti a una meditazione laica, come religiosa".

Nota L3N :Grazie a Mel (Sulle spalle dei giganti) per aver consentito la pubblicazione integrale del suo post e a Francesco per la bellissima foto.

mercoledì, luglio 02, 2008

Calcetto serale



I temporali notturni rinfrescano l'aria giusto la mattina presto, poi il caldo africano torna regnare per tutto il giorno. Non lamentiamoci che è bello così: siamo in estate.Dobbiamo solo adattarci, l'inverno tornerà di nuovo secondo il ciclo naturale. E' che ci lamentiamo sempre, che sia brutto o bello, caldo o freddo, azzurro o grigio. Forse che si vorrebbe per tutto l'anno una neutra tranquillità metereologica, tipo sereno e caldo ma non troppo, sui 22° magari? Alla lunga sarebbe una noia, credetemi. E' così anche la vita: si sperano sempre tranquille giornate serene senza infamia né lode, ma poi finisce che pur di uscire dalla monotonia creiamo noi stessi diversivi che carichino di emozioni, belle o brutte non importa,le nostre giornate. Sempre insoddisfatti, sempre alla ricerca di un di più. Lasciamo almeno alla natura la gestione del clima, sperando non sia troppo tardi visto il contributo pesante che abbiamo già dato al suo sconvolgimento.
Ho letto di una bella iniziativa del gruppo comasco di Paolo (ricordate?ne eravamo stati estromessi per divergenze varie): tutti i mercoledì di luglio le ragazze del gruppo,organizzano partite di calcetto ,presso il campo sportivo di Casnate con Bernate, a due passi da noi. Avevamo promesso che avremmo segnalato da queste pagine le iniziative del gruppo da noi condivise: questa è l'occasione per mantenere la parola. Dan stasera è impegnato, ma il resto della famiglia magari un salto a Casnate lo farà.
Abbiamo intanto definito ed organizzato le vacanze. Quest'anno in Calabria, in un appartamento sulla spiaggia a 30 m. dal mare! Siamo tutti e 5 in fibrillazione.Il posto , visto dalle immagini fotografiche, sembra da sogno. Mancano solo tre settimane!

martedì, luglio 01, 2008

La nostra strada


Sta crescendo l'interesse nei confronti della nostra realtà di troppia (GraphoMania). Un po' alla volta attraverso il nostro blog comincia a manifestarsi con pacatezza e discrezione l'idea che l'amore ha infinite strade, non solo quelle battute finora dalla nostra tradizione culturale. Tentare di infrangere le certezze di abitudini secolari, insinuando il dubbio che l'amore non può essere contenuto e ridotto semplicisticamente ai soliti modelli noti, è un progetto che potrebbe apparire ambizioso, se altri segnali sociali non indicassero che siamo in un momento di delicata transizione culturale. Non è solo la famiglia tradizionale ad essere al centro della crisi contemporanea, sono le relazioni umane di qualsiasi tipo a soffrire le difficoltà di una realtà ormai dominata dai prodotti dell'uomo stesso ,che hanno imposto ritmi e regole non più controllabili.Tecnologia e mercato vanno per la loro strada e noi umani dobbiamo arrancare per stare al passo e non essere tagliati fuori e soccombere.A farne le spese sono state naturalmente le relazioni sociali: inaridite e condizionate dall'utile, hanno progressivamente perduto la libertà del cuore, barricandosi negli unici modelli conosciuti e tramandati senza saperli però rinnovare adattandoli alle nuove esigenze. Anche l'amicizia, considerata valore universale,oggi sperimenta i limiti del cambiamento avvenuto nelle persone e sono sempre meno frequenti le esperienze di autentico e dinteressato affetto. Provate ad ascoltare i giovani in proposito: probabile resterete disorientati. E delusi. Tutto sta cambiando velocemente, più di quanto noi si riesca ad assimilare: serve a nulla difenderci in spazi che marchiamo come nostri nella speranza lì di poter ritrovare sempre noi stessi che invece cambiamo insieme a tutto il resto. Abbiamo bisogno di cercare nuove strade, consapevoli che occorre osare per restituire senso e dignità all'Amicizia e all'Amore, valori sempre fondamentali ed insostituibili per conservare l'umanità. Un valore è tale quando va sempre oltre l'esperienza che di esso si può fare: non può essere incatenato, contenuto ed esaurito nel limite umano. Ecco perchè a chi ci propone interessanti progetti, interviste, etc. rispondiamo che siamo ben contenti di indicare col nostro esserci una delle 1000 possibilità di realizzazione dell'amore, ma allo stesso tempo chiediamo di andare oltre la curiosità per il nostro vissuto personale che rischierebbe di ridurre, bruciandolo sul nascere, il dubbio che si va ormai insinuando da più fronti sulle tante certezze assolute della società. Restiamo disponibili, ma non cerchiamo il successo della troppia fine a se stesso.