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domenica, giugno 13, 2010

Fuga dal blog


Non capisco molto, ma da quel poco che ho intuito mi si rimprovera di idealizzare sempre e comunque qualsiasi situazione della vita, politica, sociale, lavorativa, affettiva e persino relazionale, per poi indicarla, prima di tutto a me stesso e poi agli eventuali lettori,quale obiettivo cui guardare in vista di una crescita, di un miglioramento. Sarà, la mia, deformazione professionale: fatico a restare inchiodato alla realtà che considero limitata, negativa e repressa. Necessariamente avverto il bisogno di proiettarmi oltre, di spingermi col pensiero prima di tutto fin dove è possibile sperare in un cambiamento. In meglio.Che poi il sogno stenti a realizzarsi, perchè troppo pretenzioso e storicamente irrealizzabile, è nel conto, ma non lo si abbandona per questo. Semplicemente si esercita l'arte/virtù della pazienza, che esige attesa e preparazione, alimentando la speranza che non può venir meno, se non a costo di rinunciare alla vita, rassegnandosi un po' alla volta a volare rasoterra, un po' come le quaglie.Che è poi la tendenza attuale, quella che  i
 palazzi     del   potere vorrebbero per realizzare tranquillamente i loro progetti senza doversi scontrare continuamente con le attese dei cittadini.Vivere il presente come viene, cercando  di goderne il massimo possibile è l'atteggiamento tipico delle nuove generazioni che non sanno- non sono state abituate-  guardare al futuro sognando.E' l'unica giustificazione che concedo a Dan, quella di essere figlio del suo tempo e come tale ancorato visceralmente al presente, con qualche volo al futuro in termini assolutamente astratti, subito ridimensionati dalle irrinunciabili, impellenti esigenze che il presente richiama prepotentemente.Per questo considero definitivamente conclusa l'avventura del blog: anzichè essere incoraggiato a sognare dai miei compagni, mi sono puntualmente ritrovato frustrato e tarpato nelle mie voglie di poter volare alto, almeno col pensiero.Mi scopro, alla fine, riflesso nella realtà per quello che sono, coi piedi direttamente a terra, anzi, affondati nell'acqua, per cui  sprofondano sempre più giù.Un'immagine tremolante e capovolta vorrebbe rappresentare quello che sono. Così  agli occhi del giovane Dan.

Di notte

"Di notte il verbo amare è un tempo al passato. Di notte".
Ierisera grecata con gli amici al Sirtaki qui vicino. E' stato il nostro modo, un po' privato per la verità, di partecipare al pride di Milano che ogni anno capita in un data che rende impossibile la nostra partecipazione. Vero è che  condividiamo poco le modalità e la stessa gestione che lo caratterizza , ma penso sia comunque necessario "fare numero" in certe occasioni.Non è il momento dei soliti discorsi contro,del filosofare alla ricerca della perfezione: oggi conta solo essere nelle piazze per mostrare che i cittadini, pur sfiduciati dalla politica dei professionisti, non rinunciano ai loro diritti e tengono l'occhio vigile su quel che accade (e non accade) nei palazzi del potere. Non solo ovviamente per ciò che riguarda il mondo gayo, ma per tutto quello che coinvolge la nostra vita di persone e cittadini. Già, dovremmo essere in piazza in pianta stabile, almeno finchè quegli stessi palazzi non torneranno ad essere occupati da persone illuminate, cui sta a cuore il Bene comune e non il proprio...
Stamattina non sono riuscito a trovare notizie relative al pride  sulla stampa nazionale: sono più stordito del solito io o vorrà significare qualcosa?
"Di notte le emozioni sembrano più dense. Di notte. /Di notte nascono le melodie più intense. Di notte. /Di notte un bacio vola verso l’infinito. Di notte. /Di notte scopri la dolcezza di un compagno. Di notte./ Di notte esce la forza di non dirmi che hai bisogno di me ./E fa male quando dici che stai male e non sto con te ./E fa male col dolore che t’assale e non sto con te. /E fa male quando non sono all’altezza di star con te. /Mi fa male quando nonostante tutto, tu scegli me .".
I nostri amici erano stupiti per la vacanza solitaria di En appena conclusa e ancora di più nell'apprendere che presto anche Dan ed io avremo le nostre vacanze da singoli. Proprio vero che basta una piccola novità nelle abitudini consolidate nel tempo per suscitare curiosità ed anche apprensione.
"Di notte il mondo è giusto perchè sta dormendo. Di notte./Di notte il tuo dolore già mi sta uccidendo. Di notte./Stanotte ti amerò come se non potessi farlo mai più".
Eppure abbiamo bisogno di crescere continuamente, di cambiare e di evolverci verso il  meglio. Per non restare al palo, per non soffocare. Noi, ma anche la società che sprofonda sempre di più, mentre stiamo a guardare." E rideremo ancora, come sempre come ora/ gli angeli vivono in cielo, ma tu resta qua con me.".
Di notte.

sabato, giugno 12, 2010

Vacanze da solo

Eccomi a casa!
Sono stati quattro giorni davvero belli. Ero un po' preoccupato perchè non ho mai trascorso molti tempo in solitudine, lontano da casa se non per impegni di lavoro. Stare soli in ferie ti obbliga ad organizzarti la giornata per non farti prendere dalla totale pigrizia. Avevo voglia di staccare la spina dal lavoro e spegnere i cellulari. Volevo pure staccarmi da qui, da Ser, Dan ,Lupetto e Mira. Quando si è un po' stressati, tutto e tutti diventano pesanti ed insopportabili. Lupetta mi adora, è totalmente dipendente da me quando sono in casa. Quando mi sdraio sul divano in un lampo arriva e vuole mettersi tra il mio sedere e la schiena. Se vado in bagno, mi segue. Spesso mi fissa per poi buttarsi con il muso sul mio. Il veterinario dice che è stata svezzata troppo presto e mi ha identificato ,data la mia mole, quale figura di riferimento, la mamma per intenderci. Ser che pure gli moriva dietro è stato graziato da questa asfissia, forse perchè è più piccino di me, non so. Certo lei mi da tanto con le sue coccole ed accarezzandola scarico le tensioni accumulate, però a volte è troppo. Sicuramente l'ho abituata male assecondando, quando era piccola, tutti i suoi capricci. Anche se pesa meno di tre chili è una presenza che riempie la nostra casa ed anche solo l'assenza di un minuto è il pretesto per una festa con tanto di abbai e scodinzolamenti.Beh, sono andato fuori tema. Mi era stato chiesto solo di raccontare i giorni trascorsi ai Lidi. E' nel mio essere fare dei grandi minestroni dove i sentimenti, l'istinto e la ragione lottano ferocemente per avere il sopravvento l'uno sull'altro. Tantissimo sole, lunghe passeggiate in bici e tanto sonno hanno caratterizzato le mie giornate. In quelle terre con la bici vai dappertutto. Mi sono persino addentrato in una riserva naturale ed ho avuto un bellissimo incontro con una lepre, anche se mi è sembrato un canguro tanto era grossa e veloce. Una infinità di uccelli, tra i quali gli aironi celerini e le gazze ladre (sono le uniche razze che distinguo). Poi un cartello con scritto “attenzione tori neri in libertà” mi ha fatto desistere, anche perche' era specificato a “quattro zampe”.

La vacanza mi ha portato anche nuove conoscenze. Purtroppo solo di una sera, l'ultima. Leccavo tranquillo il gelato e mi sento chiamare da una panchina. Erano quattro signori che mi avevano notato in spiaggia. Quattro chiacchiere di routine per conoscerci. Due coppie, di cui una over 60 e l'altra composta da un setantenne ed un quarantottenne. Molto simpatici e in poco tempo disposti a raccontarsi. Ho preso tantissimo sole e mi sono concesso una giornata in un centro benessere. Giornata da ripetere almeno due volte l'anno. Rigenerato e rilassato, mi sono goduto una bella serata al ristorante, antipasto di mare e spaghetti allo scoglio accompagnati da mezzo litro di vino bianco eccezionale. Ora devo attendere fine luglio per trascorrere quelle che sono le vere ed uniche vacanze per me, quelle con le persone che amo. Certo dovremmo anche darci una mossa e sistemare qualche questione ancora sospesa ma come dire se c'è l'amore...
Quattro passi sulla spiaggia e poi a nanna con sempre nella testa e nel cuore i miei cari ed il sogno di restare sempre insieme.
Un caro saluto agli affezionati e buon week end! (En)
Una canzone allegra che invita a non arrendersi, a rialzarsi sempre e a combattere per conquistare ciò che ognuno di noi desidera. E' tempo di Africa, un continente che ha tanto bisogno di noi, ma anche noi di Lei!!!

giovedì, giugno 10, 2010

La beata solitudine e l'Ernesto

Finalmente un pomeriggio libero.Anche la serata sarà tutta per me, perchè Dan parteciperà ad una cena.Sto bene da solo, ognitanto ci vuole. E comunque c'è lupetta che necessita di attenzioni. Ierisera Dan ha giocato la partita del torneo (calcetto), ma quest'anno non fa notizia perchè la sua squadra sta vincendo alla grande e lui, come il solito, è lanciato nella conquista del titolo di capocannoniere.
Domani tornerà En e sarà una sorpresa per la piccola: peccato non potrò assistere alla scena.Sono incerto se avvisarla già da stasera per farle trascorrere una notte d'attesa o se invece non dirle nulla. Ma tanto lo sente, non so come faccia, sta di fatto che avverte in anticipo l'arrivo, anche quotidiano, di ciascuno di noi. Sarà il sesto senso dei nostri piccoli amici.
Chissà se En avrà voglia poi di raccontare sul blog questi 4 giorni vissuti lontano da noi, dalla sua famiglia.Finora era sempre successo che la lontananza fosse imposta dal lavoro, mai dalla necessità di una vacanza. L'importante è che si sia rilassato, come quotidianamente ci assicura.
 Poi sarà la volta di Dan che tornerà per pochi giorni al paesello. A quel punto toccherà anche a me un breve viaggio, sempre che non venga convocato last minute in qualche commissione d'esame (quest'anno mi è andata stranamente di....),ma non ne ho una necessità reale.E' solo per lo sfizio di svezzarmi un po' anch'io dalla troppia, eh eh.Non saprei nemmeno dove andare da solo, forse Roma visto che l'ho promesso al mio amico Ser. Oppure qualche giorno  al mare che mi piace sempre  troppo, ma dove? Si vedrà. Per ora mi godo il tempo che ho a disposizione. Di sicuro non dormendo.
Dimenticavo: ierisera, tornando dalla nostra solita passeggiata serale, lupetta ed io abbiamo finalmente conosciuto Ernesto, il simpatico porcospino condominiale. E' incredibile, si lascia accarezzare e gli piacciono tanto le coccole, specie sul pancino.L'abbiamo fotografato, ma era troppo buio e non si vede chiaramente. Riproveremo, ora che sappiamo l'ora in cui diventa attivo e lo si può incontrare.

martedì, giugno 08, 2010

Mare e non solo

Mentre En da ieri s'abbronza al sole dei Lidi sguazzando nell'Adriatico, noi qui si tira dritto come i muli alpini di una volta , prima del loro pensionamento.Stanotte ho fatto la solita  faticaccia a mandare a letto Dan che si era, tanto per mantenere la tradizione, pesantemente addormentato sul divano.D'altra parte il lavoro del mezzano è quello, tra i nostri,più stressante e delicato per le grosse responsabilità  : se non avesse staccato anche solo per pochi giorni,c'era il rischio che crollasse sul campo.Lupetta sembra sopportare bene la sua lontananza, ma è anche vero che, nonostante resti  sola tutto il giorno, la sera quadruplico le mie attenzioni nei suoi confronti e mi piace pensare che questo le basti. Scegliere di adottare un animale comporta inevitabilmente un impegno che va mantenuto e che comunque è abbondantemente ripagato in tutti i sensi.
Ieri Barone consigliava la lettura di "Mezzanotte e cinque a Bhopal" che rilancio  a chi sia disposto a rabbrividire ripercorrendo  il resoconto dettagliato di oltre 3 anni di indagini su una tragedia tremenda. E' drammaticamente crudo e vero, come lo sono i libri di Dominique Lapierre (questo scritto a 4 mani con Javier Moro),  giornalista francese , ormai ottantino credo, dal vocione grosso e un cuore enorme che sa immediatamente contagiare. Suo è lo straordinario "Più grandi dell'amore" che ricostruisce la drammatica scoperta del retrovirus dell'Aids nei laboratori antagonisti, quello francese e quello statunitense, sullo sfondo di storie umane che si intrecciano agli inzizi degli anni '80 .
Il brutto momento economico (e non solo)che stiamo vivendo forse può renderci più disponibili alla comprensione di tragedie che per noi occidentali appaiono inimmaginabili, mentre sono purtroppo la quotidianità per la stragrande maggioranza della popolazione mondiale.
C'è di che riflettere.

domenica, giugno 06, 2010

... e domenica sera

Ieri sera siamo finiti al Barlafus (Varese). Siamo arrivati tardi, erano già passate le 23, per cui non era proprio il caso di fare uno squillo a Dino perchè ci raggiungesse con Edo.In ogni caso lavorava, come ho scoperto dal commento al post di ieri lasciato poco fa.  La serata è stata tranquilla, bevendo mohitos ed ingurgitando patatine fritte.Abbiamo trovato Mau (un altro, non il compagno di Mau, eh eh) che non vedevamo da ... Boh, nemmeno lui ricordava. Sicuramente sono passati più di 5 anni, perchè non sapeva della nostra evoluzione in troppia. Bevendo e chiacchierando abbiamo tirato l'una. Siamo rientrati un attimo dopo Lupetto, giusto in tempo per il rituale  bacio della buona notte. Noi invece abbiamo giocato fino alle ... Boh, nemmeno questo ricordo: so che poi i novi si sono addormentati sul divano ed io pure, ma solo per poco. Uno alla volta sono riuscito a mandarli letto. Ho spento la luce che già albeggiava, erano quasi le cinque.

En è talmente stressato dal lavoro che ha bisogno di una pausa: tre giorni che trascorrerà al mare nella casetta ai Lidi. Solo, uff. Nessuno di noi può prendersi qualche giorno per fargli compagnia, ma forse ha proprio bisogno di staccare un po' da tutto.Lascerà a casa persino lupetta, che inevitabilmente soffrirà le pene della nostalgia e toccherà a me consolarla.
Oggi, domenica, non è stato giorno di riposo come speravo. Mi sono dedicato al giardinaggio duro potando, fuori tempo, cespugli di rose che si stavano inselvatichendo. Pomeriggio dedicato ancora a noi e all'amore profittando dell'uscita di Lupetto, il cui ritorno stiamo attendendo ora per poterci sedere a tavola. Siamo affamati.

sabato, giugno 05, 2010

Ed è subito sabato sera

Oggi è una di quelle giornate che si va di corsa. Non che sia successo qualcosa di speciale, ci sia stato da afferrare chissà quale attimo. No, no, tutto tra, eppure tutto di corsa. Capitano giorni così: si corre si corre senza una ragione, senza concludere . Beh, almeno ho terminato l'ultimo di Camilleri preso al volo ieri al Super: La caccia al tesoro.Protagonista è Montalbano, ma mi stra-piacciono tutte le sue opere. Sono affascinato dalla lingua in prima battuta. Quel siciliano che credo sia frutto di una ricerca seria e documentata, ma  anche di una personalissima mediazione.E poi per tutto il resto, che però non sto a raccontare per non annoiare anche il sabato sera. Anzi, a proposito della serata , siamo del tutto sprovvisti di programmi, ma sarebbe un peccato restare a casa, al chiuso, con il piacevole tepore estivo che invita ad uscire, a stare con la gente. Solo Lupetto sa già cosa farà: presenzierà con l'intera classe al "ballo delle debuttanti" del più aristocratico dei  Villaggi comaschi , proprio a due passi da noi. Tra i protagonisti alcuni compagni  che renderanno l'evento almeno un po' interessante e magari anche divertente. Il vero obiettivo  è però l'inaugurazione di una disco estiva che aprirà i battenti subito dopo.
Noi si vedrà.
Non auguro buona serata perchè spero mi leggerete solo domani.

sabato, maggio 22, 2010

Nel tempo

Il tema proposto da Massi (v.post di ieri) mi trova particolarmente sensibile eppure, tra i possibili oggetti e ricordi ricevuti dal passato e che mi sopravviveranno, preferisco pensare qualcosa  che non c'era prima di me,  ma che resterà sicuramente da qualche parte dopo di me. E' il cipresso (v. foto sotto)che abbiamo in terrazza, che è con noi da 10 anni esatti. L'ho acquistato che aveva più o meno l'età dei cipressini da lui generati 6 anni fa , tre dei quali sono ancora con noi, mentre gli altri "già hanno preso altre strade" e svettano (beh, all'incirca 150 cm)  eleganti e solenni nei giardini di amici.Questa primavera a sorpresa ne è nato un altro, che ora è  poco più di 4 cm. L'idea che il "mio" cipresso, essere vivente secolare, mi sopravviverà mi emoziona tantissimo. Prima o poi avrà una dimora definitiva in un bel giardino, il "nostro" giardino e continuerà a testimoniare, pur muto, questi nostri meravigliosi anni a chi resterà nel tempo. 
Grazie alla recente Legge regionale che lo consente, i miei compa sanno già che ai suoi piedi, vicino alle sue radici, dovranno essere deposte le mie ceneri. Adesso è un po' patito perchè la vita in vaso non è certo l'ideale, ma anche col mio contributo (eh eh,jaja) diventerà magnifico. Quest'idea mi elettrizza, insieme alla certezza che qualcosa che continuerà a parlare di me nella storia resterà. Ovviamente la storia delle persone che mi sono care. E' il testimone che ci passeremo, finchè il ricordo di noi si perderà nel tempo. Mi piace troppo!

Non mi piace invece la mia imbranataggine informatica. Volevo stupirvi con una sorpresa, ma dovete attendere perchè Lupetto, l'unico in grado di aiutarmi, è fuori e comunque oggi è troppo eccitato per via della partitona di stasera (In bocca al... lupo!)per chiedergli di concentrarsi. Abbiate pazienza, intanto spero di aver creato un po' di aspettativa.
La primavera è esplosa finalmente e domani siamo a pranzo dai genitori di En, il mezzano. Nessun evento da festeggiare, se non appunto il via della bella stagione con una ricca grigliata all'aperto in compagnia di  tanta gente simpatica. A presto!

giovedì, maggio 20, 2010

Via con la ranza

Uno dei tanti vantaggi della bella stagione è che posso fare a meno del barbiere,il che, coi tempi che corrono, equivale ad un risparmio non del tutto insignificante.Provvedo autonomamente al taglio  con una strategica, comoda ranzatura (da ranzare, cioè "falciare" in comasco. Ranza è la falce).Per ora è ancora primaverile, fatta con l'apposita macchinetta, ma tra poco più di un mese potrò esibire una testa liscia come quel bel culetto qua sopra che appartiene ad un novio (le belle mani sono ovviamente di un altro novio). Oggi, non so com'è, mi piace l'idea di mostrare qualcosa che lasci intuire la bellezza dei miei compa. Di solito le poche foto pubblicate scivolano via nell'anonimato, come dev'essere. Stavolta però voglio lasciarmi andare un po', raccontando al mondo intero (si fa per dire) che mi piacciono proprio i novi e che ancora, dopo tanti anni, mi sciolgo davanti ad un loro sguardo, ad una loro parola. Se poi mi sfiorano... beh, non mi controllo più. Con En, il mezzano, tra pochi giorni saranno 23 anni di vita condivisa, nel bene e nel male. Non festeggeremo perchè la coppia originaria non esiste più, ma non si può
ignorare che il presente è frutto di quel dolcissimo, ma lontanissimo maggio. Chi poteva prevedere allora che ci saremmo naturalmente evoluti in troppia?Nemmeno  immaginavamo il futuro della nostra relazione.Già ero sconvolto dall'essermi scoperto innamorato di un uomo,figurarsi l'idea di costruire insieme a lui  una storia!La mia radicale insicurezza e l'entusiasmo incrollabile di En, combinati insieme, sono forse il segreto della nostra durata nel tempo. Oltre che la passione naturalmente, senza la quale non ci sarebbe stata quella continua attrazione reciproca che ci ha tenuti legati anche a dispetto delle incomprensioni e degli  scontri caratteriali.L'entusiasmo per la vita di En ora è messo a dura prova, perchè deve fare i conti anche con Dan che, per molti aspetti, è  più simile a me.Il giovane, dalla personalità tutt'altro che docile, ha  sconvolto le nostre vite  rimettendo in gioco prepotentemente le dinamiche relazionali con un'impronta personalissima, non sempre facile da assimilare.Gli scontri tra le diversità sono ormai elevati al cubo e qualche traccia rimane qua e là nel blog. Anche la passione è però al cubo. Ho già scritto che mi basta vederli ballare per perdermi completamente: è mai possibile? Il peggio è che in questi giorni di forzata lontananza ho scoperto che subisco lo stesso effetto via cam , nemmeno dal vivo! Lo so,sono un drogato d'amore, questa è la verità. Ma non voglio essere recuperato. Ranzatemi tutto ma non quello! Jajaja, aggiungerebbe Thiago.

venerdì, maggio 14, 2010

Tagli e terapie

Come faceva lo slogan leghista delle origini? Quello su"Roma ladrona" ...Forse l'hanno dimenticato anche i Padani o non si usa più, almeno da quando sono sbarcati nella capitale e sono diventati amici dei ladroni. Un po', anche se non  lo ammettono, si vergognano se Calderoli ha annunciato ai quattro venti che chiederà tagli di spesa anche per i parlamentari per far fronte alla dura crisi: "A breve dovremo affrontare una manovra che prevede tagli e strumenti per il rilancio dell'economia. I tagli alle spese comporteranno sacrifici per tutti, a partire da ministri e parlamentari". Staremo a vedere.
Oggi è stata una giornata pesante anche per me,  ho comunque fatto visita al nostro Dan e  mi è bastato per ricaricarmi.Ha iniziato la cura antibiotica , ma è prostrato dalla febbre che resta piuttosto alta. Un po' di giorni di riposo basteranno a rimetterlo in forma. Ora  però anche En comincia a manifestare sintomi di malessere e temo che a breve s'alletterà pure lui.Acc!  L'atmosfera a La troppiana non è però del tutto  mogia: Lupetto fa di tutto per  tirarci su, esibendosi persino in  spassose  imitazioni, la più riuscita delle quali è quella  del suo prof di filo!
 Per domani sera abbiamo in programma una cena con amici che abbiamo deciso di organizzare comunque. Dan ci manca molto ma, anche se non presente fisicamente, continua ad essere  con noi, perchè qui tutto parla di lui.E'  parte della nostra vita, di noi stessi.
E poi si tratta di una semplice bronchite!

giovedì, maggio 13, 2010

Malanno stagionale ed interpellanza condominiale

Il giovane Dan non ce l'ha fatta ed ora giace febbricitante a letto. Era così orgoglioso di aver superato indenne il rigido inverno, ma  all'ultimo, quasi al termine della stagione delle piogge (domani sera), una brutta bronchite ha avuto ragione del fisichetto prestante (si fa per dire) e sportivo del nostro amato novio, costretto persino a rinunciare alla prima partita dell'annuale torneo di calcetto.C'è da annotare a mò di giustificazione il duro lavoro che lo costringe spesso ad interventi all'aperto, esposto così agli acquazzoni violenti e continui degli ultimi tempi. La vecchia guardia invece (il mezzano En ed il sottoscritto), nonostante gli acciacchi,resiste alle durezze del clima e ... degli anni. Speriamo che il nostro Danetto si rimetta presto e bene:  la sua assenza, perchè ricoverato presso gli affetti familiari, ci disorienta non poco ed   il nostro pensiero corre sempre al suo solitario capezzale . Cose che succedono: qualche antibiotico potente e via, si ricomincia .
Il sole che  in questo preciso momento splende su quest'angolo di Lombardia è certo un buon presagio.
Domenica scorsa ho finalmente acquistato una bat house nella quale  mi piacerebbe accogliere una bella famigliola di pipistrelli. La mia preferenza, come già scritto, andrebbe per la specie detta "Orecchioni grigi" , ma non mi renderò certo io responsabile di discriminazioni di alcun tipo: chiunque si insedierà sarà ben accetto.
Il problema che non ho ancora risolto è dove posizionare la casetta: il nostro terrazzo è piccolo e frequentato, per cui dubito che i topini volanti prenderebbero in considerazione l'insediamento tra gli umani. Ho però individuato il camino più vicino che potrebbe rappresentare il posto ideale:sarebbero prossimi a noi ma, come si dice, con entrata indipendente. Un suo lato poi è sempre all'ombra che è quello che ci vuole.Si tratterebbe di allungarmi di  un paio di metri sul tetto e, pur non essendo un equilibrista, si può fare fare, ma i condomini saranno d'accordo? La bat house, a mio giudizio,non compromette l'estetica del palazzo, anzi  a ben guardare la migliora col suo tocco di artigiana originalità. E poi ci siamo ritrovati con  già una colonia felina protetta senza essere stati interpellati preventivamente: come negarci l'autorizzazione per una giusta ed ecologica causa?
Devo cominciare l'operazione di convincimento, ma in fretta. perchè questo è il periodo degli insediamenti vampireschi.
P.S. Il sole è sparito e  sta per "scoppiare" l'ennesimo temporale...

martedì, maggio 11, 2010

Memorial

Il meteo non aiuta certo la voglia di fare, ma pare andrà avanti così ancora per tutta la settimana. Occorre quindi darsi comunque una mossa. Dan inizia il torneo di calcetto con i fastidiosi sintomi del raffreddamento, io finalmente concluderò il pesante corso d'aggiornamento iniziato due mesi fa  ed En tenterà di resistere, come da molto ormai, alle pressioni opposte di clienti e capi. E' la vita, fin troppo fortunata se paragonata a situazioni ben più complesse e precarie. i tempi son quelli che sono, anche se la propaganda berlusconiana censura a suo modo, esattamente come la Cina.La differenza è che forse a molti di noi Italiani piace non sapere.
A proposito di Cina, parte oggi per quell'immenso Paese il nostro amico Luci. Sarà un viaggio di piacere che durerà fino al 25 pv. Ci racconterà.
Domenica 17 maggio alla Torre Filarete del Castello Sforzesco a Milano si terrà la 27ma edizione dell' International Candlelight Aids Memorial. En ed io ci siamo andati per diversi anni a ricordare i non pochi amici morti troppo presto negli anni tremendi dell'inizio. Le nuove terapie hanno sicuramente allungato la vita, ma credo che la solitudine sia ancora la compagna di chi vive il problema oggi.
"Con 33 milioni di persone che convivono con l'HIV, il Candlelight rimane una delle più importanti dimostrazioni di impegno della società civile nella lotta alla discriminazione e nella promozione di prevenzione e di cure, non solo per l'AIDS ma per tutte le patologie correlate".

lunedì, maggio 10, 2010

Sbarcati

Nonostante la pioggia ininterrotta, la serata di ieri a Lugano è volata piacevolmente tra la solita folla di Imbarcati.Peccato la pioggia appunto, perchè il locale era davvero carino, proprio in riva al Ceresio. Gli amici varesotti (Dino e Edo)hanno avuto problemi, fortunatamente superati, per cui hanno necessariamente disertato l'appuntamento. Dei nostri amici comaschi invece, nemmeno l'ombra. Poco male, siamo stati in compagnia di  Simo, che ci ha presentato l'amica Bru (anche Pam non c'era!), tra discorsi seri e risate.Le ho finalmente presentato la bella e nota giornalista-conduttrice della TS1 (tv svizzera) e credo che tra le due qualcosa accadrà, a giudicare dagli sguardi e dall'interesse reciproco.  Avevo voglia di socializzare e anche giocare,  così ho cercato di coinvolgere Bru in una conversazione con una bella e misteriosa bellinzonese (Giada) e le sue amiche, ma non è stata cosa,uff.Giada era reduce da una storia appena finita. 
E' stato comunque divertente (non la sua storia, povera!ma l'intera serata), anche se En si è lamentato per la scarsa (in termini di quantità)offerta  del buffet. Siamo riusciti,nonostante la ressa, a conquistare dei comodi posti da cui si dominavano le varie sale: ovvio quindi che non mi sia più schiodato se non per le necessità fisiologiche,riempire i piatti e socializzare !Sto diventando troppo pigro.Dan invece si è lamentato della musica che però a me, profano, è piaciuta, forse perchè ero affascinato dalla cantante  e non solo dalle sue interpretazioni (Irene Grandi, Mina, etc) peraltro riuscitissime.Mi sa che i miei compa stanno diventando troppo critici.Io comunque sono sempre affascinato dalle cantanti live, per cui mi rendo conto di non fare testo.
 Al ritorno però, in auto abbiamo ascoltato il cd regalato a Dan dall'autore, un giovane promettente musicista, presente alla festa elvetica. Era musica minimal, m'hanno spiegato: ho provato una forte nostalgia per la musica live della serata.

lunedì, maggio 03, 2010

Ripresa soft

Siamo tornati in tempo per festeggiare il compleanno della mamma di En, che stasera ci porterà fuori a cena con tutta la famiglia. I novi oggi erano entrambi in ferie per cui abbiamo potuto prolungare lo "spirito" della vacanza e cioè, come ormai sta diventando abitudine, ci siamo dedicati al riposo. I due giorni trascorsi ai Lidi  con Fabry & Mau sono stati simpaticissimi, ma abbiamo dormito veramente poco: 3/4 ore al max per notte. Il tempo è stato clemente regalandoci un sabato bellissimo, che però non abbiamo trascorso al mare, preferendo mostrare agli amici le bellezze del Delta del Po.La sera invece siamo tornati in un eccezionale ristorantino, che già conoscevamo, nell'incantevole Comacchio, per una magnifica cena a base di specialità locali.Domenica, giornata uggiosa, una corsa all'Abbazia di Pomposa e al Lido di Volano,il più  selvaggio tra i Lidi, e poi in coda per il fritto di calamari e alici. Ne vale la pena, anche se occorre armarsi di pazienza oltre che del numerino, perchè, come recita l'insegna, è il migliore d'Europa: provare per credere. Sono stati due giorni piuttosto intensi in cui abbiamo  ecceduto non poco sotto diversi aspetti, eh eh, per cui al ritorno un giorno di pausa è quel che ci vuole. Dobbiamo tornare in forma per stasera: non è un problema.Domani si torna alla normalità, ma intanto abbiamo ancora qualche ora di serena spensieratezza che sicuramente non sciuperemo.

venerdì, aprile 30, 2010

Buon 1 maggio!

Ho giusto il tempo per un velocissimo post, perchè tra poco dovrò trasferirmi dall'altra parte della metropoli per motivi di lavoro. Sono contento che l'idea di un incontro in allegria, prospettata ieri, abbia raccolto consensi. Al ritorno dal we concretizzeremo alcune proposte di date possibili.
Vorrei  raccomandare, su segnalazione di Noir Pink, un interessante documentario che verrà proiettato  Lunedì 3 maggio, al cinema Mexico di  Milano , alle ore 22:
 + o - Il sesso confuso.Racconti di mondi nell'era dell'AIDS.
 Un film di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli. Per la presentazione vi rinvio direttamente al blog di Noir.
Ora occorre che mi metta in pista, sperando di non trovarmi stasera nel grande traffico del rientro. La partenza per i Lidi è prevista per le 21, ma sono certo mi aspetteranno, se necessario. Partiamo senza Lupetto che domenica giocherà l'ultima partita di campionato e, mi pare d'aver capito, domani sera dovrebbe partecipare ad una delle ormai abituali feste del sabato . Ormai è grande e anche da queste piccole scelte appare evidente il suo sempre maggior bisogno di autonomia. Dovremo rassegnarci. Vabbè,significa che  non dovremo limitarci in alcun modo nella casetta al mare.
Buona Festa del Lavoro a tutti!

giovedì, aprile 29, 2010

Caldo invito

Si comincia a sentire il caldo e  i jeans diventano pesanti ed  inutili. Non è bello? Guai a chi si lamenterà del caldo quest'anno!I 45°-48° (umidità compresa) ci spettano di diritto, ce li siamo meritati dopo l'inverno appena passato. Scritto ciò, vorrei invitare Barone (v.commento di ieri) a darsi una mossa, accettando finalmente uno dei nostri inviti. Quasi quasi lancio un'idea che accarezzo da un po': un incontro di bloggers e simpatizzanti della zona qui a La troppiana per conoscerci tutti quanti finalmente dal vivo. So bene che finirebbe  quella specie di mito della troppia che aleggia sul web, vedendo la nostra banale normalità, ma ... chissenefrega?La bellezza sta nell'incontrarsi, dare un volto alle persone che finora conosciamo solo per gli interventi. Oltre a Barone penso a Katia, che dovrebbe essere della Val d'Intelvi o giù di lì,  Luigi  ,IceHeart , che se non ricordo male è di Milano, Barbara, S-kraM. Ci sono poi Dino ed Edo, i simpatici orsetti varesotti, e la Simo,l' extracomunitaria elvetica, che già conosciamo. Così come Olmo (ed Erny),Ulisse e Dinodoc . Usti, spero di non aver dimenticato qualcuno, ma se così fosse si rimedia col prossimo post. Nel caso ci fosse troppa gente per la nostra piccola casetta si potrebbe optare per una pizzata, preceduta comunque da un aperitivo qui da noi. Io l'idea la butto lì: vedete voi. E' cominciata la bella stagione, per cui un'uscita fuori porta, magari il sabato o la domenica sera, può anche far piacere.Mi piacerebbe potesse partecipare anche la Simo bavarese, visto quel che le sta capitando (povera!) :

"Io comunque sono stata male, ho avutoil colpo della strega a Bologna durante tutto il WE con il gruppo del Vietnam. Ma che bella Bologna! Ho persino fatto la foto alla casa e al campanello di Prodi! Metterò ben presto le foto su FB! Finito col mal di schiena ho avuto mal di stomaco perdue giorni, sono persino dovuta venire a casa dall'ufficio. Per proseguire la settimana fantozziana stavo scaraventando il pc dalla finestra. Non riuscivo + a fare niente dal tanto che era lento. Ora ti sto scrivendo con il mio nuovo pc, una goduria, vado + veloce della luce. Ma non è finita qui, domenica stavo schiantandomi in bici perchè le ruote sono tutte storte essendo finita nei binari l'anno scorso. Quindi mi tocca anche prendere una bici nuova visto che a Monaco d'estate senza bici sei tagliato fuori!Andrò a far marchette per recuperare i soldi. Stasera avevo persino pensato di chiamarvi visto che ho il vs.numero fisso, ma sono qui piegata col mal di pancia e ogni 2 x 3 corro in bagno. Credi che debba andare a farmi benedire? Forse sì. Domani accenderò un cero. Baci. simo e saluti al resto della truppa!".
Tremendo, eh? In certi casi, quando tutto sembra andare, anzi, va di fatto storto, meglio trovarsi un rifugio sicuro ed aspettare che passi. Perchè passa prima o poi.

mercoledì, aprile 28, 2010

Niente sprechi

Appena tornato da Milano ho cominciato a spadellare e non ho ancora finito. Ho giusto il tempo di una pausa sigaretta-pc, poi riprenderò la  corvè culinaria. Niente di speciale stasera: polpettone per recuperare l'arrosto di domenica, visto che qui nessuno eccetto me mangia avanzi, in una mia ennesima, nuova ,personalissima rivisitazione (arrotolato) e, a seguire,  la versione veloce del cous cous,  che ha avuto tanto successo non molto tempo fa (A proposito, i pomodorini confit richiedono sulle 2 ore di forno a temperatura bassa, perchè devono asciugarsi dolcemente). Così En , il più difficile da accontentare nonostante neghi spudoratamente, stasera non farà storie. Credo che lui sia uno dei pochissimi adulti che conosco che, di fronte ad un piatto non gradito, sfacciatamente, senza alcun rimorso,preferisca destinarlo direttamente alla spazzatura, piuttosto che fare un piccolo sforzo mangiando . E' una situazione cui non riesco ad abituarmi e naturalmente preferisco consumare avanzi per un'intera settimana piuttosto che assistere allo spreco. Fosse almeno facilmente accontentabile il mezzano, invece: "Questo no, quell'altro no, questo è così, quell'altro è cosà". Insomma, checchè ne dica, è estremamente viziato in fatto di cibo. Sicuramente il più snob di tutti noi.
Eppure non è necessario aver provato la fame per diventare più disponibili ed adattarsi a "quel che passa il convento". La povertà c'è e si vede intorno a noi e anche un po' più lontano. C'è addirittura miseria, c'è fame. Già questo non può giustificare i nostri sprechi solo perchè siamo nati dalla parte "fortunata" del mondo. Dan, si sa, esclude dalla sua dieta solo le verdure cotte di ogni tipo.Lupetto è davvero l'unico un po' sensibile all'argomento e mangia di tutto pur di non  dispiacere il cuoco di turno. Si rassegna anche di fronte ai quintiquarti che annuncio e che poi, salvo la coda alla vaccinara, non cucino mai. A me, appunto, toccano gli avanzi per giorni e giorni...E, comunque,riciclo tutto o quasi con fantasia e passione (spesso anche inventando piatti per l'inconsapevole famiglia).
Vabbè, ora che mi sono sfogato sono anche in dirittura d'arrivo: il cous cous è pronto per il frigorifero (si serve freddo), mentre il polpettone sta per essere infornato. Rinnovo come sempre l'invito a chi si trovasse a passare di qua: ormai ho svelato che eventuali ospiti diminuirebbero la possibilità di avanzi, ma naturalmente non è l'unico motivo.

martedì, aprile 27, 2010

Prossimamente mare

Il vantaggio della pioggia primaverile è che la vegetazione subito appare rigogliosa, nelle tante gradazioni del verde. Verde Nord quassù, che  mi sembra diverso che nel resto del Paese. E' un verde più intenso, cupo ma molto bello.
Ho appena guardato le previsioni meteo del prossimo finesettimana: dovrebbe essere bello o quasi fino a domenica pomeriggio. Tutto sommato ci va abbastanza bene, perchè partiremo venerdì sera per i Lidi ferraresi con rientro domenica sera. Manchiamo da più di un anno e fa sempre piacere tornarci anche solo per due giorni.D'altra parte quest'anno le feste tradizionali scorrono sotto i ponti...
Con noi verranno Fabry&Mau, che per una volta tradiranno il Tirreno per il tranquillo e più popolare Adriatico. Speriamo si possa trascorrere un po' di tempo in spiaggia, sotto un sole "scottante", quasi estivo, chè abbiamo proprio bisogno di asciugarci le ossa e non solo quelle.
Per il resto tutto scorre regolarmente quassù, anzi corre, perchè si è incessantemente di fretta e   stressati. I ritmi son sempre quelli, chissà poi perchè. Già il fatto che la settimana sia corta, almeno per Dan e me che lavoriamo il sabato, offre una prospettiva diversa, positivamente eccitante.
Ci siamo un po' chiusi nel tranquillo giro di amici di sempre e questo forse, come già scritto, non è un bene, perchè ci  priva di nuovi stimoli  e probabilmente di arricchimenti inaspettati. C'è che siamo pigri e dopo una settimana di lavoro non ci attira l'idea di tornare la sera nella metropoli  alla scoperta di locali in cui è facile l'aggregazione.  Di questi tempi sembra difficile persino allargare la propria cerchia di amici.E' così solo per noi?

domenica, aprile 25, 2010

Oasi ursina

Aspettando una nuova Liberazione, festeggiamo quella del passato. E' un modo per recuperare  Speranza, ricordando ciò che i nostri Padri hanno patito per conquistare la Democrazia dopo il lungo periodo buio della dittatura. Da allora sono cambiate tante cose , ma i nostri bisogni sono sempre gli stessi: Libertà, Democrazia, Giustizia e  Solidarietà. Per tutti. Oggi è doveroso sognare una società  che sia completamente diversa da quella che purtroppo viviamo. E' un dovere non solo per noi, ma anche  per quelli che a caro prezzo ci hanno lasciato  in eredità un patrimonio che rischia di essere dilapidato.Si va avanti (o indietro?)in equilibrio estremamente  precario e sotto non c'è una rete.
Così pensavo stamattina  mentre osservavo, curioso e divertito, i "tre orsetti" impegnati nel giardinaggio appena al di là della recinzione. Volonterosi ma poco avvezzi alla floricoltura, due di loro si impegnavano duramente (si fa per dire) nell'opera di abbellimento esterno della nuova casa, mentre il terzo assisteva e si rendeva utile più moralmente che concretamente. Non ho ancora capito la relazione esistente tra i tre .Di sicuro sono dei "nostri", ma al di là del saluto educato non siamo andati.Uno è  francese, gli altri due italiani.
E' stato rilassante starli a guardare: pare sia una caratteristica ursina diffondere serenità e gentilezza d'animo. Grazie a loro i pensieri non hanno preso la solita piega deprimente che mi assale ogni volta considero il presente italiano. Nella Padania ottusa e cattiva ci sono ancora tante (spero) verdi oasi di umanità.
Pomeriggio tipico qui a La Troppiana,tutto casalingo e familiare. Ci faremo venire qualche idea per commemorare degnatamente  stasera questo 25 Aprile 2010.

sabato, aprile 24, 2010

Shabbat

Fatico a trovare il tempo.Uff! Sempre  di corsa e il tempo sembra non bastare mai.Nemmeno per pensare, che è fondamentale per mantenere quel po' di autonomia necessaria a rimanere, essere se stessi. Dove poi si vada con tanto affanno resta un mistero. L'impressione è che si resti al palo.
«I mondi volano. Gli anni volano. Il vuoto/universo ci fissa con occhi di tenebra. /E tu, anima stanca, anima sorda/ti ostini a parlare di felicità. /Che cosa è felicità? Le frescure serali /nel giardino che imbruna, nel fitto del bosco? /O le cupe, viziose delizie /del vino, delle passioni, della perdizione dell'anima? /Ti svegli, e di nuovo un folle, ignoto/volo che ti afferra il cuore.../Ma quando la fine?/Come tutto è terribile! come tutto è selvaggio!» (A. A. Blok).
E ancora: " Se ne vanno nel nulla i giorni,/per tua ira finiamo nel buio;/gli anni nostri appena un sospiro,/ se arrivano almeno a settanta,/ottanta se uno è più forte./Ma per tutti son pena e affanno,/benché sempre in fuga veloce/e noi in essi dissolti come ombre!(Ps90 (89),9-10).
E' il caso di darsi una calmata:  saggezza, giusto un poco, vorrebbe si imparassero a contare i nostri giorni. Per non perderli nel nulla. Per vivere.Finchè si rimane nella mischia è impresa difficile, quasi impossibile.
Oggi è  Sabato  ( dal verbo ebraico shabat, che significa letteralmente smettere), si interrompono le solite  attività per dedicarsi finalmente a ciò che conta. Un po' come l'otium latino.
Tra poco usciremo in compagnia degli amici per vivere il nostro sabato. Si cena tutti insieme italiano stasera. Da Lucky.