sabato, gennaio 31, 2009

La giubianella


Le scuse della FSSPX (Fraternità Sacerdotale S.PioX)al papa per i problemi creati dalle dichiarazioni negazioniste del suo vescovo e non alle vittime della Shoah (Ebrei, Rom, omosessuali, oppositori del nazismo e testimoni di Geova) confermano i peggiori sospetti sulla decisione di revocare la scomunica al movimento di M.Lefevre.

Nessun atto misericordioso di Ratzinger, piuttosto è la scelta di imporre alla Chiesa un passo indietro rispetto al VaticanoII, riabilitando la Comunità scismatica la cui "missione è la propagazione e la restaurazione della dottrina cattolica autentica".

Chi avesse ancora qualche dubbio, vada a leggersi quello che ha scritto Richard Williamson direttamente sul suo blog.

La giusta reazione delle Comunità ebraiche alle farneticanti affermazioni del vescovo negazionista ha purtroppo distratto i più dalla gravità della remissione della scomunica: le Comunità cattoliche plaudono ancora alla bontà del pastore tedesco.

Da parte nostra stasera bruceremo la Giubianella (piccola, casalinga Giubiana).

venerdì, gennaio 30, 2009

Giovani


E' il secondo dei 3 giorni della merla, tradizionalmente i più freddi dell'anno, eppure, a parte le solite gelate notturne, il cielo è azzurro ed il sole scalda (fino a 9°, ho verificato!) al punto da sembrare un anticipo di primavera.Ci voleva. Stamattina in centro per una riunione di lavoro inaspettatamente brevissima, ho pensato di anticipare l'appuntamento previsto per la pausa pranzo con un ex studente che non vedevo da anni. Era libero anche lui ed abbiamo così trascorso 3 ore di fitta comunicazione come non mi capitava da anni. Medico all'ultimo anno di specializzazione, ha iniziato subito a parlarmi come se avesse lasciato il liceo ieri e non quasi 10 anni fa. Sono rimasto ammirato di fronte all'uomo che ho conosciuto ragazzo e che mi raccontava la sua vita con una nuova familiare confidenza, ma ancora in attesa della mia approvazione, quasi fosse fondamentale il mio riconoscimento. Ho riconosciuto nelle sue scelte, più ancora che nelle parole, un'apertura mentale straordinaria che mi ha un po' gratificato, lo ammetto, al pensiero di aver contribuito alla sua formazione. Ogni tanto ci vuole per riconciliarsi con una realtà lavorativa ben poco appagante socialmente, ma anche per continuare a sperare in un futuro troppo spesso dipinto come grigio e nebuloso.
Già ieri pomeriggio avevo incontrato e conosciuto un altro giovane, uno scrittore "di successo", che, alieno da qualsiasi forma di narcisimo purtroppo diffuso in chiunque oggi conquisti anche un minimo di notorietà (persino attraverso un reality!), mi ha conquistato con la sua simpatia e apertura mentale. Sono da frequentare più spesso i giovani di cui si parla tanto ma si conosce così poco, perchè sistematicamente oscurati dai personaggi televisivi che mal rappresentano, anzi inquinano, il mondo giovanile.
Insomma, due bei giorni della merla, di quelli che scaldano la mente ed anche il cuore.

mercoledì, gennaio 28, 2009

Lampedusa, una giornata della memoria... particolare




Postato ieri quasi in diretta da Mel (Sulle spalle dei giganti), proponiamo anche noi l'amara testimonianza dell'amico Francesco, perchè pure qui e nel resto d'Italia si sappia cosa è davvero in gioco nella sua meravigliosa isola, destinata, nelle intenzioni di Maroni e del Governo,a diventare un grande lager per immigrati e lampedusani, lontano dagli occhi indiscreti del resto del mondo. Così nel nostro bel Paese facciamo tesoro/memoria della Shoa?

Lampedusa 27/01/09
Oggi giornata della memoria per i morti della shoah.
A Lampedusa, oggi, giornata di sciopero generale e memoria di morti. Non solo degli Ebrei morti nei campi di concentramento, ma di quei poveri disperati che affrontano molte intemperie nel sogno di arrivare in Italia e cioè nell’isola di Lampedusa, posto più vicino all’Africa, per sfuggire alle loro disgrazie come guerre, pestilenze e fame. Non sempre arrivano alla meta tanto ambita. Tutta la cittadinanza di Lampedusa, più di 5.000 abitanti (a discapito dei 1300 di cui hanno parlato i giornali che in questi giorni non hanno fatto altro che occultare la verità) è scesa in corteo al porto, dove ha pregato ed adagiato una corona di fiori in mare per commemorare tutti i morti. Questi sono giorni di tensione e protesta a Lampedusa contro il decreto voluto dal ministro della lega nord Maroni, che chiede di aprire un centro di riconoscimento e stoccaggio sull’isola. Questo nuovo centro in pratica dovrebbe essere un vero e proprio carcere per queste persone, dovrebbero venire riconosciute e poi rimpatriate nell’arco di 18 mesi. Pensate che sull’isola ormai il fenomeno dell’immigrazione c’è da oltre 20 anni e attualmente esiste un centro di prima accoglienza di 800 posti letto, dove vengono stipati, per via dei flussi continui d’immigrazione, anche 1500 persone, non permettendo loro di avere le condizioni igienico-sanitarie dovute. Questo nuovo centro farà sì che Lampedusa diventi non solo un carcere per loro, ma anche per noi in quanto, come disse il favoloso ministro ieri sera alla trasmissione"Porta a Porta", tutti gli extracomunitari in giro per l'Italia devono essere portati sull'isola per essere riconosciuti e rimpatriati.
Il problema qual é?
L’isola ha una superficie di 20 km quadrati e i flussi di sbarchi aumentano sempre di più e, se in un centro di prima accoglienza, dove è previsto che gli extracomunitari vengano portati via nell’arco di 24 ore è sempre al collasso, anche 2000 presenze, quante migliaia di presenze contemporaneamente ci saranno nel nuovo centro di riconoscimento e stoccaggio, dove devono essere tenuti per 18 mesi? Quante forze dell’ordine dovranno soprassedere sull’isola? Dove finirà la famosa isola di Lampedusa dal Mare meraviglioso?
Francesco di Lampedusa
IL VIDEO QUI
(Il video è stato prodotto da Gianfranco Rescica)

martedì, gennaio 27, 2009

27 Gennaio


Rosso porpora, rosso sangue


L'ecumenismo teologico segna il passo con l'operazione Summa Nostàlghia di Benedetto XVI, ma trova impensati spazi di recupero nella prassi morale, come ha riconosciuto lo stesso Abune Paolos, capo della Chiesa ortodossa etiope: "Il nostro sforzo è quello di camminare insieme per ciò che riguarda azioni comuni e di vivere la fraternità". La vigilia di Natale, in Etiopia, i massimi esponenti religiosi del Paese, tra cui anche quelli cattolici, si sono riuniti e hanno approvato all'unanimità un appello ai legislatori per inserire nella Costituzione la condanna dell'omosessualità (già punita dal codice penale) ed un inasprimento delle pene. "Nel testo dell’appello, l’omosessualità viene definita “il culmine dell’immoralità”. Al termine dell’incontro, il patriarca ortodosso Abune Paolos ha definito gli omosessuali “stupidi come animali”: devono essere discriminati e corretti, devono ricevere una lezione, ha aggiunto. I religiosi unanimi hanno chiesto al governo l’apertura di centri di riabilitazione e di mettere anche sotto stretto controllo la distribuzione di materiale pornografico.".(Omosessualità: In Etiopia la Chiesa getta la maschera).
Minacciata nel proprio potere morale, la cattogerarchia pare non esitare di fronte a nulla, riscoprendo persino la "bontà" della violenza - e questa volta non solo verbale- a scopo rieducativo. Tanto a sporcarsi le mani di sangue saranno gli altri...

lunedì, gennaio 26, 2009

Meglio nascondersi



"Dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle ragazze italiane". L'abbiamo sentita/letta proprio tutti questa frase. E non perchè tutti frequentiamo lo stesso Bar dello sport. Purtroppo.C'è da andare a nascondersi. Noi italiani ovviamente, se ancora ci resta un poco di sensibilità, un minimo di dignità.

I migranti nei lager di Lampedusa e noi siamo uguali, ugualmente calpestati nella dignità, ugualmente privati dei più elementari diritti della persona. Quelli disinvoltamente, sotto gli occhi di tutti, noi con più accortezza, manipolati dai mass-media che inibiscono le nostre capacità di pensiero autonomo. Ogni nostra riunione, corteo e sit in dovrà essere filmato. Ancora una volta si fa leva sulla paura per ridurre sempre di più le nostre libertà. Sembra un film già visto, un libro già letto. Le speranze, come in passato, si concentrano fuori, al di là dell'oceano, dove qualcosa di nuovo sta nascendo giorno dopo giorno, scelta dopo scelta.
Meglio invece non guardare al di là del Tevere, dove l'operazione Nostàlgia subisce un rallentamento per la dura reazione delle comunità ebraiche alla revoca della scomunica al vescovo lefebvriano che nega l'Olocausto. Nessuna reazione invece delle comunità cattoliche, degli episcopati e dei preti sulla riconciliazione col movimento tradizionalista che continua a negare il Vaticano II. Forse è bastata l'apparizione alla finestra papale di Miriam, la piccola eritrea, per rassicurare i prelati in carriera, ma non certo per fugare i dubbi sulle reali e ormai abbastanza chiare intenzioni del papa tedesco.
Silenzio e rassegnazione sembrano le parole d'ordine in quest'Italia che fa vergognare.

domenica, gennaio 25, 2009

Prelati invadenti


"Io credo in un’America in cui la separazione di Chiesa e Stato sia assoluta e in cui nessun prelato cattolico possa insegnare al Presidente (qualora questi sia cattolico) quel che deve fare, e in cui nessun pastore protestante possa imporre ai suoi parrocchiani per chi votare; un’America in cui a nessuna Chiesa o scuola di carattere confessionale siano concesse sovvenzioni tratte dal pubblico denaro oppure preferenze politiche (...).
Io credo in un’America che ufficialmente non sia cattolica né protestante né ebraica; in cui nessun pubblico ufficiale richieda o accetti istruzioni sulla politica da seguire vuoi dal Papa, vuoi dal Concilio nazionale delle Chiese, vuoi da altre fonti ecclesiastiche; un’America in cui nessun organismo confessionale cerchi di imporre, direttamente o indirettamente, la propria volontà al popolo in generale ovvero alle iniziative dei pubblici funzionari, e in cui la libertà di religione sia una e indivisibile
(...).".John F. Kennedy, 12.9.1960.

Mentre viene revocata la scomunica ai 4 vescovi ordinati illegittimamente da Marcel Lefebvre nel 1988, suscitando perplessità in molti fedeli cattolici e persino l' indignazione del mondo ebraico per le dichiarazioni revisioniste e negazioniste sull'Olocausto di uno di loro, il Vaticano già sta col fiato sul collo di Obama, cui non perdona la decisione di ripristinare i finanziamenti statali ad alcune Organizzazioni non governative per il controllo delle nascite. Obama, grazie a Dio (!), può ispirarsi alla saggezza del primo Presidente cattolico americano e continuare ad ignorare il disastroso esempio italiano...

sabato, gennaio 24, 2009

Appuntamenti



Sempre attivissimi i movimenti glbt .Tra le tante iniziative, da segnalare la nascita di una nuova TV gaya, QueerTV Italia, che rimpiazza la fallita Gay TV. Per ora trasmette sul web, ma dall’inverno prossimo sbarcherà anche sul satellite e sul digitale terrestre. C'è poi l'VIII edizione del CANDELORA DAY a Montevergine (NA), a cura della rete per la Candelora dei diritti negati, mentre dalle nostre parti, in Ticino, il prossimo 31 Gennaio "MAMMA MIA mi imbarco...", festa all’insegna degli anni '70 e '80, oraganizzata da ImbarcoImmediato.
Come scrivo ogni anno di questi tempi, il mio sogno è però di organizzare una tradizionale Giubiana con gli amici, anche solo un fuocherello modesto che simbolicamente bruci questo freddo inverno. Vedremo.
Godetevi intanto questo tenero sogno che ho trovato sul web.

venerdì, gennaio 23, 2009

Ancora neve



Nevica ancora! Altra neve, abbondante, è prevista per il prossimo lunedì. E' proprio un inverno coi fiocchi questo! Tra un pupazzo e l'altro che realizziamo nel giardino condominiale, non ci resta che rintanarci in casa, sperando che la primavera arrivi presto. Ci vorrà ancora un po' a quanto pare.
Ognitanto qualche amico coraggioso sfida le gelide bufere e si spinge fin qui per una serata in compagnia. Ieri è stata la volta del canturino Daniele che ci ha conosciuto attraverso il blog. E'sempre bello passare dal virtuale al reale: è un incontro tra persone che hanno già imparato a conoscersi attraverso la frequentazione sul web e quindi tutto è più semplice ed immediato.

mercoledì, gennaio 21, 2009

Il mondo è un cerchio




Per una volta tifiamo "America", contro ogni discriminazione e per il rispetto e la valorizzazione delle differenze. Perchè, alla fine, siamo tutti uguali: Uomini.


«Immaginate che il mondo sia un cerchio, che al centro sia Dio, e che i raggi siano le differenti maniere di vivere degli uomini. Quando coloro che, desiderando avvicinarsi a Dio, camminano verso il centro del cerchio, essi si avvicinano anche gli uni agli altri oltre che verso Dio. Più si avvicinano a Dio, più si avvicinano gli uni agli altri. E più si avvicinano gli uni agli altri, più si avvicinano a Dio». Doroteo di Gaza (VI sec.),Istruzioni VI.

martedì, gennaio 20, 2009

lunedì, gennaio 19, 2009

Fuoco purificatore


Sarebbe uno spreco non dare il giusto spazio ad alcuni interventi che, relegati nei commenti, rischiano di passare inosservati. D'ora in poi li riproporremo nella giusta collocazione ,perchè, come più volte abbiamo scritto,questo blog è aperto a tutti coloro che vogliono continuare a pensare autonomamente: ogni contributo, stimolo e sollecitazione in tal senso sono ... stra-graditi!




Risorgere dalle proprie ceneri... arricchiti come un prato dopo che sono state eliminate le erbe secche dell'anno prima con l'azione purificatrice del fuoco. Tanto per rimanere in argomento con le tradizioni popolari del periodo: Sant'Antonio e i suoi falò, gli animali, la cultura contadina. Tutto questo mi appartiene molto, per origine, educazione e istinto (piuttosto animalesco ha...ha...ha!!!).Certo che dobbiamo utilizzare la ragione e il libero arbitrio e non ubbidire ciecamente, certo che dobbiamo interrogarci continuamente sul perchè e sul percome del dolore... ma con la consapevolezza che alcuni interrogativi sulle sue ragioni non troveranno mai risposta nella nostra mente umana, che alcuni dolori saranno lentamente leniti dal tempo e dal processo di rimozione, ma saranno sempre lì, come una discarica coperta dalla neve candida o come una parola d'amore che non abbiamo saputo dire e che ti risuona dentro ravvivando il rimorso per tutte le non-azioni compiute. E a questo stadio a volte è lecito accettare senza più interrogare niente e nessuno.L'accettazione non è sempre rinuncia (e questo dipende anche dalla nostra capacità di vedere i limiti insiti in noi stessi), non è rassegnazione; è piuttosto un punto di partenza per un nuovo viaggio, sono della fondamenta nuove su cui realizzare nuovi progetti, anche più arditi e più complessi di quanto immaginassimo prima di questo nostro processo di accettazione.Ogni persona può essere in continua costruttiva trasformazione, proprio grazie alla capacità di adeguare se stesso alle nuove realtà e di farle proprie, utilizzandole come materiale di costruzione, senza cadere nell'errore di vedervi soltanto macerie inutili, o di rimanere inerte di fronte alla spietatezza di alcune risposte che un ragionamento razionale potrebbe dare a interrogativi di importanza assoluta.Forse la mia indole (animalesca, come ho già detto, quindi non abbastanza imbrigliata dalla razionalità) mi porta a guardare avanti, a guardare dal fondo la luce del sole che da sopra il pelo dell'acqua si intravede ancora; piuttosto che a rendermi conto di quello che ho perso, guardo a quello che posso ancora raggiungere.Sant'Antonio è quindi un po' anche il mio protettore...

Dino

domenica, gennaio 18, 2009

Leggero....



Sono convinto che a volte sia necessaria quella leggerezza che rende possibile sciogliere anche le matasse più intricate. Non superficialità ma leggerezza nell'affrontare e vivere le situazioni. Lasciare per un pò la sfera emotiva delle relazioni cercando razionalmente di valutare i fatti per quello che poi realmente sono. Cercare quindi quella concretezza provata che possa avvalorare i sentimenti che siano di amicizia, di amore o anche di semplici rapporti di conoscenza. Il discorso è un po' complicato ma ci provo. Come avrete letto nei post precedenti stiamo passando un periodo, troppo lungo, dove mettiamo spesso in discussione il nostro rapporto. Non tanto sulla continuità o meno. Di questo personalmente non mi pongo il problema. Durerà fintanto che ci ameremo. Ma sulle possibilità e sulla volontà che ognuno di noi può portare in termini di attenzione verso l'altro nel rapporto. L'attenzione verso l'altro può esprimersi anche con durezza o con un forzato distacco. Non necessariamente deve esserci sempre quella disponibilità ad accettare comportamenti che non si condividono nell'ottica del quieto vivere o quale mediazione per una pacifica convivenza. A noi succede un pò così: si va in "rottura" quando pare che le attenzioni reciproche si siano affievolite. O quando le aspettative (sarebbe bello non averne ma non è possibile) vengono disattese. In questo ultimo periodo mi sono chiuso un pò in me stesso in particolare nei confronti di Ser. Questo non perchè sia cambiato qualcosa nei miei sentimenti anzi come ho detto in più occasioni il nostro rapporto è cambiato, cambia e cambierà. Il nostro lungo vissuto ci aiuta ad adeguarci al cambiamento e siamo entrambi consapevoli che ci siamo e ci saremo (io lo dico lui no). Mi sono allontanato, per il mio modo di essere non è facile, perchè certe sofferenze vanno vissute da soli. Se necessario bisogna toccare il fondo e poi risalire. Non è bello assistere passivamente a tutto ciò ma è necessario se si vuole realmente aiutare.

Dan, è più duro anche con se stesso e spesso reagisce attaccando. E' impulsivo. Ma si può capire ed il tempo lo aiuterà ad essere più riflessivo. Ora ci manca solo un piccolo ma grande passo: la leggerezza nell'amarci. Per me sarebbe una grande conquista. Non sono mai riuscito ad arrivare a questo traguardo quando eravamo in due. In tre può essere più facile tenendo sempre in considerazione il nostro vissuto di questi ultimi anni che molto ci ha insegnato e fatto capire quanto riusciamo ad ottenere da noi stessi.
(En)

Ora una bella canzone di Tiziano Ferro.....ci sta... per riscaldare le emozioni che sono vita e restano comunque indispensabili:



sabato, gennaio 17, 2009

17 gennaio


Devo ammettere che un po' mi manca il blog. Mi ero abituato a rispondere liberamente alle provocazioni della vita, coinvolgendo a mia volta gli altrettanto liberi potenziali lettori. Senza alcuna pretesa. Dino è stato fin troppo buono nel suo commento, anzi, esagerato.

Un blog è strumento di comunicazione, può funzionare o meno. Importa piuttosto non rimanere del tutto passivi e reagire alle continue provocazioni anche se poi si riesce a fare nulla, come quanto sta accadendo a Gaza dimostra al mondo.

Scriveva Franz Jägerstätter, semplice ma grande contadino:
“Scrivo con le mani legate, ma preferisco questa condizione al sapere incatenata la mia volontà. Non sono il carcere, le catene e nemmeno una condanna che possono far perdere la fede a qualcuno o privarlo della libertà […]. Perché Dio avrebbe dato a ciascuno di noi la ragione ed il libero arbitrio se bastava soltanto ubbidire ciecamente? O, ancora, se ciò che dicono alcuni è vero, e cioè che non tocca a Pietro e Paolo affermare se questa guerra scatenata dalla Germania è giusta o ingiusta, che importa saper distinguere tra il bene ed il male? ”. (Dal testamento, Berlino, luglio 1943).

L'amico Dino scrive che "il dolore presente nel vivere è un dato di fatto che va accettato come tale, senza porsi ulteriori interrogativi. ".E' vero, il dolore esiste, ma secondo me abbiamo il dovere di continuare ad interrogarci ed interrogare "sul perchè e sul per come", per non precipitare nella rassegnazione che è abdicazione, rinuncia alla vita. Dan è convinto che "una volta toccato il fondo si risale sempre, ma proprio durante l'ascesa ci si rende conto di quello che si è perso per strada" . Le ferite, più o meno gravi, restano come cicatrici il cui dolore può riacutizzarsi di tanto in tanto, non se ne può fare a meno.Sono però anche trofei di partecipazione.
Un blog è poca cosa di fronte al problema che chiama in causa, nelle diverse tradizioni, pure Dio.Cercare insieme delle risposte su cui confrontarci è solo un inizio.
Mi viene in mente solo ora che oggi è la festa di tutti gli animali, domestici e non (s.Antonio abate): auguri a tutti i vostri compagnetti!

mercoledì, gennaio 14, 2009

Australia

Quest'anno ho avuto un bel regalo dall'Australia. Il virus mi ha colpito bloccandomi a casa ormai da cinque giorni con febbre sempre sopra i 38°. Sono distrutto ho dolori ovunque compresa la parte destra della faccia che con la mia ipocondria latente (assolutamente mai tenuta in considerazione da nessuno anche quando ho ragione) poteva straci in previsione una semi paresi facciale. Credo che sia solo una causa della costipazione generale nel mio corpo.

Il periodo non e dei migliori, ma ormai è da mesi che siamo in questa situazione. Purtroppo più passa il tempo più si peggiora fino a rischiare di arrivare ad un punto di non ritorno. Una volta toccato il fondo si risale sempre, ma proprio durante l'ascesa ci si rende conto di quello che si è perso per strada, ciò che era evitabile e il punto comune dove si poteva trovare la forza e le motivazioni concrete per andare avanti. Come già accaduto in passato si cerca la forza nei pretesti creando e idealizzando situazioni quasi incredibili. Ci si rende sempre più feriti di quello che è la realtà. E' veramente necessario tutto questo? Dal mio punto di vista no ma lo posso solo scrivere dato che godo realmente di scarsa considerazione in alcuni argomenti, almeno finchè non arriva il momento di rigirare parole e situazioni. Trovo veramente sbagliata tutta questa situazione, ma non esiste solo la mia testa nella nostra storia. Forse manca anche quel minimo di civiltà che ci potrebbe far andare oltre affrontando tutto in maniera più serena e lucida. Rispolveriamo i nascondigli che periodicamente visitiamo così gli affetti per un pò non ci troveranno e quando ne usciremo tutti potranno vedere come siamo riusciti ad autodistruggerci. ormai sono convito che questo sia un nostro motto.


Vi chiedo anche io scusa per le poche volte che ho scritto e per come ho usato i post quando l'ho fatto. Questo post compreso.

Dan

domenica, gennaio 11, 2009

Save Gaza!

More than 800 people killed
and all the countries are watching!

sabato, gennaio 10, 2009

Ultimo post



Sono davvero stanco di portare avanti il blog.L'ho ripetuto più volte ed ora è venuto il momento di una pausa. Ho bisogno di stare un po' in silenzio, perchè le parole finiscono col pesare solo su chi le pronuncia mai a cuor leggero.
Troppo facile scrivere dei drammatici eventi di cui siamo tutti spettatori . Così come lo è di qualsiasi fatto, bello o brutto.Ho bisogno per me stesso di recuperare credibilità e anche il coraggio del ricordo: troppe parole distraggono e finiscono per illudere o almeno tacitare le coscienze. Continuerò naturalmente a seguire i bloggers amici, perchè ho sempre tanta voglia di sapere. Non sparisco (soloser@live.it), me ne vado per un po' curiosando da fuori quel che accade.
ser

giovedì, gennaio 08, 2009

3 ore di umanità




Dalle 12 alle 15 (ora italiana) 3 ore giornaliere di umanità. Ieri le prime dall'inizio dell'operazione israeliana "Piombo fuso" nella striscia di Gaza, che « assomiglia sempre più a un grande campo di concentramento»(card. R. Martino).
Si moltiplicano le testimonianze degli orrori consumati in quella striscia di terra i cui abitanti pagano per aver scelto democraticamente Hamas alle ultime elezioni. "Così si muore senza soccorsi", raccontano i volontari di Medici Senza Frontiere . Il numero di bambini massacrati è impressionante, 22o secondo fonti palestinesi.Tantissime anche le donne, molti i vecchi.Qualche speranza è offerta dal piano di pace franco-egiziano, ma Israele, cui è sempre stato concesso tutto o quasi, non fermerà l'offensiva proprio ora che è riuscita a disorientare il giudizio del "mondo che conta". Probabile anzi l'inasprimento accelerato delle operazioni di terra. L'imbarazzo è solo nella scelta degli strumenti di morte.

mercoledì, gennaio 07, 2009

7 Gennaio



Continua a nevicare.Ininterrottamente.Non sarà come la storica nevicata dell'85 forse, ma ci andremo vicino. Si tratta di un fenomeno naturale, un tempo più frequente, quindi non c'è da preoccuparsi.Occorre solo armarsi di pazienza e mettere in conto non pochi disagi, poi passerà.
Non passano invece, anzi si rafforzano col tempo, i pensieri che negli ultimi giorni vado elaborando. Non sono nuovi, erano già lì confusi, a livello d'intuizione, confermati da piccoli episodi emotivamente rifiutati. E' sempre così con la nostra mente influenzata dalla parte più arcaica del cervello, come ci mette in guardia la prof.ssa R.Levi Montalcini.
Si colgono sprazzi di luce che illuminano la realtà, ma si preferisce restare nella penombra per paura, forse per poter giocare sui contorni sfumati ed imprecisi che concedono comunque un margine di sopravvivenza cui aggrapparsi. Il rischio è di non vivere. O di vivere nell'ombra.

martedì, gennaio 06, 2009

6 gennaio 2009



Come il sei gennaio del 1985, nevica ed anche tanto. Scriverei mille parole ma non ne sono capace e soprattutto rischierei di essere troppo patetico. Solo un ricordo. Su una torta per un mio compleanno Ser fece scrivere questa frase :"Carpe diem". Idealmente, oggi, è per te.
Buon compleanno Dan!

lunedì, gennaio 05, 2009

Tra terra e cielo



Giù, restiamo saldamente ancorati alla "terra", anche se ci piace puntare lo sguardo in alto e, almeno con la fantasia, andare sempre oltre(v. commento di Dino al post di ieri). Anche perchè dall'alto la prospettiva è diversa, si riescono a vedere le cose nel loro insieme,magari ridimensionandole, quando possibile. Non sempre lo è purtroppo.La strage degli innocenti a Gaza resta quello che è, anche dall'Altissimo la realtà non cambia: le vittime ci sono e hanno volti e nomi reali. Hamas e Israele ugualmente criminali, chi in un modo e chi nell'altro. E noi?Non riesco a tirarmene fuori.
"A che servono i vivi", si chiede il Nikita. Se " (...) stanno lì di loro volontà, allora sono davvero dentro a quello che succede, non mettono barriere, ci si mischiano cioè, lo vedi dalle facce appunto, che non piangono, non parlano e non soffrono ma sono serie e basta, naturali, quasi come dei marziani, ma potrebbe anche essere che è proprio quando sei umano esageratamente che sei così". Potrebbe essere una risposta.
E' la vigilia della befana, o della Carrà come ha scritto ieri En (che poi per me è lo stesso), quindi anche la vigilia del compleanno di Dan, perciò è giusto ancorarci strettamente alla nostra realtà terrestre,come scrivevo all'inizio e come la foto sottolinea. La festa -"che ci sta"- è rinviata a sabato, ma il momento è ugualmente solenne e va degnamente preparato.
P.S.(Comunicazioni di servizio) Ieri a causa della solita imperizia ho azzerato il contatore visite. Peccato,eravamo arrivati a più di 88.000 in un anno e mezzo ed ora si ricomincia da capo. Non è però un dramma. Lo è la perdita dei numeri telefonici di molti amici (tra i quali Dav),conservati nella memoria del mio cell...Se mi leggete inviate sms per consentirmi la ricostruzione della rubrica. Grazie!

domenica, gennaio 04, 2009

Saldi


Durante le feste ho visto tre film. Il primo è stato "L'amore ai tempi del colera", il secondo "Scusa se ti chiamo amore" ed il terzo "Manuale d'amore 2". Storie completamente diverse il cui risultato però, se espresse in una equazione matematica (minimo/massimo comune denominatore - togli e metti - questo con quello..... non ricordo bene dovrei chiedere aiuto a Lupetto), è identico: dolore. Comunque la mettiamo, quando si ama si soffre. Ma non è di questo che ho voglia di parlare. E' gennaio, sono iniziati i saldi. Oggi pomeriggio andremo a curiosare anche se in realtà non sono in grado di capire se gli sconti sono reali oppure no. Chi si ricorda i prezzi prima degli sconti? E comunque i prezzi già alla base sono spropositati, gonfiati. Vai a occhio più o meno e quindi mi preparo a prendere anche qualche bidonata. Il budget di spesa è fissato ed è molto meno dello scorso anno, questa è l'unica certezza. Vedremo Modan e Lupetto come riusciranno ad esprimersi nelle scelte e nel consigliarmi. Moser, da bravo volpone, se ne starà a casa, anche perchè costretto da un tremendo mal di schiena. Noi, tra la folla e le illusioni di fare l'affare, forse torneremo a casa stanchi, ma con un caldo maglione che riuscirà a scaldarci dal grande freddo che purtroppo amici arriverà.......

Che il miglior affare lo faccia proprio Ser?

Le feste sono quasi finite. Il sei gennaio arriva la Carrà e se le porta via. Prima per noi una festa importante: il compleanno di Modan. Il quarto insieme ed un tratto importante della sua vita, nel bene e nel male, trascorso con noi. (En)



venerdì, gennaio 02, 2009

Sesso sacro



"Quando riconosciamo che siamo uno spirito incarnato in un corpo umano e che è così per tutti,capiamo allora che il nostro corpo è sacro e che la sessualità è assai più di un semplice mezzo per raggiungere il piacere: è un atto sacro."



Tranquilli, non siamo noi quelli nella foto: non oseremmo mostrarci così sul blog. Però accompagna bene la frase della grande Sobonfu, perchè racconta la nostra situazione.

In Occidente i "saggi" sono ancora troppo occupati a disquisire sui soggetti che fanno sesso (se possono farlo o no)per riconoscere la grandezza e la sacralità dello stesso.

Anni fa una teologa italiana aveva osato un'accattivante tesi sull'argomento: " Il godimento sessuale donato all'uomo si radica in ciò che lo costituisce nel profondo, nel suo essere creatura relazionale, nel suo entrare totalmente in comunione con l'altro che è quanto di più vasto e profondo sia dato a creature limitate dalla fisicità. E il godimento di Dio, o meglio, il godimento che Dio è, sgorga dalla profondità divina della sua essenza trinitaria" (C.Jacobelli, Il Risus paschalis e il fondamento teologico del piacere sessuale, Queriniana). L'orgasmo nell'esperienza umana è quanto di più simile alla beatitudine (di cui è anticipazione) che sperimenteremo senza fine nell'eternità, questa era la sua conclusione. Naturalmente prendeva in considerazione solo il sesso canonico, tra maschio e femmina,ma era comunque già un'affermazione impegnativa, poco simpatica ai cattogerarchi che, come si sa, hanno rinunciato volontariamente all'esercizio della genitalità .

La sacralità del sesso impegna comunque a viverlo responsabilmente, in allegria e libertà ma con la consapevolezza e la serietà che conviene a tutto ciò che è importante. Cioè con amore, che sarebbe il massimo, o almeno col rispetto dovuto alla dignità dell'altro/a e naturalmente di se stessi.

giovedì, gennaio 01, 2009

Love

"1 Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l'amore, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.2 E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi l'amore, non sono nulla.3 E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi l'amore, niente mi giova.4 L'amore è paziente, è benigno l'amore; non è invidioso l'amore, non si vanta, non si gonfia, 5 non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. 7 Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8 L'amore non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. 9 La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. 10 Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11 Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. 12 Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.13 Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e l'amore; ma di tutte più grande è l'amore!"(ICorinthians,13).
E' il nostro augurio per voi, per noi, per tutti gli uomini: 2009, un anno d'amore. E' troppo? Forse, ma noi speriamo sempre il meglio.