martedì, giugno 10, 2008

Napoli disperata

Cosa cambia veramente in quest'Italia delle tante parole e promesse? Sola la facciata, quello che appare immediatamente agli occhi del mondo, la sostanza è sempre quella, forse persino peggiore perchè il mercato ha le sue esigenze e non guarda in faccia a nessuno. Preoccupati giustamente dei nostri diritti non riconosciuti, spesso perdiamo di vista la realtà nella quale viviamo e nella quale dovremmo impegnarci come cittadini. Da Napoli Sergio, amico da una vita, racconta la sua città che sembra sprofondare sempre più in basso, nonostante il ricchissimo patrimonio culturale, artistico e umano che l'ha resa famosa nel mondo.
"Tutto ciò sempre che io sia ancora da queste parti a settembre.Ho ricevuto già qualche interessante risposta per lavori fuori Napoli,magari è la volta buona di lasciare questa città.Mi rendo conto che tu abbia un ricordo affettuoso di N . ma ti assicuro che negli ultimi anni è andata sempre peggiorando.Il rinascimento bassoliniano è ormai finito da un pezzo, quasi tutta l'economia della citta' è nelle mani del "sistema".Chi ci vive ,e non è insensibile perchè in fondo la ama,tocca quotidianamente questa realta'.Qui l'antipolitica la fa da padrone e non c'è da meravigliarsi:chiunque detiene il potere politico, centrodestra o centrosinistra ,si allea puntualmente con la camorra.Perchè sono scivolato su questo discorso poi?boh!Forse puo' esssere un primo spunto per intervenire sul vs blog.Chi meglio di un napoletano sa cosa significa vivere con il sistema! Saviano docet.Basta mi fermo qui oggi ho questa vena di chiacchera politica di cui non sono sicuro di saper trarre conclusioni intelligenti."
Sergio

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