Ancora partenze per il nuovo ponte. Pare che le città si svuoteranno, in realtà il traffico è sempre molto intenso su strade ed autostrade. La semplice scampagnata ormai deve prevedere lunghe ore di coda per il rientro. Ci si abitua a tutto.
Noi non abbiamo programmi definiti per i prossimi giorni. En e Dan lavoreranno lunedì e quindi cercheremo di goderci domenica ed il 1 maggio, festa dei lavoratori, rilassandoci nel miglior modo possibile. Se potremo e la giornata sarà magnifica come quella di oggi, non è escluso che torneremo al Ticino, oppure andremo al lago per un tonificante bagno di sole. Intanto i due novios dormono, come sempre appena la situazione lo consente. Dan ha lavorato stamattina, macinando come il solito centinaia di chilometri dopo la notte troppo breve per un vero riposo ristoratore. Come abbiamo ripetuto più volte, abbiamo il problema del tempo che non ci basta mai, neppure sacrificando le ore necessarie di sonno. Chissà come fanno gli altri, come fate voi, a conciliare le quotidiane attività lavorative, il tempo dell'amore e quello delle amicizie. Perchè anche le amicizie vanno coltivate e perciò richiedono tempo. E poi la lettura, l'informazione, lo studio, l'approfondimento personale, la visita a nuovi luoghi, ad importanti mostre, ad eventi imperdibili, etc. Tante, troppe cose da fare col rischio di paralizzarsi di fronte alle svariate opportunità finendo per fare... nulla. Se questo nulla è però l'otium che intendevano i latini, cioè il tempo dedicato a se stessi, allora nulla è perduto: la nevrotica frenesia che sta fuori non ha raggiunto la nostra piccola casetta dove ancora siamo padroni di noi stessi e della nostra vita.
Noi non abbiamo programmi definiti per i prossimi giorni. En e Dan lavoreranno lunedì e quindi cercheremo di goderci domenica ed il 1 maggio, festa dei lavoratori, rilassandoci nel miglior modo possibile. Se potremo e la giornata sarà magnifica come quella di oggi, non è escluso che torneremo al Ticino, oppure andremo al lago per un tonificante bagno di sole. Intanto i due novios dormono, come sempre appena la situazione lo consente. Dan ha lavorato stamattina, macinando come il solito centinaia di chilometri dopo la notte troppo breve per un vero riposo ristoratore. Come abbiamo ripetuto più volte, abbiamo il problema del tempo che non ci basta mai, neppure sacrificando le ore necessarie di sonno. Chissà come fanno gli altri, come fate voi, a conciliare le quotidiane attività lavorative, il tempo dell'amore e quello delle amicizie. Perchè anche le amicizie vanno coltivate e perciò richiedono tempo. E poi la lettura, l'informazione, lo studio, l'approfondimento personale, la visita a nuovi luoghi, ad importanti mostre, ad eventi imperdibili, etc. Tante, troppe cose da fare col rischio di paralizzarsi di fronte alle svariate opportunità finendo per fare... nulla. Se questo nulla è però l'otium che intendevano i latini, cioè il tempo dedicato a se stessi, allora nulla è perduto: la nevrotica frenesia che sta fuori non ha raggiunto la nostra piccola casetta dove ancora siamo padroni di noi stessi e della nostra vita.
Nella foto gli otia troppiani di Paestum, luglio 2006
2 commenti:
In caso contrario si rischierebbe di fare la fine degli "occupati" di Seneca; sai, me lo hai ricordato queesto breve "dialoghetto" del precettore con Paolino, il De brevitate vitae". Siamo noi a rendere breve la nostra vita, riempiendola di occupazioni vane, che nulla giovano a se stessi.
Buon ponte! :-)
Mel
"Maior pars aetatis, certe melior rei publicae datast: aliquid temporis tui sume etiam tibi.". Ognitanto occorre rileggerlo. Grazie, Mel, buon ponte a te!
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