domenica, gennaio 25, 2009

Prelati invadenti


"Io credo in un’America in cui la separazione di Chiesa e Stato sia assoluta e in cui nessun prelato cattolico possa insegnare al Presidente (qualora questi sia cattolico) quel che deve fare, e in cui nessun pastore protestante possa imporre ai suoi parrocchiani per chi votare; un’America in cui a nessuna Chiesa o scuola di carattere confessionale siano concesse sovvenzioni tratte dal pubblico denaro oppure preferenze politiche (...).
Io credo in un’America che ufficialmente non sia cattolica né protestante né ebraica; in cui nessun pubblico ufficiale richieda o accetti istruzioni sulla politica da seguire vuoi dal Papa, vuoi dal Concilio nazionale delle Chiese, vuoi da altre fonti ecclesiastiche; un’America in cui nessun organismo confessionale cerchi di imporre, direttamente o indirettamente, la propria volontà al popolo in generale ovvero alle iniziative dei pubblici funzionari, e in cui la libertà di religione sia una e indivisibile
(...).".John F. Kennedy, 12.9.1960.

Mentre viene revocata la scomunica ai 4 vescovi ordinati illegittimamente da Marcel Lefebvre nel 1988, suscitando perplessità in molti fedeli cattolici e persino l' indignazione del mondo ebraico per le dichiarazioni revisioniste e negazioniste sull'Olocausto di uno di loro, il Vaticano già sta col fiato sul collo di Obama, cui non perdona la decisione di ripristinare i finanziamenti statali ad alcune Organizzazioni non governative per il controllo delle nascite. Obama, grazie a Dio (!), può ispirarsi alla saggezza del primo Presidente cattolico americano e continuare ad ignorare il disastroso esempio italiano...

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