lunedì, aprile 30, 2007

Lago Maggiore



Trasferta sul lago Maggiore ieri pomeriggio della famiglia al completo. Bello l'attraversamento della Valganna, verde e rigogliosa in questa primavera "estiva", meno la spiaggia consigliataci da un amico. Comunque c'eravamo tutti e cinque (e anche un po' di nervosismo, per la verità) ed è stato bello uguale, come ci ripete in continuazione En nel suo intaccabile ottimismo: "L'importante è stare insieme".
Io continuo a sostenere che dovremmo arrivare a ritmi più sostenibili: per quanto il mio bisogno di sonno sia sempre stato limitato, credo non si possa dormire , quando va bene, solo 3-4 ore per notte. Sono preoccupato per Dan, il cui lavoro richiede massima attenzione e concentrazione e in più deve affrontare spostamenti in auto anche lunghi. Pure En ha bisogno di essere in perfetta forma, viste le responsabilità ed il periodo particolare che la sua attività sta attraversando. Io stesso necessito di una mente lucida e vigile, ma non faccio testo.
Mi sembra che nei novios ci sia la stessa ansia che imperversa fino a caratterizzare questo nostro inizio secolo: "fare tutto e subito", bruciando le tappe, quasi non ci fosse un domani, percependo il futuro come troppo incerto e nebbioso. Abbiamo bisogno di "una regolata": il futuro lo affrontiamo in tre!
Foto troppiane, Porto Valtravaglia
Da La Vita è bella:

domenica, aprile 29, 2007

FAMILIES NIGHT, la notte delle famiglie


“Bloggers uniti in difesa dei diritti delle minoranze e della laicità dello Stato”.

Accendi, con una candela, la speranza di veder riconosciuti i diritti di tutte le famiglie,di tutte le forme di amore.Sabato 12 maggio parte del mondo cattolico si riunirà a Roma per il “Family Day”. Una manifestazione nata chiaramente come risposta alla proposta governativa dei Dico che vuole promuovere un unico modello di famiglia, quello descritto nel manifesto della CEI. Il “Family Day” è figlio dei “Non possumus”, di una concezione atavica di famiglia che non comprende le famiglie di fatto, le coppie non coniugate che convivono stabilmente, con o senza prole, od anche i nuclei familiari composti da omosessuali o costituiti dal singolo genitore e dai figli riconosciuti.
Noi crediamo che anche a queste altre famiglie vadano riconosciuti i diritti già acquisiti nella stragrande maggioranza dei Paesi europei, nel rispetto soprattutto del sentimento che caratterizza più di tutti queste unioni: l’amore.
Per questo lanciamo, con la forza del dialogo e del “Possumus, il “Families Night”.
La notte che precede il 12 maggio, l’11 maggio alle ore 21,30, accendiamo una candela alla finestra delle nostre case, accendiamo la speranza dei diritti per tutte le famiglie, illuminiamo la notte dall’oscurantismo di chi si ostina a non volere considerare uguali tutte le forme di amore.

Segnalazione:
Ierisera, su Rai3 a "Che tempo fa", p.Alex Zanotelli, un Grande del nostro tempo: sintesi sul blog di Mel.

sabato, aprile 28, 2007

Ponte

Ancora partenze per il nuovo ponte. Pare che le città si svuoteranno, in realtà il traffico è sempre molto intenso su strade ed autostrade. La semplice scampagnata ormai deve prevedere lunghe ore di coda per il rientro. Ci si abitua a tutto.
Noi non abbiamo programmi definiti per i prossimi giorni. En e Dan lavoreranno lunedì e quindi cercheremo di goderci domenica ed il 1 maggio, festa dei lavoratori, rilassandoci nel miglior modo possibile. Se potremo e la giornata sarà magnifica come quella di oggi, non è escluso che torneremo al Ticino, oppure andremo al lago per un tonificante bagno di sole. Intanto i due novios dormono, come sempre appena la situazione lo consente. Dan ha lavorato stamattina, macinando come il solito centinaia di chilometri dopo la notte troppo breve per un vero riposo ristoratore. Come abbiamo ripetuto più volte, abbiamo il problema del tempo che non ci basta mai, neppure sacrificando le ore necessarie di sonno. Chissà come fanno gli altri, come fate voi, a conciliare le quotidiane attività lavorative, il tempo dell'amore e quello delle amicizie. Perchè anche le amicizie vanno coltivate e perciò richiedono tempo. E poi la lettura, l'informazione, lo studio, l'approfondimento personale, la visita a nuovi luoghi, ad importanti mostre, ad eventi imperdibili, etc. Tante, troppe cose da fare col rischio di paralizzarsi di fronte alle svariate opportunità finendo per fare... nulla. Se questo nulla è però l'otium che intendevano i latini, cioè il tempo dedicato a se stessi, allora nulla è perduto: la nevrotica frenesia che sta fuori non ha raggiunto la nostra piccola casetta dove ancora siamo padroni di noi stessi e della nostra vita.
Nella foto gli otia troppiani di Paestum, luglio 2006

venerdì, aprile 27, 2007


Dean Geyer, emergente cantante australiano scoperto da Ivan e da lui rilanciato all'Europa, in I'll be. Canticchieremo presto le sue canzoni? Per ora ci basta guardarlo...

Cambiano i costumi



Occorrerebbe segnalare a Ruini e al suo prestanome Bagnasco i risultati dell'indagine della rivista francese Pref magazine sui nuovi costumi sessuali dei gay a 10 anni dall'introduzione dei PACS in Francia. Se da una parte esistono limiti sempre più spinti alle fantasie sessuali che vengono però praticate in locali specializzati , dall'altra il fatto che ci siano ormai migliaia di coppie conviventi, riconosciute legalmente e magari anche con figli, ha contribuito all'affermazione di una sessualità sicuramente meno prestazionale e più affettiva. Dolcezza e preliminari sono argomenti sempre più frequenti e dibattuti nei tanti forum gay: indubbiamente sta cambiando il modo di vivere dei gay d'oltralpe, sarei tentato di dire che si sta normalizzando, tanto che la stessa industria pornografica gay ha riscoperto il bacio come elemento intrigante e stimolante, contro le usuali ed obsolete scene di sesso a 360 gradi. Nemmeno il terrore dell'aids era riuscito a tanto!(da gay.it)
Nella foto il modello Brandon Mills ripreso da Joe Oppedisano.

giovedì, aprile 26, 2007

Ticino






Ieri un veloce"salto"nella natura del Ticino. Non era proprio giornata da sole nonostante la calura, ma la spiaggetta "nostalgia di Riccione" era discretamente affollata. Ci piace frequentarla di tanto in tanto perchè amiamo il naturismo.

Il giorno dopo

Nessuna retorica, non è il momento delle parole, per questo abbiamo aspettato il giorno dopo.
Il 25 Aprile è per il Paese una data da ricordare nel silenzio e nell'impegno quotidiano. Oggi forse ancor più che nel passato.
Dal blog di Mel segnaliamo un brano di Giovanni Guareschi che tocca il cuore e la mente.

mercoledì, aprile 25, 2007

23 aprile 1987



Era il 23 aprile del 1987. Da circa un mese avevo terminato il servizio militare e, diviso tra il proseguimento dell’università e la ricerca di lavoro, davo il giusto spazio allo svago ed al divertimento. Proprio la notte del 23 aprile insieme ad un amico andai a fare un “giretto” a Como, allo stadio, nota zona di incontri. Capitava spesso di andarci, io allora ventenne ed il mio amico un po’ più grande. Si girava, ci si fermava, si conosceva. Il mio amico, molto salottiero, intratteneva i passanti ed io mi divertivo, tante risate. Mentre chiacchieravamo ai bordi della strada passò a tutta velocità una Renault supercinque grigia, al volante un ragazzo. Sfrecciò talmente veloce da non riuscire a vedere chi fosse alla guida. Poco dopo altro giro…ed ecco che finalmente, a velocità più bassa, riuscii a vedere rimanendo affascinato dell’autista. Così, semplicemente, ho provato una forte attrazione, quella sensazione di agitazione che mi confonde: era bellissimo uno sguardo penetrante. Ma via, non si è fermato. Ad ogni macchina che passava speravo fosse lui, ma niente. Nel frattempo con noi due si sono fermate altre persone, sempre a chiacchierare,ma il mio sguardo continuava ad essere rivolto alla strada, non badavo alle parole. Finalmente è ripassato e grazie ad una persona che chiacchierava con noi si è fermato per salutarla. Il primo sguardo è nato così. Pochi minuti, il tempo di presentarci e poi via ognuno per la sua strada….Ma in me era ormai rimasta la fissa di conoscerlo, di incontrarlo. Non c’è stato giorno dopo quel fugace incontro che non lo abbia pensato, ma non sapevo niente di lui, solo il nome e la professione. Risuonavano in me le poche parole scambiate, la voce, lo sguardo e quell’inconsapevole certezza e paura che qualcosa in me era successo. Quel ragazzo era MoSer! Nei giorni seguenti altre serate passate così ed in me sempre la speranza di incontrarlo. Poi una sera, un mese dopo per l’esattezza, arrivò e, forti di quel primo fugace incontro e dello sguardo scambiato velocemente, nacque in lui il coraggio di fermarsi e di lanciarsi ed in me la voglia di conoscerlo, di approfondire quello sguardo, risentire quella voce Finalmente quella notte ci fu il primo nostro incontro e da allora non c’è stato giorno che non ci siamo sentiti o visti…sono passati vent’anni! Anni intensissimi, noi due così diversi, così in lotta sempre….però anche pronti ed ostinati a difendere quell’amore che ci unisce. Non ci siamo mai arresi….pur nei periodi più duri e bui..in noi sempre quell’unione fortissima che ci ha portati fin qui. Abbiamo speso milioni di parole per affrontare le difficoltà che via via incontravamo, ma poi ci si accorge che non ci sono parole per amarsi: è qualcosa di più forte di più grande al quale ci si può solo abbandonare. Credo che sia proprio questo il motivo che ha consentito ai nostri cuori di aprirsi, di innamorarsi di MoDan. Senza parole, così semplicemente. La ragione si è solo arresa ai suoi limiti.
Poi, amici, è ovvio che le difficoltà, le lotte ci sono ancora, guai se mancassero. Però quell’unione fortissima ora lega magnificamente tre cuori con la medesima intensità e forza. Senza parole.
Vi amo mori!

Vale e Marco


Folla delle grandi occasioni ierisera allo Stregatto di Cantù per festeggiare i compleanni di Vale (26) e Marco (29). Sono talmente giovani che la loro età può ancora essere rivelata pubblicamente. Abbiamo partecipato tutti e tre, anche se nei prefestivi solitamente preferiamo alternarci per presidiare gli "impegni domestici". Era tanto che non incontravamo alcuni amici del gruppo comasco, dallo scontro di calcetto dello scorso inverno. C'erano ragazze arrivate appositamente da Brescia per l'evento, segno del forte affetto nei confronti di Vale. Chiara da Torino. E i cugini di Marco, con fidanzate/i, a testimoniare lo stretto legame familiare.

Meticoloso ed emozionante il rituale dell'apertura dei doni. Vale ha comprato casa, la sua prima casa, quindi ha raccolto oggetti funzionali, indispensabili per l'avvio della nuova vita che comincerà ad ottobre. Marco, raffinato esteta, ha ampliato la collezione di preziosità, tra cui un giradischi che gli permetterà di godere dei numerosi ellepi che possiede. Più che ad una duplice festa di compleanno in molti abbiamo avuto per un attimo l'impressione di trovarci ad una festa nuziale, tanti erano pacchi e pacchettini da scartare ed aprire.
La vita va avanti per tutti, anche per i giovani, eh eh. Si lasciano alle spalle le esperienze brutte che hanno fatto soffrire, mentre restano indelebili nel ricordo quelle belle, che consentono di guardare al domani con serenità e determinazione. Sentirsi circondati dall'amore degli amici è segno di stima meritata e non è poco di questi tempi. Vale e Marco, vi auguriamo, insieme alla felicità, di trovare quello che più desiderate ma, ricordate:
"Le cose preziose non si cercano, si aspettano" (S.W.). Vigilate quindi e... auguri !

martedì, aprile 24, 2007

Ci segnalate che è difficoltoso, se non impossibile, lasciare un commento: abbiate pazienza, se la situazione non migliorerà chiederemo ospitalità altrove. Grazie a Ivàn per l'osso a Mirà (qui)!

Apriamo alla pace: una chiave per Rahmatullah



Una chiave per liberare Rahmatullah Hanefi. Una chiave per aprire alla pace e smetterla con la guerra.Da venerdì sera, in piazza Farnese, in pieno centro di Roma, si raccolgono le chiavi simboliche per aprire la prigione di Rahmatullah Hanefi, l'uomo di Emergency imprigionato dalla polizia afgana per il ruolo svolto nella liberazione di Daniele Mastrogiacomo. Per la sua liberazione e per aprire anche alla pace, vi chiediamo una firma (qui). Per ogni firma raccolta, Emergency aggiungerà una chiave nell'installazione di piazza Farnese.
L'opinione di Emergency è che il governo italiano, troppo compromesso economicamente col governo afghano di Karzai, mantenga un «Inconcepibile sostanziale disinteresse per Hanefi» che, secondo indiscrezioni di stampa, sará condannato a morte, senza aver diritto neppure alla difesa legale, con l'accusa insensata di concorso in omicidio dell'interprete di Daniele Mastrogiacomo.
«Il governo intervenga e faccia sentire la sua voce sul caso di Hanefi. Le accuse lanciate nei confronti del mediatore di Emergency sono indegne. Il governo dell'Unione agisca in modo deciso per chiedere il rispetto delle convenzioni internazionali e per giungere in tempi rapidi alla sua liberazione.» (Pino Sgobio, capogruppo del Pdci alla Camera dei deputati).

lunedì, aprile 23, 2007

Auguri!

6 anni! Miretta ieri ha festeggiato il compleanno nel suo nuovo look estivo, perciò un po' sottotono perchè, come sempre accade dopo la tosatura, un po' si vergogna ed è preda di svariati tic che non hanno consentito un adeguato festeggiamento. Abbiamo perciò deciso di rinviare anche perchè sono imminenti i compleanni di due nostri amici, quindi un'unica megafesta per tutti e tre domani sera.Per qualcuno sarà eccessiva tanta attenzione per la nostra canina, non per noi che la riteniamo membro della famiglia, co-protagonista e testimone degli ultimi 6 anni della nostra storia. Solo chi condivide la vita con altri animali, diversi dagli umani( noi stessi siamo animali, anche se spesso lo dimentichiamo), può capire.
E poi è un'occasione per fare festa, cosa che a noi, troppia, piace molto perchè abbiamo mille ragioni per esprimere la gioia che ci brucia dentro. Stiamo crescendo, certe volte percepiamo quasi fisicamente la nostra evoluzione anche se, come ovvio, è conseguenza di impegno e fatica in alcuni momenti, perchè occorre superare frequenti conflitti, attraverso il confronto/scontro anche duro e doloroso. L'amore è così per noi: dinamico, mai immobile e uguale ad un mese fa e neppure a ieri. Mi capita di pensare che forse pretendiamo troppo, ma poi mi rispondo da solo che non c'è limite alla crescita dell'amore e anche En e Dan proveranno lo stesso grande stupore che sento io per quello che stiamo vivendo. Sarà sufficiente per farmi perdonare il continuo premere sull'acceleratore, dal momento che voglio sempre di più?
Mirà (con l'accento alla francese) condivide pienamente tutti gli stati d'animo della nostra famiglia, gioendo e soffrendo con noi senza chiedersene la ragione, semplicemente amandoci senza limiti, come solo lei ( e tutta la sua specie) sa fare. Auguri, Miretta, ti vogliamo bene!

domenica, aprile 22, 2007

Overdose


Rieccoci in una bellissima domenica di fine aprile, dopo un silenzio che abbiamo ritenuto necessario per prendere le distanze dalle tante chiacchiere della vita. Principalmente quelle della politica, nazionale ed internazionale, che finiscono non solo per annoiare, ma persino nauseare, costringendoci a decodificare e demistificare continuamente per capire i reali accadimenti nascosti dietro fumose parole insensate. Così meglio dire che le guerre noi, popoli civili e progrediti, le facciamo esclusivamente per motivi umanitari, quasi “ci toccano” in forza del nostro viscerale amore per la libertà anche altrui. Non ci possono, loro i governanti, rivelare brutalmente che invece sono necessarie per tentare di salvare un sistema economico che sta toccando il fondo. Mistificare è quindi la parola d’ordine, sia per la destra che per questa sinistra di potere: nessuna differenza. Succede poi, in un modo o nell’altro, che la verità venga a galla ed allora via a compiere una nuova operazione di immagine che copra truccando. Tanto noi, cittadini, crediamo a tutto quello che ci conviene.
C'è il rischio di riproporre anche nella vita personale e nelle relazioni quotidiane uguale filosofia che mira alla salvaguardia di se stessi e della società.
Vivere è così da sempre (lo rivela la stessa etimologia di persona), ma in questo post moderno è ancora più evidente il bisogno di nascondere il vuoto, conseguenza anche del crollo delle ideologie.
Capita che ogni tanto si vada in overdose di chiacchiere ed allora diventa vitale “tirarsi fuori” almeno per un po’. Per recuperare i rapporti personali che rischiano di essere inghiottiti dall’abitudine generale alle operazioni di superficiale maquillage. Abbiamo fame di altro: le chiacchiere devono cedere il posto al dialogo che è sempre costruttivo, anche se faticoso, coinvolgendo la persona fin nella sua nudità indifesa.
Per noi, novios, la temporanea uscita dal mondo consente, come forse a tutti, di ritrovare noi stessi, le nostre singole identità e quella di troppia, sempre in via di evoluzione e crescita.Sono momenti intensi in cui "gioia e dolore hanno lo stesso sapore". Rinfrancati, possiamo poi tornare ad immergerci nella realtà della polis che non ci soddisfa pienamente e che frequentemente critichiamo, non riconoscendoci pienamente in essa, ma che condividiamo con tutti gli altri uomini. Questa è la vita che può e deve essere bella per quanto dipende da noi, perché unica, la sola che abbiamo a disposizione.

martedì, aprile 17, 2007

Destinazione cinque x mille



La Legge finanziaria per il 2006 (Legge 23 dicembre 2005, n. 266) ha previsto, a titolo sperimentale, l'opportunità per il contribuente di sostenere la ricerca e il volontariato destinando il 5 per mille dell'IRPEF dovuto all'erario similmente a quanto già previsto per l'8 per mille.Le attività che possono essere sostenute sono quelle del volontariato, della ricerca scientifica, sanitaria e universitaria e delle attività sociali attivate dal proprio Comune di residenza.Il concetto è abbastanza rivoluzionario poichè il 5 per mille permette al cittadino di indirizzare una quota dell'imposta dovuta allo Stato trasferendo quote di potere e di responsabilità dallo Stato alla società anzi, ai cittadini stessi e alle loro organizzazioni.Infatti, in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, il contribuente può apporre la propria firma a fianco dell'opzione prescelta (nel caso delle Onlus l'opzione è la casella "a") e, se ha individuato l'ente che intende beneficiare, deve riportarne il codice fiscale.
Tale scelta NON determina maggiori imposte da pagare.

Dove:nei modelli UNICO persone fisiche 2007, 730/1-bis redditi 2006, e integrativo CUD 2007Come fare: 1. apporre la tua firma nella casella a sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus)2. nella medesima casella apporre il codice fiscale dell'Organizzazione prescelta.

Vi proponiamo tre possibilità tra le tante valide e sostenibili:

  • EMERCENCY , codice fiscale 97147110155;

  • LILA (Lega italiana lotta AIDS), codice fiscale 97056650589;

  • CIAI (Centro italiano di aiuti all'infanzia), codice fiscale 80142650151;

lunedì, aprile 16, 2007

Resisti!




Anche la luna si è spenta,
Ne ha abbastanza di noi,
Di queste incertezze Noi siamo ubriachi ormai.
Hai forse in mente qualcuno Che riesce a comprenderti,
Decidi stanotte se puoi…
Se tu puoi…stanotte!!!
…Pazzi, volersi spiegare Il silenzio che c'è.
Correre, correre dietro a un miraggio perché…
Perché ti trema la voce, Mentre dici che te ne vai…
Tu così forte non sei, Se stai qui, stanotte.
Sguardi curiosi Si muovono nervosi, gli amanti.
Un altro letto, Diventerà un dispetto, tra amanti.
Ma, Si ritornerà qui, Ad accettarsi così, Con questi no e questi si!
Resisti, Fammi sentire che esisti,
Ne abbiamo avuti di momenti tristi,
Non lasciamoci andare cosi,
Un miracolo no!
Ma tentare si può.


Resisti, Alle mille allettanti promesse,
Di stagioni poi sempre le stesse,
Cambierò, dimmi che cambierai.
E che la gente si perda Quella gente è sorda.

Resisti!

Se cerchi altrove un sorriso che fiorisce anche qui!
E fra le vetrine di niente ti perdessi così.
Torna a giocare all'amore E con l'amore a difenderti…
Decidi stanotte, se puoi, Se tu puoi : stanotte!!!
Resisti, E che la luna ci basti,
Questa luna che non ci ha più visti,
Non lasciamoci andare così, Un miracolo no!


Ma tentare si può : Resisti!!!
R.Zero

venerdì, aprile 13, 2007

Gerenziana


A Como, notoriamente, non c'è il mare. Solo il lago. Ma è un'altra cosa. Ci dobbiamo accontentare della fantasia e dei ricordi per il momento. Con il caldo e la bella stagione, qualche domenica sul Ticino per vivere l'illusione di crogiolarsi su una spiaggia toscana o addirittura lampedusiana. La sabbia c'è, l'acqua pure, il sole non manca se si sceglie la giornata giusta. Quello che difetta è l'aria, immobile, a volte persino opprimente.E poi sembra più Riccione per la verità, tanto è affollata di umanità specialmente gaia. Ma è bello uguale o quasi.

Stasera viene l'amico Gere a presentarci il nuovo "fidanzato". Da quando si è scoperto omo-orientato, tre anni fa, si è innamorato a ripetizione e a ripetizione ha abbandonato o è stato abbandonato, con tutti i riti del caso, lacrime a fiumi ogni volta. Ma in men che non si dica ..."Et voilà, il nuovo grande, unico amore!". Ero rimasto due settimane fa all'ultimo fidanzato, siciliano, gelosissimo e possessivo a sentir lui: sarà lo stesso che ci farà conoscere stasera? Non ci giurerei. Per l'occasione ho infornato una torta di riso (in suo onore la chiamerò Gerenziana) la cui ricetta era seppellita da qualche parte nella mia memoria. La pasticceria richiede puntigliosa precisione, si sa, meno la mia memoria che è più blanda e per certe questioni che non considero fondamentali raccogliticcia, nel senso letterale: ho raccolto qua e là nella mente quelle che mi parevano informazioni relative alla ricetta da realizzare. Tra una decina di minuti sfornerò e farò una prima valutazione del risultato, quella estetica. L'altra, quella del gusto, è rimandata a stasera ovviamente.
Spero non vi scandalizziate: mi piace inventare, usare l'immaginazione e la creatività in cucina come nella vita, specie nell'amore. Chi ha sperimentato la mia cucina il più delle volte è rimasto soddisfatto (vero, Rob?). Certo qualche volta capita che non tutto si amalgami alla perfezione, ma uscire dagli schemi, preconfezionati e sicuri, comporta sempre qualche rischio. Considero certe ripetitività (alcune sono importanti e fondamentali)come assenza di fantasia e forse anche un po' come rassegnata carenza di intelligenza. Sarà che sono cresciuto tra scritte inneggianti Marcuse e la libertà, non voglio vincoli, almeno là dove è possibile non averne. Anche in amore creatività e fantasia sono fondamentali. Pure in questo campo mi piace sbizzarrirmi coi novios che pare apprezzino molto, tanto da sviluppare sapientemente gli imput solo accennati.
Ci fosse un po' più di fantasia anche in politica!
Foto della Gerenziana appena sfornata e gruppo di bagnanti in posa.

Italiani, europei di serie D


Ormai in fatto di diritti il nostro Paese è in piena retrocessione. Leggete il post Questa è l'Italia di art_693 (Ivan) se ancora non siete convinti.

Sempre più giù, sempre più giù, ma pare non interessi ad alcuno. Finchè non siamo toccati nel portafogli... niente rivoluzione.

La sindaca Moratti intanto vuole la guerra con la Cina, dimenticando i grossi affari che ci legano indissolubilmente alla potenza asiatica (La Repubblica). Ora poi che il non rispetto dei diritti elementari ci accomuna a quel Paese più che a qualsiasi altro della Comunità europea, meglio tenercelo buono!

giovedì, aprile 12, 2007

Ripresa


Con oggi siamo tornati definitivamente alla realtà quotidiana: anch'io, ultimo dei novios, ho ripreso il lavoro, la vacanza resta ormai un bel ricordo immortalato dalle tante foto. Anche per me non è stato facile: mentre moEn e moDan veleggiavano da stamattina, via sms, in alto mare, io ho dovuto fare i conti con il solito rimbecillimento degli studenti, postumo di ogni vacanza. Cosa avranno appreso del mio solitario impegno espositivo durato 4 ore consecutive (2+2) resta, per ora, un mistero. L'impressione che mi pareva di cogliere di tanto in tanto era di un vaneggiante monologo personale a mio esclusivo beneficio, loro, i giovani, erano altrove. In quei momenti di consapevolezza già mi vedevo vecchio(beh solo tra qualche anno) alla ricerca disperata di un pubblico qualsiasi cui riservare la mia ardente passione oratoria mortificata dalla perdita del ruolo sociale. Mi salvano dai tristi pensieri i sogni che coi novios si coltivano incessantemente. Dovesse andare male, aprirò 3 o 4 blogs nell'illusione di continuare ad esercitare l'amatissima arte dialettica, pur sapendo che saranno sempre monologhi mascherati, grazie alla possibilità dei liberi commenti.
Mi viene in mente, per una strana associazione, che nei viaggi in auto coi novios sono ormai sistematicamente relegato "dietro", sui sedili posteriori, con la scusa della mia eccessiva apprensione quando non sono io alla guida. In questo modo moDan e moEn spadroneggiano con la radio, dandosi reciprocamente il cambio alla guida ed intrattenendo conversazioni da cui sono ovviamente tagliato fuori. Ma non me la prendo, il più delle volte mi piace la sensazione di essere scarrozzato dai miei due jambonini. Devo solo evitare di guardare il tachimetro e abbandonarmi fiducioso (e un po' incoscientemente) nelle loro mani. Poi si lamentano se al termine del viaggio risulto un poco nervoso! Vabbeh, amare significa anche questo; alla peggio, in certi momenti, chiudo gli occhi sperando nella fortuna dell'autista di turno non potendo contare su protezioni divine, visti i veti imposti da Ratzi e C. all'Onnipotente. A proposito di Ratzi, navigando qua e là nel mondo (del web, ovviamente), ho trovato l'appello (magari un po' ingenuo, ma deciso) di un brasiliano per scongiurare la prevista visita papale nel suo Paese. Ve lo propongo così come è perchè comprensibile:
"Ajude a protestar contra a visita do rato Ratzinger ao Brasil. Esse estrume humano nazista, que atende pela alcunha de Papa Bento 16, personifica todo o mal do mundo. É um dos expoentes dos arrogantes comedores de hóstia, que se julgam donos da verdade e dedicam toda sua pobre existência a infernizar a vida dos excluídos de sua fé infantil: ateus, mães solteiras, desquitados, homossexuais, libertários sexuais, adeptos do controle de natalidade etc. Por favor, encaminhe seu protesto para: contato@visitadopap a.org.br".
Sono un po' indeciso se sostenere la richiesta o se invece pretendere che la sopportazione di quell'uomo venga equamente divisa tra i vari Paesi cattolici. Voi che dite?
Foto troppiana del recente viaggio.

mercoledì, aprile 11, 2007

Votiamo Benigni!


Il Governo, l'attuale ma anche il precedente, è stato sbugiardato a proposito dei riscatti pagati per i "nostri"sequestrati. Torsello è un esempio: il sottosegretario alla Difesa, Lorenzo Forcieri, aveva negato il pagamento: "Non mi risulta in alcun modo" (La Repubblica).Così anche la Responsabile dell'Unità di crisi, Belloni (Ansa). Gino Strada smentisce clamorosamente (Il Corriere della sera). Quante altre menzogne ci avrà raccontato questo Governo e su cosa? In altri Paesi sarebbe già caduto, ma qui no. Qui noi sopportiamo tutto, tanto non reagiamo.Chi comanda davvero in Italia? Certo non il popolo attraverso i suoi inetti rappresentanti.

Intanto lo staff straniero di Emergency ha lasciato l'Afghanistan:"Quando il governo del paese in cui lavori si pone come nemico - dice Gino Strada spiegando i motivi della scelta - non ci sono le condizioni di sicurezza per continuare a lavorare"(La Repubblica).

Per fortuna c'è Roberto Benigni, approdato a Roma con il suo TuttoDante, "perché compito del comico è difendere il proprio Paese da chi lo governa". Anche il sommo poeta "che fra l'altro nel Trecento venne a Roma per dire al Papa di non occuparsi degli affari di Stato- come vedete la Storia non è cambiata(...), si occupava d'attualità, metteva in versi quel che accadeva ogni giorno".
Possiamo andare avanti così, contando sui comici, sia pure grandi, per ottenere di essere realmente rappresentati da qualcuno?
In foto Benigni benedicente dal Campidoglio.

Predica bene e ratzola male



C'è poco da fare: nel nostro Paese ha ragione chi urla di più, chi usa la violenza verbale e chi controlla i media di cui si serve per tuonare i propri diktat. Sempre le stesse persone, lo stesso potere. Naturalmente "ha ragione" senza ragioni, si impone e basta. Chi propone qualcosa di diverso non viene censurato, ma semplicemente eliminato, come se non esistesse. E' il caso di Daniel Maguire, docente di teologia morale alla Marquette University dei Gesuiti, che propone una posizione cristiana diversa da quella comunemente sbandierata. O come il film di Sara Ballerini e Luna Coppola, Predica bene e ratzola male, nato da un'idea novembrina e diventato poi un vero e proprio documento sulle unioni civili e sulla schizofrenica campagna omofoba della gerarchia cattolica di cui la nostra classe politica, laica solo a parole, è succube. E' stato proiettato in prima e unica assoluta a Bologna, senza nemmeno il patrocinio del Comune e della Regione (sinistra) e poi mai più.
Niente è più fastidioso di questa finta libertà controllata.

martedì, aprile 10, 2007

"Deux jambons"

Su e giù la scalinata del Palais des Festivals, avanti e indietro lungo i 2 km de La Croisette, ma la scrittura non è arrivata ugualmente dopo tanto scarpinare. Evidentemente nessun regista, produttore o talent scout era a Cannes quel giorno, mentre moDan e moEn, solitamente pigri come i bradipi, tentavano la via del cinema. Meglio così: li ho riportati a casa entrambi, dopo averli seguiti immortalandoli in ogni dove, come solo un innamorato può fare. Alla fine, non se ne abbiano a male, la vera star è stata lei, Mirà, ammirata e flirtata da tutti i canini francesi, tanto che, solo per l'occasione, ha accettato di farsi fotografare sotto la leonessa.


Sono stati giorni straordinari anche se iniziati con una falsa partenza, una noiosissima pioggia e il traffico delle grandi occasioni per i continui cantieri lungo la Liguria. Il nervosismo si è manifestato all'arrivo e per tutta la serata.La colpa, ammetto, è stata principalmente mia che ho persino dimenticato di rispettatare la tradizione della troppia ad ogni nuovo sbarco, dispiacendo in particolare Dan che ama la sicurezza delle consuetudini. Superata la tensione, ci siamo poi finalmente abbandonati al clima meraviglioso e festaiolo della Costa, recuperando il tempo sprecato. Naturalmente come tutte le vacanze i giorni sono trascorsi velocemente tra escursioni, pause di riposo (quelle di griDan sono lunghissime) e giochi troppiani. Tra le visite, bellissima quella al Massif de l'Estérel con le rosse falesie che arrivano fino al mare creando paesaggi da sogno e romantiche spiagge. Tra i giochi, ha impazzato per tutto il periodo quello da me ribattezzato, in omaggio alla grandeur francese, dei "deux jambons". Magari un'altra volta lo spiego. Ci sarebbero divertenti aneddoti da raccontare, ma lascio ai novios il compito, se ne hanno voglia e superano la risaputa pigrizia. A me basta la certezza che questi 6 giorni trascorsi interamente insieme ci hanno unito ancora di più.

Vergogna!


Siamo tornati dopo una magnifica vacanza in Cote d'azur, lontani dalla vita di tutti i giorni. Avrei voglia di raccontare, per riviverli, i tanti momenti appassionati e divertenti, ma subito l'entusiasmo è spento dalla preoccupante aria che tira nel Paese, documentata dalle cronache appena lette. Come anticipato in Appelli per la Chiesa valdese, l'ostilità della gerarchia cattolica nei confronti dei DICO comincia a dare frutti di violenza ed appaiono qua e là scritte omofobe che ricordano tristi precedenti in Germania e anche in Italia. Un ragazzo di appena 16 anni, Matteo, "è stato suicidato" a Torino dal clima pesante costruito intorno a lui dai compagni di classe, adolescenti che immediatamente hanno assimilato il clima verbalmente violento degli adulti. «Non doveva andare così», ora piangono, ma intanto Matteo è morto soffrendo la crudele cattiveria di chi gli stava intorno. La scritta apparsa sul portone della cattedrale di Genova indirizzata all'arcivescovo Bagnasco, portavoce dell'ostilità vaticana, suona come monito puntualmente non recepito: gli aridi pastori italiani non conoscono rimorso e continueranno ad offrire agli squallidi politici motivazioni per fomentare divisione e intolleranza. Ancora una volta sembra che a prevalere siano coloro che urlano di più avendo a disposizione tutti gli strumenti possibili. Non la ragione, come mai è stato in questi casi.


Nella foto a sx scritte omofobe a Milano, libreria Babele, a dx Genova, portone della cattedrale.

lunedì, aprile 09, 2007

mercoledì, aprile 04, 2007

Auguri!


Los tres novios
augurano a tutti gli amici
Buona Pasqua!

martedì, aprile 03, 2007

Perchè?


Tutte le disgrazie, le guerre, le ingiustizie del mondo urlano dolore e disperazione. Perchè? Anche se la cattiveria dell'uomo può in parte spiegare la miseria che colpisce puntualmente i più deboli ed indifesi, il grido di dolore dell'umanità si leva alto nel cielo nel tentativo di raggiungere la Divinità, qualunque sia il nome con cui è riconosciuta.
"Perchè, Dio, il male, se sei giusto e padre?", gridano anche i cristiani.
Il Dio di Gesù Cristo offre una risposta che spiazza perchè non è secondo i canoni tradizionali della ragione che ci aspetteremmo. Senza microfoni, presunzione e vanteria offre all'uomo, umilmente e silenziosamente, di convidere Lui stesso tutto il male della storia:" Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi,non splendore per provare in lui diletto. Disprezzato e reietto dagli uomini,uomo dei dolori che ben conosce il patire,come uno davanti al quale ci si copre la faccia,era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato,percosso da Dio e umiliato."(Is 53,2b-4).
Sicuramente è la più grande dimostrazione possibile d'amore che nemmeno l'aridità dei cuori di tanti suoi discepoli può offuscare. E' anche una provocazione ad allargare gli orizzonti per imparare ad amare davvero, oltre la cerchia dei soli amici e conoscenti. Le guerre che vedono anche il nostro Paese coinvolto, anche se mascherate da intenzioni umanitarie, non ci lasciano tranquilli nemmeno in questi giorni di vacanza.

lunedì, aprile 02, 2007


RAHMATULLAH E ADJMAL
LIBERI

Lunedì


Uff, i novios sono in fibrillazione da giorni per l'imminente partenza ed io invece mi lascio prendere dalla nostalgia di casa anticipata! Come sempre in queste occasioni. So che una volta partito mi lascerò andare e mi godrò la vacanza, ma la partenza è sempre un momento difficile per me. Sarà la pigrizia? Bah, intanto devo sopportare la loro agitazione ed essendo (loro!) già in ferie me li ritrovo qui superattivi e mai fermi. Oggi però c'è il sole e questo aiuta, non so se loro o me o tutti e tre. Immagino la felicità di Ivan a Vicenza, sperando che anche là il tempo sia bello come qui. Prima o poi conosceremo lui e Fa e tutti gli amici con cui abbiamo una frequentazione per il momento solamente virtuale: il grande Mel, dotto ed appassionato collega dalla bellissima Sicilia, Francesco da Lampedusa, uno dei primi amici conosciuti nel mondo internauta e tutti gli altri che non posso elencare.

Poi ci sono i nostri amici di qui, quelli che possiamo frequentare perchè la vicinanza lo consente. Ne abbiamo conosciuti tanti, frequentati molti, anche troppi per il nostro stile pantofolaio. Succede poi inevitabilmente che si resti più legati a quanti in qualche modo sono più vicini a noi per stile di vita. La diversità è una gran ricchezza anche nell'amicizia, ma occorre ci sia qualche punto in comune per trovare reciproco interesse. La passione per il dialogo, per il confronto dialettico sono senz'altro elementi fondamentali. Limitarsi al semplice divertimento, al "riempimento" del tempo libero invece non basta: alla fine viene a noia, specie se non c'è uguale intesa.
Siamo soliti ripetere tutti che "il nostro mondo" è difficile, che raramente nel nostro ambiente si possono costruire amicizie, che c'è troppa invidia, troppa competizione, troppa insoddisfazione, troppa ...paura. Può darsi, anzi sicuramente è ancora in parte così, ma ora che non siamo più costretti alla clandestinità, al nascondimento e alla solitudine, tocca a noi darci una mossa, cominciando a cambiare le situazioni che ci mantengono in uno stato di sottomissione, come quando finalizziamo ogni relazione o luogo alla ricerca del puro piacere fisico per non sentirci soli. Ma ci vorrà del tempo, le abitudini sono lunghe a morire, si dice.

domenica, aprile 01, 2007

Appelli per la Chiesa valdese



Continuano senza tregua articoli, commenti, talk show pro e contro la Nota pastorale CEI antiDICO. Micromega in edicola propone due Appelli, uno laico ed uno cattolico,perché in occasione della denuncia dei redditi i cittadini compiano il gesto simbolico di non dare l’otto per mille alla Chiesa cattolica e di devolverlo invece alla Chiesa valdese. Tra i primi firmatari ci sono personaggi noti della cultura, dello spettacolo e della stessa Chiesa cattolica. Anche noi possiamo firmare qui.


Mi chiedo se tutto questo scrivere, parlare, discutere alla fine servirà a qualcosa,qualsiasi decisione verrà dai nostri politicanti in Parlamento. Se grazie al continuo bombardamento dei media, le polemiche finiranno per contribuire alla crescita in questo Paese di una mentalità più aperta, di una cultura non modestamente tollerante, bensì di vero rispetto reciproco. L'ostilità della gerarchia cattolica nei confronti del riconoscimento delle unioni sessuali sicuramente offre a certi personaggi che non spiccano per intelligenza ( Prosperini e simili) lo spunto per pericolosi estremismi e farneticanti tesi, ma la gente comune, costretta a pensare situazioni magari mai considerate prima, credo sia naturalmente più disponibile a sostenere il diritto alla diversità. Forse ancora di più per i toni minacciosi e farisaici, oltre che per la mancanza di ragioni reali, dei gerarchi cattolici.Mi sembra di cogliere i segni di questa umanità popolare in tante piccole situazioni e contesti. Già in passato i cittadini italiani hanno sostenuto leggi contro gli anatemi episcopali. Lasciamoli urlare, tuonare, minacciare: non fermeranno lo sviluppo civile, potranno solo rallentarlo.


Intanto prendiamo atto che finalmente il papa ha detto che "non può stare vicino a Dio chi si sporca con corruzioni e tangenti".(La Repubblica) Meglio tardi che mai. La dichiarazione varrà sicuramente anche per certi politicanti sedicenti cattolici che speravano, votando no ai DICO, di tacitare la coscienza.

Arte sul lago


Sabato 7 Aprile, alle ore 21.00, a Menaggio presso la D'Art Visual Gallery in via Leone Leoni 21, inaugurazione della mostra espositiva

"Human Touch"

la figura tra pittura, scultura, fotografia.


La mostra resterà aperta dal 7 al 22 Aprile.