domenica, aprile 01, 2007

Appelli per la Chiesa valdese



Continuano senza tregua articoli, commenti, talk show pro e contro la Nota pastorale CEI antiDICO. Micromega in edicola propone due Appelli, uno laico ed uno cattolico,perché in occasione della denuncia dei redditi i cittadini compiano il gesto simbolico di non dare l’otto per mille alla Chiesa cattolica e di devolverlo invece alla Chiesa valdese. Tra i primi firmatari ci sono personaggi noti della cultura, dello spettacolo e della stessa Chiesa cattolica. Anche noi possiamo firmare qui.


Mi chiedo se tutto questo scrivere, parlare, discutere alla fine servirà a qualcosa,qualsiasi decisione verrà dai nostri politicanti in Parlamento. Se grazie al continuo bombardamento dei media, le polemiche finiranno per contribuire alla crescita in questo Paese di una mentalità più aperta, di una cultura non modestamente tollerante, bensì di vero rispetto reciproco. L'ostilità della gerarchia cattolica nei confronti del riconoscimento delle unioni sessuali sicuramente offre a certi personaggi che non spiccano per intelligenza ( Prosperini e simili) lo spunto per pericolosi estremismi e farneticanti tesi, ma la gente comune, costretta a pensare situazioni magari mai considerate prima, credo sia naturalmente più disponibile a sostenere il diritto alla diversità. Forse ancora di più per i toni minacciosi e farisaici, oltre che per la mancanza di ragioni reali, dei gerarchi cattolici.Mi sembra di cogliere i segni di questa umanità popolare in tante piccole situazioni e contesti. Già in passato i cittadini italiani hanno sostenuto leggi contro gli anatemi episcopali. Lasciamoli urlare, tuonare, minacciare: non fermeranno lo sviluppo civile, potranno solo rallentarlo.


Intanto prendiamo atto che finalmente il papa ha detto che "non può stare vicino a Dio chi si sporca con corruzioni e tangenti".(La Repubblica) Meglio tardi che mai. La dichiarazione varrà sicuramente anche per certi politicanti sedicenti cattolici che speravano, votando no ai DICO, di tacitare la coscienza.

1 commento:

Ivan ha detto...

Certe dichiarazioni coprono di ridicolo i loro autori, e Bagnasco prima di parlare dovrebbe riflettere un pò... non voglio entrare nei particolari e neanche scrivere un post su questo, perchè mi bolle il sangue solo pensando al argomento. Infatti, meglio tardi che mai se la chiesa si occupa dei veri problemi della società, e riuscisse finalmente a richiamare all'osservazione dei principi del Vangelo. Dubito cmq che ne sia capace... un giorno scriverò un post su quello che mi è successo, piccolo esempio ma palese illustrazione, che per me è un buon esempio della non carità, del non rispetto e del non amare il prossimo da parte di tanti membri della chiesa. Meno male che tantissimi altri, sicuramente la maggioranza, non sono così e la pensano diversamente, ma non sono quelli che fanno notizia purtroppo.
Il rispetto è la prima cosa... e io chiederei neanche il rispetto per la differenza, perchè si tratta di introdurre la nozione di norma, e cos'è la norma per quanto riguarda l'essere umano? Dobbiamo discriminare gli oki blu xkè sono minoritari? Il rispetto. Punto e basta. Io non mi sento assolutamente diverso del mio vicino di sopra perkè sono gay e lui no. Mi sento uguale. Se poi l'oggetto del mio amore è un uomo invece di una donna o di un canarino, che differenza fa? Valgo meno? Ho diritto a meno punti? Andrò in inferno e lui no? Ma va!!! E quale inferno?