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giovedì, novembre 13, 2008

Psicologia dell'omocoppia


Ieri pomeriggio finalmente Lupetta ha fatto il bagno ed ora profuma di pulito. Fernando è stato bravissimo come il solito ed il pelo è di nuovo soffice e vaporoso, tanto che la piccola sembra una nuvoletta bianca rasoterra. Ho dovuto però pagare pegno e visionare 2000 fotografie del viaggio in Canada dell'ispanico toelettaore la scorsa estate, più due lungometraggi sul viaggio in USA dell'anno precedente! Ne è valsa la pena.

Ierisera abbiamo invece risposto, ciascuno per proprio conto, ad un questionario proposto da un laureando in Psicologia dell'Università di Padova, che sta conducendo una ricerca sulle coppie omosessuali al fine di "sovvertire lo stereotipo comune secondo cui la stabilità nelle coppie omosessuali sia molto precaria". Ciascuno di noi ha risposto due volte allo stesso questionario come se fossimo 3 coppie. Giò sta cercando di far rientrare nella stessa ricerca un capitolo sui nuovi modelli d'amore come potrebbe essere appunto la troppia.

Il giovane ricercatore si sta impegnando, forte dell'esclusione dell'omosessualità dalla psicopatologia, a "portare l’omosessualità nel campo della “normalità” come è giusto che sia. Quando si parla di relazione la sessualità anatomica (che costituisce il mezzo) passa in secondo grado…. La stabilità passa infatti da caratteristiche che esulano la fisicità dei componenti quali ad esempio la regolazione affettiva, la soddisfazione e l’impegno nella relazione, il rapporto tra cura e dipendenza, l’intimità verbale ed emotiva, ecc.Da non sottovalutare il rapporto tra omosessualità e contesto, legame molto importante soprattutto per quanto riguarda gli atti discriminatori subiti, e l’argomento della reazione alla perdita, punto cardine della teoria dell’attaccamento e purtroppo complicato dalla frequente assenza di sostegno socio-istituzionale che gli omosessuali sono costretti ad affrontare e che rendono le cose ancora più difficili di quanto già siano nelle coppie etero…Il tutto in virtù di cambiamenti legislativo/istituzionali nei matrimoni, nelle adozioni, nella liberalizzazione e nella destigmatizzazione delle coppie omosessuali , quanto mai ritenuti necessari in un mondo moderno e liberale...".

Il progetto è interessante, vedremo quanto il progresso scientifico influenzerà lo sviluppo culturale e le scelte politiche e sociali del nostro Paese.

giovedì, luglio 10, 2008

Anguria, che passione!


E' della scorsa settimana la notizia che l'anguria, frutto tipicamente estivo, sarebbe meglio del Viagra e dei farmaci analoghi usati per le disfunzioni erettili. Lo sostiene Bhimu Patil, scienziato della Texas A&M University , che, col suo staff di ricercatori , ha scoperto che l’anguria conterrebbe la citrullina, una sostanza naturale capace di agire sui capillari, elevando la concentrazione di ossido di azoto che causa il rilassamento dei vasi sanguigni, dilatandoli.Avrebbe forse addirittura la capacità di prevenire le disfunzioni erettili senza avere gli effetti collaterali del Viagra. La citrullina è un amminoacido non essenziale, che all'interno del corpo umano si trasforma in arginina, le cui proprietà a livello cardiocircolatorio e immunitario sono già note da tempo.

L'unico inconveniente è rappresentato dalle dosi necessarie per giovarsi di tale effetto: sei fette di anguria.Con conseguente stimolo a far pipì, oltre al grande apporto di zuccheri.

E' proprio una bella notizia: vera o no che sia la scoperta, giustificherà la mia da sempre insaziabile voglia del frutto della passione. Probabile anzi certo l'aumento delle vendite di angurie in Italia, come già sta avvenendo negli USA e nel resto del mondo.