martedì, settembre 30, 2008

Quando si ama... le regole dell'amore gay



Ho appena letto "Quando si ama... le regole dell'amore gay ", riflessioni tratte da Galanet, liberamente tradotte dal nostro amico Dino per Gionata. Sono troppo stanco per commentare l'articolo che è particolarmente interessante, mi limito a riportarne la conclusione : "Dunque si può proprio parlare di amore omosessuale. La questione della possibilità di un amore lontano dalle norme, non è tuttavia sempre stata sottoposta a regole, poiché l'omosessualità instaura essa stessa delle nuove norme che le sono proprie.". "Infatti è impossibile scartare l'omosessualità dal quadro dell'amore, perchè anche se l'amore gay si costruisce effettivamente ai margini della società e delle sue norme, sa comunque creare nuove norme e la nascita di nuovi valori capaci di mettere in discussione le vecchie concezioni morali. E proprio il caso di dire che la forza "dell'amore tutto cambia e tutto muta".
Un po' quello che la nostra esperienza di troppia ci ha insegnato e che abbiamo ripetuto in più occasioni. L'essere in tre a vivere l'amore ci ha costretti a riflettere seriamente sulla questione delle "norme".
Ora però Dan ha appena scoperto di essere stato, per l'ennesima volta, abbindolato da un commesso troppo sicuro di sè che gli ha venduto qualcosa di sbagliato, mi pare di capire un "wirefire"stavolta. Comincio a pensare che il fatto di far colpo su maschi e femmine alla fine non sia sempre positivo: pur di vendergli qualcosa, prolungando così la chiacchierata col "bellissimo anzi bellissimo", tutti si trasformano in imbonitori convincenti e credibili. Almeno per il nostro Dan che puntualmente porta a casa di tutto fuorchè il necessario.

lunedì, settembre 29, 2008

«Ci sarà un altro “O' Scia'”?»


Canterò e racconterò una doppia nostalgia. Nostalgia del passato e nostalgia del futuro. Con “nostalgia del passato” mi riferisco, ovviamente, alla storia di questi primi cinque anni del progetto O’scià. Un progetto che, partito quasi in sordina con un mio primo concerto da solo sulla spiaggia della Guitgia, è cresciuto al punto da diventare una tra le più importanti rassegne di musica e arti a sfondo sociale, non solo del nostro Paese, ma anche d’Europa. Con “nostalgia del futuro”, mi riferisco, invece, alla speranza che il sostegno amico di quanti - Istituzioni europee, nazionali, regionali e locali, Organizzazioni non governative internazionali, forze politiche, movimenti religiosi e culturali – hanno sostenuto questo progetto si faccia vento nuovo in grado di sospingere ancora la piccola barca di carta da musica di O’scia’ lungo la rotta dell’incontro e dell’integrazione tra le culture. Una rotta non facile, ma indispensabile da seguire, se si vuole davvero contribuire a costruire un futuro di serenità, pace e sviluppo equilibrato per tutta l’area del Mediterraneo e per l’Europa”.(Claudio Baglioni).

L'edizione di quest'anno ha incontrato difficoltà d'ogni tipo, politiche prima di tutto e poi anche metereologiche, essendosi svolta sotto la pioggia. Fiorello , corso a sostenere l'iniziativa di Baglioni, ha spopolato nell'ultima serata, quella di sabato, nonostante la brutta accoglienza riservata alla manifestazione dalla Lega, rappresentata dall'ex-vicesindaco, Angela Maraventano. Ci si poteva forse aspettare qualcosa di diverso da chi fomenta razzismo e discriminazione in tutto il Paese?
Noi da quassù ci auguriamo che la magica isola di Lampedusa continui ad essere la porta d'Italia spalancata sul mondo col suo messaggio di incontro ed integrazione, l'unico possibile, se ancora vogliamo un futuro migliore. Da Como uniamo perciò le nostre voci perchè il saluto lampedusano ricco di augurio, " O' Scià", arrivi sempre più lontano e soprattutto rimbombi prepotentemente nelle orecchie dei leghisti più sordi.

Una bellissima foto dell'amico Francesco: un delfino nuota libero e felice nel mare di Lampedusa.

domenica, settembre 28, 2008

Ultima di settembre



La trippata si è protratta fino a tarda notte tra discorsi seri, risate e divertimento puro. E' la spensieratezza dello stare insieme, di trascorrere alcune ore con gli amici staccando dai problemi di tutti i giorni. C'era anche Fau, che ancora non avevamo visto dopo il ritorno da Lampedusa. Era un piacere sentirlo parlare, raccontare dell'isola magica che lo ha stregato. Gli occhi sempre luccicanti a sottolineare lo stato di grazia che sta vivendo, nonostante i delicati problemi che la vita non risparmia a ... chi vive appunto.

Il sabato sera è un momento straordinario per recuperare il tempo, solitamente dominatore, riducendolo a quello che è e dovrebbe essere: al nostro servizio. Nessuna corsa isterica al divertimento fine a se stesso, finendo per concentrare in una notte le aspettative di una intera settimana. A noi basta davvero poco per stare bene, non chiediamo altro.

Oggi splende un magnifico sole, l'ideale per far legna... se solo avessimo un camino! Non avendo quindi da immagazzinare riserve per scaldare l'inverno che si preannuncia rigido, ci accontenteremo di esercitarci nel produrre calore direttamente da noi stessi. Fa bene al corpo e anche all'anima. E' domenica!

sabato, settembre 27, 2008

Evviva la trippa!


Stasera trippa per tutti! Ser è già al lavoro. Solitamente è molto buona, un pò come la faceva la mia nonna. Non ne vado pazzo, ma come la mangiavo allora per far felice la nonnina la mangerò anche stasera per far felice il cuoco. Già con l'acquolina in bocca, invece, per i secondi. Specialità marchigiane, olive, mozzarelline, tutto rigorosamente fritto. Olè! Comunque la trippa si addice a questa giornata. Forse anche a questi tempi che necessitano, sotto molti punti di vista (affettivo, finanziario), di fare un passo indietro per farne tre in avanti. C'è un ritorno alle cose semplici. C'è bisogno di calore, di umanità. Quel sistema americano ci stava rovinando. La crisi economica in atto, purtroppo dolorosa per tutti, un po' ci voleva. E' un'opportunità da cogliere però. Ripartire con nuove regole e più serietà. Riusciranno i "grandi" del mondo a gestire tutto ciò mettendo al centro l'uomo e non gli interessi?

Tutto potrebbe essere più facile se finalmente si delineassero i nuovi confini comprendenti anche il Sud del mondo. Noi europei siamo i più vicini : noi, uniti, dovremmo collaborare e riappropriarci della nostra identità che è vincente. Forse sto sognando ed un incubo mi ha riportato con i piedi per terra: l'attuale governo. Qui mi fermo. Parlano i fatti. L'eclatanza di pochi avvenimenti -Alitalia, che era meglio cedere subito al grande vettore internazionale, Air France - nascondono decisioni e decreti che limitano e minano la crescita dell'uomo come persona. L'opera di un buon governo deve pensare a questo. Sono i principi della Costituzione. Penso alla scuola, al decreto sugli immigrati ed alle norme restrittive recentemente approvate, alla sanità alla riconcessa immunità per le alte cariche dello Stato...Tutto è in totale contrasto con i principi e le norme costituzionali, però ... hanno reintrodotto l'ora di educazione civica! Che bravi, ma ...chi ci crede?

Basta. Un pò di serenità con una bella canzone, vincitrice dell'Eurofestival, cantata Dima Bilan che non è male:



Buon fine settimana, amici! La trippa è tanta e noi siamo qui!
(En)

venerdì, settembre 26, 2008

Tra malinconia e meraviglia



Leggendo il post di ieri di Mel (Le rondini di Tullio Hermil) mi sono ricordato quando, da piccolo, assistevo alla preparazione della partenza delle rondini. La scuola stava per cominciare o era iniziata da poco, quindi era fine settembre o al più tardi i primi di ottobre. Più o meno di questi tempi quindi. Non ricordo l'ultima volta cui ho assistito allo spettacolo magistralmente descritto da D'Annunzio . Vedevo le rondini raccogliersi in stormi sui fili elettrici che un tempo erano aerei, ora però che sono stati interrati potrebbero essere tornate a radunarsi "sul tetto lungo le gronde. Le migratrici stavano in fila sull’orlo del canale, talune rivolte col becco, altre col dorso, per modo che le piccole code forcute e i piccoli petti candidi si alternavano. E così, aspettando, gittavano nell’aria calma i richiami". Da molto ormai l'avvenimento mi sfugge. Evidentemente sono troppo distratto o loro, le migratrici, sono diventate più discrete e anche meno numerose.
Temo sia ormai tardi per guardarmi in giro ora: il fresco di questi giorni avrà sicuramente anticipato la partenza per i lidi africani.Resta un po' di malinconia.
E'comunque venerdì e la prospettiva del finesettimana contribuisce a rinfrancare gli animi. Non abbiamo particolari progetti se non una serata con gli amici di una vita domani sera, sabato. Ci basta sapere che il tempo sarà solo nostro, come lo riempiremo è secondario. E' il bello dell'innamoramento: l'unico desiderio è poter godere la presenza degli amati. Tutto il resto, pur bello e piacevole, è un di più che aggiunge meraviglia al già straordinario.

giovedì, settembre 25, 2008

Via tutto


Verrebbe voglia ognitanto di liberarsi di tutti i pesi e le zavorre che rallentano la vita, che ci distraggono da ciò che amiamo veramente e danno gusto alla quotidianità. Spesso non si può: non ci si disfa dei tumori con un tocco di bacchetta magica, lo stesso vale per le mafie, i politici corrotti, le macro ingiustizie mondiali e tutto quanto ci rovina vigliaccamente l'esistenza. Ma non ci rassegnamo e nemmeno ci rifugiamo nel sereno privato facendo finta che tutto vada bene solo perchè noi stiamo bene. E' vero però che avendo una famiglia- e la nostra è una famiglia- in cui ci si ama e si condividono realtà belle e brutte, diventa più facile, o almeno meno faticoso, non cedere di fronte alla sfrontatezza del male. L'unione fa la forza, come si dice. Essere troppia attutisce, non evita, i colpi bassi della vita e ... degli uomini che sono ancora peggio. L'amore non produce magie, ma offre anche nelle peggiori situazioni una visione comunque positiva, consentendo di intravedere "sempre il sole al di là delle nuvole" (saggezza proverbiale dell'India). Non si tratta di una pia illusione: l'esperienza concreta dell'amore disvela le straordinarie ricchezze dell'uomo rafforzando la fiducia nella possibilità del cambiamento, della sua redenzione. Anche nel peggiore dei casi. Forse questo discorso risulta più comprensibile ai cristiani che credono in un Dio che si è fatto crocifiggere per affermare la sua fiducia nell'uomo, nella sua possibilità di redenzione appunto, ma non è prerogativa e patrimonio solo loro. E' la conoscenza (sperimentale) dell'amore che indirizza in tal senso. Lo confermano storicamente tutte le religioni che, non è un caso, pongono proprio l'amore alla base del loro credo. Ovviamente poi ci sono i limiti che sono umani come le stesse religioni.

Malattia mortale, angoscia e disperazione sono il pane di Søren Kierkegaard che però arriva alla "sua" certezza: "Se mi fosse tolto tutto conserverei comunque sempre la cosa migliore: lo stupore beato e salutare dell'amore infinito di Dio". Come a dire che l'esperienza dell'amore una volta vissuta non può essere cancellata da alcuna disgrazia, per quanto grande sia. E' l'unica cosa che resta una volta spogliati di tutto.

mercoledì, settembre 24, 2008

Incazzato


Oggi tassi impazziti, un disastro sui mercati con effetti devastanti per le famiglie, quindi anche per noi. Visto il pesante clima economico è abbastanza normale, anche se è davvero drammatica la situazione. A Grazzanise (CE) intanto si costruisce il più grande aereoporto d'Italia,anzi del Meditterraneo, grazie al protocollo d'intesa dello scorso febbraio tra Regione (Bassolino) ed il Governo di allora (Prodi). Sarà gestito dalla Gesac, la stessa società concessionaria dell'aereoporto di Capodichino. L'ho scoperto leggendo la già citata Lettera alla mia terra di Roberto Saviano. "Al finanziamento della realizzazione dello scalo di Napoli-Grazzanise sono già destinati circa un miliardo e 50 milioni di euro, così suddivisi: 905 milioni di euro di fondi europei e nazionali di competenza della Regione, destinati alla prima fase di realizzazione (espropri, infrastrutture primarie, impianti e aerostazione);145 milioni di fondi del Piano Nazionale per il Mezzogiorno, destinati al collegamento autostradale tra la A1, l'aeroporto di Grazzanise e la direttrice domiziana." (Cabina di regia per realizzazione aeroporto Grazzanise ).Più tutto quello che verrà naturalmente e che in fieri si ingigantirà come prassi. Un bel giro di soldi in un paese "marcio di camorra"! Tutto questo mentre si gioca il futuro dell'Alitalia e dei suoi debiti che pagheremo nei prossimi anni noi italiani qualunque, di serie A e anche di serie B, ringraziando perfino il CAI (Compagnia aerea italiana) per il salvataggio last minutes.

Non è finita: due ministri del Governo attuale si scontrano sull'analisi dell'emergenza camorra dopo la strage di Castelvolturno, che ha portato alla luce la mattanza in atto in quel territorio dallo scorso mese di maggio. Non mi pare una cosa buona, se non per la stessa camorra. Suona quasi rassicurante il solito malaffare della parentopoli siciliana in cui sono coinvolti amici, parenti ed autisti di illustri politici tra cui il presidente Schifani.

Oggi volevo scrivere un post leggero sulla serena vita di troppia, ma sono troppo incazzato. Come si fa a non esserlo? ditemelo voi che siete italiani come me e magari come me cittadini di serie B per quanto riguarda i diritti!

martedì, settembre 23, 2008

Nicoletta all'arena di Verona




Giovedì 18/09 ore 17 arrivo a Verona per la serata evento che Patty Pravo dedicherà ai suoi fans. Premetto che Patty Pravo, come per En la Carrà , è la colonna sonora della mia vita, infatti quando ero in età adolescenziale la Nicoletta nazionale iniziava i suoi primi passi al Piper di Roma, quindi tutti i momenti della mia vita dai 10 anni in poi venivano scanditi dalle sue canzoni da Ragazzo Triste alle piu’ recenti. Comunque ritorniamo a noi, arrivati a Verona molto in anticipo rispetto all’orario di apertura dei cancelli, non ci resta che fare un breve giro della città, tra l’altro splendida con la sua Piazza delle Erbe e cortile attigui, con il balcone più famoso al mondo, quello di Giulietta e Romeo e le sue vie piene di storia. Ma intanto sentiamo arrivare dall’interno dell’Arena la sua voce….è Lei che stà facendo le prove, il cuore batte a mille….sembra impossibile che una cantante ti possa dare tante emozioni ma è così…..Dopo una pizza veloce, anche perché l’attesa è tanta e la voglia di prendere posto è ancora di più, alle ore 20 finalmente si entra. La cornice dell’Arena è veramente incantevole, peccato che la serata iniziava a farsi un po’ troppo fresca, e rimanere immobili sulle poltrone non è stato facile. Tutti gli spalti dell’Arena erano gremiti di persone. Ma ecco che alle 21,30 arriva sul palco con un pantalone aderente e una giacca scura che le arriva al ginocchio, bionda, bella …..ed attacca subito con una delle sue canzoni meno famose, il pubblico dopo l’applauso iniziale si zittisce immediatamente e rimane rapito dalla sua voce, quella voce un po’ roca un po’ a metà tra il maschile e il femminile che mi ha sempre affascinato. Prosegue la serata tra canzoni famosissime come “ la Bambola ” “Pazza idea” “Pensiero stupendo” ed altre meno famose, arriva il pianoforte e lei suonando intona “Se perdo te” il pubblico è in delirio.


Tra le molte canzoni ci fa ascoltare anche una canzone che uscirà nel prossimo CD, storia di un amore saffico, molto bella. Alle 11,30 finisce il concerto tra le molte chiamate a riuscire sul palco, ci farà riascoltare “la bambola” e la serata finisce così con il ricordo indimenticabile dell’eterne ragazza del Piper.
Grazie Nicoletta.

Mau

lunedì, settembre 22, 2008

Guardiamoci allo specchio


Ci siamo, è l'equinozio di autunno. L'estate è definitivamente andata. Ieri abbiamo ritirato tavolo, sedie ed ombrellone dalla terrazza e riparato in casa le piante che non sopporterebbero il rigido clima cui andiamo incontro. La vita segue il suo corso, tranquilla e rassicurante se non fosse che...

Ieri ( o oggi) era il complenno di Roberto Saviano: 29 anni! " Oggi qui in questa stanza dove sono, ospite di chi mi protegge, è il mio compleanno. Penso a tutti i compleanni passati così, da quando ho la scorta, un po' nervoso, un po' triste e soprattutto solo. Penso che non potrò mai più passarne uno normale nella mia terra, che non potrò mai più metterci piede. Rimpiango come un malato senza speranze tutti i compleanni trascurati, snobbati perché è solo una data qualsiasi, e un altro anno ce ne sarà uno uguale ".

Ha scritto "Lettera alla mia terra" dopo la strage di Castel Volturno: un duro documento di denuncia, ma anche di amore e passione per la sua terra che non sa e non vuole reagire, schiacciata tra l'arroganza dei forti e la codardia dei deboli. Ci riguarda tutti, la responsabilità non è solo di chi vive al sud dove la criminalità organizzata ha il controllo del territorio. Il guaio è che anche noi qui al nord ci accontentiamo di una vita tranquilla e il più delle volte non sappiamo e non vogliamo sapere quanto accade nel resto del Paese. Quanti di noi sapevano della mattanza in atto da mesi ad opera di sei codardi, strafatti killers casalesi?

"Voi volete una vita semplice, normale, fatta di piccole cose, mentre intorno a voi c'è una guerra vera, mentre chi non subisce e denuncia e parla, perde ogni cosa. Come abbiamo fatto a divenire così ciechi? Così asserviti e rassegnati, così piegati?". "Non posso credere che riescano a resistere soltanto pochi individui eccezionali. Che la denuncia sia ormai solo il compito dei pochi singoli, preti, maestri, medici, i pochi politici onesti e gruppi che interpretano il ruolo della società civile.".

Per quanti tentativi facciamo per "tirarci fuori", tacitando le nostre coscienze per la tranquilla indifferenza con cui seguiamo le mattanze ed i loschi traffici che avvengono nel nostro Paese, rimane in noi un vago senso di disagio che ci impedisce di sentirci a posto, nel giusto. E' forse il dubbio di essere anche noi dei codardi che si insinua tra le nostre certezze benpensanti. Il riscatto però comincia necessariamente dall'accettazione della realtà e ci vuole coraggio per riconoscere come siamo veramente.
Buon compleanno, Roberto!

domenica, settembre 21, 2008

Fumo negli occhi degli Italiani



Un nero vale l'altro per la camorra. I casalesi hanno sparato e ucciso sei innocenti perchè il messaggio arrivasse tredici chilometri più in là, alla nota "Casa dei Nigeriani",al chilometro 32 della statale Domitiana.
"Dalla scorsa primavera, gli assassini del clan dei Casalesi vanno in giro sparando e ammazzando e distruggendo per far sapere chi comanda. In quattro mesi, hanno ucciso il padre di un "pentito"; ammazzato un imprenditore che si era rifiutato di pagare il pizzo (Domenico Noviello) e un altro che si preparava a testimoniare (Michele Orsi); hanno devastato con il fuoco la fabbrica di un terzo restio a piegarsi; hanno mancato per un pelo la nipote della compagna del "pentito" (Anna Carrino). Nelle ultime due settimane, non c'è stato in quell'angolo di Italia, lungo la via Domiziana, tra le province di Napoli e Caserta, una fabbrica, un'impresa, una bottega di qualche pregio che non abbia ricevuto la sua dose di raffiche di mitraglietta 7.62". (Il Valore di quelle vite).
Kwane:"Come è possibile che avvenga tutto questo, come è possibile che avvenga qui in Europa? L'Africa fa schifo, okay. Veniamo qui per non vivere in quello schifo. Veniamo qui soltanto perché siamo poveri. Non è una colpa. Non lo dovrebbe essere in Europa. Vogliamo soltanto sopravvivere alla miseria e, quando ci riusciamo, aiutare le nostre famiglie. Dicono oggi che i nostri poveri morti erano spacciatori di droga. È una menzogna. Una grande menzogna. Si spezzavano la schiena nei campi e nei cantieri. Chi lavorava nella sartoria lo faceva dalla mattina alla sera, senza alzare la testa dal banco. È un'offesa che brucia sentire e leggere che erano delinquenti. Lo dicono soltanto per mettere tutto a tacere. La droga lì dentro non l'hanno trovata e non l'hanno trovata addosso ai morti. E non gliel'hanno trovata perché non avevano nulla a che fare con la droga. La polizia ve lo dice per dimostrare che poi non è successo nulla: soltanto criminali italiani che uccidono criminali africani. Siamo poveri, ma non stupidi e non è giusto che finisca così".
Kwane sembra averne abbastanza. Si allontana come per andarsene. Si ferma, come paralizzato, dopo qualche metro. Ritorna indietro e non si vergogna a farsi vedere in lacrime: "Non è giusto, siamo brava gente. Anche la nostra vita dovrebbe avere un valore. Quando uccisero quella signora a Roma, subito trovarono il rumeno assassino. Accadrà anche per noi, per i nostri amici innocenti? No, che non accadrà. Perché noi siamo negri e la nostra vita non vale quella di un italiano, nemmeno quella di un italiano assassino. Siamo noi - non i bianchi di qui, non gli italiani che accettano di vivere con quella gente armata - siamo noi a chiedere: dov'è lo Stato in questo Paese? Perché non fa il suo mestiere? Perché per avere il rinnovo di un permesso di soggiorno si deve attendere due anni? Perché nel cantiere dove lavoro non ho alcun diritto? Perché degli assassini possono andarsene in giro liberi e nessuno li cerca davvero? Perché per dormire in un tugurio devo pagare quanto, uno di voi, un appartamento vero?" (Tra i fantasmi di Castelvolturno).
Kwane si asciuga gli occhi con un gesto rapido. "Sono cattolico. Accanto a voi prego in chiesa. Anche lì non riesco a sentirmi un essere umano. Questa strage è soltanto razzismo - li hanno uccisi perché, per loro, per voi, un negro vale l'altro - ma quell'insulto ai nostri poveri morti di essere delinquenti è un razzismo peggiore".
G.D'Avanzo continua nell'articolo citato:"Quel che accade lungo la costa domizia è una vendetta della realtà contro le semplificazioni del format di governo che, come scriveva qualche giorno fa Edmondo Berselli, non descrive nulla della società contemporanea. È la rivincita del mondo reale sul posticcio affresco italiano diffuso da ministri, a quanto pare, popolarissimi. È "cronaca" che liquida in poche ore e per intero la logica, i paradigmi, si può dire l'universo mentale che sostiene, nella nuova stagione, le politiche pubbliche della sicurezza e dell'immigrazione".
Tremenda la conclusione: "Gli italiani vogliono prostitute, ma non vederle sotto casa: il governo le punisce e le nasconde senza curarsi di chi controlla la "tratta delle schiave" e ne incassa gli utili. Gli italiani vogliono cocaina, ma non lo spacciatore nella strada accanto: il governo mostra qualche soldato in armi per strada per fare la faccia feroce senza curarsi delle 600 tonnellate l'anno di cocaina che 'ndrangheta e camorra importano in Italia; senza darsi pensiero della grande operazione di marketing lanciata al Nord dalle mafie che vendono ai teenager una bustina di "bianca" per dieci euro. Gli italiani vogliono lavoro a basso costo e in nero, ma non i clandestini. E il governo crea il reato di immigrazione clandestina e il lavoro diventerà ancora più nero e ancora più a basso costo e diffuso e clandestino".
Non pare anche a voi sia davvero così? E' così strana la rabbia di 200 africani?Non lo è di più la nostra tranquilla indifferenza?

sabato, settembre 20, 2008

Raffaella Carrà



Eccomi! Moser ha creato una grande aspettativa per questo mio post. Forse esagerata ma commisurata alla mia passione per Raffaella Carrà. Tutti abbiamo un debole. Il mio è lei. Dai mie primi passi fino ad oggi, quarantatreenne, mi ha accompagnato, quasi tenuto per mano. Un ricordo su tutti. Era il 1987, prestavo il servizio militare a Vittorio Veneto. Una piccola caserma, sede del Comando di Brigata. Noi di leva eravamo in pochi, una ventina poco più. Tanti ufficiali e sottufficiali. Una camerata di otto letti. Stavo bene. Però era inevitabile quel senso di malinconia e quella palpabile sensazione di inutilità. I primi tempi furono difficili. Non era facile ambientarsi ma non era imposibile. In tutti noi prevaleva quella voglia di scappare, di uscire da un sistema che non ci appartenenva per niente. Nella camerata eravamo in otto. I giorni passavano lentamente e le domeniche erano interminabili. Raffaella allora presentava Domenica In. Non potevo perdermel, ma nemmeno potevo pretendere di sintonizzare per più di sei ore l'unico televisore disponibile su Domenica In. Non mi persi d'animo. Procurai una mini tv, credo di 6/8 pollici. La tenevo nel già piccolo armadietto dove ovviamente non mancava una foto di Raffa. Purtroppo il segnale non era forte e con un televisore del genere non si riusciva a vedere Raiuno. Comprai un filo elettrico lungo una decina di metri e con una forchetta salvai la situazione. L'immagine era nitida e perfetta. Piccolo problema: il cavo attraversava tutta la camerata. Come avrei giustificato ai mie compagni quell'impianto così improvvisato? Mi vergognavo di dover ammettere che tutto ciò era necessario per poter vedere la Carrà. Decisi di affrontare la situazione ammettendo la mia irrefrenabile passione per Raffaella. Mi capirono. Tanto che riuscii a coinvolgerli in un balletto sulle note di "Caliente Caliente". Ovviamente io ero la Carrà e loro i boys.






Un' immagine stranissima, quasi surreale, ma vi assicuro che ci divertimmo come dei pazzi. Indirettamente io feci outing e fu un successo. Da quel momento il calore familiare che ci mancava è entrato in quella piccola caserma in mezzo ai monti. Semplicemente, senza difficoltà e pregiudizi, affrontai serenamente quei mesi, dando la spinta ai miei compagni per aprirsi e confidarsi. Cercavamo con leggerezza di colmare quei vuoti affettivi per lo più legati alla lontananza da casa. Negli attimi di sconforto, un sorriso ed un abbraccio, aggiustavano la situazione. Qualche lacrima ma anche tanta allegria. E' la vita.
Raffaella è questo per me. Ha un immagine rassicurante, buca il video, arriva diretta al cuore. Può non piacere, ma le si deve riconoscere la buona fede. Lei è così. La trasmissione è discutibile ma mercoledi sera è stata ancora Carrà:



Ha sessantacinque anni, quarant'anni di successo alle spalle. Si rimette in gioco. Con onestà ed estremo rispetto per il pubblico. Ha detto bene Panariello: "sei il panettone!". Ed è proprio così: è la tradizione e rispecchia chiaramente quell'anima latina che ci appartiene. L'energia, la volontà, ma soprattutto riscopre quei "buoni sentimenti" che a volte facciamo di tutto per reprimere.

Moser (non la sopporta molto - anche se con l'avanzare dell'età credo si sia intenerito) è stato stupendo ed ha accettato di starmi vicino al debutto, Modan (così lontano da quel genere televisivo) lo ha fatto da casa sua. L'hanno fatto per me, per amore, e mi hanno reso felice. Raffaella sembrava sapesse di noi e del nostro amore fortissimo e ci ha regalato un' emozione:




Buon fine settimana amici!
(En)

giovedì, settembre 18, 2008

Grillini si confessa... a Novella 2000


Grillini si è innamorato. Ne ha dato notizia il Corriere riportando l'intervista che l'ex deputato e presidente onorario dell'Arcigay ha rilasciato a Novella 2000. «Ho rotto l'ultimo tabù: sto con un ventenne» e subito si paragona ad Aschembach, irretito dal giovane Tadzio in "Morte a Venezia". Bah, certo non ha mai peccato di modestia. Benvenuto quindi nel club delle relazioni con sensibile differenza generazionale! Magari potremo trovare in lui la possibilità di un confronto sulla bellezza ma anche la complessità di tale situazione. Basta non ci chieda di leggere il suo primo libro tanto publicizzato in giro per l'Italia: c'è un solo Thomas Mann e diffidiamo delle imitazioni. Sentiamo però davvero il bisogno di un confronto che contribuisca alla costruzione di un qualche modello di riferimento di "coppia gay" (e, naturalmente, ancora di più di "troppia") che vada oltre la fallimentare imitazione del modello etero. Ci manca appunto anche la possibilità di scambiare esperienze, idee ed opinioni con coppie in cui è presente una significativa differenza generazionale, che non è cosa di poco conto in un rapporto.Non disperiamo.


Siamo invece vicini a Federica Pezzoli di cui comprendiamo, condividendolo, il suo ultimo atto da militante Arcigay Roma, cioè recedere dal rapporto associativo restituendo la tessera. Immaginiamo sia una decisione sofferta anche se necessaria, perciò le testimoniamo ancora una volta affetto e tanta stima per aver osato sfidare il potere di Marrazzo e dell'arcimancuso romana. Un segno del suo coraggioso tentativo rimarrà certo nella storia lgbt italiana e di quella stessa associazione il cui futuro pare sempre più grigio per sua scelta.
Quanti avanzassero ancora qualche benevolo dubbio sull'arcimancuso possono leggere le cronache dell'avvenuta votazione romana sui blogs dei... "rivoluzionari da tastiera": qui , qui ,qui e, già che ci siete, anche qui.

Il post di En è rinviato a sabato, intanto ecco la sintetica dichiarazione rilasciata ieri mattina dopo aver verificato l'auditel:" Gli ascolti sono andati bene, sono felice per Raffa, ma la trasmissione va un po' aggiustata". Non ci resta che attendere, così come restiamo in attesa della cronaca dettagliata del Concerto che ierisera Patty Pravo ha tenuto all'Arena di Verona. I nostri inviati, i Mau&Mau, ci hanno promesso un resoconto ricco di particolari.

mercoledì, settembre 17, 2008

Pane, amore e fantasia


Fabiana dovrà attendere ancora un po' il post di En. Ierisera abbiamo fatto tardi (non è una novità) e oggi,dopo il lavoro, immagino sarà troppo teso ed in apprensione per scrivere. Ma lo farà: il blog è uno strumento prezioso per comunicare emozioni di cui En si nutre quotidianamente, riuscendo poi a trasmetterle anche a noi.

Già la serata di ieri è stata per noi carica di emozioni: un momento forte della nostra crescita a tre che procede,a volte speditamente altre più lentamente, nonostante i nostri limiti o forse anche grazie ad essi. Già, perchè è proprio nella quotidianità ripetitiva e anche banale che emergono i difetti dell'uno, dell'altro e dell'altro ancora. Ma nemmeno si possono imputare ai limiti personali le difficoltà relazionali. Sono piuttosto le peculiarità di ciascuno, che non sempre si incontrano armoniosamente con quelle degli altri, che finiscono col creare situazioni di incomprensione e tensione. Nessuna paura però: ormai abbiamo imparato che tornando all'unica motivazione che ci tiene strettamente legati si supera praticamente tutto. Naturalmente è sempre l'amore l'unica motivazione, il nostro collante. Non è mai pacifico e accomodante come questi tre anni testimoniano, al contrario è severo, esigente e sempre dinamico al punto da farci dimenticare troppo spesso le diversità generazionali che chiederebbero rallentamenti e tappe quasi obbligate.E' bello così, riscoprirsi fortemente innamorati nonostante il passare degli anni e dirselo semplicemente,desiderando andare sempre "oltre", senza sedersi sugli allori del già costruito e sicuro. In fondo ci basta poco per vivere bene e affrontare con coraggio e serenità le inevitabili prove della vita: un po' di pane, tanto amore e una fantasia illimitata.
In bocca al lupo, Raffa!

martedì, settembre 16, 2008

Sssssssssssilenzio, si debutta!


Siamo già in atmosfera vigiliare. Domani il "grande evento nazionale" ed En è teso ed in piena fase emozionale neanche fosse lui a debuttare. Sente già il "groppo alla gola" che si scioglierà solo alle prime parole... Ma non voglio essere io, profano, ad annunciare l'avvenimento televisivo dell'anno, mi limito perciò a registrare l'atmosfera domestica che dev'essere del tutto simile a quella che si vive in queste ore al teatro delle Vittorie. Sarà En a scriverne, appena diminuirà la copiosa sudorazione alle dita che non gli consente di digitare sulla tastiera.

Il clima di religiosa attesa è stato felicemente infranto dal successo giornalistico di Lupetto: oggi il quotidiano lariano ha pubblicato la sua bella ed interessante intervista ad un noto archeologo e scrittore di best sellers. Così anch'io mi posso abbandonare alle emozioni senza sentirmi un escluso a casa. Non so ancora se potremo festeggiare stasera o se dovremo attendere i dati auditel di domani sera: speriamo bene.

Il post di Fil di ieri, con il racconto del suo innamoramento e dello "stato di grazia" che sta vivendo, ha portato un elemento in più alla riflessione sulla "cultura gaya" (e non solo)che i commenti hanno subito segnalato. Sono davvero grato a Fil che si è coraggiosamente raccontato . Nessuno di noi ha diritto di turbare il suo momento magico che,
gli auguriamo si trasformi in amore sempre più forte, stabile e duraturo, perchè solo i protagonisti conoscono la realtà fino in fondo e le cause che l'hanno determinata. Siamo contenti quindi per Fil e Mauro e tifiamo per loro!

lunedì, settembre 15, 2008

Inebriante Amore



Mi è stato chiesto dai nostri cari Novios di scrivere qualcosa sulla mia attuale situazione sentimentale e quali strade mi hanno condotto al Mio Amore…
Non so davvero da dove cominciare, perché è una storia molto complicata, come tutte le storie di Passione ed Amore, ancor più complicata dal fatto che io sono “l’altro” e che stiamo a mille kilometri di distanza l’uno dall’altro… quindi vorrei raccontare il più possibile ma mantenendo i contorni un po’ sfumati e poco definiti... cercate di perdonarmi per questo!
Comincerei così: 27 agosto, Puglia, fine di una tranquilla estate, mi preparo a passare gli ultimi giorni con i miei amici. Quello stesso giorno conosco Mauro grazie ad una mia amica… lui ha pochi più anni di me, ci presentano e per lui è subito colpo di fulmine! Io invece, annebbiato da anni ed anni di sigle-life non riconosco subito i sintomi dell’innamoramento... fatto sta che passiamo il pomeriggio assieme, noi tre ed altre persone, un pomeriggio fantastico e indescrivibile (non tanto perché non ci riuscirei, quanto perché non posso... sicuramente di persona ve ne parlerò Des!).
Più tardi andiamo in macchina tutti assieme in un negozio e, parlando del più e del meno, lui se ne esce fuori con la frase “Avrei proprio voglia di un bel bagno al mare, stasera...”, aspettandosi che io lo seguissi a ruota... mentre cosa faccio io? Rilancio la posta in gioco! Lo spiazzo (e spiazzo pure me stesso - non sapevo cosa stavo facendo in quel momento!) dicendo “se volete (leggi “vuoi”) a casa ho una piccola piscina”… da lì non abbiamo smesso un momento di flirtare (ma quanto è bello flirtare? erano anni che non mi capitava, avevo dimenticato quanto può essere bello ed inebriante!), tranne poco dopo quando siamo andati alle rispettive case a docciarci, ma dalle dieci all’una siamo stati vicini a ridere, a scherzare e a lanciarci mille frecciatine.
Ecco da quel momento posso dire tranquillamente di essere regredito ai miei 16 anni... un appello a chi cerca filtri della giovinezza, modi per rimanere giovani e belli a tutti i costi nonostante lo scorrere del tempo... innamoratevi! Innamoratevi e rimanete innamorati! Certo, ci sono i rovesci della medaglia, tipo ridere o piangere per delle stupidaggini, camminare con l’aria di chi ha appena visto un’apparizione, trovare che qualunque cosa vediate vi ricorda il vostro Amore... ma, si sa, anche questo è il bello dell' Amore.
Sorvolo sul fatto che alla fine l’ho portato a casa mia a vedere la piscina e che abbiamo passato una notte magnifica… lui è dolcissimo e innamoratissimo e abbiamo parlato di tantissime cose che hanno avuto su di me lo stesso effetto un fiume che bagna un campo arido e secco... così è germogliato il Mio Amore, che ha continuato a crescere nei due giorni successivi come mai avrei potuto pensare!
Ma, come dicevo, io sono “l’altro”… naturalmente lui mi ha subito avvisato del fatto che aveva un ragazzo, ma gli dicevo di non preoccuparsi, che, per quanto ci piacessimo, non avevo intenzione di affrontare le gioie ed i dolori di una relazione a distanza... però, si sa, non si possono comandare certe cose, ed io mi sono reso conto poco dopo di essere cotto e stracotto del mio Mauro... purtroppo due giorni dopo è arrivato il suo ragazzo, che sarebbe rimasto per più di una settimana a casa sua, e io sono partito la domenica sera.
Da quando sabato sera ci siamo salutati come semplici conoscenti (causa la presenza del suo ragazzo), ci siamo sentiti quasi tutti i giorni, e quando non riuscivamo a sentirci stavamo malissimo entrambi, volevamo prendere il primo aereo/treno per andare l’uno dall’altro (con il rischio di incrociarci a metà strada e non trovarci!)... con il passare dei giorni e lo stabilizzarsi della situazione, sono arrivati anche le prime timide frasi come “ti voglio bene” e “mi manchi”, e non scorderò mai quando gli ho detto per la prima volta “Mi sa che mi sono innamorato di te” e “Ti amo”… il tutto detto come sottovoce, con il timore che l’altro non volesse sentirsi dire niente di tutto ciò, con la paura di quello che significa intrecciare una relazione a distanza, aggravata dal fatto che c’è di mezzo un’altra persona di cui lui non è più innamorato ma per la quale di sicuro prova tantissimo affetto, visto che stanno insieme da tre anni, e che non vuole ferire in alcun modo... e io lo capisco benissimo, e cerco di dargli tempo, perché a nessuno piace essere mollato, soprattutto se la causa è l’amore per un altro...
Ma, d’altronde, che colpa ne abbiamo? Prendendo spunto dal film “Kung-Fu Panda”, ho fatto mia la frase "Spesso ci si imbatte nel proprio destino sulla strada presa per evitarlo", perché pochi sapevano della mia omosessualità prima che conoscessi Mauro, e così volevo che continuasse, ma appena tornato a casa ho informato le persone a me più care e i miei amici del fatto che mi era successa una cosa bellissima, che mi ero innamorato ed ero felice... e vi assicuro che non c’è niente di meglio che vedere i propri amici essere felici per te che sei già felice di tuo!
Adesso ci sentiamo regolarmente, tranne nei week-end quando il suo ragazzo smette di lavorare e va da lui, e abbiamo deciso che ci vedremo presto… io scendo, esami permettendo, questo fine settimana, mentre lui si prende la sua vacanza dal lavoro a ottobre e viene a casa mia per una settimana... poi ci vedremo a novembre per il ponte del primo, a dicembre per Sant’Ambrogio e l’Immacolata, dopo Natale, ecc…
La voglia di certo non ci manca!! Certo, i soldi sono pochi, non abitiamo a cinque minuti l’uno dall’altro e continuerà ad essere tutto molto complicato finché questo triangolo non cesserà di essere (non me ne vogliate, cari Novios, ma io amo solo e soltanto lui!)… ma siamo ancora freschi di questo mondo per arrenderci già alle prime difficoltà! Per ora non voglio guardare troppo in là, mi accontento di coccolarmi nel nostro amore… dite che sono troppo sentimentale? Vabbé, ve l’ho detto, in questo momento è come se avessi 16 anni…
Fil

domenica, settembre 14, 2008

Cose così



Il GranPremio di Formula uno passa sulle nostre teste stamattina. Gran via vai di elicotteri da Villa D'Este a Monza per trasportare i piloti. Se la situazione metereologica non cambia, correranno sul bagnato che non è una bella cosa.
Piove metaforicamente anche sulle speranze dei glbt italiani: il congresso provinciale dell'Arcimancuso ha rieletto il presidente uscente con una vittoria schiacciante sull'antagonista, Federica Pezzoli. Il cambiamento della potente Associazione che speravamo cominciasse da Roma non ci sarà.
"E’ la sconfitta del dialogo interno, è la sconfitta del cambiamento, del rinnovamento, della democrazia, è chiaro che questa è la vittoria delle tessere nel più puro stile partitocratico che ormai da anni si riflette anche in Arcigay sia a livello locale che a livello nazionale. Una “sovietizzazione” sempre più forte con un accentramento di poteri sempre più ampi.Una vittoria che fa il gioco dei conservatori, dei personalismi e dei molti personaggi legati a logiche di poteri e ad ambigue consorterie di potere che accomuna tutti, dalla destra alla sinistra".
Peccato, è proprio vero che noi Italiani siamo tutti uguali alla resa dei conti: conservatori e facilmente manovrabili da chi gestisce il potere. Già: " Francia o Spagna... purchè se magna".Che tristezza!
La domenica è cominciata male ma si riscatterà in serata con l'arrivo di diversi amici ( i Mau,Ma forse con Lu, Mik e un altro Ma che abbiamo conosciuto solo una volta tanto tempo fa) coi quali faremo una "cena degli avanzi", nel senso che ognuno porterà qualcosa che poi consumeremo insieme. Potrebbero aggiungersi Fabry e l'altro Mau, se il traffico del rientro lo consentirà.
Una bella serata quindi. Nonostante l'Arcimancuso.

venerdì, settembre 12, 2008

Venerdì


Potage e involtini di carne. E' la cena di stasera. Ieri siamo stati con Fabry ed altri amici in un noto ristorante in zona Turate dal quale si torna stra-abbuffati e, di nuovo a casa, ci siamo addormentati subito tanto eravamo appunto pieni. Quindi stasera staremo "leggeri" col potage che poi altro non è che il minestrone di 2 giorni fa, passato al frullatore ad immersione, con in più l'aggiunta della sola besciamella. Poi gli involtini che vedrò al momento come preparare.

Stamattina c'è stato il preannunciato diluvio.Sul presto qui a Como, mi hanno detto: io ho vissuto quello milanese intorno alle 11. Nel pomeriggio è però tornato il sole e quindi rimane la sensazione che l'estate non sia del tutto finita. Mau ci ha inviato una foto del Ticino in piena, quella che vedete qui. Non so quando è stata scattata, ma può essere in un qualunque momento di questa strana stagione, che qui al nord è stata particolarmente piovosa. Il brutto tempo arrivava puntuale il finesettimana, tanto che noi al fiume non siamo mai andati ,salvo un pomeriggio feriale in cui Dan ed io abbiamo approfittato di una festività straordinaria.
Cena leggera e serata tranquilla a casa stasera, perchè anche questa settimana è stata piuttosto dura e i miei novi sono duramente provati.
Intanto Lupetto ha iniziato con entusiasmo il terzo anno e sta conoscendo i nuovi proff e le nuove materie.Anche questo è motivo di tensione, conoscendo la serietà con cui affronta il liceo. Ma è una tensione positiva perchè stimola passione ed impegno.
Domani però è sabato e questo basta a farci sentire già bene.

giovedì, settembre 11, 2008

Non per tutti


Arriva la proposta di costruire celle negli stadi per i tifosi più violenti, dal prossimo weekend ronde dell'esercito perlustreranno via Como a Milano contro lo spaccio, multe e carcere per prostitute e clienti (nonostante qualcuno faccia notare che anche la ministra Carfagna in qualche modo il corpo lo abbia usato) col nuovo disegno di legge su «misure contro la prostituzione» messo a punto proprio dalla ministra per le Pari opportunità. Il Governo fa sul serio e mette in atto misure a protezione dei cittadini. Di quasi tutti i cittadini, perchè anche l'ennesima aggressione a due gay ,avvenuta stavolta presso il Colosseo a Roma, al di là delle solite doverose dichiarazioni di condanna pare non abbia determinato interventi legislativi in merito. Il che non solo è triste, sottolineando la disparità di trattamento e considerazione riservata ad alcuni cittadini in un Paese che si onora del titolo di "democratico"(giustamente e faticosamente conquistato a prezzo di sacrifici altissimi), ma rimarca, nel caso fosse necessario, che l'uguaglianza dei cittadini è pura questione ideologica. Questione etica più precisamente, nel senso però di "precettistica morale" della Chiesa.
"L' ideologizzazione morale del cristianesimo, dove la norma e il precetto parlano più del Credo e del Vangelo, ha inglobato gli atei devoti e la nuova destra paganizzante italiana a cui la Chiesa ha fornito un deposito di tradizione profonda altrimenti inesistente e addirittura un fondamento di pensiero forte che la prassi vagamente idolatra del berlusconismo non era in grado di elaborare."(E.Mauro,La Chiesa e i precetti dei teocon, in La Repubblica 05.09.08). Ma il discorso coinvolge tutta la politica italiana perchè "L'etica è stata in questi anni un territorio di scorribanda, dove senza nemmeno mai pronunciare il nome di Dio la precettistica della Chiesa è stata usata come pretesto di lotta politica, via via estremizzandola oltre il limite".
Finchè non avverrà un recupero di risorse morali autonome, la nostra società democratica non riuscirà ad affermare il proprio diritto alla laicità dello Stato e perciò nemmeno il diritto all'uguaglianza dei suoi cittadini.

mercoledì, settembre 10, 2008

Mercato pulito?


Ieri sera è venuto a trovarci LGere con un amico.Era da un po' che non si faceva sentire, ma con lui è sempre così: riappare all'improvviso e in una serata ci aggiorna sulla sua movimentata vita gaya. Ha avuto recentemente qualche problema di salute che gli ha imposto un rallentamento dell'attività sessuale, ma è quasi pronto a riprendere il pieno regime di sempre, interrotto di tanto in tanto da fidanzamenti lampo che durano al massimo una settimana. Un po' di tregua ci vuole anche in un giovane nel pieno degli anni. E' però simpatico ed il suo strano linguaggio rende comunque piacevole ascoltarlo, anche se fatichiamo a reprimere critiche per uno stile di vita che non condividiamo.E' un assiduo frequentatore di cruising, a Milano e non solo. E' impressionante il numero di questi locali (adibiti eslusivamente al sesso) nella sola metropoli lombarda. Negli ultimi anni sono cresciuti come funghi.Naturalmente poi ci sono anche le saune e poi ancora le dark delle discoteche e dei bar. Un vero e proprio mercato del sesso, gestito da italiani ma anche da rumeni e gente dell'est, tanto da far pensare ad uno dei tanti affari della malavita organizzata (mafie). Ognitanto un locale viene chiuso per droga, ma subito ne viene aperto un altro. Non si rimane senza sesso a Milano.Fin qui comunque niente di strano: ognuno è libero di fare ciò che vuole della propria vita e finchè non ha la certezza di alimentare il mercato mafioso può dormire sonni quasi tranquilli. Quello che è inaccettabile è che tutti questi locali su cui grava il sospetto di collusione se non addirittura di connivenza mafiosa abbiano la certificazione della potente Arcigay, la cui tessera è indispensabile per accedervi. Si tratta di disattenzione e superficialità o invece di colpevole indifferenza? Eppure la nota Associazione di Mancuso si muove in Italia come fosse l'unica a conoscere la realtà glbt italiana, tanto da decidere da sola dove e quando organizzare il prossimo Pride (La scelta del Pride di Genova).Vero è che tradisce nei metodi una pericolosa affinità coi gruppi di potere occulti (Elezioni ArciGay Roma).

martedì, settembre 09, 2008

Quiche lorraine



Stasera cucinerò la quiche lorraine.
Ci sono periodi in cui la mia fantasia in cucina è scatenata per cui la spesa al supermercato e la preparazione dei piatti diventano piacevoli momenti creativi, ma ci sono anche periodi di assoluta passività in cui inventare la cena diventa solo un dovere necessario. Come in questi giorni.D'altra parte mangiare è necessario, come lo sono tante altre piccole e banali occupazioni che costituiscono la routine quotidiana. Sciocchezze appunto, appesantite però dalla necessaria ripetitività. Occorre solo farsene una ragione perchè non ci sono alternative.Succede così per ogni aspetto della vita, dal lavoro all'amore, dall'esercizio delle passioni a quello delle amicizie e della responsabile partecipazione alla vita sociale e politica. Non sempre è esaltante e pienamente appagante quello che viviamo: probabile che nemmeno reggeremmo una diversa eventualità.
Ecco perchè la quiche lorraine va benissimo stasera!

domenica, settembre 07, 2008

Magie


Siete come noi immersi nell'umida e nebbiosa (beh, non ancora) Val Padana e volete respirare una boccata di tropici nostrani senza dovervi sobbarcare ore e ore di aereo col rischio di restare magari confinati in un aereoporto milanese in attesa che venga risolto il nodo Alitalia? C'è CloverJack, ora è possibile! Se poi le voci sull'Ici vi allarmano e non osate star troppo lontani dal Paese perchè non vi fidate del Governo, ma volete continuare a sognare un'armonia ideale che compensi gli squilibri di questa nostra realtà, rifatevi gli occhi (ed i pensieri) con le immagini del nuovo album fotografico di Mel che, seguendo l'esempio di Francesco da Lampedusa segnalato ieri, ci insegna che il bello c'è anche da noi, basta saperlo riconoscere e guardare con la giusta poesia. E' tutto gratis che di questi tempi di magra non è poco. Non c'è nemmeno da temere un rialzo delle tasse!

Le avventure domestiche ed ambulatoriali di CloverJack sono particolarmente indicate per attenuare le tensioni che qua e potrebbero causare disturbi del sonno. Magico web, senza schiodarti da casa puoi andare ovunque. Anche col cuore.E sognare.
Purchè si resti ancorati alla realtà, bella o brutta che sia, chè con la testa sempre altrove si rischia grosso.
Questa è l'unica controindicazione.

sabato, settembre 06, 2008

Finalmente sabato!



Finisce finalmente la prima settimana di settembre che è stata durissima. Lavoro subito a pieno ritmo, situazioni complesse e dolorose che fanno parte della vita di sempre e persino condizioni climatiche avverse, con l'umidità alle stelle, hanno reso più difficile il ritorno alla quotidianità. Il compleanno di En a metà settimana è stato vissuto in sordina con una festa esclusivamente di famiglia: solo suoceri, cognati e nipoti.
Oggi però è sabato e le tensioni si allentano. E'tornato anche a splendere il sole! Ci lasciamo alle spalle la sterile polemica col brianzologay incapace di argomentazioni e ci lasciamo invece suggestionare dall'atmosfera romantica regalataci da Faby.Magari godendo delle meravigliose immagini di Lampedusa realizzate da Francesco. A proposito, oggi un nuovo "carico" di comaschi sbarcherà sull'isola a confermare il gemellaggio ideale tra le due diverse realtà del nostro bel Paese: auguri!
Ci sono tutte le condizioni per vivere una bella giornata ed un finesettimana ritemprante.In troppia ovviamente!

giovedì, settembre 04, 2008

A braccia aperte



AUGURI, EN !

mercoledì, settembre 03, 2008

Cuori a mille,un amore da favola

Puntualissima, Faby condivide con noi la tenera storia del suo grande amore per Massy. Grazie!

Allora vediamo un po' che dire, innanzi tutto come ci siamo conosciuti, di solito a tutte le persone che ci chiedono io solitamente rispondo: un amico in comune....Beh il nostro amico in comune è stato il pc...Ebbene sì, ci siamo conosciuti in una chat il 4 aprile 2001....Quello era un periodo strano per tutti e due. Io avevo da poco litigato con la mia migliore amica dopo 16 anni di onorato servizio come amica del cuore, mi ha pugnalato alle spalle, quindi io mi son tolta il pugnale e ho dato un taglio definitivo alla nostra amicizia, lui invece, aveva da poco vissuto il grave lutto della scomparsa del padre. Quindi per 2 motivi uno serio, l'altro meno, eravamo 2 anime in pena bisognose di affetto e di amore....Amore che dura ormai da 7 anni e 5 mesi e ci auguriamo entrambi sia per sempre...
Ci siamo incontrati in una normalissima chat! Io non avevo mai dato il num. a nessuno, quella sera senza neanche farlo insistere gli do il num. strappandogli la promessa che mi avrebbe solo messaggiato e così è stato per i primi 2 giorni. Mi ricordo, mi mandò la sera stessa un sms strano con una frase che gli aveva dedicato una professoressa delle medie, sul quanto valiamo e sul non perdersi d'animo mai....Non so come aveva fatto, ma quel ragazzo aveva capito in me una tristezza che neanche io pensavo di avere, per dirla tutta, io quando ho letto i messaggi pensavo che stava fuori di testa...invece....mi aveva colpito ed affondato....! A quel sms ne sono seguiti una infinità e poi un'infinità di parole (avevamo una sintonia speciale, ci piacevano le stesse cose, gli stessi modi di fare, mi ricordo che una frase che ricorreva spesso era "pure io", tanto speciale da non sembrare vero, pensa anche la storia dei compleanni....) fino all'11 aprile. Quel giorno, mi ricordo avevamo fatto una festicciola a casa con amici, e uno di questi, per me un secondo fratello, mi chiese se mi ero fidanzata perché avevo gli occhi a cuoricino ed ero di nuovo felice. Io non ho risposto e dopo 10 minuti raccontando questo episodio a lui per tel, lui si è dichiarato e mi ha detto che era innamorato. Praticamente ci eravamo fidanzati senza neanche esserci scambiato una foto, senza neanche esserci mai visti! Cosa successa dopo qualche giorno, il 14 aprile, giornata piovosissima: all'uscita dell A14, ho incontrato per la prima volta Massy...E' stato un incontro emozionante, siamo rimasti abbracciati per 10 minuti, avevamo il cuore a mille! Però è stato tutto semplice, naturale, sembrava che ci conoscevamo da una vita, nonostante io all'epoca ero timidissima con lui riuscivo dal primo momento ad essere me stessa al 100% e questo mi spaventava, perché prima di lui io sono sempre stata innamorata dell'amore, della conquista, puntavo le "prede" più difficili da conquistare, le conquistavo e poi scappavo. Invece con lui non stavo fuggendo....Mi ricordo era da poco passata la Pasqua, quindi c'erano ancora i tipici mercatini, siamo andati ad uno di questi e mi ha subito messo il "cappio "al dito: mi ha regalato un anellino di onice....Gli anelli di fidanzamento sono stati sempre presenti nella nostra storia....ora ci troviamo al 4°, sempre lui è che li perde....e io ricompro....come dire "m'hai provocato"...e io "non te lo tolgo più dal dito"!!!! Scherzo, ci tiene tantissimo anche lui...Io spero che ce ne sia solo un prossimo e sia la fede....Mi sono persa....dilungandomi un po' troppo....cmq questo è stato il nostro incontro, da quel giorno tutto è cambiato, io sono cambiata, tutto quello che avevo "schifato", mi è tornato contro, del tipo: il mio ragazzo i miei genitori li conoscerà sull'altare....Non è andata proprio così: il 2 giugno già era a casa mia....Vabbé,i detti non sbagliano mai....In 7 e passa anni gli episodi che potrei raccontare ce ne sono tantissimi, però non mi sembra il caso di annoiarvi oltre, ecco vi dico che non litighiamo solitamente mai: in 7 anni e 5 mesi abbiamo fatto 7 anni di pace e 5 mesi (tutti insieme ) di guerra e litigi durante il 5° anno. Del contorto giochino dello scettro del potere già ho parlato. Concludo dicendo: io sono una persona che da tanto in affetto, in serenità (che è la cosa a lui più cara )e che in cambio chiede poco, ma quando chiede, vuole trovare la persona amata presente e lui c'è sempre stato, anche durante i 5 mesi di "guerra". Mi ricordo quando mio nonno ha avuto l'ictus e ai piedi del letto c'ero io e lui con me con tutto l'amore di cui avevo bisogno.Penso che sapere di non essere soli sia la cosa più importante, quello che non ti fa scappare anche di fronte ad una fedina regalata il primo giorno....Vi saluto dicendovi che siamo persone semplici, che lottano giorno per giorno con gli eventi per realizzare i nostri sogni, investire noi stessi per la costruzione di una vita serena e di una famiglia felice....a fronte di tanti sacrifici. Ma ce la faremo....
Felice amore a tutti!
Faby

martedì, settembre 02, 2008

Brianza gaya



Ierisera, anzi stanotte per la precisione, ho fatto una simpatica chiacchierata con Faby, la nostra amica di Chieti.Entro raramente nella chat di msn, che ancora "mi fa strano"trovarmi con amici che vivono dall'altra parte del Paese o del mondo in tempo reale.Certo c'è il telefono, ma è un'altra cosa. Ad ogni modo, dopo gli aggiornamenti sulle rispettive vite, abbiamo spaziato a tutto campo: dalla sua bella storia d'amore con Massi (che ha promesso ci racconterà sul blog) alla nostra vita di troppia. Tra le tante cose, Faby mi ha rivelato che quando ha raccontato a sua mamma il nostro passaggio da coppia a troppia lei, la mamma, ha subito reagito con un "Sono pazzi: già è difficile andare d'accordo in 2, figurarsi in 3! Ma sono proprio coraggiosi.". Nessuno scandalo, nessuna veste strappata invocando fulmini e saette divini, nessun giudizio. D'altra parte la signora anni prima aveva accolto la notizia del nostro essere coppia gay con assoluta tranquillità e normalità perchè, dice Faby, ci ha conosciuto direttamente e, pur non sbandierando noi la nostra realtà, ci comportiamo con tanta naturalezza e semplicità che "non fa strano". Insomma: pur gay, siamo assolutamente normali.
Quanta sapienza e saggezza dimostra la mamma della nostra amica!
E noi qui a fare i conti con il nostro "calderoligaybrianzolo" che scrive a proposito di troppie:"(...)... non è l'amore ad essere in continua evoluzione, ma solo il concetto di libertà dei gay...che spesso fa rima con libertinaggio" . Usa lo stesso linguaggio, le stesse motivazioni infondate di Ruini (che però è dotato di mostruosa intelligenza, enciclopedica preparazione e machiavellico acume politico) e Calderoli (ecco, qui vedo maggiori punti in comune col nostro Sugar di gaysinglebrianza) quando vogliono negare il riconoscimento delle coppie omo.Il cardinale, quando sostiene l'essere contronatura l'omosessualità, sa bene di dire una falsità (ma il fine giustifica i mezzi...), il leghista ci crede davvero: sta qui la differenza. Con i pochi Ruini si può e si deve dialogare perchè, comunque la pensino, c'è da imparare, con i troppi Calderoli in circolazione invece è solo una perdita di tempo. Gli uomini devono essere liberi di percorrere strade a loro più congeniali superando, se ne hanno il coraggio e la motivazione, le convenzioni culturali etc. Le coppie omo, allo stato dei fatti,non rappresentano già una di queste strade nuove ed alternative nella bigotta società italiana?
Facciamo perciò nostro il consiglio di Virgilio:"Fama di loro il mondo esser non lassa;/misericordia e giustizia li sdegna:/non ragioniam di lor, ma guarda e passa." (Inferno,c.III).

Nella foto: Tom Jones, Menage,24x36 acrilico su tela di canapa.