lunedì, agosto 31, 2009

Povera famiglia


E così ache la Chiesa cattolica è finita all'opposizione. Non per dissenso nei confronti della politica del centrodestra, non per prendere le distanze dal "modello etico" (usti!) imperante, diffuso capillarmente grazie al controllo (finora tollerato se non gradito) dei media , non per squalificare le "bislacche" tesi estive leghiste. Ci voleva il "messaggio mafioso", pubblicato dal giornale del premier ma già noto da qualche mese a tutte le curie italiane, contro il direttore del quotidiano della CEI (ma indirettamente intimidatorio nei confronti dei vertici ecclesiastici) per rompere il lungo idilio tra il Governo e la più potente Istituzione del Paese.

La stagione dei veleni è aperta:"Nel lanciare i suoi mastini all'attacco contro i pochi media di opposizione che rimangono stavolta il premier italiano ha esagerato, mordendo più di quello che poteva digerire: la Chiesa cattolica e una coalizione di giornali italiani e stranieri sono troppo anche per lo smisurato ego di Berlusconi" (Times).

In effetti il mastino berlusconiano si è comportato da bastardo, anzi da vero mafioso per usare le parole del vescovo di Mazara del Vallo, ma stupisce qualcuno? Dopo aver minato in tutti i modi la libertà di stampa e la stessa democrazia c'era da aspettarsi anche l'uso dell'intimidazione e del ricatto . Perchè no? A farne le spese è stato il povero Boffo che certo non si è mai distinto per eccesso di accanimento contro i vizi del presidente satiro , anzi le sue parole di condanna sono sempre state prudenti e controllate, quasi imposte dal dovere più che da convincimento reale. Staremo a vedere fino a che punto vorranno, entrambe le parti, arrivare.

Resta il fatto non smentito che Boffo... è uno di noi. Roba da non credere dopo certi articoli che ha avuto il coraggio di scrivere. Bah, non voglio commentare oltre perchè in questo momento penso alla povera famiglia tradizionale, sponsorizzata e difesa da personaggi tutt'altro che credibili. Sarà anche per questo che si ritrova più abbandonata che mai a se stessa e, come se non bastasse, contrapposta alle nuove famiglie alternative in uno stupido e sterile scontro. In questo momento provo una grande solidarietà per tutti quei genitori che tra mille difficoltà fanno del loro meglio per crescere sani (in tutti i sensi) i figli del loro amore. Da soli, senza l'aiuto dei potenti (e libidinosi) parolai.

domenica, agosto 30, 2009

Ripresa nostalgica



Le vacanze sono finite. Definitivamente stavolta. Sono state strabelle, come questa calda caldissima estate. Ierisera (notte) abbiamo festeggiato con tutta Torre la conclusione della stagione. C'erano 2-3-4-5 (e forse più) migliaia di persone sul lungomare a ballare l'estate che se ne va. Sono stati bei giorni che ci hanno offerto l'ennesima opportunità di approfondire la conoscenza tra noi in tutta calma, senza lo stress quotidiano del lavoro. Grossa pecca la mancanza di Medusa (Alessandro) che un tempo animava alla grande le nostre serate al Priscilla: al suo posto abbiamo trovato delle improvvisate e un po' deludenti dj . Davvero un peccato! Non ce ne vogliano i fans di Regina Miami, di cui non siamo mai riusciti ad andare oltre l'inizio di un suo spettacolo. E' solo il nostro punto di vista naturalmente.
Ora si torna alla vita di tutti i giorni con non poca nostalgia. Ci aspetta però un autunno caldo in tutti i sensi e probabilmente ne vedremo delle belle nel mondo, ma soprattutto in quest'Italia sempre più provata ed abbandonata a se stessa per propria scelta (colpa).Buona ripresa a tutti!

domenica, agosto 23, 2009

Oggi la partenza



No, non siamo noi i fortunati milionari di Bagnone: solo oggi partiremo per la Toscana. Ci sarebbe piaciuto vincere, ma arriviamo sempre tardi. Sarà per la prossima volta. Magari comprerò anche un biglietto. Certo che tutti quei soldi cambiano radicalmente la vita... Beh, anche la nostra cambierà per una settimana, il tempo dell'ultima vacanza della stagione.
Ierisera abbiamo esagerato con gli amici riuniti per festeggiare l'ultima partenza (della stagione appunto) ed ora chissà fino a che ora dormiranno i novi. Non che abbiamo fretta, ci aspettano dopo le 16 e Torre del Lago, dopo i precedenti massacranti viaggi, è qui dietro l'angolo. Quando non sappiamo dove andare e vogliamo comunque restare vicino finiamo sempre lì, a Torre, anche se ormai non è più la Mykonos della Versilia. Troppo arcimancusiana negli interessi e nelle pretese (non mantenute).Ci piacerebbe fare amicizie per trascorrere giorni allegri in compagnia, ma timidi come siamo ci troviamo immediatamente a disagio tra i nuovi frequentatori snob.Le vacanze sono belle comunque perchè, come scrive Uli nel suo resoconto parigino, sono "un tempo solo per noi, qualche giorno in cui il mondo eravamo soltanto io e lui ed il resto solo un contorno". Bello, eh? Dopo un anno che lui e D. stanno insieme continuano a vivere una bellissima luna di miele. Noi però non avremo come contorno la magnifica Parigi, varrà uguale?
P.S. Non sarà troppo spinta la foto?

venerdì, agosto 21, 2009

Pronti, partenza.........via!



Che giornata strana oggi per me. Non ho particolari motivi per essere contento ma lo sono. Mi scivola addosso tutto, forse aiutato dal sudore che sgorga a gocce e che semino qui e là per la casa mentre, incosciente, sto pulendo fin nei minimi particolari. Noi della vergine siamo così. Quando scatta la molla siamo maniaci dell'ordine e della pulizia. Tutto preciso, tutto deve filare liscio. Non si perdona il minimo imprevisto o il malcapitato che vuole fare diversamente. Quindi approfitto dell'assenza di Ser e mi scateno sotto gli occhi preoccupati di Lupetta che mi segue schivando la pioggia copiosa che cade dal mio corpo. Non puzzo però e nell'aria c'è solo il profumo di un nuovo detersivo eccezionale. Conterrà qualche essenza che agisce sullo stato d'animo, non so, però è piacevole una sniffatina a vuoto. Sarà una nuova strategia di marketing per creare nuove dipendenze. Chi lo sa, di sicuro lo comprerò di nuovo, sperando di non finire in un centro di recupero da dipendenze domestiche, tra casalinghe disperate e gay frustrati. Scherzi a parte. Le riflessioni di Ser. Nel precedente post sono profonde e condivisibili ed aprono la mente ad altri spunti. Siamo così sicuri che noi (gay) riusciamo a rinunciare a parte di noi stessi per far posto all'amore? Ma che amore? Forse è un mio limite, ma prima di spendermi totalmente devo avere qualche certezza. Non sono tipo da salti nel buio in amore. Disposto a modificare la meta sì. Indubbiamente i quarantanni mi spingono verso una serenità interiore che a tratti sembra non lasciare posto ai dubbi ed alle paure che comunque ci sono sempre quando si ama. Se così non fosse non sarebbe amore. E' tempo comunque di nuove vacanze. C'è un pò di incertezza dei Novi, ma non mi pongo il problema....la mia valigia è pronta e non mi manca la voglia di cominciare a viaggiare. Non è blu però! (En)
P.S. E' deciso (last minute): si va a Torre del Lago.




Attempted Entertainment? Bis




E poi, quando il "vecchio" consapevolmente, pur con mille paure e presentimenti, si decide al gran salto nel vuoto, può accadere che, entrati nell'ordinarietà della vita, sia il giovane che, passata l'euforia della conquista, cominci a manifestare i primi segnali di insoddisfazione e irrequietudine. Raggiunto finalmente l' obiettivo tanto più ambito, quanto più difficile da conquistare, il ragazzo col trascorrere del tempo comincia ad avvertire il peso di un legame fortemente voluto forse con eccessiva leggerezza.E' il momento tanto temuto e presagito dal senior: dalla prigione dorata in cui si è volontariamente e testardamente relegato, il giovane prende coscienza dei tanti “giocattoli” precipitosamente abbandonati. Il triciclo ed il pallone (foto) sono solo la rappresentazione del lutto che si fa strada nella sua mente: un po' alla volta, ma con sempre maggior frequenza, appaiono i fantasmi del mondo perduto e con esso la libertà o almeno l'idea, vera o sbagliata che sia, di essa. Poco importa la forma esteriore che assume la nuova nostalgia: sarà l'impellente bisogno di frequentare il vecchio giro di amici etero, nascondendo però la nuova consapevolezza di sè al prezzo di interpretare un ruolo non più proprio, oppure anche un rinvigorito attaccamento alla famiglia originaria che, anziché diminuire col crescere dell'età, come sembrerebbe naturale , aumenta in virtù degli alibi necessari . Sono solo figure, tra le tante possibili, che non sfuggono all'occhio attento e consapevole del daddy che si è lanciato nel vuoto, ma non da completo sprovveduto. Ecco, è da questo preciso momento che l'infatuazione tra i due protagonisti può diventare storia a tutti gli effetti o risolversi invece in un bluff adolescenziale ( o senile, perchè no?). Dipende dalle risorse e dall'intelligenza dei protagonisti, ma forse soprattutto da quel germe d'amore che ha fatto battere i loro cuori all'unisono fino a quel momento. E' solo l'amore che sa e può produrre quelle magiche fantasie capaci di spiazzare le più (apparentemente)razionali previsioni umane. Nulla è però scontato, finchè la mentalità di coppia, il pensare comune, diventa patrimonio di entrambi. E' impossibile quantificare il tempo necessario a giungere a questa svolta decisiva: ogni persona, sappiamo tutti, è diversa dall'altra. La stessa combinazione di persone interagisce in maniera differente. Svariate sono anche le strade che possono condurre all'obiettivo comune che rimane comunque qualcosa di concreto e raggiungibile. In questo la coppia giovane/maturo non differisce da qualsiasi altra coppia.
Probabilmente questa riflessione è un contributo piuttosto scarso al tema della gerontofilia, F. mi perdonerà. Mi basta aver sollevato ancora una volta l'argomento troppo spesso taciuto ed evitato. Non credo, per rispondere a Fras, che 13 anni di differenza siano sufficienti per qualificare una storia gerontofila. C'è, se mai (dipende dall'età anagrafica dei protagonisti), il rischio opposto, quello della pedofilia o, per essere più precisi, della pederastia. Ma questo è un altro argomento...

giovedì, agosto 20, 2009

Attempted Entertainment?

F., l'amico di Pepìto, lamenta che si parli e scriva sempre troppo poco di gerontofilia. Ha ragione, di solito viene prontamente liquidata come una delle forme morbose, se non perverse, della devianza sessuale. Eppure pare essere un fenomeno in crescita tra i giovani non solo gay. Non essendo un esperto, nemmeno stavolta azzardo semplicistiche ipotesi psico-sociologiche sulle cause della sua espansione, mi limito a segnalarla come una realtà bisognosa di approfondimenti, o almeno di non essere presa sottogamba, bollata con troppa superficialità e saccenza soprattutto da chi pone la famiglia tradizionale al primo posto nella scala dei valori preberlusconiani. Naturalmente qui sto riflettendo su amori liberi e spontanei, non mercenari, stile villa Certosa e palazzo Grazioli. Benchè, forse, maturità e potere - non necessariamente politico ed economico- costituiscano spesso un binomio inscindibile agli occhi del giovane, che potrebbe vedere ed essere attratto tout court proprio da una sorta di abilità esistenziale acquisita con gli anni dal presbitero (più vecchio). Il caso dell'attrazione esercitata dal professore/ssa sullo studente/ssa è ampiamente documentato. Piuttosto, che tipo di rapporti si possono instaurare tra persone così anagraficamente diverse? Mi pare di poter sostenere senza timore di smentite (o quasi) che già l'approccio, la fase iniziale, viene vissuta diversamente: mentre il giovane è alla ricerca, magari solo inconsciamente, di un punto fermo, un qualcosa di sicuro cui aggrapparsi, il maturo invece punta ad un semplice attempted entertainment (che poi sarebbe la classica "una botta e via"), ringraziando magari il cielo per l'insperata fortuna occorsa. Non considera la possibilità di una storia, un rapporto stabile, perchè stabilità e giovinezza gli appaiono immediatamente nella loro complessità antitetica. Di solito, se qualcosa inizia, è perchè il più giovane con inimmaginabile pazienza si impegna a smontare una ad una le "certezze" del partner anziano che, un po' affascinato dal mito dell'eterna giovinezza, principia a cedere qua e là, pur continuando a dichiararsi "spettatore neutrale", restio perciò ad ogni coinvolgimento sentimental-affettivo.
Il resto ad una prossima volta perchè mi sto dilungando troppo e fa caldo.

mercoledì, agosto 19, 2009

La "Passione impressa"



« Angie (Angelina Jolie ndr) e io non ci sposeremo fino a che George e il suo partner non potranno farlo legalmente», così il bel Brad Pitt stronca la presunta love story dell'estate tra Clooney e la velina Canalis. Il gay-radar funziona ancora, meno male e si può continuare a sognare il giorno in cui coppie etero ed omo godranno gli stessi diritti. Sognare è fondamentale,vitale: ce lo ha insegnato per tutta la sua lunga vita Fernanda Pivano che,come il vecchio Suonatore Jones dello Spoon River « giocò con la vita per tutti i novant'anni» (dal suo ultimo articolo per Il Corriere).

Non si può smettere di sognare, sarebbe come abdicare alla vita, cedere alla rassegnazione dello squallore della realtà fatta di ignoranza, bordelli di stato, coca a fiumi,invidie, silenzi e corruzioni (e tutto il resto che ben conosciamo). Quanto sia pericoloso un bel sogno lo sanno bene i Talebani, gli studenti di Dio, che con tutti i mezzi cercano di impedire libere elezioni in Afghanistan.


Abbiamo bisogno di continuare a sognare e di impegnarci con tutte le forze a realizzare i nostri sogni e non quelli imposti con la violenza o subdolamente da altri. E' il modo migliore per essere noi stessi, per affermare noi stessi all'interno della società. Già, perchè un vero sogno deve trovare il naturale compimento nella comunità umana, che deve crescere anche grazie alle nostre bellissime speranze. Anche se "al risveglio" non ricorderemo le immagini ed i particolari ci sfuggiranno, resterà forte l'emozione. E' proprio quella la molla che fa crescere. Che fa vivere.
"Qual è colüi che sognando vede,
che dopo ’l sogno la passione impressa
rimane, e l’altro a la mente non riede,
cotal son io, ché quasi tutta cessa
mia visïone, e ancor mi distilla
nel core il dolce che nacque da essa."
(Paradiso,XXXIII)

martedì, agosto 18, 2009

Ai ripari!



Dice che oggi arriverà l'ondata di calore che "si ha quando le condizioni di caldo e umidità persistono per tre o più giorni consecutivi". Temperature di 4 o 5 gradi più alte della media rese ancora più intense dal tasso di umidità.

Occorrerà correre ai ripari, i pochi che abbiamo a disposizione. D'altra parte è estate ed è giusto che sia così: ne godrà il mio neonato palmeto (sono 6 le pianticelle) e le 2 palette di fico d'India, ricordo della recente vacanza calabrese. Il clima è di sicuro meno torrido che in Afghanistan dove le imminenti elezioni danno alla testa ai Talebani, decisi a non tollerare nemmeno una parvenza di democrazia nel Paese.

Dalla Sardegna arriva un fresco venticello dovuto al gelo calato tra i figli di vario letto del nostro ("sbagliato o sbagliato che sia", come dice Benigni, lo è ancora di tutti noi) premier. E' però neutralizzato da Bossi e compari leghisti che approfittano della situazione per sparare provocazioni bislacche una dietro l'altra. E' la conferma della furbizia politica del malandato lider lumbard. A noi, sciagurati cittadini, resta intanto la situazione tale e quale, cioè nulla di buono. Possiamo solo notare le contraddizioni che sono davvero tante. Tra queste, una delle più macroscopiche, è quella della cattogerarchia che, pur non sorprendendo più di tanto, continua ad offrire muto sostegno a Berlusconi ." Con lui, quello che la Chiesa predica ogni giorno è stato contraddetto in maniera chiara e lampante. Si parla proprio di quello che la Chiesa ha più a cuore. La morale, pubblica e privata. Incomprensibile, davvero". (Intervista a Jean-Marie Colombani)

lunedì, agosto 17, 2009

Malinconico lunedì


E' bastato un attimo questa mattina perchè la casa si svuotasse. All'alba En ha accompagnato alla stazione di Milano Lupetto, che è partito per il mare e subito dopo anche Dan è uscito per il lavoro. Siamo rimasti soli lupetta ed io. Continuo a lamentarmi per l'eccessiva ristrettezza degli spazi, ma l'assenza di Lupetto finisce col pesarmi.Che ci posso fare? La mia famiglia è questa e la sua partenza mi intristisce sempre. Scarico il mio stato d'animo su lupetta che sembra partecipare al provvisorio abbandono. Sono solo pochi giorni, poi anche noi partiremo per l'ultima settimana di vacanza. Avevamo pensato a Torre del lago per non sobbarcarci un altro viaggio estenuante, ma siamo riusciti a trovare solo bungalow da 5/6 posti e vorremmo risparmiare. Abbiamo provato a proporre ai pochi amici rimasti a casa di condividere con noi la vacanza, ma già hanno altri impegni o addirittura riprendono il lavoro. Vedremo come risolveranno En e Dan, a me non dispiacerebbe ripiegare sull'Adriatico meno caro, in un alberghetto che non abbia problemi ad accettare lupetta. Mi piace la costa romagnola, così accogliente e alla mano, forse anche perchè mi ricorda l'infanzia, regalandomi, a fine stagione, quella malinconia nella quale mi ritrovo completamente. Piace però poco a Dan per via del mare, che certo non è tra i migliori che abbiamo in Italia. E' però il più pescoso, ammesso che questo serva a qualcosa ai nostri fini (nessuno di noi si dedica alla pesca)... Potrebbe anche essere, dal momento che ci piacciono tanto molluschi e crostacei. Inoltre saremmo vicini ai genitori di En e potremmo scroccare qualche pranzo... Mi affido comunque, come sempre, ai miei compagni che finora hanno organizzato al meglio le nostre vacanze. Ora è meglio che mi dia una mossa: c'è il bucato da fare, la casa da rigovernare. Rimasto solo non ho attenuanti: il dovere mi attende.

sabato, agosto 15, 2009

Ferragosto calante


Davvero caldissimo questo ferragosto! E' giusto che sia così e la tradizione, qualche volta venga rispettata. Mi piacerebbe a questo punto, visto che domani è S.Rocco, si realizzasse il detto popolare :" Per san Rocco Berlusconi fa fagotto", ma temo si debba attendere l'autunno. Una preghiera domani al santo specializzato nella liberazione dalla peste nera comunque ci sta: si sa mai.
Mentre scrivo (19 e qualcosa) i novi si stanno forse finalmente svegliando. Tra poco meno di un'ora abbiamo appuntamento con alcuni amici per la cena ferragostana alla sagra di S.Rocco ( per fedeltà al santo)qui vicino. Già avevamo festeggiato a pranzo, ma senza esagerare. Oggi va così. Per il caffè sono arrivati Mark e Alex che pure non vedevamo da tempo. Pepìto è tornato a casa per essere in forma stasera e così i novi hanno seguito il suo esempio (=dormire). Solo Lupetto ha vegliato con me.
Buona conclusione di ferragosto a tutti (i rimasti nel web)!

venerdì, agosto 14, 2009

Si brinda?




Manca poco a ferragosto, festa attesa da molti, paventata da altri, quelli che restano in città e per i quali Insy Loan azzarda un elogio ferragostano cittadino . Per me, molto più banalmente, significa solo che l'estate sta già finendo.Ed è un peccato naturalmente. Ad ogni modo si tratta di una giornata che si è soliti festeggiare: vedremo cosa organizzare e con chi.
L'atmosfera che si respira in città è comunque davvero strana: sarà l'assenza del solito caotico traffico o chissà che altro, forse una sorta di solidarietà tra i rimasti, più disponibili del solito a scambiare 4 chiacchiere anche con sconosciuti.
Il clima sembra più umano e disteso.
Abbiamo trascorso le ultime tre serate in compagnia di amici quasi tutti in partenza. Ierisera poi, del tutto casualmente, abbiamo rivisto F dopo anni e conosciuto finalmente la sua amica G, di cui avevamo tanto sentito parlare. Erano con Pepìto alla Vetreria, dove anche noi, con fabry, mau e la sorella di En, abbiamo ripiegato all'ultimo. C'è stato solo il tempo di scambiare poche parole, ma è stato ugualmente un incontro simpatico.
Il fatto è che l'estate sta proprio finendo e tra poco torneranno prepotenti i problemi di sempre, il più grosso dei quali mi sembra il premier ancora in carica. Un terremotato aquilano ha già chiesto come alloggio provvisorio una delle sue residenze, Villa Certosa o Palazzo Grazioli. Contemporaneamente c'è una mobilitazione generale per le carceri, dove più di 150 parlamentari hanno deciso di trascorrere il ferragosto. Un cappellano ha persino invitato il papa a celebrare la messa della festa dell'Assunta. Sono segnali premonitori della definitiva ed equa "soluzione Berlusconi"? Speriamo.

giovedì, agosto 13, 2009

Costabella




E così, per un soffio, non abbiamo incontrato Messi e compagno a S.Vincenzo di Stromboli, dove eravamo sbarcati il 4 agosto scorso. Peccato, ci piace incontrare dal vivo, quando possibile, gli amici conosciuti sul web. Sarà per la prossima volta. Il paesino di S.Vincenzo è tanto piccolo che sicuramente ci saremo incrociati lungo la vietta principale o sulla ventosa piazzetta-terrazza , cuore pulsante dell' isola. Di solito non passiamo inosservati grazie alla presenza di lupetta, specialmente se infilata nel marsupio da cui spunta il simpatico musino con lo sguardo visibilmente appagato, perchè tutt'una, anche fisicamente, col suo En, che stra-adora (eravamo solo noi 3, con Lupetto ed appunto lupetta= tot 5).
Messi ci chiede un parere su Capo Vaticano, ma che dire se non ricordare che si trova lungo la costa detta "degli dei" e anche Costabella?«Il tratto di costa che culmina in Capo Vaticano è pieno di storia e di bellezza. Si potrebbe chiamare Costabella con un pizzico di rimpianto e nostalgia» scriveva G.Berto che non sapevo fosse sepolto a S.Nicolò di Ricadi.«Bisogna vedere una volta questo spettacolo sconosciuto nei nostri mari selvaggi, foschi e brumosi» (François Lenormant).

Come ha già raccontato En, abbiamo trascorso una meravigliosa vacanza per cui la Costabella ormai è entrata a pieno titolo negli annales troppiani e non possiamo che consigliare di visitarla per goderne interamente la bellezza ed il fascino "particolare" (aggettivo tipicamente danese). "Perla della costa è Capo Vaticano, importante centro balneare e favolosa area naturale dalla sabbia bianca.
Capo Vaticano ancora oggi si presenta come una località ancora incontaminata che vanta straordinarie bellezze: in soli sette chilometri di acque limpidissime che si tingono di tutte le gradazioni di colori che vanno dal turchese, al blu profondo e all’azzurro, si susseguono panorami di una bellezza di indescrivibile fascino"
(Costabella). E che dire poi di Tropea, altra perla della costa che la tradizione vuole sia stata fondata da Ercole?
L'unico grosso problema per noi che arriviamo da nord è che non si può evitare di percorrere la famigerata Salerno-Reggio Calabria: un vero calvario! La Sicilia invece è a due passi: «l'isola degli aranci sta dall'altra parte celeste e gialla e un poco verde nella sua breve lontananza, e in mezzo c'è un piccolo tratto di mare proprio piccolo ma non ho il coraggio di passarlo, padre non ho coraggio, (...) e del resto non tutti coloro che volevano la terra promessa poterono giungervi, non tutti furono degni della sua stabile perfezione, e così verso sera cerco un posto da dove si possa guardare la Sicilia, di notte l'altra costa è una lunghissima distesa di lampadine con segnali rossi e bianchi (...) ecco qui mi costruirò con le mie mani un rifugio di pietre e penso che in conclusione questo potrebbe andar bene come luogo della mia vita e della mia morte»(Il male oscuro ).
Messi, devi portarci assolutamente B.: sarà una vacanza straordinaria e romanticissima. Garantito.
Foto troppiana dal faro di CV:le spiagge di Grotticelle.

mercoledì, agosto 12, 2009

A testa in giù



Un po' come nella vita, le prospettive cambiano a testa in giù. Si scopre un mondo solitamente sommerso di cui ci si accorge poco o mai addirittura.Non per colpa nostra però,chè siamo fatti per vivere a testa alta. Dan (foto troppiana)si diverte nel mare mosso di Capo Vaticano. Le sue sono evoluzioni ginniche divertenti e spontanee, di puro piacere. Diverso quando un intero popolo è costretto a nascondere la testa, insabbiandola, per non voler vedere e sapere, preferendo vivere a testa in giù, anche se la prospettiva risulta capovolta, innaturale. Lo si può scegliere anche per vergogna, perchè non si ha più il coraggio di guardare la realtà per quello che è. Valori, sentimenti, cultura, società: tutto capovolto. Con la complicità di tutti, anche di chi non esita a difendere presunti principi fondamentali, aggredendo violentemente poveri cristi già combattuti nella propria coscienza di uomini e donne, ma evita poi censure esplicite e dirette, quando è in gioco il suo tornaconto personale e di casta. Così va quest'Italia un po' meno vacanziera del solito che si prepara, controvoglia, ad una resa dei conti pesante in tutti i sensi.

martedì, agosto 11, 2009

A casa!



Ciao a tutti, siamo tornati!
Sono al lavoro. Primo giorno dopo la lunga pausa. C'è molto da fare qui, ma sinceramente ho voglia di prendermi un attimo di pausa e scrivere, rivivendo con voi, i fantastici giorni che abbiamo trascorso in Calabria.
E' stato bellissimo. Tutto è filato liscio. Un' armonia quasi surreale interrotta poche volte da qualche screzio, ma sciocchezze. Lupetta è stata la vera regina. Per la prima volta ha potuto godere di un ombrellone e due sdraio fornite dal villaggio nella spiaggia distante solo 50 metri dall'appartamento. Siamo sempre stati costretti, in passato, a raggiungere spiagge libere distanti per infrangere il divieto di accesso agli amici a quattro zampe, sottoponendoci a lunghe scarpinate sotto il sole e rinunciando alle comodità che una spiaggia attrezzata fornisce.
Il villaggio è davvero grazioso. Piccolo ed accogliente. Ai piedi di un altopiano di fronte alle isole più belle che ho visto finora: le Eolie. Indimenticabili i tramonti, dove il sole affiancava Stromboli per poi sparire nel mare in pochi secondi cedendo così spazio ad un altro spettacolo: la luna. Il mare stupendo, a detta di esperti paragonabile a quello della Sardegna, con il vantaggio di essere più caldo. Con il pedalò abbiamo raggiunto la vicina scogliera per numerosi tuffi tra i tanti pesci che non avevano alcuna paura degli invasori, tant'è che ne eravamo circondati. Pure una medusa non si è fatta mancare di accarezzare il Bronzo di Tropea, Dan, che però non ha fatto una piega, conquistato da un mare così bello. Lupetto invece ne è terrorizzato e preferiva rinunciare ai bagni prolungati limitandosi a toccate e fughe. Solo quando il mare era mosso godeva a lungo, con calma, del bellissimo mare, fidandosi delle mie convinzioni riguardo il moto delle meduse che per non finire sulla spiaggia restavano al largo. Ovviamente non è vero, però Lupetto si è goduto con tranquillità il mare. Ser si è sbizzarrito con il suo aquilone con alterne fortune. E' proprio vero che tuffarsi ogni tanto nelle cose che rimandano all'infanzia fa bene a te e a chi ti sta accanto. Poi l'aquilone è l'immagine della libertà ed un pò anche della vita. Si è tutti in balia del vento e non è sempre possibile capire in tempo quando qualcosa sta cambiando sia in positivo che in negativo. E' stata la nostra quarta vacanza estiva in Troppia, forse la migliore per ora. Siamo più consapevoli e ci conosciamo anche di più. Spiazziamo un pò chi ci osserva, anche se i più pensano ad una coppia di amici separati con figli al seguito. Sinceramente non ci interessa molto e di certo non facciamo nulla per nascondere la felicità di stare insieme e di vivere questi momenti che restano unici.
Unica pecca: abbiamo dormito tanto,troppo, senza però rinunciare alla quotidiana intimità che tanto fa bene al fisico ed alla mente. Ora è faticoso riprendere i ritmi anche se agostani, ma siamo già proiettati alla prossima vacanza, tra quindici giorni. Sarà più movimentata ed aperta a nuove conoscenze. La meta non è il massimo: Torre del Lago. Lì però è possibile lasciarsi andare un po' di più e vivere liberamente il nostro stare insieme. Sarà inoltre l'occasione per nuove conoscenze e frequentare , nel bene e nel male, la comunità gaya tuffandoci in qualche locale del lungo mare. (En)
Nella foto il tramonto dalla nostra spiaggia.Lupetto si è scoperto appassionato fotografo: un po' alla volta pubblicheremo il meglio dei suoi 839 scatti.