giovedì, aprile 30, 2009

Il metodo Amos


Aveva proprio ragione il nonno Sandro (Manzoni), il nostro cielo non ha nulla da invidiare agli altri cieli: "...e quel cielo di Lombardia, così bello quando è bello, così splendido, così in pace.". E' arrivato il sole e con quello il caldo: era ora! Leggo però che è arrivata nel nostro mare dall'Atlantico, dove solitamente vive, anche la "caravella portoghese", nota come medusa assassina. Possiamo solo sperare che non trovi le condizioni favorevoli per riprodursi e prosperare, perchè pare sia tremenda. Sicchè ora dobbiamo guardarci dai maiali e anche dalle meduse. Volendo ci si potrebbe distrarre con la telenovela di Arcore che propone nuovi episodi della vita di Veronica e Napo, ma son cose già viste: non c'è più originalità nei palinsesti politico-televisivi. Probabile poi che lo stesso Napo sponsorizzi una delle solite scampagnate memorabili in difesa della famiglia tradizionale, ancora così viva nei ricordi nostalgici dei cattogerarchi.Tutto è spettacolo, l'etica non c 'entra o, alla peggio, si relativizza.Sulle veline candidate stendiamo- è proprio il caso- il classico velo.Per rispetto di noi stessi, che siamo cittadini di quest'Italia spettacolare.

Ora ci aspettano 3 giorni di vacanza! A casa, ma col sole stavolta! Per me pigro, ma appassionato di piante e perciò frequentatore abituale di tutti i vivai della zona, ho scoperto un particolarissimo esercizio che penso possa farmi bene sul piano fisico ( per le lunghe camminate nei vivai appunto) e mentale. Intendo sperimentarlo proprio in questi giorni e devo ringraziare il Nikita, quello che porta i morti, che a sua volta l'ha appreso dal collega Amos. Richiede però grande concentrazione ed abbandono. Se anche voi siete interessati, cliccate su il metodo Amos.

mercoledì, aprile 29, 2009

Quante emozioni!



Ci siamo svegliati all'alba con il cielo finalmente azzurro, ma col passare delle ore le nubi hanno di nuovo avuto il sopravvento. Rincasando poco fa da Milano ho attraversato ben due violenti acquazzoni , come violentissimo è stato il temporale di ierisera che ha causato l' esondazione di tutti i fiumi della zona, metropoli compresa. Non del lago stavolta, almeno per il momento. Dice però (vox populi e meteo.it) che il sole è appena dietro le nuvole e presto riconquisterà il suo diritto naturale che è di splendere alto e scottante.Aspettiamo, è questione di ore. I tuoni insistenti finiranno. Non riesco però a scrollarmi di dosso quella malinconia che spesso si accompagna al prolungato grigiore umido degli ultimi tempi . Chissà perchè il pensiero da qualche giorno torna sempre, ossessivamente, all'Argentario, dove abbiamo trascorso le nostre vacanze per almeno 15 anni. Forse per questo motivo, proprio un attimo fa sono andato a rileggermi Un bagaglio di emozioni , bellissimo post del nostro Dan (già perchè ognitanto questo blog ha la fortuna di registrare anche gli interventi della nostra penna rossa, poco amante della scrittura) nel quale ho ritrovato il rinvio a nonna Finis, altrettanto magistrale post di En, cantore dei nostri sentimenti più intimi. Mi sono emozionato ancora rileggendo i miei compa. Non è una novità: riescono sempre a smuovere le corde di questo vecchio cuore con la tenerezza e la profondità dei sentimenti che sanno esprimere utilizzando semplici parole, le stesse che uso sempre anch'io, ma con ben diverso risultato. Eppure il solo pensarli scatena ognivolta dentro di me una tempesta di emozioni: i lampi e i tuoni di questa strana fine d'aprile sono davvero nulla in confronto. Emozioni persino molto più intense de i maschi innamorati della Nannini. Sarà perchè sono innamorato non di uno, ma di due maschi?

martedì, aprile 28, 2009

Si cambia?



Dopo mucca pazza e l'aviaria, ora tocca ai maiali con la febbre suina! Cosa sta capitando a questi poveri animali che si ammalano una categoria dietro l'altra, quasi in sincronia, trasmettendo puntualmente all'uomo paura e morte?Una vendetta della natura per le forzature cui è sottoposta? O si tratta di allarmi creati ad hoc dai nostri burattinai, secondo piani prestabiliti a noi ovviamente ignoti? Il principe Carlo e la duchessa di Cornovaglia, Camilla, hanno annunciato il punto di non ritorno:il mondo ha 99 mesi per salvarsi.
Sorte bestiale anche quella riservata ai Ceceni dalle truppe speciali russe di Putin:"Due componenti delle truppe speciali russe han­no raccontato co­me in dieci anni di «sporca guerra» hanno torturato, ucci­so e fatto sparire i corpi polve­rizzandoli con l’esplosivo". Anche questo lo sapevamo già, perchè almeno tre giornalisti russi ce lo raccontavano prima di essere brutalmente assassinati. E' d'obbligo però il finto stupore, lo choc della rivelazione.
E mentre noi Italiani festeggiamo il superamento del tetto dei 60 milioni di abitanti (grazie agli immigrati), il sindaco di Castelvolturno si dimette perchè lasciato solo ad affrontare i sanguinari casalesi da una maggioranza di centro-sinistra anche laggiù rissosa ed inconcludente.
Intanto piove e tira vento e ci sono stati anche dei morti nel Paese proprio a causa del maltempo. Dice che però da domani le cose cambieranno...

lunedì, aprile 27, 2009

Ancora un po' di pazienza



Stamattina il primo sms di En (che non è Enrico) ha annunciato la prossima fine di questa pioggia battente: da mercoledì scoppierà l'estate, 40°! Val la pena aspettare un paio di giorni, se le previsioni sono attendibili. Bel tempo giusto per il ponte del 1° maggio in cui saremo ancora a casa, perchè non è facile far coincidere le ferie di tre persone. Poco male, ci rifaremo, forse, in quello di giugno raggiungendo Fabrizio e Mauro al mare. Vedremo. Il 31 maggio arriverà il tour di Alex a Como: se non riusciremo a partecipare allo spettacolo, tenteremo almeno di farci perdonare con una cena prima della nostra partenza. Sperando che Alex arrivi in anticipo nella nostra città. Magari riusciremo anche a recuperare la serata in una delle sue tante tappe in giro per il Paese.Una cosa per volta. A casa comunque non ci si annoia mai (ma nemmeno fuori!).Siamo tipi tranquilli che si accontentano di poco, "un pò d'amore, un attimo, un uomo semplice, una parola un gesto una poesia...". Non abbiamo più la smania dei locali, degli sballi, delle trasgressioni a tutti i costi. Ci basta stare con gli amici come ieri sera e naturalmente tra di noi. Mi rendo conto che la nostra vita ben poco mondana può risultare, da fuori, noiosa, ma che ci volete fare? Il di più che si cerca sempre, che costringe a muoversi e a crescere, lo pretendiamo da noi, dalla nostra vita di troppia. L'apertura all'esterno, fondamentale e necessaria, finisce con l'essere naturale arricchimento , non banale ricerca della novità fine a se stessa. Basta incontrare l'altro da noi ,anche ridendo e scherzando, per ricevere stimoli positivi in tutti i sensi.E quando gli altri sono lontani, li si raggiunge sulle pagine dei loro blog: non si finisce mai di imparare. E crescere.Ogni tanto penso a come sarebbe bello incontrarsi dal vivo tutti quanti insieme in qualche parte d'Italia: sarebbe una vera festa. Proprio come piace a noi!
P.S. Le pizze della nonna erano buonissime, di varia tipologia. Le migliori in assoluto quelle con le melanzane.

domenica, aprile 26, 2009

Pizza bagnata, pizza...


Piove, uff! Pensavo già al tavolo sul terrazzo, all'ombrellone e invece fa pure freddo. Solo fuori però. Ieri serata casalinga. Tranquilla. Semplice l'ingrediente: l'amore. Una buona cenetta, quattro chiacchiere e poi sul fatidico divano. Superate le critiche, in particolare di Ser, il divano sta diventando nostro prezioso complice in sonni comodi e tranquilli. Le posizioni sono definite e finalmente riusciamo a godere lo stare vicini senza costringerci a posizioni assurde. Poi quando ci si scalda l'assurdo diventa una regola ed allora anche gli sforzi più duri non sono tali ed il piacere ha il sopravvento su tutto. Sul tardi, credo alle due, hanno trasmesso un bel film, Sposami Kate!. Commedia a tratti comica, veramente carina, sui sentimenti, sull'amicizia e sulla difficoltà di riuscire a vivere un amore giovane senza condizionamenti e senza paure. Tre amiche quarantenni, alle prese con un passato amoroso disastroso ed un futuro tutto da costruire. Kate in particolare, si abbandona ad un amore molto più giovane di lei (un suo ex studente) che si rivela essere il più maturo di tutti gli ex uomini coinvolti indirettamente nel passato delle tre amiche. Finale lesbo e qualche lacrima contribuiscono a rendere la storia vicino ai miei gusti. Mi piace emozionarmi, non mi vergogno anche se una lacrimuccia scende.
Stasera pizza per tutti. Tra poco preparo la pasta seguendo gli insegnamenti della mia nonna del sud che magari da lassù mi guarderà!
Buona domenica amici. (En)






sabato, aprile 25, 2009

Liberazione da ...


"Io so e ho le prove. So come è stata costruita mezz'Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli. Quartieri, parchi, ville. A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia. Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma. Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto. Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi, nei palazzi di Varese, Asiago, Genova. " (Roberto Saviano,Gomorra, pag.236)



Impregilo! Si, sempre lei.La stessa che ha causato l'emergenza rifiuti a Napoli.La stessa che è riuscita a incrementare esponenazialmente le spese per i lavori della TAV con i quali ha causato danni ambientali enormi. (Vedi: Video delle Iene)La stessa che lavora sulla Salerno-Reggio Calabria e proprio in questi giorni ha chiesto e ottenuto un prolungamento della consegna dei lavori di altri tre anni, ottenendo ovviamente altri fondi. (Leggi la notizia)La stessa che ha vinto l'appalto per la costruzione del Ponte di Messina.La stessa che dovrà costruire sul nostro territorio le centrali nucleari.La stessa i cui vertici sono stati indagati a tutto spiano.E' l'Impregilo che ha costruito l'ospedale San Salvatore dell'Aquila caduto come se fosse di cartapesta. (Link)Chi diavolo è questa società dell'enorme potere che sta devastando la nostra terra?
Anche questa volta nessuno parlerà di lei?
Anche questa volta la passerà liscia?

venerdì, aprile 24, 2009

La "nostra" Liberazione


Un veloce postino perchè rincaso solo ora. Ero passato al ritorno da Milano giusto il tempo di prendere lupetta e correre da Fernando che ha lavorato a lungo e magistralmente su di lei. Sembra davvero un'altra canina, da concorso di bellezza. Mi sa che ora si vergognerà ad uscire con noi, umani troppo comuni e poco trendy. Vabbè, vedremo se manterrà con noi un'altezzosa distanza già stasera che si va tutti al nostro cinese.

Comincerà così la nostra festa della Liberazione, con noi festeggeranno anche Peppo, Luciano, Fabrizio e Mauro. Non sarà difficile essere allegri pensando a tutto ciò che di buono abbiamo ricevuto a partire dalla Libertà appunto. E la Democrazia. Sono valori che abbiamo ricevuto in eredità, ma che tocca a noi saper mantenere, perchè una volta dati non è che restino automaticamente per sempre.

Ci sono poi tante altre Liberazioni da conquistare in questa nostra Italia! Prima tra tutte quella dalle mafie (nazionali e non) che imperversano insinuandosi ovunque venga loro offerta la possibilità, ammalando ulteriormente l'economia già in crisi di suo. Anche e forse soprattutto qui al Nord, dove ci sono i soldi, dove converge la grande finanza.

E' di oggi la notizia della scoperta di un nuovo progetto per assassinare il grande Rosario Crocetta, il sindaco (gay) di Gela. Non possiamo lasciarlo solo: tocca a ciascuno di noi fargli quadrato intorno, svolgendo, ognuno nel proprio ambito, ciò che deve. Prendendo da subito le distanze da quella mentalità che favorisce l'humus mafioso.

Ma stasera inizia la festa. E' già Liberazione!

giovedì, aprile 23, 2009

Antivigilia depressa



Domani Lupetta va ad accorciare il pelo in vista dell'estate. Come si conviene ad una signora abbiamo prenotato per tempo presso l'atellier di Fernando, il "suo"toelettatore spagnolo. Lei naturalmente non apprezza ed ogni volta è un dramma. Ma è necessario. Poi mi toccherà andare dall'altra parte della provincia a ritirare un tappeto rammendato e lavato.
Sabato però è festa nazionale: festeggeremo tutti la Liberazione.
Anche il Napo brianzolo ne approfitterà per continuare il suo personalissimo show nelle terre terremotate, dove ha spostato persino il G8, già previsto in Sardegna. Fa bene, quel "palco" gli sta offrendo molte soddisfazioni e consensi, perchè non approfittarne? Con lo spettacolo ci sa fare, è il suo mestiere.
Non ci voleva lo scambio di battute tra il "suo" sindaco di Roma e quello socialista, per giunta gay, di Parigi: rovina il clima idilliaco di riconciliazione nostrana. I nostalgici potrebbero ricominciare a sperare in una nuova Liberazione portata da fuori, ora che non esiste più una opposizione italiana. "Se son rose, fioriranno", verrebbe da pensare rassegnati. Le prossime amministrative sembrano promettere nulla di buono anche per la Provincia di Milano ed i Comuni tradizionalmente di sinistra. Quel che resta dell'opposizione è solo rissa. Nient'altro. L'impotenza è palpabile.
Persino i varesotti non hanno raccolto la nostra sfida a calcetto, preferendo attività di sartoriahard: è un segno dei tempi?

mercoledì, aprile 22, 2009

Innovazioni personali


«Sul becco io ci metto questo "coppitiello" di carta ... il fumo denso del primo caffè che scorre, che è poi il più carico non si disperde. Come pure ... prima di colare l'acqua, che bisogna farla bollire per tre quattro minuti, per lo meno, ... nella parte interna della capsula bucherellata, bisogna cospargervi mezzo cucchiaino di polvere appena macinata, ... in modo che, nel momento della colata, l'acqua in pieno calore già si aromatizza per conto suo.»(Eduardo de Filippo in Questi Fantasmi).

Pare sia d'obbligo la citazione di Eduardo quando si intende parlare della caffettiera napoletana: l'ho trovata in tutti i siti consultati per avere qualche consiglio sull’uso e la preparazione del caffè con la vera “macchinetta” napoletana. Sì, perchè ieri l'ho acquistata d'istinto, senza pensarci. In tutto il mio non breve periodo partenopeo l'avrò vista usare solo un paio di volte, perchè neanche laggiù la usano più : a Napoli, il caffè viene buono comunque, non per la caffettiera, ma per l'acqua che arriva direttamente dal Faito. Per la pizza invece è diverso perchè non basta la poca acqua dell'impasto: occorre un ingrediente segretissimo di cui io, fortunato, sono venuto a conoscenza. Infatti non in tutti i locali della città la pizza è veramente buona, all'altezza della nomea come si dice,anzi si contano sulle dita di una mano le pizzerie che offrono un prodotto veramente doc.
Ad ogni modo, ora abbiamo la napoletana per merito mio, giusto per smentire tempestivamente le illazioni di Dino secondo cui sarei restio alle novità. Vabbè, non è certo un oggetto d'avanguardia, forse è un po' d'altri tempi, ma costituisce certo una innovazione delle suppellettili troppiane!
Naturalmente l'abbiamo già inaugurata ieri sera (il pomeriggio avevo provveduto al primo ciclo) con discreto successo: il gusto è più “rotondo” e leggermento più “lungo” rispetto alla moka, meno aromatico dell’espresso, ma più complesso. E' però difficile spiegare un gusto a parole... Vedremo, a me comunque piace il rito della preparazione che fa molto "casa accogliente", pur amando il buon caffè ovviamente.
Negli ultimi tempi, per cambiare discorso, vedo tanta smania di ritrovare la forma fisica: sarà la primavera, saranno le corse contagianti di Alias che vede al tramonto enormi tuorli d'uovo spappolati nel cielo della magnifica Sardegna, o la dieta drastica di varesex le cui visioni non oso immaginare, fatto sta che io sono l'unico dei novi ,ora che En riprende la palestra, a poltrire tutto il giorno, col risultato di ritrovarmi vittima di un involontario ingrassamento. Mi chiedo perchè, ora che si può contare su un bel gruppo di maschioni amici, non indire una bella e simpatica partita di calcetto serale. Ci eravamo già cimentati alcuni anni fa (con successo!): non è il caso di riproporre la bella esperienza? Potremmo, noi comaschi, sfidare gli amici varesotti, tanto per cominciare. E poi il calcetto serale fa tanto "mese di maggio", che è appena dietro l'angolo. Che ne dite?
P.S. Il signore trafficante in cucina non è uno dei novi: solo saltuariamente e del tutto imprevedibilmente utilizziamo foto nostrane. Il più delle volte nessuno se ne accorge anche perchè i miei due compagni potrebbero essere scambiati tranquillamente per modelli presi dal web (grazie alle mie innamoratissime foto!)...Eh eh!

martedì, aprile 21, 2009

Tra vecchio e nuovo


Col tempo si finisce per adattarsi a tutto o quasi. Non sarà certo un divano, oltretutto bello e prezioso, a sconvolgerci la vita. Ora tocca alla camera da letto, appunto. Ieri è venuto l'omino a prendere le misure: preparerà un disegno sulle giuste intuizioni di En che sottoporrà ai novios. Sembra sappia il fatto suo: 70 anni ben portati, c'è stato segnalato dal nostro amico imprenditore (fabr). Come il pittore Rob. La stanza in effetti necessita di una razionalizzazione che non può più attendere. E poi quando En si mette in testa qualcosa...

Dan ierisera ha ripreso le partite di calcetto in vista dell'imminente torneo brianzolo. Dice di essere distrutto, perchè fermo da troppo tempo, ma sono certo che in breve tornerà ad essere il campione qual è: la ripresa è sempre dura.

Mai dura però quanto per quei poveri derelitti della Pinar in balia del Mediterraneo prima che il buon cuore dell'Italia li soccorresse. Certo che Malta sta dimostrando ad ogni occasione un'insensibilità esagerata, per quanto il suo stato di piccola isola in parte giustifichi. C'è modo e modo!

Lo stesso vale per quell'invasato di Mahmoud Ahmadinejad che, a proposito di razzismo, col suo discorso di incitamento all'odio nei confronti di Israele, ha ottenuto che tutti i Paesi occidentali facessero quadrato attorno al neogoverno ebraico . Svizzera e S.Sede in questo caso hanno dimostrato più buon senso e lungimiranza politica dei Paesi UE che hanno abbandonato o disertato l'aula di Ginevra.

Si va avanti così, tra il déjà vu e le novità che si avvicendano anche troppo velocemente. Entrambe le cose sconvolgono la vita. Almeno all'inizio.

lunedì, aprile 20, 2009

Discussione all'ottomana



L'entusiasmo di En è stato brutalmente smorzato . Il divano, frutto di un suo estemporaneo acquisto appena sommariamente descritto ai novi , non ha riscosso l'entusiasmo desiderato. Solo Lupetto (che stravede per En e quindi non vale) ha mostrato di apprezzarlo, piazzandosi sabato sera davanti alla tv per Inter-Juve non con la fantozziana frittatona di cipolle, ma con le ultime fette (è finito!) del polpettone imperiale. La stessa lupetta, che pure stravede per En, da segni di insofferenza e perplessità preferendo al neo acquisto la calda comoda vecchia poltrona.
Le misure prese da me (col beneficio del dubbio) al telefono, ricontrollate al ritorno da En, si sono dimostrate sbagliate e, come già descritto nel post precedente, è stato necessario tamponare, rivoluzionando il già fragile equilibrio (estetico) del piccolo soggiorno. Io non riesco a rilassarmi, aspetto da un momento all'altro il tipico dlin dlon che annuncia il gate per un qualche volo che parte dalla vicina Malpensa. Già, perchè mi sembra di essere nella sala d'attesa di un aeroporto e non più nell'accogliente troppiana. Come se non bastasse, la mia sensibilissima schiena,silente da tempo, ha ripreso a farsi dolorosamente sentire. Spero si tratti solo di coincidenza: questi giorni piovosi hanno innalzato l'umidità alle stelle, sarebbe tragico se la causa fosse il nuovo sofà perchè ormai c'è e ce lo dobbiamo tenere. Inutile recriminare. Mi spiace per En che era davvero entusiasta, ora però tremo per l'annunciata trasformazione della camera da letto.
In tarda serata abbiamo anche avuto una discussione per vere o presunte freddezze di troppia. Non so come sia finita, perchè ad un certo punto ci siamo ritrovati ad inaugurare la menzionata dormeuse, che ha guadagnato finalmente qualche punto, rivelandosi all'altezza della situazione. O almeno credo, perchè in certi frangenti mi adatto facilmente. Ci adattiamo facilmente.

sabato, aprile 18, 2009

Divano


E' arrivato!

Attimi di panico ieri pomeriggio all'arrivo del divano. Troppo grande, troppo lungo, troppo tutto. Gira di qua, gira di là......niente: totale panico. Eravamo Lupetto, Mira ed io. Scoraggiato e sconsolato non sapevo più cosa fare. Poi a Lupetto il lampo di genio: "En, ma sposta il mobile del televisore lì, la lampada qui e il tavolino là". Detto fatto (tutto da solo in quanto Lup nel frattempo è uscito) e per magia l'emergenza è rientrata. Per me stava benissimo. Mancava però la prova del nove: Ser e Dan. Con il primo prova superata, Dan non l'ha ancora visto e provato.

Non so perchè, ma ho voglia di completare l'arredo della nostra casa. Mi lamentavo che mancava spazio. Forse gli spazi che ci sono sono solo mal utilizzati. Quindi, pronti via! ora il mio pensiero è alla camera da letto. Nella mia testa il progetto è pronto e lo sto condividendo con i Novios e l'affidabile Lupetto. Giusto il tempo di trovare un buon falegname e completare l'opera.

Ieri sera abbiamo rivisto Davide, il fratello londinese di Mauro. Serata di paella, frittura ed abbondante vino. Poi tutti qui sul divano. Adesso, finalmente, si sta comodi!
Buon fine settimana a tutti! (En)
Una bella canzone d'amore dall'ultimo cd di Renato che sto consumando talmente è bello. Non mi ha conquistato subito, contrariamente a quelli passati. Poi, pian piano, tutte le diciassette canzoni creano emozione.....ed io ci sguazzo!



giovedì, aprile 16, 2009

Il Rotolone imperiale


Che poi sarebbe il classico polpettone che io, sempre in vena di creatività , stavolta ho arrotolato (da qui il nome), aggiornandolo quindi nella forma e non solo nella sostanza. Ne è risultato un bel salamone destinato a sfamarci, temo, fino a domenica prossima, se proprio nessuno avrà la pietà di farci compagnia una di queste sere.

Lunedì di Pasquetta, come sapete, sono venuti Dino (l'amico Varesex, non appunto quell'altro, sempre latitante eh eh)e la sua gang di orsetti varesotti, portandoci un bendiddio di costine e arrosti in autentico ragù partenopeo, cui abbiamo senz'altro dato la precedenza sui nostri banali arrosto e coniglio, piatti fin troppo abituali della tavola troppiana. Ragion per cui, oggi giovedì, arrosto e coniglio troppiani sono finiti nel bel polpettone che, insieme ad altri ingredienti segreti, hanno permesso la realizzazione del Rotolone imperiale. Mi sembra doveroso precisare che la segretezza cui spesso alludo nelle mie ricette è tale non per snobismo culinario, ma per la fantasia (ovviamente sensata)che applico anche agli stessi piatti a seconda dell'occasione e del momento, perchè mai ricordo fedelmente gli ingredienti. Puntualmente ogni volta mi tocca seguire istinto e creatività che per fortuna non mi manca. La qualifica di imperiale poi è solo di natura estetica: al momento di infornare, guardando soddisfatto la creaturina, ho pensato bene di valorizzarla come si conviene, senza alcun riferimento a Sissy o, men che meno, alle pretese megalomani del nostro Napo brianzolo. E' andata così. Semplicemente.

A questo punto sarei dovuto tornare su un argomento già trattato in passato (Siti) per rispondere alle inopportune invadenze del bolognese dermot di Happy. Sarà per una prossima volta.

mercoledì, aprile 15, 2009

Quanto solidali?


Con oggi tutti e tre abbiamo ripreso il lavoro e siamo dunque tornati alla normalità dopo i giorni della festa.Succede sempre così, le cose belle finiscono in fretta. Le cose brutte invece... Beh, quelle richiedono più tempo, molto più tempo, prima che passino.La situazione abruzzese è lì a ricordarcelo, se mai fosse necessario. Per la gente di quella terra ne trascorrerà di tempo prima che possa ritrovare quella serena normalità che a noi che stiamo bene piace poco. E sarà certo una "nuova" normalità, senza figure importanti e care, senza più le case in cui erano custoditi i ricordi di una vita. Pur non avendo vissuto in prima persona la catastrofe, avvertiamo un senso di disagio che ci impone di fare la nostra parte, magari devolvendo qualcosa che ci faccia sentire realmente vicini ai nostri sfortunati connazionali. Ma quanto possiamo essere solidali in tempo di crisi mondiale, che lo stesso Obama prevede ancora assai dura per tutto l'anno corrente? Ben pochi nel momento di mettere mano al portafogli si fidano dell'ottimismo troppo esibito del nostro Premier, nemmeno i suoi fidi. Leonardo propone una quantificazione della solidarietà sull'esempio di Schifani, seconda carica dello Stato, che chiede a tutti i parlamentari di versare 1000 euro. Ovviamente noi dovremo calcolare la nostra solidarietà in base al nostro reddito. Secondo Leonardo il calcolo è semplice:" Se la quota che dobbiamo destinare è “x”, questa x sta a 1000 euro come il nostro reddito annuale sta a quello di Schifani (160.000 euro). In pratica dovete dividere il vostro reddito annuale per 160. Facile. E a questo punto la coscienza dovrebbe essere a posto.".
No, sarebbe davvero meschino, tanto che è lo stesso Blog a continuare:"Ma se non vi sembra affatto a posto, se anzi vi viene da urlare vaffanculo Schifani, siete evidentemente incurabili. A quel punto non so cosa dirvi, provate a raddoppiare la quota, i vostri figli capiranno".
Già, nemmeno nella solidarietà possiamo contare sull'esempio dei nostri rappresentanti politici (ed istituzionali), perchè siamo ben consapevoli della dignità di una persona, per quanto nel bisogno. Noi vogliamo con-dividere, non umiliare con un'elemosina. Qualsiasi sia la quota che potremo destinare.

martedì, aprile 14, 2009

Rischio ricostruzione


Continue scosse e brutto tempo in Abruzzo.Un po' alla volta emergono le magagne, le irresponsabilità e la cattiva gestione che accomunano tutte le regioni italiane, dal nord al sud, isole comprese. Solo dopo la catastrofe e i morti, vengono alla luce e scandalizzano. Si individueranno alcuni capri espiatori che pagheranno per un sistema di corruzione generalizzato . E' triste ammetterlo, ma è sempre così: non c'è verso che impariamo la lezione una volta per tutte. La spettacolarizzazione dell'efficienza degli aiuti con cui si è tentato di gettare fumo negli occhi ha solo permesso di guadagnare tempo: appena si spegneranno i riflettori tutto tornerà come prima, la gente messa in ginocchio dal lutto e dalla distruzione dovrà arrangiarsi per rimettersi in piedi e tornare a vivere decentemente.
"Non permetteremo che ci siano speculazioni, scrivilo. Dillo forte che qui non devono neanche pensarci di riempirci di cemento. Qui decideremo noi come ricostruire la nostra terra...". E' il grido di chi sa, di chi ha già visto cosa è successo in Irpinia quasi trent'anni fa. "Gli sprechi, la corruzione, il monopolio politico e criminale della ricostruzione, non riesce a mitigare l'ansia di chi sa cosa è il cemento, cosa portano i soldi arrivati non per lo sviluppo ma per l'emergenza. Ciò che è tragedia per questa popolazione per qualcuno invece diviene occasione, miniera senza fondo, paradiso del profitto". Roberto Saviano mette in guardia sul rischio della ricostruzione: " Aumenta la perizia del danno, aumentano i soldi, gli appalti generano subappalti e ciclo del cemento, movimento terre, ruspe, e costruzioni attireranno l'avanguardia delle costruzioni in subappalto in Italia: i clan. Le famiglie di camorra, di mafia e di 'ndrangheta qui ci sono sempre state. E non solo perché nelle carceri abruzzesi c'è il gotha dei capi della camorra imprenditrice. Il rischio è proprio che le organizzazioni arrivino a spartirsi in tempo di crisi i grandi affari italiani. Ad esempio: alla 'ndrangheta l'Expo di Milano, e alla camorra la ricostruzione in subappalto d'Abruzzo.".
Siamo stati avvisati.

lunedì, aprile 13, 2009

Pasquetta



Oggi, come previsto, è davvero una giornata meravigliosa: cielo azzurrissimo, sole scottante e una leggera brezza lacustre che fa da sottofondo al tutto. Beh, proprio lacustre no, mi sono lasciato trascinare coreograficamente per quanti ,non essendo di queste parti, immaginano che il lago sia una presenza forte per tutto il territorio. In realtà è una brezza e basta, il lago non c'entra. E' comunque giornata per la classica Pasquetta fuori porta e anche se il pic nic è saltato vivremo ugualmente la tradizionale convivialità dell'occasione con l'arrivo di Dino, Varesex, con Edo e Danilo e Diego, loro amici che avevamo già incontrato qualche anno fa. Incontrare dal vivo amici conosciuti solo sul web è emozionante, perchè il passaggio dal virtuale al reale è una specie di nascita, l'aristotelica potenza che diviene atto, la parola che diventa persona e... Usti, mi sono fatto prendere la mano: è una cosa bella e basta, perchè noi umani abbiamo bisogno di incontri e relazioni per crescere, per essere noi stessi. L'incontro reale è bello anche quando non avviene direttamente ma attraverso nostri amici, come è il caso di Fausto che ha conosciuto lo scorso anno Francesco da Lampedusa e molto recentemente, la scorsa settimana,il mitico Mel di Palermo, straordinario autore di un seguitissimo blog.

Insomma, oggi è giornata di festa da vivere pienamente, perciò En ed io ci siamo svegliati all'alba, al canto del gallo del paese (7.45). Siamo incerti se apparecchiare sul terrazzo o no, vedremo.

domenica, aprile 12, 2009

Pasqua



Nonostante le previsioni meteo il sole sembra fare capolino. Bella mattinata. Sveglia presto dopo una notte di "calore". Il letto è sempre piccolo per noi tre. Ma questa è una fortuna. E' stato bello addormentarmi a due centimetri dal volto di Dan. Bella immagine che mi ha conciliato il sonno, garantendomi una notte di assoluto riposo e di serenità. E' così. Con Ser, normalmente, si preferisce la posizione "back to back" che pure ha il suo fascino. Si è pronti per eventuali incursioni ed ispezioni (chi ha orecchie per intendere...). A volte faccio fatica a prendere coscienza che sono passati più di vent'anni con Ser. Mi capita di immaginare e di ripetere quegli entusiasmi di un amore agli inizi. Ma poi il tempo passato non lo consente. Un pò ci si sente pure ridicoli e si è un pò frenati. Forse dipende anche dal nostro inizio non facile. L'avevo già accennato in passato: nessuno dei due, per diverse ragioni, ha riposto la fiducia necessaria nella possibilità di una storia. Io eccessivamente immaturo, Ser neofita in un mondo per lui sconosciuto. Il tempo ci ha dato e continua a darci una mano ,non sarà mai abbastanza. Non mi spaventa questo perchè, non ho paura ad ammetterlo, l'uno non può fare a meno dell'altro. Bando al passato ora si guarda avanti. Tra poco andremo, come da tradizione inaugurata lo scorso anno, alla "Fiera di Pasqua"comasca. Sono certo che qualche acquisto si farà. Si trovano quelle cose che sembrano , nell'immediato utili, ma poi passato l'iniziale entusiasmo vengono riposte nei pochi spazi liberi di questa piccola casa. A titolo d'esempio: il pulisci vetri che fa tutto da solo. Poi ci attendono fetuccine al ragù e coniglio alla marchigiana (altra tradizione troppiana).
Buona Pasqua amici! (En)

sabato, aprile 11, 2009

Sabato d'attesa


Finalmente abbiamo finito le pulizie post imbiancatura e la casa è pronta per la Pasqua. Avremmo potuto osare di più per il colore, ma va bene così: è sufficientemente caldo e rilassante. Per l'occasione, ma soprattutto in attesa dell'arrivo del nuovo divano,ieri abbiamo anche acquistato un nuovo tappeto. Stra-bello naturalmente.
Adesso ci rilassiamo un po' prima di metterci in pista per la cena di stasera. Verranno Peppo, Fausto e Simonetta, tornata stamattina da Monaco di Baviera dove vive.

C'è nell'aria un brivido di allarme: Lupetto ieri ,giocando d'anticipo la partita di campionato, si è infortunato un piede che non accenna a sgonfiare, mentre Dan sembra manifestare i classici sintomi di un'infiammazione all'appendice. En ed io teniamo i due in costante osservazione. Per scrupolo ho già preparato un fazzolettone bianco che (eventualmente) spiccherà sulla nuova fiammante auto nera, nel caso si rendesse necessaria la corsa al vicinissimo Ospedale. Speriamo comunque si tratti, in entrambi i casi, di falso allarme, anche perchè lunedì abbiamo in programma il pic nic di Pasquetta con i Mau&Mau , forse Dino & Edo e anche chi, perchè no?, vorrà unirsi alla scampagnata leggendo ora questo post. Pare prevedano tempo bello per la tradizionale gita fuori porta.
Oggi però è il sabato santo, cioè giorno del silenzio in attesa dell'esplosione della gioia che sarà forse sottotono per la tragedia abruzzese (e anche la crisi mondiale), ma ugualmente meravigliosa per tutti quelli che credono nel miracolo dell'amore. Perchè Pasqua è la festa dell'Amore, no?

venerdì, aprile 10, 2009

Venerdì di passione




E' il venerdì santo per quasi tutti i cristiani (otodossi esclusi), il momento più drammatico nell'economia della salvezza: la morte di Dio. Per secoli, dopo quella fine cruenta, è passata l'idea, già del resto intuita, che è necessario soffrire per arrivare alla felicità, anzi più si soffre più quella è certa. La vita, quella terrena, ridotta ad un'espiazione continua in vista dell'eternità futura, spesa a piangere la colpa del peccato inevitabile, umano. Il dolore quale passaggio obbligato ha influenzato anche il pensiero più riluttante a confrontarsi con la fede, accettato e condiviso in una pedagogia dell'esistenza tramandata di generazione in generazione. Auschwitz, simbolo del dolore assolutamente innocente e gratuito , ha cambiato le carte in tavola, riproponendo un'interpretazione diversa, più favorevole all'uomo, dello stesso concetto di Dio e perciò dell'esistenza umana, non più da espiare, ma al contrario da vivere nel migliore dei modi senza fuorvianti complessi di colpa. Il limite appartiene alla natura e dunque allo stesso uomo, protagonista e non comparsa della sua vita. Il Dio che muore in questo venerdì santo 2009, che è di lutto per il Paese, sembra essere il Dio che condivide sì con le sue creature il peso opprimente del limite, ma nello stesso tempo lo sollecita a non perdersi d'animo compiangendosi. Dopo i giorni del lutto diventa un imperativo rialzarsi per riprendere il controllo della storia. Il riconoscimento delle responsabilità personali e sociali è il punto di partenza di ogni ricostruzione sensata, perchè la storia serva da lezione. Le vittime, nome per nome, ci inchiodano alla croce del limite, ma ci costringono anche a cercare nuove strade che offrano garanzie fondate per tutti. Se ha senso nominare la Speranza in questi giorni dipende solo da noi, dal significato che le attribuiremo come singoli e come popolo. Il Dio crocifisso resta lì a testimoniare una straordinaria possibilità di resurrezione.

giovedì, aprile 09, 2009

Lavori a La Troppiana


Al via i lavori alle 5.45. En, convalescente, ed io abbiamo sbaraccato il soggiorno preparandolo all'intervento dell'esperto, Rob, che è arrivato poco prima delle 8.00. Nonostante l'uso dei mezzi meccanici (aspirapolvere), i guaiti di accompagnamento di lupetta, l'assedio dello spazio letto con tutto ciò che eccedeva (libri, soprammobili, cianfrusaglie varie) ed il suono del citofono che ricorda quello di una sirena d'allarme per l'intero palazzo, Lupetto continua imperturbabile il sonno del giusto. Stanotte, per la 3°volta in poche settimane, è rientrato intorno alle 2.00 per una festa di compleanno. Ora mi riesce facile comprendere la fatica dei genitori moderni impegnati a scarrozzare i figli e gli amici nel cuore della notte. Ci si organizza in turni, ma quando tocca è sempre dura, anche se fa piacere assistere ed accompagnare i loro primi passi verso l'età adulta. Durante il ritorno a casa si colgono i primi commenti spontanei alla serata, prendendo atto dei cambiamenti che si succedono a velocità vertiginosa in quelli che fino a ieri consideravamo bambini da coccolare e proteggere. Come più volte abbiamo registrato, viviamo ogni nuova sfumatura di crescita di Lupetto con soddisfazione, pur con le ansie e le preoccupazioni dovute, perchè niente può essere preventivato ed ipotecato. Il costante successo scolastico (la media sempre sopra l'8!), l'essere riferimento riconosciuto ed apprezzato da compagni e amici e, soprattutto, la serenità delle relazioni quotidiane in famiglia ci fanno ben sperare, nonostante l'adolescenza resti l'età critica che è. L'aver assaggiato un mohito, astemio convinto qual è, non ci preoccupa, anzi in qualche modo ci conferma il suo stare bene con gli altri: alcuni "passaggi", anche se non sempre positivi, sono necessari. La determinazione che lo caratterizza ci rassicura, così come la trasparenza (diversa però da quella dell'infanzia)con tutti noi.

Ora è tempo che torni al lavoro, la scusa del post quotidiano, mi accorgo, si va esaurendo. Non prima però di aver preso atto della vittoria ieri (finalmente!) del Parlamento con il doppio stop alla Camera, nel Ddl Sicurezza, delle ronde e della permanenza dei clandestini nei Cpt. Probabilmente si tratta solo di una vittoria temporanea, ma è già qualcosa dopo tanto tempo di completa esautorazione della fondamentale Istituzione democratica .

mercoledì, aprile 08, 2009

Ritorno alla normalità


Continuano i giorni di passione in Abruzzo e noi qui si cerca di vivere il più normalmente possibile, pur con gli occhi ed il cuore puntati laggiù. Mi chiedo se tra i tanti morti ci sono anche dei clandestini che nessuno cercherà, perchè di loro non si può sapere. Non esistono, non sono mai esistiti per noi... Esistono però per le loro famiglie, da qualche parte nel mondo. Non riceveranno più notizie, non sapranno più niente di loro. Mi vengono i brividi a pensarci, non voglio nemmeno immaginare una simile tragedia. Anonimi, autentici "nessuno" da morti come da vivi: peggio ancora, non ci sarà nemmeno un corpo a testimoniare un'esistenza consumata nella disperazione. La settimana santa dei cristiani assume quest'anno una dimensione di drammatica attualità: tanti poveri cristi immolati come agnelli innocenti.

Pur coinvolti dagli accadimenti, qui a La troppiana riusciamo a vivere la quotidianità fin troppo normalmente visto che negli ultimi due giorni En ed io siamo riusciti a scontrarci per motivazioni non sostanziali, anzi forse futili, a mio avviso. Naturalmente è stato il povero Dan a pagarne le conseguenze, proprio lui che nulla c'entrava. Sono cose che capitano in una relazione a tre, nel male come però anche nel bene. Probabilmente è andata crescendo negli ultimi giorni la preoccupazione non riconosciuta, anzi continuamente ridimensionata e sdrammatizzata a parole, per un piccolo intervento finalmente risolto per il meglio proprio oggi: la tensione accumulata doveva in qualche modo trovare sfogo.
Domani arriva Rob ad imbiancare, per due giorni saremo più baraccati del solito. Poi la settimana prossima arriverà il nuovo divano...

martedì, aprile 07, 2009

Silenzio


Solo il silenzio apre il nostro orecchio
alla voce che risuona nell’intimo di tutte le cose,
animali, piante, monti, nuvole.
La natura è muta per chi parla sempre.
Del resto anche nelle parole dei nostri simili
ci è dato di coglierne il senso profondo
solo se sappiamo tacere.
(R. Guardini)
Da Fabiana (Chieti,h 12.28 p.m.):

"E' da dicembre che ci sono terremoti continui e allarmi continui, la gente non ci credeva più....non scendeva neanche più in strada (testimonianza di amici)....l'altra notte in tanti hanno fatto esattemente quello che ho fatto io, aspettare che passasse....solo che questa volta è durato di più e non tutti hanno la fortuna di vivere in una casa nuova (anzi a Aquila le case sono tutte vecchie). La situazione all'ospedale di Chieti è drammatica, feriti ovunque.....si repira tristezza ovunque, l'aria sembra quella dell'11 sett. 2001. Il pensiero è costante per la mia cara amica Elisabetta che non riesco a contattare, ieri c'erano problemi di linea telefonica, oggi i telefoni non squillano più...speriamo bene, spero solo che le batterie siano scariche!!! Nella catastrofe, i miei complimenti vanno a tutte le forze dello Stato che si sono messe in opera, vigili del fuoco in continuazione, io ho la forestale di fronte casa, le macchine sono qui dall'altra notte, è dalle 4 dell'altra notte che lavorano ininterrottamente, medici e infermieri stanno facendo turni continui..."

lunedì, aprile 06, 2009

Solidali


"Stamattina non immaginavo una catastrofe simile! Dicono che anche qui (Chieti) dei palazzi abbiano dei problemi, però niente di grave. E' a rischio la città alta, speriamo che il bilancio si fermi presto: Aquila è una città universitaria, speriamo bene.Un bacio a voi tutti. Fabiana".
Il primo pensiero, dopo il brutto risveglio con la notizia della tragedia di cui ancora non si avevano le dimensioni, è stato per le persone care che conosciamo nelle zone interessate dal pesante sisma, Faby e la sua famiglia.
Col passare delle ore le notizie si fanno sempre più drammatiche e si torna alle immagini del passato, delle altre tragedie simili che il nostro Paese ha già vissuto.
Non è il momento delle polemiche, ma si ripete con insistenza che i terremoti non sono prevedibili, mentre un fisico, Giampaolo Giuliani, ricercatore ai laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, aveva lanciato per tempo l'allarme, prima di essere denigrato e persino denunciato per "procurato allarme".
Ora però è il momento di fare il punto della situazione, contare i morti, i feriti,gli sfollati, valutare i danni e piangere, condividendo il dolore di chi è stato colpito. Poi però si dovrà andare a fondo e verificare se davvero ci sono state delle responsabilità umane. Perchè la vita delle persone sia davvero rispettata lungo tutta la sua esistenza.

domenica, aprile 05, 2009

Domenica di pausa


Qualche giorno fa chattavo con qualcuno che si diceva orgoglioso di essere comasco. Bah, mi chiedo come si possa esserlo vedendo quotidianamente una città, potenzialmente bella e vivibile, ridotta a pastoia di "personaggi di poco spessore ma grande fame, un tumore più bastardo che schifoso" ,per usare le parole di Vivere e morire a Como. Tant'è che di Como non scriviamo più da un pezzo, ci basta doverla vivere giusto il necessario, gravitando altrove per lavoro e preferendo la provincia nel tempo libero. La maggior parte dei Comaschi non vuole vedere o forse conviene loro così, ma prima o poi i nodi verranno al pettine, come si dice. E' una città poco accogliente in tutti i sensi, per chi viene a viverci e per chi intende solo visitarla. Un pomeriggio è sufficiente per un giro veloce di quel che c'è da vedere, senza accorgersi dello scempio in atto. Oggi però è domenica e non voglio intristirmi (ed intristire), così mi sono visto gli ultimi filmati di Napo che hanno fatto il giro del mondo in questi giorni: si è un po' infuriato per la verità e ora minaccia la stampa italiana. Un po' alla volta ci abituiamo a tutto, anche a sorridere delle gaffes di cui ci saremmo vergognati soltanto qualche anno fa. Mi accorgo che per sopravvivere registro mentalmente le notizie in qualche parte del cervello e lì le lascio a decantare. Non so se sia bene, forse no, ma nemmeno si può perdere il sonno per una banda di "mariuoli" che molti hanno voluto al potere.

Oggi giornata tranquilla: tra poco uscirò per le mie solite faccende, En andrà a fare la spesa visto che ieri non è andato, Dan resta confinato in casa perchè reperibile per lavoro, Lupetto dormirà fino a tardi essendo rincasato a mezzanotte (è la 2° volta in meno di 3 settimane che fa le ore piccole!) e lupetta si godrà la presenza di tutti, che è domenica anche per lei.
Anche stanotte abbiamo fatto tardi dopo una cena con amici al "nostro" cinese di Fino: una pausa ci vuole. Buona domenica (delle palme)!

sabato, aprile 04, 2009

Piano casa


Certo che queste quattro mura le amo proprio!Al Sabato riesco a godermi la nostra casetta. C'è silenzio ed è bello vivere sul tetto. In settimana sono sempre in mezzo alla gente. Clienti, colleghi e telefonate mi travolgono e resta poco tempo per me. Al Sabato mattina riesco a rilassarmi.Ogni Sabato mattina mi riprometto di fare delle commissioni ma poi non esco. Non ne ho voglia. Resto qui. Velocemente assolvo i miei compiti domestici anche per pareggiare i conti con Moser che in settimana provvede alle pulizie ordinarie. Poi mi perdo e come questa mattina immagino delle soluzioni possibili per acquisire più spazio. E' bella questa mansarda ma purtroppo è un pò piccola per le nostre esigenze. La famiglia è cresciuta. Vedremo. Ne stiamo parlando ma è ancora prematura una decisione, poi non c'è tutta questa fretta.

Che dire del "piano casa" del Cavaliere? Non lo condivido per niente e non è certo una misura capace di risolvere la pesante crisi del settore immobiliare. Esistono centri storici, paesi di piccole dimensioni, borghi e quartieri abbandonati a se stessi. Fabbriche in disuso spesso rifugio di disperati. Case che vanno a pezzi nei centri storici delle città dove vengono relegati gli immigrati costretti a pagare affitti salatissimi. Quindi, invece di facilitare la creazione di nuovi mostri (ampliamenti, coperture di terrazzi e balconi...) perchè non dedicarsi al recupero di quello che già esiste? Perchè non ristrutturare quei centri storici che sarebbero in grado di accogliere una vita a misura d'uomo? Perchè, come sempre, non c'è attenzione al miglioramento della vita di molti? Quanti saranno i proprietari di ville o bifamiliari - quindi possibili agevolati del "piano casa"? Il dieci, quindici per cento della popolazione o forse meno. Ancora una volta non si affrontano i problemi, ma se ne creano altri. La vera questione nel settore immobiliare è l'invenduto. Migliaia di appartamenti, villette a schiera finite che, in questo periodo di crisi, non potranno essere acquistate. Purtroppo c'è anche il forte rischio che il tempo le renda fuori mercato in quanto non a norma con le nuove regole edilizie (risparmio energetico ecc.). Forse era meglio prevedere delle agevolazioni per consentire l'acquisto della casa ai giovani attraverso un più facile accesso ai mutui di chi ha dei contratti di lavoro a termine. Si potevano prevedere delle formule di affitto/vendita. In sostanza quello che avveniva in passato per le case "popolari". Invece no. Le decisioni politiche vanno nell'esatta direzione opposta e non solo per la casa purtroppo. Tutto questo è un ulteriore segnale che conferma le mie perplessità: anche questa crisi finanziaria non servirà per arginare una crisi ancora più grave, quella dei valori.

Resto quindi tra le mie mura attendendo i miei Novios e Lupetto che mi "costringerà" ad uscire e quindi ad animare il mio pomeriggio.

Buon fine settimana a tutti! (En.)




PS: vero che ricorda "Ballo Ballo" della Carrà!?

venerdì, aprile 03, 2009

Parola



Kante ( v. post dell'altro ieri) in tempo quasi zero ha avuto il permesso di soggiorno. Il caso era esploso in seguito al fax che l'amministrazione del Fatebenefratelli aveva inviato al commissariato di polizia chiedendo «un vostro urgente interessamento per l´identificazione di una signora ivoriana» ricoverata per partorire. Da tempo la ragazza aspettava una risposta alla sua lecita richiesta, ma soltanto dopo che la delazione dell'Istituto, gestito da religiosi, ha fatto "scandalo" anticipando l'esecuzione di una legge non ancora in vigore, le autorità hanno risolto finalmente la pratica. Un lieto fine quindi.
Debora Serracchiani invece ha ottenuto la candidatura alle prossime europee dopo essere divenuta icona del web per un suo deciso e coraggioso intervento all'assemblea dei circoli del PD. Franceschini non ha potuto ignorarla dopo che il video di Debora ha spopolato in rete.
E' la forza della parola rilanciata dai nuovi strumenti mediatici che si realizza creando quel consenso (o dissenso) necessario al cambiamento. Lo riafferma con decisione Roberto Saviano nel presentare Educazione Siberiana, il romanzo di Nicolai Lilin che racconta il mondo degli Urka siberiani, la comunità di criminali deportata da Stalin: "Non è il crimine la nostra forza - diceva il nonno a Nicolai - ma il consenso ed il bene che la gente ci vuole". Si può essere disonesti, corrotti e persino mafiosi, ma per mantenere il potere ed il controllo è sempre necessario il consenso generale. Un po' quello che accade nel nostro Paese che è sotto gli occhi di tutti.
La conclusione di Saviano (di cui segnalo anche la prefazione a ''Cecenia Il disonore russo'' di Anna Politkovskaja ) è forte ed impegnativa :" il racconto e la memoria possono salvare un mondo e permettere di mappare una sorta di percorso che pericolosamente ci dice: il peggio è ancora da venire e laddove si perdono le regole si perde tutto ma, come scrive Lilin, il motto degli Urka siberiani è ancora vivo: "C'è chi la vita la gode, chi la subisce, noi la combattiamo".
Speriamo bene, molto dipende da noi.

giovedì, aprile 02, 2009

El blog del día



A sorpresa abbiamo ricevuto un premio, usti! Stultifer (Stoltifero nel senso di portatore di stoltezza? Spero di no)ieri ci ha conferito il prestigioso galardòn di "Blog del giorno" :
"Después de un minucioso estudio, STULTIFER te otorga el prestigioso galardón al MEJOR BLOG DEL DÍA correspondiente al jueves 2 de abril de 2009 en No sin mi cámara por los contenidos y matices. Visitanos y comenta con nosotros. Saludos cordiales.Vamos, que nos ha gustado mucho y hemos querido acercarnos a ti. Puedes colgar el Premio voluntariamente en tu blog.Ya formas parte de la Orden del Stultifer de Oro".
Non è cosa di tutti i giorni e poi ci fa piacere che qualcuno ci legga anche fuori dal Paese.
Meno buona la notizia che l'auto è pronta e devo ritirarla. Rimando a domani, ma sto per entrare in depressione d'abbandono per la vecchia. Ma perchè sono fatto così?Come se non bastasse mi ha appena chiamato En che, dandomi le dritte, mi ha fatto prendere le misure per un nuovo divano che ha trovato in superofferta. Mi è arrivata ora foto via mms che ha inviato anche a Dan ( che però non si è ancora espresso) : è bello e sembra stracomodo, ma ci starà? Mi sembra enorme e mi viene il dubbio di non essere stato precisissimo nelle misurazioni. Certo che ci staremmo comodi tutti e tre ed io, nano tra i giganti, non sarò finalmente più sacrificato.Settimana prossima poi verrà Rob ad imbiancare...

mercoledì, aprile 01, 2009

Ombre


«Siamo rimasti impressionati Ci siamo resi conto che la nostra fortuna è di essere nati in un luogo dove, crisi o non crisi, abbiamo molto. Quei poveracci, invece, non hanno nulla, se non maglia e pantaloni che indossano. Spesso neppure le scarpe». Così uno studente liceale che insieme ai compagni ha visto per la prima volta in faccia un coetaneo "migrante",arrivato in Italia aggrappato al loro pullman ,di ritorno dalla gita scolastica in Grecia. Le frequenti tragedie che si svolgono nel nostro mare non toccano più le coscienze: persino i 300 dispersi che la cronaca di questi giorni registra appaiono solo numeri, non persone, che vanno ad aggiungersi ai tanti che li hanno preceduti e che ancora verranno. Nè volto nè nome: sconosciuti e perciò mai esistiti.

Quando riescono ad arrivare sani e salvi, questi disperati devono fare i conti con la nostra realtà, come Abul, picchiato e derubato , che non può denunciare gli aggressori perchè clandestino. O come Kante separata dal piccolo Abou, partorito al Fatebenefratelli, perchè denunciata dai medici come clandestina prima ancora che la legge, voluta dalla Lega nel disumano "pacchetto sicurezza", entrasse in vigore.
Sembra -ma spero sia solo una mia errata impressione- ci sia più comprensione, perfino solidarietà e paterna benevolenza nei confronti del recidivo Mario Chiesa ,nel quale forse è più facile identificarsi, che nell'ultimo dei disperati "migranti", poveri Cristi destinati al macello dell'economia globale. Poveri Cristi, già: forse sono influenzato dall'imminenza della "settimana santa" cristiana.
Non posso non chiedermi dove siano finite le decantate "radici cristiane" della nostra cultura che alcuni vorrebbero imporre a tutti i costi, esibite in ogni salsa. Ma forse le si vorrebbero solo inchiodate ai muri, fissate su qualche "carta", ben in vista ma immobili ed innocue. E non migranti nel Paese come inquietanti ombre apolidi.