mercoledì, aprile 25, 2007

23 aprile 1987



Era il 23 aprile del 1987. Da circa un mese avevo terminato il servizio militare e, diviso tra il proseguimento dell’università e la ricerca di lavoro, davo il giusto spazio allo svago ed al divertimento. Proprio la notte del 23 aprile insieme ad un amico andai a fare un “giretto” a Como, allo stadio, nota zona di incontri. Capitava spesso di andarci, io allora ventenne ed il mio amico un po’ più grande. Si girava, ci si fermava, si conosceva. Il mio amico, molto salottiero, intratteneva i passanti ed io mi divertivo, tante risate. Mentre chiacchieravamo ai bordi della strada passò a tutta velocità una Renault supercinque grigia, al volante un ragazzo. Sfrecciò talmente veloce da non riuscire a vedere chi fosse alla guida. Poco dopo altro giro…ed ecco che finalmente, a velocità più bassa, riuscii a vedere rimanendo affascinato dell’autista. Così, semplicemente, ho provato una forte attrazione, quella sensazione di agitazione che mi confonde: era bellissimo uno sguardo penetrante. Ma via, non si è fermato. Ad ogni macchina che passava speravo fosse lui, ma niente. Nel frattempo con noi due si sono fermate altre persone, sempre a chiacchierare,ma il mio sguardo continuava ad essere rivolto alla strada, non badavo alle parole. Finalmente è ripassato e grazie ad una persona che chiacchierava con noi si è fermato per salutarla. Il primo sguardo è nato così. Pochi minuti, il tempo di presentarci e poi via ognuno per la sua strada….Ma in me era ormai rimasta la fissa di conoscerlo, di incontrarlo. Non c’è stato giorno dopo quel fugace incontro che non lo abbia pensato, ma non sapevo niente di lui, solo il nome e la professione. Risuonavano in me le poche parole scambiate, la voce, lo sguardo e quell’inconsapevole certezza e paura che qualcosa in me era successo. Quel ragazzo era MoSer! Nei giorni seguenti altre serate passate così ed in me sempre la speranza di incontrarlo. Poi una sera, un mese dopo per l’esattezza, arrivò e, forti di quel primo fugace incontro e dello sguardo scambiato velocemente, nacque in lui il coraggio di fermarsi e di lanciarsi ed in me la voglia di conoscerlo, di approfondire quello sguardo, risentire quella voce Finalmente quella notte ci fu il primo nostro incontro e da allora non c’è stato giorno che non ci siamo sentiti o visti…sono passati vent’anni! Anni intensissimi, noi due così diversi, così in lotta sempre….però anche pronti ed ostinati a difendere quell’amore che ci unisce. Non ci siamo mai arresi….pur nei periodi più duri e bui..in noi sempre quell’unione fortissima che ci ha portati fin qui. Abbiamo speso milioni di parole per affrontare le difficoltà che via via incontravamo, ma poi ci si accorge che non ci sono parole per amarsi: è qualcosa di più forte di più grande al quale ci si può solo abbandonare. Credo che sia proprio questo il motivo che ha consentito ai nostri cuori di aprirsi, di innamorarsi di MoDan. Senza parole, così semplicemente. La ragione si è solo arresa ai suoi limiti.
Poi, amici, è ovvio che le difficoltà, le lotte ci sono ancora, guai se mancassero. Però quell’unione fortissima ora lega magnificamente tre cuori con la medesima intensità e forza. Senza parole.
Vi amo mori!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, En, mi hai commosso!Ricordo perfettamente quella sera e persino il disappunto di trovarti già in compagnia. Non sapevo che P. era solo un caro amico e nulla più.Non sapevo nemmeno che mi sarei potuto innamorare di un uomo e che la mia vita sarebbe cambiata per sempre. Tante lotte, tante parole, è vero,ma anche tanta passione che non è venuta meno col passare degli anni, anzi.Se tutto ciò è stato possibile è soprattutto merito tuo, della tua capacità infinita (o quasi)di sopportazione. Grazie, mo, ti amo!
ser

Anonimo ha detto...

Caspita vent'anni! Io godo dei frutti che il vostro amore ha piantato nella terra della vostra vita. Vivo dei vostri ricordi pronto a catturare tutte quelle discusssioni/scontri che vi hanno portato al nostro incontro. Stati d'animo che vivo, che mi avete donato. Ogni giorno si crea tra di noi qualcosa di nuovo sempre più forte. Passi incerti a volte, anche sbagliati, ma ogni storia è un capitolo a sè, fanno parte di ogni realtà che l'unione di persone porta. Oggi festeggio con voi quel giorno che fa parte di me! vi amo!
Dan

Anonimo ha detto...

Rimango stupefatto e ammirato da così grande forza.
Complimenti! :-)
MEL

Ivan ha detto...

Che bello leggere queste cose... 20 anni... un'attimo... una vita... Continuo a pensare che si sa già al primo impatto che "quella" è la persona giusta, qualunque siano le silmilitudini, le differenze, gli ostacoli, il tempo ed il luogo. Come se si sapesse anche prima, da sempre.
Fortunati quelli che riescono a vivere la vita con intensità nel bene e nel male, fortunati chi sa ricevere e chi sa dare. Tra 20 anni ben poco sarà cambiato fondamentalmente anche se tutto sarà diverso in apparenza.
E una bellissima ricorrenza, e l'apertura a MoDan la rende più ricca ancora, lui che fa parte di voi come voi di lui.
Un bacio
Ivan