lunedì, giugno 30, 2008

I miei due novios


Oggi è il compleanno del Lupetto, come ha già anticipato En e stasera lo festeggeremo in famiglia come si conviene. Con gli amici ha già festeggiato sabato sera, quindi ora tocca a noi.
Il nostro stato d'animo è quello descritto da En nel post di sabato. Sarà anche l'occasione per celebrare il suo recente successo scolastico.
Ieri non siamo andati al Ticino: eravamo troppo stanchi perchè avevamo fatto l'alba e sono bastate le brutte previsioni metereologiche per deciderci a restare a casa. I temporali sono arrivati e con loro la visita di Francesco che non vedevamo da almeno 16 anni. Gli abbiamo fatto conoscere Dan e lui ci ha presentato il suo compagno,Giorgio.
Stamattina sono un po' malinconico, i novi ovviamente lontani, al lavoro. Sono così diversi tra loro in tutti i sensi, ma mi strapiacciono sempre troppo. En, l'avrete notato anche voi, semplice ed immediato, riesce a parlare dritto al cuore.Non si perde in chiacchiere come me. Da oltre 20 anni mi sopporta col suo carattere positivo che non sa mantenere rancori e nemmeno musi lunghi per più di un'ora. Dan, più difficile e coriaceo, per difendersi spesso attacca e come me, quando convinto delle sue ragioni, non cede a costo di star male dentro.Sono così diversi, eppure esercitano un fascino ed una attrazione fortissima su di me che, più vecchio,non finisco mai di stupirmi per l'amore che mi dimostrano e che trovo sempre straordinario. Sono davvero dei giganti. Anche fisicamente, tanto che tra loro mi sento un nanetto nonostante sia la mia statura ad essere nella norma. Ma nanetto mi sento anche in amore in mezzo a loro, con tutto da imparare, anche quando il testardo orgoglio mi impedisce di riconoscerlo.Sono bellissimi ai miei occhi (ma non solo ai miei) e altissimi appunto, per cui sono costretto a continue acrobazie, a volte anche pericolose, in tutti i sensi, ma vale davvero la pena rischiare ogni tipo di incolumità. Mi considero strafortunato perchè così ... ho sempre "tanto" da amare. Buona settimana, mori,non strafate!
P.S.Lupetto stamattina mi ha fatto conoscere un videomotivetto che mi è piaciuto subito. Lo giro immediatamente ai novi e allo stesso Lupetto naturalmente.

domenica, giugno 29, 2008

Coloriamo le città


A 12 anni vende foto di se stessa nuda ai compagni per comprare abiti firmati. E' accaduto nel trevigiano, ma non è difficile ipotizzare che accada un po' in tutta Italia, come rivelano gli esperti. "Un fenomeno, quello delle foto vendute tra minori, purtroppo «in crescita, per Fortunato Di Noto, che parla di numerosi portali dove piccole modelle si espongono per pedofili, nella cosiddetta «pedosoft»".Ed in vendita probabile non ci siano ovunque solo le foto. E' lo scotto che dobbiamo al consumismo che miete vittime tra i più fragili, i giovani appunto: ipocrita scandalizzarsi. La famiglia ancora una volta è sul banco degli imputati, che lo si riconosca o no.La sua difesa ad oltranza per impedire il riconoscimento di nuovi modelli finisce per schiacciarla in una realtà che non esiste più e quindi non può che produrre crisi di identità e di valori negli adolescenti, privi ormai di un riferimento affidabile. Nessuno dei potenti vuole però farsene una ragione, perchè sono troppi gli interessi da difendere insieme alla famiglia tradizionale.
Tempo sprecato tentare di discutere con chi non ascolta avendo in testa altri obiettivi che non sono quelli dichiarati pubblicamente.Lo ha detto chiaramente Luxuria ieri al coloratissimo Pride di Bologna a proposito del dialogo col Vaticano.
Anche quest'anno non siamo riusciti a partecipare all'evento nazionale. Avremmo voluto seguirlo almeno in diretta come negli anni passati, ma non c'è stato modo, forse per una tacita censura di regime. Ma il popolo GLBT esiste ed ignorarlo potrebbe essere un grave errore anche politico, non solo sociale ed economico. La Sinistra lo ha sperimentato nell'ultima tornata elettorale, anche se pare non si sia ancora resa conto, perchè sempre troppo impegnata a corteggiare i teodem. Se c'è qualcosa che può salvare la nostra società dalla rovina e dall'abbruttimento morale, sta sicuramente nelle nuove realtà che cercano faticosamente di farsi strada nel Paese puntando sui valori di sempre con spirito innovativo e idee fresche,al passo coi tempi."Laicità, parità, dignità" è la formula vincente per qualsiasi società che voglia liberarsi dalle anacronistiche regole che hanno come prezzo altissimo la disumanizzazione. Tocca a noi portare umanità e con quella colore nelle nostre grigie città!

sabato, giugno 28, 2008

Isole magiche e aquiloni



Tra due giorni è il compleanno di Lupetto. Mi piace ricordare il primo compleanno che ha passato con noi. Compiva quattro anni. Eravamo al mare. In Toscana. All’Argentario di cui nel blog ho più volte parlato. In particolare di Nonna Finis, che per diversi anni ci ha ospitato.
Per Lupetto era la prima vacanza al mare. Anche per Ser e per me in questa nuova situazione . Noi abituati ad una condotta senza troppe regole ci siamo buttati con gioia e passione nell’organizzare il tempo con un cucciolo così piccolo. Lupetto era felicissimo. Ricordo il primo bagno. Si avvicinava all’acqua con diffidenza ed un po' di paura. Eravamo mano nella mano. Poi ,acquisita un po’ di sicurezza, incominciò a correre qua e là sulla spiaggia. Noi attrezzatissimi, con giochi, palloni, secchielli, formine e naturalmente il primo immancabile acquilone. Per noi una sfida nel riuscire a farlo volare, ma soprattutto a non spegnere mai il sorriso sul volto del piccolino. Era solo da sei mesi con noi ed avevamo paura di non riuscire a gestire la situazione. Andò tutto bene. Furono giorni bellissimi.
Il giorno del compleanno, alla sera, comprammo la torta. Nonna Finis, ospitale come sempre, si preoccupò delle candeline. Dopo cena, preparato il tutto, uscì sul terrazzo con la torta tra le mani e le candeline accese…Iniziammo il classico canto di auguri insieme agli altri ospiti presenti,ma a Lupetto cominciarono a scendere le lacrime e si tappò le orecchie per non sentire. Con i suoi gesti ci confermò che aveva bisogno solo di tranquillità ed amore. I suoi primi tre anni di vita- che non conosciamo- avevano lasciato dei segni già profondi che solo il tempo e la maturità potranno colmare. Lo presi in braccio. Si calmò. Mi chiese l’immancabile biberon con i plasmon prima di andare a letto.

Incominciai a raccontare la storia dell’isola magica che avevamo di fronte: il Giglio. Lì tutti diventavano buoni ed anche i più cattivi, appena vi mettevano piede, trasformavano in atti di bontà tutte le cattiverie fatte. Lupetto si addormentò , forse più sereno, ma sicuramente già consapevole che le isole magiche non sono solo nelle fiabe e nei sogni. (En)
Buon compleanno Lupetto!





Buon fine settimana amici!

venerdì, giugno 27, 2008

Pronto, Silvio, quando l'ora della legalità?


Ecco perchè le intercettazioni sono da mettere al bando: l'Italia in "tempo 0" sprofonderebbe nel caos non potendo più essere velocemente gestibile dai nostri interessati potenti! Ascoltate qui o, se preferite, leggete qui. Che dire? Probabile che in Paesi civili certe rivelazioni sarebbero sufficienti a mandare a casa tutti o quasi i nostri dirigenti, ma siamo in Italia e arriva giusto in tempo la legge ad hoc, il Lodo Schifani bis. Rimane solo una gran vergogna di noi stessi (cittadini italiani)che puntualmente ingoiamo rospi ed accettiamo nefandezze d'ogni tipo. Almeno dovremmo avere il pudore di tacere sui nuovi costumi ed il disorientamento morale dei nostri giovani: con simili maestri (noi) che possiamo pretendere?

giovedì, giugno 26, 2008

Intervallo
















Diversità cristiane


Solo una curiosità di inizio estate, niente di più. Accostate, le immagini dei due vescovi (uno della Chiesa Episcopale, l'altro di quella Romano-Cattolica) colpiscono tanto appaiono diversi gli uomini. I volti e gli sguardi tradiscono le differenti personalità . Il primo a sinistra, Gene Robinson, vescovo del New Hampshire (USA), offre un'idea di completo appagamento, di gioia e fiduciosa serenità. L'altro, Benedetto XVI, vescovo di Roma e primate di tutti i cattolici, al contrario esprime un' ambiziosa presunzione di sè, una ancora insoddisfatta sete di dominio e una certa malizia che incute un po' di timore. Sono solo fotografie, ma impressionano un po', pur sapendo che si tratta solo di apparenze. Per la verità, approfondendo le idee guida e i contenuti del loro ministero il quadro peggiora ulteriormente a sfavore del tedesco. Meglio perciò fermarsi alla superficialità delle impressioni. Di sicuro mgr Gene è contento anche per il recente matrimonio con il suo compagno da 20 anni, Mark Andrew. Auguri! Alla coppia affiatata affiderei i teneri bimbi del "Centro di accoglienza" di Lampedusa (Le lettere dei prigionieri bambini), che troverebbero incondizionato affetto in una famiglia felice. "Posso solo ringraziare Dio che mi ha portato in Italia dove potrò andare a scuola, ricevere un'educazione e dove la sfortuna non mi perseguiterà più": questa è la speranza di tutti i ragazzi che riescono a sopravvivere al viaggio. Molti (quanti?) si fermano prima, nel nostro mare (Barca di immigrati fa naufragio) . Il potente Benedetto sarà in grado di essere un buon padre per loro difendendoli dalla disumanità degli altri potenti?

mercoledì, giugno 25, 2008

Al via la stagione balneare



Giornata di festa ieri per Dan. Nel pomeriggio, lasciando En alle stressanti responsabilità manageriali non senza sentirci un po' in colpa, perchè noi liberi di godere il sole, abbiamo finalmente aperto la stagione balneare al Ticino. Era la giornata ideale, con un po' di brezza che rendeva sopportabile la calura esplosa improvvisa da una settimana. Sulla spiaggia, popolata nonostante la feria,abbiamo subito incontrato Marco e con lui Luca, che abbiamo scoperto essere praticamente un nostro vicino di casa. Malauguratamente il pensiero di tutti è andato a Mau (della Mau & Mau),assiduo frequentatore del lido, che , prigioniero in ufficio, abbiamo raggiunto via sms per assicurargli l'ottimo stato del luogo e la buona presenza di bagnanti. La risposta è stata immediata: una maledizione che in "tempo 0" si è materializzata in una enorme nuvola che per un'oretta ha oscurato il sole. Per Dan e me, che eravamo alla prima esposizione, è stata comunque salutare. Ora che conosciamo i suoi poteri eviteremo però di provocarlo.
E' stato un bel pomeriggio in compagnia di amici simpatici, tanto che il fastidio delle zanzare, presenti in massa, è passato in secondo piano. (Mau, ma una disinfestazione non è in programma?Vedi quello che puoi fare). Dan ed io avevamo bisogno di trascorrere un po' di tempo insieme da soli, perchè ultimamente tra impegni e scontri vari (v. settimane precedenti) è mancata tra noi quell'intimità al di fuori dei momenti di troppia che, come abbiamo già scritto, ognitanto è necessaria. Per approfondire e rafforzare la relazione tra i singoli, che poi si traduce positivamente nella stessa troppia.
A sera, una mia speciale tartare di manzo ha segnato la conclusione della magnifica giornata (dovevamo recuperare il sangue ceduto in pedaggio ai famelici insetti). E poi l'amore. Di troppia stavolta.

martedì, giugno 24, 2008

Contorta realtà


La notizia è arrivata anche sui media italiani, liberati dalla sconfitta calcistica di domenica: "Si allarga la forbice con la Spagna". L'attenzione degli Italiani è ancora concentrata sulla delusione agonistica.

Torna prepotente in cronaca il caso di Emanuela Orlandi, la figlia di un dipendente vaticano, scomparsa nel nulla nel 1983.Marcinkus e Renatino De Pedis,il boss della banda della Magliana sepolto ( per meriti speciali?)nella basilica di Sant'Apollinare a Roma, sono indicati dalla testimone chiave come i due principali protagonisti di quel mistero mai chiarito.Probabile che terrà banco l'intera estate senza che se ne venga a capo.

Dal blog di Mel (e dai colleghi) seguo passo passo il rito degli Esami di Stato da cui quest'anno per la prima volta sono stato escluso. Non con dispiacere, per la verità, anche se un po' di ansia mista a tenerezza mi tiene incollato all'iniziazione dei miei ragazzi che vivo in differita.

In casa Troppia è tornato Lupetto, cresciuto visibilmente nel corpo dopo sole due settimane di mare. E' un'età speciale l'adolescenza, sotto tutti gli aspetti. Difficilissima, perchè la personalità si sviluppa alla ricerca della propria identità in maniera non sempre lineare ed i problemi, anche i più piccoli, assumono proporzioni gigantesche. Per noi che l'abbiamo superata da un pezzo resta nel ricordo una bella età, perchè ha la giovinezza dalla sua e tutta la vita da giocare, con i sogni e le speranze che riempiono la fantasia e la stessa realtà.

lunedì, giugno 23, 2008

4-2


Siamo fuori. Dopo i rigori è vero, ma anche dopo 120 minuti di miglior gioco spagnolo. Dobbiamo rassegnarci: i cugini ormai sono migliori di noi in tutto. Vanno col vento in poppa e noi restiamo indietro. Sempre più indietro. Le cause?Un'idea parziale, ma sufficiente a farsene una ragione, la trovate in noiseFromAmerika . Magari per molti connazionali l'esclusione dagli europei scotta più di tutto il resto: punti di vista. O magari sarà l'occasione per un minimo di confronto e fare due conti sullo stato dei fatti. Ne dubito: i nostri politici sanno di poter contare su un appoggio incondizionato del popolo, plagiato dai media e dalla potentissima Istituzione cattolica. Ognuno gioca la sua partita portando a casa quel che può. A questo punto non servono nemmeno più costruzioni ideologiche o diktat teologici per giustificare le direttive impartite dall'alto.Pensare è un di più non richiesto, anzi inutile e scoraggiato a tutti i livelli.

Noi si vive uguale.Solo i più deboli soccombono, clandestini o cittadini italiani non importa. L'idea è quella di sempre, è la selezione naturale a decidere chi deve vivere e chi no. E finchè noi stiamo a galla... Chissenefrega? Squallido, meschino, ma è così. Non si dice apertamente: un minimo di reminiscenza evangelica o anche solo umana fa ancora parte del patrimonio culturale di ciascuno di noi. E poi ci pensano i cattogerarchi a indirizzare i nostri interessi morali altrove, distraendoci dai dubbi inopportuni che ancora dovessero manifestarsi. La coscienza resta così immacolata.
Oggi è il compleanno di Mau che abbiamo festeggiato sabato. Detto così, dopo quanto appena scritto, suona brutto, ma so che Mau,mio coetaneo, condivide il mio pensiero. Sapere che non siamo soli a rifiutare il sistema in cui siamo costretti è comunque un motivo per non cedere alla tentazione della disperazione.Riparo dedicandogli un classico nostalgico ed emozionante della sua cantante preferita: Concerto per Patty.Auguri Mau!

domenica, giugno 22, 2008

Solstizio d'estate


Il post che En ha scritto ieri ha dato il via al risentimento di qualcuno che aveva coltivato aspettative diverse dalle nostre nell' amicizia. Non è la prima volta: una storia d'amore a tre è ancora troppo poco compresa e accettata.Più facile degradarla alla più comune storia di sesso a tre. Diventa così più semplice comprenderla ed inserirla in schemi mentali e sociali noti. Strano che proprio nel mondo gayo che vive sulla propria pelle l'incomprensione e la non accettazione sociale delle proprie storie di coppia, ci siano poi persone che finiscono con l'essere a loro volta ottuse e chiuse alle infinite possibilità dell'amore. Ma a pensarci bene strano non è: avviene spesso così per un meccanismo inconscio di rivalsa e bisogno di dare sfogo alle frustrazioni accumulate.L'insensibilità nei confronti delle problematiche dell'immigrazione da parte di alcuni ne è un esempio.Ma avviene anche per una ricerca ossessiva di rassicurante"normalizzazione" che porta inevitabilmente ad un conservatorismo intransigente che tenta di stoppare sul nascere ogni nuova forma che esca dagli schemi noti. Anche di questo abbiamo già scritto.Non è un dramma.

Ierisera ,come annunciato da noi e poi anticipato da T nei commenti al post precedente, siamo stati all'Imbarco. Bella serata, in un luogo meraviglioso, giusto per vivere nella natura il solstizio d'estate. Abbiamo rivisto un po' di amiche/i elvetici e anche comaschi che non vedevamo da un po'. E' sempre un vero piacere. C'era davvero tanta gente anche perchè la serata era bellissima. Dopo anni abbiamo rivisto le lucciole!

Prima però Dan ed io eravamo andati a festeggiare il compleanno di Mau, lasciando a casa En con Lupetta. Abbiamo rivisto dopo un anno esatto i loro simpatici amici e conosciuto l'originale e creativo nipote di Mau, col quale abbiamo fatto un po' di chiacchiere stimolanti.
Al rientro, a notte fonda, abbiamo avviato i festeggiamenti del sexstizio d'estate continuati quasi ininterrottamente, salvo qualche pausa per brevi momenti di sonno, fino a dopopranzo. Ora i novi dormono ancora...

Stasera c'è la partita con la Spagna che En e Dan non intendono perdere. E torna pure Lupetto dal mare! Quindi, comunque andrà la partita, sarà una festa!

sabato, giugno 21, 2008

Confrontarsi



Estate! Sei arrivata finalmente! Oggi è proprio una bellissima mattina di estate. Sono le nove. Mi sono alzato da poco. Ho una lieve contrattura muscolare alla gamba. Ieri sera in palestra ho esagerato. Mi piace troppo ed allora trainato dall’entusiasmo sforzo il mio fisico, abituato per anni all’immobilità, oltre i propri limiti che comunque restano bassi. E’ forse la prima volta in vita mia che riesco ad essere costante. Sono ormai sei mesi che due volte alla settimana ci vado. I miei novios dicono che i risultati si vedono e ovviamente questo a me fa piacere e mi incoraggia a proseguire.
Stasera ci aspetta una bella serata e notte. Prima il compleanno di Mau e poi la serata di Imbarco al Monte Ceneri. In questi nostri tre anni di troppia si stanno creando degli appuntamenti fissi , di svago, che condividiamo spesso felicemente, altre volte meno. Questi nostri momenti li vedo come le aree di sosta sull’autostrada. Viaggi, accelleri, rallenti, ti fermi.
Moser sembra più sereno e rilassato dopo le ultime settimane di lavoro. Ha avuto anche la fortuna di non essere stato chiamato alla maturità e questo aiuta. Modan sta lavorando parecchio, ma ci è sempre vicino nonostante la stanchezza che a volte lo atterra. Lupetto è al mare, ma finalmente domani torna a casa: ci manca!.
In questi tre anni abbiamo provato ad allargare il nostro giro di amicizie. Abbiamo avuto incontri fortunati, penso a Mau & Mau, a Marco, a Giulio ed Erni, altri solo dei passaggi. Con altri ancora solo timidi segnali che poi sono rimasti lì. Certo la conoscenza di per sé è un primo “filtro”, poi è inevitabile che per passare all’amicizia un po’ più stretta è necessario investire. Quindi fare “fatica”, cioè esercitare quell’impegno che conduce alla base di una vera amicizia: la conquista della fiducia. Questa è alla base di tutti i forti rapporti umani. Benedetta fiducia. Così difficile da dare e da conquistare. Per noi troppia è proprio il fondamento più importante. Non solo al nostro interno e nel modo in cui viviamo il nostro amore, ma anche verso l’esterno. La fiducia fa scomparire i dubbi e le incertezze ed allora il sentimento cresce sul serio.
L’amicizia è difficile da condividere quando sei in coppia/ troppia. Ricordo che quelli che consideravo amici ostacolarono in modo pesante l’inizio del mio rapporto con Ser. Questo accade non solo nell’ambiente gay, ma credo anche in quello etero. L’arrivo dell’amore comporta una naturale selezione delle amicizie. Solo l’amico vero riesce a condividere con te quello che ti sta accadendo e a godere delle porte che magicamente si aprono verso un cammino di coppia\troppia. Anche con l’arrivo di Dan più o meno è successa la stessa cosa.
Ben vengano le conoscenze, lo stare insieme, ma a volte mancano i veri amici.
Siamo sempre alla ricerca di confronto con altre troppie lo abbiamo urlato qui e là nel nostro blog. Però, parlando con Dan una sera, abbiamo avvertito anche la necessità di confrontarci con coppie dove la differenza d’età è presente come nel nostro rapporto. Nella mia testa ho in mente, anche per esperienze dirette e fugaci, delle relazioni abbastanza simili al rapporto padre/figlio, oppure ad un rapporto dove la presenza del “giovane” è vista di fatto come un giocattolo. La nostra relazione ovviamente è lontanissima da questi esempi. Quindi sono a chiedervi una mano, cari affezionati lettori ed amici. Se conoscete coppie in cui è presente la differenza d’età, riuscite a metteteci in contatto?
Bene il sabato mi aspetta. Buon fine settimana amici col sole e con la gioia nel cuore, che sia d’amore o d’amicizia è uguale! (En)

venerdì, giugno 20, 2008

Siti


Dopo 3 anni continuiamo a rimanere iscritti ad alcuni siti "gay"per affezione.Ad uno siamo in particolare legati da tenero affetto. Sono i classici siti che un po' tutti i gay frequentano, dove c'è poca amicizia e tanto sesso. Ci ripetiamo di tanto in tanto che potremmo anche annullare l'iscrizione, ma poi non ne facciamo niente. Nel profilo è dichiarato esplicitamente che non cerchiamo sesso,ma pura e semplice amicizia. Allora, 3 anni fa appunto, la nostra voleva essere anche una provocazione: con la nostra presenza lanciavamo al mondo gayo il messaggio che si poteva uscire apertamente dai soliti, obsoleti schemi della coppia che imponevano sotterfugi e clandestinità, per tentare nuove vie. In qualche modo era anche appagato il nostro esibizionismo, nel quale forse cercavamo una indiretta conferma sociale.Il fatto di esserci pubblicamente con tanto di foto che tutti potevano vedere, rassicurava noi stessi che c'eravamo davvero imbarcati in un'avventura importante, anche se priva di riferimenti. La lotta per i diritti del mondo glbt è, prima ancora che conquista di concreti riconoscimenti, lotta per l'affermazione della stessa nostra esistenza. Un po' come dire: "Guardate che noi ci siamo, non potete continuare ad ignorarci, a fingere che non esistiamo. Non potete più costringerci a nasconderci, giocando su fuorvianti sensi di colpa coi quali avete soffocato e represso quanti ci hanno preceduto". La ricerca del consenso sociale nasce dalla consapevolezza di sè e della propria dignità che chiede di essere finalmente riconosciuta ufficialmente. Provoca la società, ma determina contemporaneamente anche un cambiamento di mentalità e cultura nel soggetto, ora consapevole del proprio valore come persona, impegnandolo davanti agli altri, ma prima ancora davanti a se stesso (e al compagno/i), ad onorare la dignità riscoperta.Che non significa prendersi sempre troppo sul serio: c'è sempre il tempo per giocare e ridere di se stessi e delle proprie cazzate (e quelle altrui).Noi,tresnovios, ne abbiamo già fatte tante e continueremo a farne ancora di più!Magari anche restando iscritti ai siti del nostro passato.

giovedì, giugno 19, 2008

Imbarco imminente

Tempo di FESTA,tempo di PRIDE,tempo di ALZARE LA TESTA,tempo di ESSERE FELICI,SEMPRE !

Sabato 21 giugno 2008 Imbarco Immediato (associazione gay lesbica della Svizzera Italiana) organizza una festa per dire che adesso è il momento per essere felici e volare in un mondo libero e leggero.
Quest’anno la Svizzera festeggia a
Bienne la Pride nazionale, noi dal Ticino la festeggiamo al Grotto del Monte Ceneri con tutti coloro che hanno voglia di sentirsi forti, di manifestarsi, di uscire dalle cantine, di dire che ci siamo, di dire che l’omosessualità è uno stato d’animo che - come per l’eterosessualità - si esprime attraverso l’amore, il desiderio, la leggerezza e la voglia di crescere insieme.
Ricordiamo che il 28 giugno 1969 i gay e le lesbiche di Stonewall decidono, dopo una ennesima retata della polizia, di ribellarsi, dando nascita cosi al movimento dell’orgoglio omosessuale che permetteva finalmente, agli omosessuali, di trovare il potere di dirsi e di manifestarsi e rivendicare una propria dignità.(per saperne di più
http://it.wikipedia.org/wiki/Moti_di_Stonewall)
Alle 19.00 Laura Smiraglia e le sue Alabarde Spaziali ci accompagneranno con musiche e canti durante la cena con il loro Rock'n Pop unplugged da Milano(
http://www.myspace.com/laurasmiraglia ).
I nostri amici del Monte Ceneri ci prepareranno piatti di cucina etnica da gustare dalle 19.00 fino ad esaurimento delle riserve...
A partire dalle 22.00 She dj Luce ci farà scatenare con pezzi anni '80e poi dalle 24.00 dj Jeremy Moore riempirà la notte con i suoi pezzi house
http://www.jeremymoore.ch/ .
Ci hanno detto che arriva l’estate... cosa possiamo desiderare di più ?a parte - naturalmente - un grandissimo e intensissimo amore !
Non ci resta altro che dire... Noi ci siamo perché ci siamo veramente! e voi ?E per finire se piove noi ci saremo lo stesso... e sarà ancora più bello!

Imbarco Immediato è una parte della nostra storia ed è una storia da condividere, un’esperienza che ci porta più in là e che ci aiuta a dare una mano a chi ancora non ce la fa...E quindi passa la cima...Non tenerci solo per te, condividi e fai girare la ruota!

Senza fondo



Sempre più giù quest'Italia dalle strane priorità condivise, a quanto pare, dalla maggioranza dei suoi cittadini. Forse prosperando il premier, c'è la convinzione che staremo tutti bene. Un'operazione riflessa o di riflesso. A me sembra ognivolta si sia toccato il fondo, ma evidentemente non siamo in una piscina, bensì in un oceano senza fondo. C'è poco da aggiungere sulla salva-premier: l'ANM nota che occorre ''tutelare anche le legittime aspettative delle persone offese e che chiedono giustizia per reati considerati subalterni ad altri". Evidentemente la legge non è uguale per tutti.
Si può cambiare la realtà, basta volerlo, così tutti siamo contenti. Come dimostrerebbe anche il clamoroso errore nella traccia ministeriale di ieri (Esame di Stato)che chiedeva di commentare, da una poesia di Montale tratta da "Ossi di seppia," "il ruolo salvifico e consolatorio svolto dalla figura femminile" e "il ricordo della donna" che è "condensato nel suo viso e nel suo sorriso". "Ripenso il tuo sorriso" è però dedicata ad un uomo!
E' un po' anche la strategia del governo per evitare le questioni sollevate per il riconoscimento dei diritti di tutti. I gay? Non ci sono, non esistono, per cui è inutile perdere tempo a discutere dei loro diritti. Lo stesso vale per gli immigrati, etc.Basta crederci e tutto è possibile. Questo è il vero miracolo del berlusconismo.
Ci sono invece, eccome!, i Casalesi, che la sentenza d'appello ha inchiodato ieri all'ergastolo, confermando quella di primo grado. E' un successo dello Stato come ha commentato R.Saviano? Per come stanno le cose nel Paese è una vittoria della Magistratura che, quando lo Stato consente, sa arrivare fino in fondo nel proprio lavoro.

mercoledì, giugno 18, 2008

Sole!



C'è il sole! Speriamo bene: dice che ormai si mette al bello. E' tutta un'altra cosa col sole, un'altra vita. Specie se arriva dopo giorni, settimane e mesi di pioggia. La natura stessa, così verde per la tanta acqua, ha bisogno del sole per esplodere nella fioritura. Un po' come noi che, se non attraversiamo difficoltà e momenti neri, non riusciamo ad apprezzare la serena normalità della vita quotidiana. Siamo sempre alla ricerca di "un di più" e intanto ci perdiamo il meglio, che è proprio la realtà di tutti i giorni. L'abitudine ci impedisce di vedere l'enorme ricchezza che è già a nostra disposizione. E' anche vero che chi è troppo soddisfatto smette di crescere e perciò finisce col regredire, col diventare alla lunga arido e sterile. Penso a quanto è facile nelle relazioni d'amore inaridire ed avere così l'alibi del diversivo... Ma oggi c'è il sole e mi sto perdendo in riflessioni scontate e da giornata ancora uggiosa: non è facile nemmeno riabituarsi al sole, alla vita.
Per fortuna, coi caratteri così diversi che ci ritroviamo, ci riesce difficile adagiarci sugli allori dei risultati raggiunti e normale, invece, continuare a guardare avanti, fissando tutti e tre la stessa meta che è poi sempre l'amore che ci unisce. Questo sì che è inesauribilmente stimolante!
Se davvero il sole la farà da padrone da oggi in poi, avremo un fine settimana meraviglioso: la festa di compleanno di Mau (della Mau & Mau) e, a seguire, l'appuntamento sul Ceneri di Imbarco.
Abbiamo problemi tecnici da risolvere perchè Lupetto, il nostro dogsitter, è al mare, ma si tratta di due eventi da non perdere perciò ci industrieremo.
P.S. Dimenticavo di menzionare la festività nazionalpopolare di oggi, ricordataci tempestivamente da En al risveglio: è il compleanno di Raffaella Carrà!
Auguri Raffa!!!

martedì, giugno 17, 2008

Roma e Brianza a "La troppiana"



Incerto se cominciare lamentandomi del tempo (è autunno!) o della proposta salva-Berlusconi presentata in Senato (vergogna!), decido di passar sopra ad entrambe, chè non ho voglia di deprimermi. Piuttosto c'è da raccontare la simpatica serata di sabato, iniziata però tutt'altro che bene per me e Dan. Eravamo infatti nel mezzo di uno dei nostri litigi che nemmeno l'imminente arrivo delle ragazze (v.post sabato u.s.) era in grado di placare. E pensare che due di loro, Sara e Lucia, giornaliste e produttrici televisive, venivano appositamente (o quasi)da Roma per conoscere la troppia e proporre la realizzazione di un documentario su questa nostra relazione amorosa che tronca di netto tutte le discussioni sulla crisi della famiglia tradizionale ed anche i faticosi tentativi per conquistare il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto. Emanuela, compagna di Simona(nostre amiche brianzole), voleva giustamente che le ragazze romane ammirassero le verdissime pianure lombarde prima di arrivare da noi e le ha così condotte in un giro turistico originalissimo,programmato dal suo strano navigatore, in angoli del comasco sconosciuti persino a noi. Fatto sta che il lieve ritardo ha consentito a Dan e a me di continuare il diverbio, durante il quale il novio mi ha scaricato addosso una serie di epiteti che solo il mio fair play ha consentito non degenerasse in una rissa coniugale.En, naturalmente presente, assisteva alla furia danese scatenata dalle mie continue pesanti provocazioni.Le ragazze sono poi arrivate a destinazione, ma è stato necessario recuperarle alla stazione ferroviaria qua vicino, dove l'efficiente navigatore è riuscito alla fine a stopparle.


Non sto a riferire la cronaca dell'intera serata, che è stata comunque divertente e stimolante ed è perciò volata in un attimo. Abbiamo raccontato di noi come ci chiedevano Sara e Lucia, sperando di non averle annoiate. Non abbiamo nascosto nulla, nemmeno la tensione della serata e credo loro stesse si siano accorte che nella troppia il rapporto è paritario: il giovane Dan, anche se arrivato per ultimo, non è certo il giocattolo che molti potrebbero, con molta superficialità, immaginare. Ha tenuto banco tutta la sera. Da parte nostra abbiamo apprezzato la straordinaria simpatia delle 4 ragazze cui appunto abbiamo aperto la nostra casa e la nostra stessa vita senza inibizioni. Ora penseremo alla proposta che ci è stata fatta, pur non ritenendo la nostra realtà tanto interessante da essere presa in considerazione. Vedremo.

Ah, per la cronaca: la lite è stata naturalmente superata e abbiamo trascorso l'intera domenica ed il lunedì (tutti i novi a casa) a recuperare la comunicazione sprecata...

lunedì, giugno 16, 2008

Trionfo monzese


Un successo! Di pubblico e di critica. Ernani e Giulio hanno superato ogni aspettativa inchiodando il numeroso pubblico alle poltrone per 1 ora e 30 circa.Bravissimi davvero nel riproporre il meraviglioso testo di A.Ruccello che affronta, tra quadri e battute divertenti , il dramma della solitudine e della diversità. Ernani ha retto la scena da vero attore consumato , trasmettendo le emozioni e i sentimenti di Jennifer con la voce, ma anche con una mimica straordinaria. Giulio, con un caschetto rosso fuoco tutto da godere, ha fatto da spalla impersonando Anna, una vicina di casa, l'unica tra le tante persone del quartiere soltanto nominate (coi nomi che sono solo di battaglia) a materializzarsi. Il telefono suona in continuazione, ma dall’altra parte è sempre qualcun altro, non colui con il quale Jennifer avrebbe voluto parlare. Si ha la sensazione, tra il kitsch di vestiti luccicanti, fiori finti, sottovesti fuori moda, dell'attesa di un qualcosa che non arriva mai. Ne emerge un'identità del travestito che non è semplice somma del maschile e femminile, ma qualcosa di originale, nuovo, che però si ritrova solo coi suoi simili. Anna appunto. Allo specchio c'è una figura metà uomo e metà donna che si entusiasma in un attimo per poi precipitare, l'attimo dopo, nella depressione. Non c’è futuro in una realtà che appare arida nella comunicazione come nelle relazioni . L’unica fede è “Cronaca Vera” e la Bibbia è l’oroscopo. E' prepotente la voglia di una vita “normale”, ma di normale c'è ormai quasi nulla, come nulla, nessuna fotografia, c'è nella cornice che Jennifer stringe più volte al cuore.

Un dramma, nato dalla geniale mente di Annibale Ruccello, che Ernani e Giulio hanno saputo trasmettere con straordinaria bravura agli amici intervenuti .
Per la cronaca, nel foyer abbiamo notato, tra i tanti personaggi intervenuti, L.R.Carrino che non è voluto mancare al trionfo degli amici.

sabato, giugno 14, 2008

Vigilia della Prima!


Un incidente automobilistico causato dal violentissimo temporale, che ierisera si è abbattuto da queste parti, ha messo seriamente a rischio la Prima di "Le 5 rose di Jennifer" . La metà abbondante della Compagnia (Giulio) è finita fuori strada, anzi su uno spartitraffico. Tanta paura e danni materiali all'auto, ma nessun ferito. L'evento della stagione, già annunciato da queste pagine, debutterà domani a Monza come previsto, tranquilli! The show must go on sono soliti ripetere gli artisti e Giulio non fa eccezione.

Tutti gli amici ( e gli amici degli amici, etc) convocati nello storico teatro hanno dedicato la giornata di oggi, vigilia, agli ultimi preparativi delle mise da sfoggiare e naturalmente alle cure approfondite della persona, come si conviene al grande evento.

Mentre la nostra lupetta si è sottoposta stoicamente al trattamento completo di Fernando, nel suo prestigioso salone di via Borsieri a Como centro, noi siamo andati dalla pedicure qua all'angolo. Ora siamo quasi pronti.

Stasera abbiamo l'onore di ospitare,insieme a due amiche brianzole, due note giornaliste televisive romane venute appositamente per la Prima. Ma di questo racconteremo domani.

Quanti vogliono poter dire "Io c'ero!" allo spettacolo dell'anno, si affrettino a scriverci!

venerdì, giugno 13, 2008

Cara vecchia scuola



Ci stiamo abituando troppo bene. Ierisera sono stati pubblicati i risultati scolastici di Lupetto: media 9.1. Nessun commento, non è necessario: è il premio di un impegno appassionato, tenacemente costante. Sta crescendo davvero bene, non per i risultati scolastici in sè, ma per la costruzione della personalità che essi sottendono. Si fa un gran parlare del disagio giovanile, del nichilismo che ammala le nuove generazioni e preoccupa i genitori. Si moltiplicano gli allarmi, crescono le ansie educative, si diffonde l'incertezza pedagogica. Eppure uno strumento formidabile di promozione culturale e umana insieme ci sarebbe, lì davanti agli occhi di tutti, da sempre: la scuola. Non voglio aprire un capitolo di lamentazioni sull' abbandono in cui versa, etc.,ma solo ricordare che è a scuola che ci si forma, si cresce, ci si integra socialmente,"si imparano" le passioni, le fatiche, i successi e le delusioni. Non è certo tutto la scuola, ma è una parte fondamentale ed insostituibile della vita di tutti noi. Anche oggi che deve sopravvivere a 1000 "scuole" concorrenti più forti che attraggono subdolamente con la proposta di modelli facili ed accattivanti ,pur se inconsistenti e addirittura destrutturanti.
Cara vecchia Scuola, noi possiamo solo ringraziarti per quello che stai dando al nostro Lupetto e ai tanti come lui che sanno approfittare fino in fondo della tua antica saggezza ed esperienza.

mercoledì, giugno 11, 2008

Chiuso in un barattolo?





Salta subito agli occhi la nostra differente età. La gente spesso finisce per credere che Dan sia il figlio mio o di En a seconda delle circostanze. C'è persino chi riesce a trovare somiglianze tra padre e figlio! A me piace lasciarlo credere, anche perchè di fatto è un complimento, sia pure indiretto, nei miei riguardi, considerata la bellezza di Dan.
La differente età è stata oggetto di paure, resistenze e discussioni all'inizio della storia di troppia.Ne abbiamo già scritto su questo blog.Più che l'amore a tre, per quanto originale e tutto da inventare, erano gli anni di distanza a pesare e a fare appunto la differenza.
Dopo tre anni ancora mi capita di fermarmi a pensare la questione, nonostante la vita trascorra senza che si manifesti alcun problema imputabile agli anni . Vivere con un compagno tanto più giovane è sicuramente stimolante in tutti i sensi e finora, probabilmente per la straordinarietà di Dan, non abbiamo vissuto disagi, imbarazzi o anche solo fatiche particolari nell'amarlo. Solo quelle scontate nel relazionarsi profondamente con un altro da noi, una persona diversa da noi. Due persone diverse ,nel nostro caso, per ognuno di noi. Anche con gli amici Dan si muove tranquillamente, nonostante sia sempre il più giovane.I miei dubbi ( e credo anche di En) sono piuttosto sulla libertà di crescita del nostro novio. Se lo stare con noi non tarpi in qualche modo le sue infinite possibilità. Mi capita talvolta di esternargli la mia preoccupazione e puntualmente lui sdrammatizza, ricordandomi la serietà della scelta fatta e della profondità del legame che ci unisce. I dubbi e le paure rimangono. Fanno parte dell'amore. A qualsiasi età.
Siamo ormai alla vigilia della prima. Domenica Giulio & Ernani calcheranno insieme la scena ricordando Annibale Ruccello. Amici, conoscenti di amici, parenti di conoscenti di amici e anche amici di conoscenti di parenti, insomma:
tutti siamo invitati a "Le 5 rose di Jennifer"!

Santa Rita, intercetta per noi!


I titoli dei media sono quelli di circostanza:

La clinica degli orrori, Sanità: truffe da 5 miliardi l'anno,Altre 20 morti sospette,Le intercettazioni. Di tanto in tanto esplode un caso a confermare che tutta l'Italia è uguale. Milano è nel sistema esattamente come Napoli, protetta da un governatorato all'apparenza efficiente, ma che finisce per favorire come sempre il mercato e gli avidi avvoltoi senza scrupoli che lo usano ovviamente ai propri fini . Nessuna morale, nessuno scrupolo: è buono tutto ciò che è utile per sè. Questa l'unica regola degli sciacalli, organizzazioni criminali e non,politici, ecclesiastici (perchè no? ogni tanto se ne scopre qualcuno), liberi professionisti e procacciatori d'affari. Nessun giuramento che tenga, di Ippocrate o fedeltà alla Repubblica: è solo forma, nessuna sostanza.
E noi cittadini, tagliati fuori dal potere del mercato ,ma costretti a subirlo, siamo trattati come bruti, animali da consumo. Che si tratti di beni necessari ,indispensabili o superflui,o del nostro corpo e della nostra stessa vita, noi "valiamo" oggi solo per quello che consumiamo e produciamo in termini di ricchezza. Niente altro ha valore ed importa qualcosa.
I discorsi di cui ci riempiranno la testa nei prossimi giorni sono vuota retorica. Non dimentichiamo che al Governo c'è la massima espressione italiana della filosofia del consumo, l'uomo che coi suoi media ha diffuso capillarmente la mentalità che produce gli scandali che oggi tutti condannano. Si discute tanto del "pacchetto sicurezza", ma nessuno si interroga sulle cause del degrado e della violenza di ogni tipo in aumento nelle nostre città. Forse l'abbruttimento sociale è il prezzo da pagare al nuovo dio. E' certo che negando la possibilità delle intercettazioni resteremo nell'ignoranza e non potremo tentare alcuna difesa. Santa Rita, aiutaci tu!

martedì, giugno 10, 2008

Napoli disperata

Cosa cambia veramente in quest'Italia delle tante parole e promesse? Sola la facciata, quello che appare immediatamente agli occhi del mondo, la sostanza è sempre quella, forse persino peggiore perchè il mercato ha le sue esigenze e non guarda in faccia a nessuno. Preoccupati giustamente dei nostri diritti non riconosciuti, spesso perdiamo di vista la realtà nella quale viviamo e nella quale dovremmo impegnarci come cittadini. Da Napoli Sergio, amico da una vita, racconta la sua città che sembra sprofondare sempre più in basso, nonostante il ricchissimo patrimonio culturale, artistico e umano che l'ha resa famosa nel mondo.
"Tutto ciò sempre che io sia ancora da queste parti a settembre.Ho ricevuto già qualche interessante risposta per lavori fuori Napoli,magari è la volta buona di lasciare questa città.Mi rendo conto che tu abbia un ricordo affettuoso di N . ma ti assicuro che negli ultimi anni è andata sempre peggiorando.Il rinascimento bassoliniano è ormai finito da un pezzo, quasi tutta l'economia della citta' è nelle mani del "sistema".Chi ci vive ,e non è insensibile perchè in fondo la ama,tocca quotidianamente questa realta'.Qui l'antipolitica la fa da padrone e non c'è da meravigliarsi:chiunque detiene il potere politico, centrodestra o centrosinistra ,si allea puntualmente con la camorra.Perchè sono scivolato su questo discorso poi?boh!Forse puo' esssere un primo spunto per intervenire sul vs blog.Chi meglio di un napoletano sa cosa significa vivere con il sistema! Saviano docet.Basta mi fermo qui oggi ho questa vena di chiacchera politica di cui non sono sicuro di saper trarre conclusioni intelligenti."
Sergio

lunedì, giugno 09, 2008

Violenze metropolitane


Ancora un caso di violenza omofobica nella settimana dei Pride locali. Su un treno della Circumvesuviana due ragazzi sono stati pestati tra l'indifferenza degli altri passeggeri. L'indifferenza però è un problema che va ben oltre l'episodio omofobico: la gente ha sempre più paura ad intervenire in simili circostanze, preferisce il più delle volte "farsi i fatti suoi" per non essere coinvolta. Fisicamente, ma anche emotivamente.

Non c'è stata indifferenza invece nei pressi di S.Pietro dove due vecchie suore carmelitane si sono incatenate per protestare contro la superiora che non le vuole più in convento. Al di là delle motivazioni, suscitano tenerezza le due vecchiette che denunciano di essere trattate dalla Chiesa come spazzatura dopo una intera vita di dedizione e sacrifici. Non si fatica a crederlo: i metodi ecclesiastici sono quasi sempre disumani, forse perchè poco abituati ad usare il cuore nelle relazioni. L'unico appunto alle due figlie protestanti del Carmelo è quel cartello ("Santità, non siamo nè prostitute, nè violente, nè ladre, nè malate di mente")che tradisce la cultura ancora diffusa che pone al primo posto nella classifica delle peggiori categorie sociali le prostitute appunto.Sembra lontano anni luce l'atteggiamento di serena attenzione e preoccupazione del Nazareno nei confronti delle più reiette del suo tempo.

Il Presidente del Consiglio è deciso a stroncare l'uso delle intercettazioni nelle indagini, ovviamente contro il parere dell'ANM.Il perchè lo comprendiamo tutti, persino i suoi elettori. Tutto normale quindi. La Lega pare essere in disaccordo: stiamo a vedere che succede.

Un incidente automobilistico, l'ennesimo, ripropone un modo di essere che si va diffondendo in misura preoccupante e che ha come simbolo il SUV, acronimo inglese per Stupid Useless Vehicle. Le nostre città sono invase da questi mostri che sono uno spreco di lamiera e fonte di esagerato inquinamento urbano. Rappresenta un fenomeno da non sottovalutare, perchè espressione di un bisogno psicologico maturato tra carenze e frustrazioni.
Così inizia la seconda settimana di giugno. Che sia buona per tutti!

domenica, giugno 08, 2008

Silenzio stampa



Con questo tempo non ci sono molte alternative per la troppia: sesso sesso sesso.Ebbene sì, fa parte della nostra vita di tutti i giorni e di queste domeniche piovose, che almeno consentono ai novi serene dormite tra una "seduta" e l'altra.Io veglio. Chissà perchè da sempre, fin da piccolo, mi è toccato il ruolo di sentinella del sonno altrui. Non mi dispiace, anche se la settimana è stata pesante e la prossima non sarà da meno. Stamattina ho rivisto dopo tanti anni (15?) Francesco col suo nuovo (da 14 anni!) fidanzato. Abitano praticamente a due passi da noi, ma non ci si vede mai. Certo che siamo davvero tanti noi omo. La gente immagino non se ne renda conto, ma nemmeno noi, chè altrimenti, anziche piangerci addosso ogni 3x2, faremmo sentire il peso dei numeri che ormai è l'unico che conta, dal momento che la ragione sembra non essere più in grado di persuadere. Dovremmo cominciare coi movimenti glbt, in particolare da quello che la forza dei numeri la trova solo grazie alle saune. Ma solo per invadere le nostre caselle di posta con comunicati stampa. L'avete notato anche voi che Mancuso è un gran comunicatore di ... stampati? Quanti ne fa in una settimana? Impossibile stargli dietro.Solo che sarebbe più utile si impegnasse coi suoi a partorire un'idea, una sola, ma convincente, se non immediatamente vincente, per cambiare qualcosa. Anche solo per creare un movimento culturale, vivace e propositivo, che lasci un segno nella società e anche in noi. Per pensare occorre però riflettere e si comincia col fare silenzio. Anche per ascoltare le miriadi di voci che già si levano, puntualmente inascoltate, dal popolo gayo.In certi casi il silenzio è davvero d'oro!

"Le 5 rose di Jennifer". Seconda chiamata!

Monza, 15 giugno 2008, ore 20.45,

Giulio & Ernani

sono lieti di invitarci all'

happening in memoria di


Annibale Ruccello





Per partecipare all'evento della stagione basta comunicare la propria adesione a los3novios@yahoo.it entro il 12p.v.

sabato, giugno 07, 2008

Lupetto

Era il 12 gennaio del 1996. Un venerdì sera rincasando dal lavoro. Apro la porta di casa e un esserino di poco meno di un metro di altezza mi viene incontro, in mano un aeroplanino di cartone con un' elica spezzata. Mi dice: “Len.. me lo giusti?” . Una faccina rotonda con i capelli a caschetto, un maglione rosso ed una tuta rosa. Rimasi di stucco. Guardai mia mamma con un espressione di disappunto ed il piccolo con un gran sorriso per le poche parole che mi aveva appena detto. I miei genitori, ed in particolare mia mamma, avevano dato la loro disponibilità ad accogliere un bimbo in affido. Non condividevo questa scelta. Non perché contrario all’affido famigliare che è una forma di sostegno validissima, ma perché non ritenevo i miei genitori, in particolare il loro rapporto, in grado di sostenere con la necessaria serenità un impegno così gravoso. A loro l’avevo detto.Mi dissero che era solo per pochi giorni. Io, già dopo un minuto, ero perso.
Appena mi fu possibile avvisai Ser dell’accaduto e decidemmo di non vederci quella sera.Allora condividevamo un appartamento dove passavamo i fine settimana insieme.
Il piccolo era stanchissimo, dopo una giornata trascorsa nella struttura pubblica in attesa di essere “collocato” in una famiglia. Ricordo la prima cena insieme. Era stranito, seduto vicino a me, si guardava intorno curioso con un' espressione triste negli occhi mascherata da dolci sorrisi che scambiava quando si incrociavano gli sguardi. Si addormentò sul divano. Lo mettemmo a letto, nella stanza che fu di mia sorella prima del matrimonio. Dormiva profondamente. Poi all’improvviso, a notte fonda, si svegliò. Sentii un lamento, come quello di un gattino alla ricerca della mamma. Mi alzai immediatamente e lo trovai in lacrime vicino alla maniglia della porta. Lo presi per mano e lo portai di nuovo a letto. Capii che aveva bisogno di sentire vicino il calore di una persona. Lo portai con me. In un attimo si calmò. Mi prese l’orecchio e rimase attaccato per tutta la notte. Al mattino decisi di fargli trovare una sorpresa e andai dal giornalaio a comprare un libro di disegni con una cassetta di un cartone animato “Simbad il marinaio”. Tornai a casa. Stava ancora dormendo. Appena si svegliò gli feci vedere la cassetta. La gurdammo subito insieme. Credo che nei giorni successivi l’abbia consumata tanto la guardò. Poi lo portai da Ser che ne fu subito conquistato. Lo fu anche il Lupetto. I giorni passavano. L’affido era temporaneo. Di settimana in settimana. Così dissero gli assistenti sociali. Per cui in me era costante la paura ed il dolore che rincasando una sera non l’avrei più trovato. Ogni venerdi mattina, di quelle prime settimane, lo guardavo dormire prima di andare al lavoro imprimendo nella mia testa l’immagine dolce di un lupetto bisognoso di tutto l’amore possibile. Gli davo un bacino e con gli occhi lucidi ed il cuore triste andavo al lavoro. Pur con tutte le paure ed i dubbi ero sicuro che saremmo riusciti a fare e a dare il massimo al Lupetto per accompagnarlo nella crescita. Lui è riuscito a far spalancare le braccia a questa famiglia allargata.
Per la gioia di tutti, le settimane diventarono mesi, i mesi anni e ne sono passati tredici. Oggi non finirei mai di ringraziare mia mamma per il regalo più bello che ci ha fatto.
Questo racconto è l’inizio di una storia e di un amore…il più grande. (En)


E’ sabato ancora tutto da decidere e da fare. Il tempo non migliora. Mi sono svegliato con in testa questa canzone che allora sentivo in macchina con Lupetto. Improvvisavo un balletto con la testa e le mani (una perché guidavo).Io un po’ scemo ma lui rideva come un pazzo…ed io ero felice.




Buon fine settimana amici!

venerdì, giugno 06, 2008

Agitando la muleta


La vita di troppia è anche corrida in certi momenti. Nel senso di lotta, non certo in senso letterale di "sport"brutale e crudele, perchè impari, tra uomo e toro. E' piuttosto sfida, provocazione,difesa o tentativo di fuga tra persone che giocano ruoli diversi a seconda del carattere, ma anche degli stati d'animo e degli umori . Ci sono situazioni oggettivamente difficili che gravano su di noi perchè ci stanno molto a cuore, minando profondamente il nostro equilibrio. Sono realtà che condividiamo solidarizzando più col cuore che con le parole, che possono sempre poco o nulla.Ciononostante in certi momenti prende il sopravvento un senso di impotenza che genera rifiuto ed intolleranza, perchè esige di esplodere in liberazione temporanea, ma ugalmente necessaria, della tensione accumulata. E' allora che ci si affronta, osservandosi a distanza,a volte di sottecchi, quasi a misurare fin dove è possibile arrivare con l'affondo liberatorio, ferendo ma non troppo, giusto quel tanto che basta a provocare una reazione che si spera arrivi presto come restituzione e riparazione . In queste circostanze si evidenziano le diversità peculiari di ognuno, persino nei tentativi di fuggire le provocazioni opponendo un silenzio che suona più micidiale della carica a testa bassa contro la muleta. Non sto parlando in codice, sono esperienze che viviamo. A volte si risolvono nel breve spazio di un match, altre richiedono un tempo maggiore di studio reciproco, per spingersi sempre oltre e misurare così la reale disponibilità dei novi, che deve essere totale, superando il limite già toccato. Non ci sono mezze misure in amore. Non ci possono essere.

giovedì, giugno 05, 2008

Non, Je Ne Regrette Rien


Aspettavo da tempo che trasmettessero il film “La vie en rose”, tratto dalla biografia di Edit Piaf. Una vita consumata in soli 48 anni. L’infanzia a dir poco tragica in un corpo esile ed emaciato nella miseria dei quartieri periferici di Parigi e nel bordello gestito dalla nonna paterna in Normandia. Poi la libertà nelle vie di Parigi, dove “il passerotto” incominciò a volare. Solo nel canto e nell’amore, perché nella vita molte cadute rovinose, incidenti e dolori caratterizzarono quel volto sofferente e quella voce liberatoria capace di toccare il cuore. Fu proprio quell’infanzia tormentata a renderla talmente sensibile da non distinguere il bene dal male. A renderla schiava dell’amore. Incapace di difendersi dai tormenti, tanto da distruggersi nell’alcool e nelle droghe. Cantò e scrisse l’amore in “Hymne à L'Amour”, dopo che il suo compagno morì in un incidente aereo. Trascorse gli ultimi anni di vita con un ennesimo amore, finalmente vero o forse immaginato tale, ma ultimo. Dopo aver visto il film, ho cercato vari documenti filmati e testimonianze sulla sua vita . E’ un mio parere, ma credo abbia incarnato l’amore, quello vero, quello che può provare solo chi si annienta, si elimina fino alla distruzione per rinascere ognivolta nell’amato. Soldi, case, macchine, vestiti per lei non contavano nulla. Solo una croce che l’accompagnava in tutte le esibizioni era l’unico gioiello veramente importante. Questo è quanto mi ha affascinato, al di là della bravura e delle emozioni che sapeva provocare con una canzone. Il fascino della purezza dell’amore, fatto di passione e dolore. Nello stesso tempo il passaggio dalla sofferenza all’amore nelle scelte che si fanno, anche sofferte, ma che poi anch’esse sono amore.


L’amore è anche sofferenza, la genera è inevitabile. Ma è l’unica strada percorribile per renderci ancora più forti e quindi davvero capaci di amare. Sofferenza, non disperazione. Anche noi novios non ne siamo indenni. Proprio l’essere in tre, come amplifica i forti sentimenti che ci uniscono, è inevitabile che amplifichi la stessa sofferenza, forse troppo. Io, in particolare, tendo ad essere travolto totalmente. A volte bastano delle sensazioni, delle piccole intuizioni, a farmi perdere il controllo della ragione e a diventare instabile ed in balia delle emozioni, quindi il più delle volte a cadere in errore. Poi, lo so, mi passa ma intanto calpesto la sensibilità di chi mi ama e la cosa mi fa stare male. Che sia solo sana paura nell’affrontare il nostro futuro? Paura che tutto finisca? Non lo so. Per fortuna certi pensieri - la paura -durano attimi, giusto il tempo di una sigaretta. E’ umano pensarlo come è umano, credo, aggrapparsi con ancora più forza a chi si ama, trovando nell’abbandono completo l’energia per andare avanti e lottare. Voglio abbandonarmi e quindi rinascere ogni volta nell’amore che ho la fortuna di assaporare in tutte le sue infinite forme. Senza rimpianti, che non hanno spazio nell'amore. (En)
Ecco una delle ultime apparizioni di Edit Piaf con la canzone "Non, Je Ne Regrette Rien". Bellissima ed emozionante.

mercoledì, giugno 04, 2008

PASIÓN



Come il cibo alla vita siete per me,

come alla terra acquazzoni di maggio,

e per vostro amore così mi tormento

come per l'oro suo pena l'avaro

che del possesso ora esulta,ma già

teme che i suoi tesori involi il tempo:

e ora bramo di starvi unico accanto

ora che il mondo ammiri il mio piacere,

sazio talor soltanto del vedervi,

poi subito affamato di uno sguardo;

e non v'è gioia ch'io tenga o insegua,

se da voi non l'attendo o non m'avanza.

Così divoro e languo ognor, vorace

tutto afferrando o morendo di fame.

(SONETTO LXXV,William Shakespeare)

martedì, giugno 03, 2008

City Lifes a Menaggio


City Lifes
gli artisti e la città
D'Art Visual Gallery
Menaggio
2-30 giugno 20072

lunedì, giugno 02, 2008

Festa della Repubblica


Rieccoci tutti a casa dopo la mattinata sportiva di En e Dan e la mia a svolgere le doverose cure parentali. Siamo ugualmente distrutti: loro due stravaccati sul divano ed io a tentare di scrivere sul blog. Nemmeno stavolta siamo riusciti ad andare al Ticino: la pioggia ci ha risparmiato (per ora), ma il cielo è sempre grigio con qualche momentanea schiarita del tutto inaffidabile. Non ci siamo comunque annoiati, anche perchè stiamo concretizzando le mete delle prossime vacanze estive. Come sempre, anche per questa incombenza pratica, io lascio fare a loro che però mi interpellano continuamente, temendo un mio eventuale successivo veto . In realtà non ho preferenze particolari e mi adeguo volentieri pur di evitare le noiose trafile della scelta.
Per me ieri è stato un pomeriggio di gin and sex: mentre i novi stavano al pc e mi coinvolgevano a distanza su località, prezzi, affitti, villaggi, etc., io mi rilassavo sul divano fino al momento della sexpausa generale . Così è stato fino a sera, alternando appunto gin e sex (ogni tanto si può fare perchè reggo bene l'uno e l'altro), quando ci hanno raggiunto alcuni amici di sempre per una cena in compagnia a "Il salice" , a due passi da casa. A proposito, ci siamo trovati benissimo: ottima cucina, prezzo abbordabile. Volendo si può scegliere anche pizzeria, con 100 proposte diverse.Come se non bastasse è anche friendly, ma questo è del tutto secondario.Abbiamo poi concluso la serata a notte fonda a casa nostra per festeggiare insieme la Repubblica.

Non sento più i novi da un po', temo si siano addormentati perchè distrutti dalle troppe vasche in piscina. Avevo immaginato bene: dormono il sonno degli sportivi. Li ho fotografati, ma non sono ancora in grado di scaricare sul nuovo pc le foto... Ancora qualche minuto e li sveglierò perchè Mau & Mau ci aspettano a casa loro per un boccone repubblicano. Buona festa, Italia!