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sabato, marzo 20, 2010

Non lasciamoli soli!

Le mafie sono viscide, codarde. Uccidono le persone sole, abbandonate a se stesse .Quando non  possono eliminarle fisicamente, lo fanno moralmente seminando veleno che crea  il vuoto intorno a loro.Non è una novità: è sempre stato così. Oggi eravamo in tanti a Milano a sostenere la lotta  di magistrati e forze dell'ordine contro le mafie.Ma da soli non possono farcela.Devono fare la loro parte anche i politici, le banche, gli industriali e noi, società civile. Tutti. Le mafie sono fenomeno umano e perciò non invincibile e se solo ci fosse la volontà di tutti, ciascuno per la sua parte... Evidentemente sono in gioco interessi che coinvolgono una parte non secondaria di questo Stato, ma finchè i magistrati avranno le mani legate non potranno rovistare seriamente nel marcio del cosiddetto 3°livello.Ora poi che nuovi progetti di legge affideranno maggiore autonomia alla polizia, che è alle dirette dipendenze del potere esecutivo, diventerà praticamente impossibile approfondire i legami che sono all'origine dello strapotere mafioso. C'è un  disegno, nemmeno tanto velato, che si propone di concentrare l'attenzione  delle forze dell'ordine sulla microcriminalità, la bassa manovalanza, evitando così che energie ed intelligenze si impegnino nelle fitte trame  del cancro mafioso. Già oggi magistrati e poliziotti devono perseguire il "reato" di clandestinità dei tanti derelitti che per disgrazia approdano nel nostro Paese,  la cui colpa è solo l'estrema povertà. Poco importa, anzi meglio se non hanno più tempo per inseguire i complicati  giri di capitali che comunque , grazie al recente "scudo fiscale", sono tornati in patria "ripuliti", senza nemmeno bisogno di giustificazione e  denuncia.
Finchè resteremo indifferenti a ciò che si consuma nei Palazzi del potere, convinti che non sia un nostro problema, perchè "qui al Nord la mafia non c'è o, al più, non si vede",  finchè continueremo a credere ciecamente alle false informazioni che i media subdolamente distribuiscono , gli Uomini onesti che ancora ci sono in questo Stato potranno ben poco e la loro stessa vita sarà in pericolo.  Siamo in tanti a voler sradicare davvero il fenomeno mafioso, siamo in tanti a credere ancora nella Giustizia e nell'Onestà: apriamo gli occhi di fronte alla realtà e facciamoci sentire. E, soprattutto, non lasciamoli soli!

P.S. Oggi  ho stretto finalmente la mano a Rosario Crocetta ( e a tanti altri), ora deputato europeo: c'è nulla da fare, quando mi fisso prima o poi riesco a realizzare i miei propositi!

venerdì, marzo 19, 2010

XV Giornata contro le mafie

Ci siamo: domani, in anticipo di un giorno rispetto la data tradizionale che coincide con l'inizio della primavera,appuntamento con la XV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie a Milano. La capitale finanziaria è stata scelta quest'anno da LIBERA proprio perchè il tema proposto è la dimensione finanziaria delle mafie.

"Troppo spesso si licenzia frettolosamente ancora oggi il problema mafie come qualcosa che riguarda solo alcune regioni del Sud Italia. Sappiamo per certo che non è così, che oggi le mafie investono in tutto il mondo e che nel Nord Italia ci sono importanti cellule di famigerati clan, che riciclano denaro sporco, investono capitali nell'edilizia e nel commercio, sono al centro del narcotraffico, sfruttano attraverso lavoro nero.
La corruzione, oggi nuovamente a livelli altissimi come sottolineato dalla Corte dei Conti, è un fenomeno presente in misura crescente dove ci sono maggiori possibilità di business: è dunque il Nord tutto a doversi guardare da questi fenomeni di penetrazione di capitali illeciti.".

Con la speranza che tutto il Nord, Padania compresa, si accorga finalmente della subdola presenza mafiosa, infiltratasi ovunque circola denaro, io ci sarò!

giovedì, febbraio 04, 2010

Francesco e Manuel


La loro storia raccontata da Pier Pierlu in

venerdì, gennaio 15, 2010

"O gente, terra disperata"

Haiti
" E i torturati
in grumi neri
inutilmente
urlano."
(D.M.T.)

martedì, dicembre 01, 2009

Non solo preservativo



La lotta all'AIDS non si risolve solo con una campagna a favore del preservativo. E' riduttivo e distoglie dal vero problema che chiama in causa Governi, Multinazionali farmaceutiche e ... ciascuno di noi per la sua parte, che è di responsabilità nella vita privata e di solidarietà concreta in quella pubblica e sociale.
L'Accesso Universale alle cure deve essere un diritto di tutti, non solo di chi vive in occidente.
La campagna di prevenzione deve essere sostenuta ed incentivata, senza peccare di ingenuità e chiusure culturali . Il preservativo nei Paesi del sud, oltre che avere un prezzo proibitivo, fa fatica ad essere compreso . Dovremmo saperlo bene noi che i soldi li abbiamo, eppure, stando ai dati epidemiologici, in molti casi non viene usato perchè ancora rappresenta un' inibizione per tanti. Non per retaggio cattolico, perchè chi pratica sesso promiscuo già si è liberato dai condizionamenti religiosi, ma per eccessiva superficialità o, peggio ancora, per una mentalità maschilista che continua a sopravvivere, più o meno consapevolmente .
La Giornata Mondiale AIDS è giornata della solidarietà mondiale appunto. Ancora una volta i riflettori si devono accendere sulla tragica condizione in cui versa la stragrande maggioranza della popolazione mondiale . Per poi non spegnerli il 2 dicembre.

giovedì, settembre 17, 2009

Kabul


Ancora morti di guerra. Con i 6 di oggi sono 21 gli italiani uccisi in Afghanistan dall'inizio della missione nel 2004. E' giusto piangere per quei giovani e per le loro famiglie. Per quanto abituati a cifre spropositate di morti civili nelle tante (troppe) guerre che insanguinano il pianeta, queste ultime sei vittime erano militari italiani, gente come noi. Avevano tra i 26 e i 37 anni, tutti del "nostro" Sud: la Lega Nord rifletta su questo semplice dato.
Alle tante parole che inonderanno questi giorni di dolore, alle polemiche sulle nostre "missioni di pace", ai proclami patriottici cui inevitabilmente assisteremo, mi piacerebbe si sostituisse un tempo di silenzio "vero" per metabolizzare il dolore e (utinam!) recuperare quel senso dell'esistere che sembra non riguardarci più, occupati come siamo ad inseguire chissà cosa. Silenzio e politica sono però incompatibili e c'è il rischio che anche queste morti finiscano col diventare strumento di spregevoli fini.

giovedì, settembre 03, 2009

Fiaccole contro la violenza



La bella estate che va ormai verso la naturale conclusione è stata purtroppo testimone di frequenti e pesanti episodi omofobici in tutta Italia . Roma in particolare è stata teatro di una serie di attacchi vigliacchi che hanno tristemente scandito la bella stagione. Non certo per caso, nonostante le puntuali dichiarazioni di circostanza del sindaco, nel cui passato brillano però scelte di violenza.

Spontaneamente, il mondo "libero" glbt lancia la sua controffensiva dopo mesi, anni, di paziente ed inutile attesa di interventi istituzionali: fiaccole contro l'odio ignorante.

E' una scelta che condividiamo in pieno perchè non si può più restare a guardare mentre una legge giace colpevolmente in Parlamento:«Siamo all'emergenza civile e questa continua aggressione alla comunità gay testimonia l'assoluta esigenza di dare un segno chiaro di fermezza e civiltà, discutendo ed approvando al più presto la legge sull'omofobia»(Bersani).

E' questione che interessa la civiltà e la stessa coscienza civile del Paese, non più e non solo del mondo glbt. Come il solito c'è chi vuole approfittare per affermare la propria egemonia di potere, offrendo così alla società un'immagine di divisione e lotta intestina: è tempo che l'Arci faccia qualche passo indietro. Più di uno.

giovedì, luglio 02, 2009

Prossimamente su RAI 3



Dopo decine e decine di proiezioni in tutta Italia


finalmente in onda sulla RAI

9 LUGLIO 2009 DOC 3 - RAI 3 ore 23.40

Un' occasione di civiltà e informazione per tutta l'Italia.


Per la prima volta in un film, la voce diretta dei migranti africani sulle brutali modalità con cui la Libia controlla i flussi migratori, su richiesta e grazie ai finanziamenti di Italia ed Europa.


Dal maggio di quest’anno la marina italiana respinge i migranti in Libia. Ma cosa fa realmente la polizia libica? Cosa subiscono migliaia di uomini e donne africane? E perchè tutti fingono di non saperlo?

mercoledì, giugno 24, 2009

All we want is a better world!


20 Giugno 2009


...Tomorrow is saturday....
Tonight the sound of "allah O akbar (God is great) is louder
and louder
where is this place?where is this place...
that all the doors are closed upon
Where is this place...PPL keep calling " GOD"
The voices of "GOD is great" is louder and louder
Every night I am waiting to hear the louder "God is great"
My body shivers, does god's shivers too?
Where is this place...where the innocents are
Where is this place....where nobody helps us
Where is this place....w/ our silence, we spread our voices
over the world
the blood of the young is shed and PPL pray in the street
son the same rooftop PPL pray
Where is this place...ppl are called useless
Want me to tell you where?....I will tell you: "This is Iran!"
My land... your land
This is Iran!!!
(tratto dal Blog Revolutionary Road... )

mercoledì, giugno 10, 2009

Post, partita e appello serio


Non è che certi giorni non abbiamo voglia di scrivere: quando succede è semplicemente perchè manca il tempo. Purtroppo questo blog, voluto da tutti e tre, alla fine ricade puntualmente sulle spalle di uno solo, perchè 2 novi si defilano regolarmente, invocando la "mancanza di ispirazione", la stanchezza, etc etc. Eppure curano quotidianamente le loro passioni sul web... Vabbè, non sono nati nel giorno di S. Costanza.

Una bella notizia: una squadra calcistica ha finalmente raccolto l' appello che avevamo lanciato qualche tempo fa. Si tratta della "Fortis"(v.foto), formazione gaya non giovanissima, ma con una lunga tradizione calcistica alle spalle. Ora dobbiamo fissare la data dell'incontro, pare però si debba attendere la dismissione del terzino sx dal nosocomio vicentino in cui è ricoverato a seguito di un incidente. Non abbiamo fretta: considerato il livello degli avversari necessitiamo di tutto il tempo possibile per recuperare un minimo di forma fisica. Ho tutto il tempo di realizzare le "Sarde a beccafico", grazie alla ricetta fornitami gentilmente dalla mamma di Dino (il messin-varesotto). E' dalla prima avventura di Montalbano, tanti anni fa, che "tengo lo sfizio d'assaggiarle".
Ora però un appello serio che ci viene da Donna Cannone e che ci offre l'opportunità di fare davvero qualcosa di concretamente utile:
inviare vestiti e/o giocattoli per bambini in buone condizioni (non soldi), che la signora Massitan porterà con sé in Malì da distribuire a chi ne avrà bisogno (non basterebbero mai, inutile dirlo). Il carico massimo che può portare è di 40kg, dunque diamoci da fare!

mercoledì, maggio 06, 2009

Domani è già qui!



Tour salutistico nel pomeriggio per il nostro Dan. Accompagnato da En, ha affrontato stoicamente prima un'eco (finalmente l'ha fatta!)e successivamente una visita specialistica di tutt'altro genere. Io a casa in ansia, com'è nella mia natura, attendevo sperando nella conferma ufficiale della sua ipocondria. Informato tempestivamente del buon esito dell'una e poi dell'altra , ho tirato il classico sospiro di sollievo, benchè il novio non sia riuscito ad ottenere definitivamente la patente ipocondriaca. Dovremo tenerlo tutti quanti sotto stretta osservazione (come se non lo fosse già ininterrottamente!), in attesa di comprendere meglio la variegata sintomatologia. Va già bene così.Resta lupetta a concentrare nell'immediato le nostre premurose attenzioni: lunedì sera un'infezione ghiandolare ha richiesto il pronto intervento veterinario ed ora è in terapia antibiotica, che speriamo elimini la necessità di un intervento. E' brutto vederla mogia e sofferente per la ferita in via di cicatrizzazione!
Così sta passando velocemente anche questa giornata. Siamo ancora in tempo per rilanciare il bellissimo video (Domani), segnalatoci praticamente in diretta da Dino, realizzato dagli Artisti uniti per l'Abruzzo.
Ad un mese esatto dal terremoto un'iniziativa concreta per continuare ad essere vicini a quanti sono stati colpiti duramente dalla natura e dalla irresponsabilità colpevole di gente senza scrupoli.
Dall'8 maggio sarà messo in vendita negli store in versione digitale e dal 15 dello stesso mese in versione CD contenente la versione integrale del brano, la versione strumentale e il videoclip al prezzo di 5 euro.
Noi lo compreremo e voi?

mercoledì, aprile 08, 2009

Ritorno alla normalità


Continuano i giorni di passione in Abruzzo e noi qui si cerca di vivere il più normalmente possibile, pur con gli occhi ed il cuore puntati laggiù. Mi chiedo se tra i tanti morti ci sono anche dei clandestini che nessuno cercherà, perchè di loro non si può sapere. Non esistono, non sono mai esistiti per noi... Esistono però per le loro famiglie, da qualche parte nel mondo. Non riceveranno più notizie, non sapranno più niente di loro. Mi vengono i brividi a pensarci, non voglio nemmeno immaginare una simile tragedia. Anonimi, autentici "nessuno" da morti come da vivi: peggio ancora, non ci sarà nemmeno un corpo a testimoniare un'esistenza consumata nella disperazione. La settimana santa dei cristiani assume quest'anno una dimensione di drammatica attualità: tanti poveri cristi immolati come agnelli innocenti.

Pur coinvolti dagli accadimenti, qui a La troppiana riusciamo a vivere la quotidianità fin troppo normalmente visto che negli ultimi due giorni En ed io siamo riusciti a scontrarci per motivazioni non sostanziali, anzi forse futili, a mio avviso. Naturalmente è stato il povero Dan a pagarne le conseguenze, proprio lui che nulla c'entrava. Sono cose che capitano in una relazione a tre, nel male come però anche nel bene. Probabilmente è andata crescendo negli ultimi giorni la preoccupazione non riconosciuta, anzi continuamente ridimensionata e sdrammatizzata a parole, per un piccolo intervento finalmente risolto per il meglio proprio oggi: la tensione accumulata doveva in qualche modo trovare sfogo.
Domani arriva Rob ad imbiancare, per due giorni saremo più baraccati del solito. Poi la settimana prossima arriverà il nuovo divano...

martedì, aprile 07, 2009

Silenzio


Solo il silenzio apre il nostro orecchio
alla voce che risuona nell’intimo di tutte le cose,
animali, piante, monti, nuvole.
La natura è muta per chi parla sempre.
Del resto anche nelle parole dei nostri simili
ci è dato di coglierne il senso profondo
solo se sappiamo tacere.
(R. Guardini)
Da Fabiana (Chieti,h 12.28 p.m.):

"E' da dicembre che ci sono terremoti continui e allarmi continui, la gente non ci credeva più....non scendeva neanche più in strada (testimonianza di amici)....l'altra notte in tanti hanno fatto esattemente quello che ho fatto io, aspettare che passasse....solo che questa volta è durato di più e non tutti hanno la fortuna di vivere in una casa nuova (anzi a Aquila le case sono tutte vecchie). La situazione all'ospedale di Chieti è drammatica, feriti ovunque.....si repira tristezza ovunque, l'aria sembra quella dell'11 sett. 2001. Il pensiero è costante per la mia cara amica Elisabetta che non riesco a contattare, ieri c'erano problemi di linea telefonica, oggi i telefoni non squillano più...speriamo bene, spero solo che le batterie siano scariche!!! Nella catastrofe, i miei complimenti vanno a tutte le forze dello Stato che si sono messe in opera, vigili del fuoco in continuazione, io ho la forestale di fronte casa, le macchine sono qui dall'altra notte, è dalle 4 dell'altra notte che lavorano ininterrottamente, medici e infermieri stanno facendo turni continui..."

lunedì, aprile 06, 2009

Solidali


"Stamattina non immaginavo una catastrofe simile! Dicono che anche qui (Chieti) dei palazzi abbiano dei problemi, però niente di grave. E' a rischio la città alta, speriamo che il bilancio si fermi presto: Aquila è una città universitaria, speriamo bene.Un bacio a voi tutti. Fabiana".
Il primo pensiero, dopo il brutto risveglio con la notizia della tragedia di cui ancora non si avevano le dimensioni, è stato per le persone care che conosciamo nelle zone interessate dal pesante sisma, Faby e la sua famiglia.
Col passare delle ore le notizie si fanno sempre più drammatiche e si torna alle immagini del passato, delle altre tragedie simili che il nostro Paese ha già vissuto.
Non è il momento delle polemiche, ma si ripete con insistenza che i terremoti non sono prevedibili, mentre un fisico, Giampaolo Giuliani, ricercatore ai laboratori del Gran Sasso dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, aveva lanciato per tempo l'allarme, prima di essere denigrato e persino denunciato per "procurato allarme".
Ora però è il momento di fare il punto della situazione, contare i morti, i feriti,gli sfollati, valutare i danni e piangere, condividendo il dolore di chi è stato colpito. Poi però si dovrà andare a fondo e verificare se davvero ci sono state delle responsabilità umane. Perchè la vita delle persone sia davvero rispettata lungo tutta la sua esistenza.

mercoledì, aprile 01, 2009

Ombre


«Siamo rimasti impressionati Ci siamo resi conto che la nostra fortuna è di essere nati in un luogo dove, crisi o non crisi, abbiamo molto. Quei poveracci, invece, non hanno nulla, se non maglia e pantaloni che indossano. Spesso neppure le scarpe». Così uno studente liceale che insieme ai compagni ha visto per la prima volta in faccia un coetaneo "migrante",arrivato in Italia aggrappato al loro pullman ,di ritorno dalla gita scolastica in Grecia. Le frequenti tragedie che si svolgono nel nostro mare non toccano più le coscienze: persino i 300 dispersi che la cronaca di questi giorni registra appaiono solo numeri, non persone, che vanno ad aggiungersi ai tanti che li hanno preceduti e che ancora verranno. Nè volto nè nome: sconosciuti e perciò mai esistiti.

Quando riescono ad arrivare sani e salvi, questi disperati devono fare i conti con la nostra realtà, come Abul, picchiato e derubato , che non può denunciare gli aggressori perchè clandestino. O come Kante separata dal piccolo Abou, partorito al Fatebenefratelli, perchè denunciata dai medici come clandestina prima ancora che la legge, voluta dalla Lega nel disumano "pacchetto sicurezza", entrasse in vigore.
Sembra -ma spero sia solo una mia errata impressione- ci sia più comprensione, perfino solidarietà e paterna benevolenza nei confronti del recidivo Mario Chiesa ,nel quale forse è più facile identificarsi, che nell'ultimo dei disperati "migranti", poveri Cristi destinati al macello dell'economia globale. Poveri Cristi, già: forse sono influenzato dall'imminenza della "settimana santa" cristiana.
Non posso non chiedermi dove siano finite le decantate "radici cristiane" della nostra cultura che alcuni vorrebbero imporre a tutti i costi, esibite in ogni salsa. Ma forse le si vorrebbero solo inchiodate ai muri, fissate su qualche "carta", ben in vista ma immobili ed innocue. E non migranti nel Paese come inquietanti ombre apolidi.

giovedì, marzo 26, 2009

Saviano continua anche con noi!


Vado di fretta, giusto il tempo di segnalare la possibilità di rivedere, nel caso qualcuno l'avesse perso ierisera, lo speciale con Roberto Saviano a "Che tempo che fa" :su Raisat Extra il 31/3 a mezzanotte e il 1/4 alle 10 e alle 21.Su Rai International invece il 28 marzo.

Qualcosa possiamo fare anche noi con Saviano continua anche con te, "un'iniziativa spontanea nata a Milano dal semplice passaparola di un gruppo di amici, uniti dal progetto di un blog (Savianocontinua.blogspot.com) e dalla speranza che quest'esperimento possa essere compreso e replicato. In occasione della puntata speciale di Che tempo che fa del 25 marzo con Roberto Saviano, noi abbiamo accolto l'invito, abbiamo deciso di metterci la nostra faccia: vi invitiamo a fare altrettanto…".

Io ho già messo la mia e stasera chiederò ai novi di fare altrettanto: lo farete anche voi?

E' il momento di fare tutti la nostra parte, pur piccola che sia.
“Nessuno ormai, dopo Gomorra, può dire di non sapere, di non sospettare” (Franco Roberti). Nessuno ormai, dopo Gomorra, può continuare a comportarsi come se nulla fosse.Savianocontinua sta tornando per dire che non tutto il Paese è anestetizzato da una dieta mediatica fatta di “culi e veline, pianti degli amanti, situazioni fasulle” (Dario Fo).Da nord a sud la nostra indignazione è viva e sta per manifestarsi nuovamente.

E crediamo finalmente che "con la forza della parola è possibile cambiare il mondo"!

martedì, febbraio 10, 2009

Silenzio


«Ora Eluana è libera»

(B.Englaro)

mercoledì, gennaio 28, 2009

Lampedusa, una giornata della memoria... particolare




Postato ieri quasi in diretta da Mel (Sulle spalle dei giganti), proponiamo anche noi l'amara testimonianza dell'amico Francesco, perchè pure qui e nel resto d'Italia si sappia cosa è davvero in gioco nella sua meravigliosa isola, destinata, nelle intenzioni di Maroni e del Governo,a diventare un grande lager per immigrati e lampedusani, lontano dagli occhi indiscreti del resto del mondo. Così nel nostro bel Paese facciamo tesoro/memoria della Shoa?

Lampedusa 27/01/09
Oggi giornata della memoria per i morti della shoah.
A Lampedusa, oggi, giornata di sciopero generale e memoria di morti. Non solo degli Ebrei morti nei campi di concentramento, ma di quei poveri disperati che affrontano molte intemperie nel sogno di arrivare in Italia e cioè nell’isola di Lampedusa, posto più vicino all’Africa, per sfuggire alle loro disgrazie come guerre, pestilenze e fame. Non sempre arrivano alla meta tanto ambita. Tutta la cittadinanza di Lampedusa, più di 5.000 abitanti (a discapito dei 1300 di cui hanno parlato i giornali che in questi giorni non hanno fatto altro che occultare la verità) è scesa in corteo al porto, dove ha pregato ed adagiato una corona di fiori in mare per commemorare tutti i morti. Questi sono giorni di tensione e protesta a Lampedusa contro il decreto voluto dal ministro della lega nord Maroni, che chiede di aprire un centro di riconoscimento e stoccaggio sull’isola. Questo nuovo centro in pratica dovrebbe essere un vero e proprio carcere per queste persone, dovrebbero venire riconosciute e poi rimpatriate nell’arco di 18 mesi. Pensate che sull’isola ormai il fenomeno dell’immigrazione c’è da oltre 20 anni e attualmente esiste un centro di prima accoglienza di 800 posti letto, dove vengono stipati, per via dei flussi continui d’immigrazione, anche 1500 persone, non permettendo loro di avere le condizioni igienico-sanitarie dovute. Questo nuovo centro farà sì che Lampedusa diventi non solo un carcere per loro, ma anche per noi in quanto, come disse il favoloso ministro ieri sera alla trasmissione"Porta a Porta", tutti gli extracomunitari in giro per l'Italia devono essere portati sull'isola per essere riconosciuti e rimpatriati.
Il problema qual é?
L’isola ha una superficie di 20 km quadrati e i flussi di sbarchi aumentano sempre di più e, se in un centro di prima accoglienza, dove è previsto che gli extracomunitari vengano portati via nell’arco di 24 ore è sempre al collasso, anche 2000 presenze, quante migliaia di presenze contemporaneamente ci saranno nel nuovo centro di riconoscimento e stoccaggio, dove devono essere tenuti per 18 mesi? Quante forze dell’ordine dovranno soprassedere sull’isola? Dove finirà la famosa isola di Lampedusa dal Mare meraviglioso?
Francesco di Lampedusa
IL VIDEO QUI
(Il video è stato prodotto da Gianfranco Rescica)

martedì, gennaio 27, 2009

martedì, dicembre 18, 2007

Contro TUTTE le morti




La festa per lo lo storico successo all'Assemblea generale dell'ONU della moratoria universale contro la pena di morte, di cui artefice è stato il nostro Paese che è tornato a splendere nel mondo come Patria del Diritto, è immediatamente gelata dalla notizia del suicidio di Loredana/Paolo, trans di appena 16 anni, avvenuto una settimana fa nel Centro d'accoglienza di Marina di Palma di Montechiaro (Agrigento), dove era ospite da tre mesi per essere "recuperata". La sua, per il poco che si sa, è la classica storia di emarginazione fin dall'infanzia. Era finita nel centro di accoglienza su ordine del Tribunale di Catania, unica "donna" in mezzo a "35 ragazzi, tutti maschi, extracomunitari, tunisini, marocchini, algerini tra i 15 e i 17 anni, tutti clandestini arrivati dalle coste nordafricane".
Nessun'altra comunità l'aveva voluta.
Non si conoscono le cause del suicidio, uno dei tanti tra gli adolescenti disperati di oggi, resta il fatto grave che nessuno, a parte la comunità che l'ha accolta anche se non specializzata ad affrontare i problemi della disforia di genere, le ha offerto un aiuto. Nemmeno l'Arcigay presenzialista di Mancuso, di solito così pronta ad intervenire (anche a sproposito): "Ma dov'era l'Arci Gay quando ho chiesto di darmi una mano?" lamenta l'assistente sociale Linda Lumia. Evidentemente la storia di Loredana con la sua sofferenza penosamente concreta, non era utile politicamente, perchè troppo relegata nei confini di una triste individualità. Al suo funerale, quattro giorni fa, c'erano tutti i ragazzi della comunità con Linda, "C'erano la madre e i suoi fratelli, ma nessuno dell'Arci Gay, neanche un fiore" .
Non c'era nemmeno lo Stato, oggi orgoglioso di essere ancora la Patria del diritto, che l'ha abbandonata a se stessa, ai suoi 16 anni. Non c'eravamo purtroppo nemmeno noi che ignoravamo persino la sua esistenza. Mi chiedo quante altre vite conosceremo soltanto dopo la tragedia e se la nostra solidarietà ed il nostro impegno si debbano necessariamente sprecare in battaglie sbagliate, risolvendosi puntualmente in chiacchiere. Eppure ci vantiamo di essere in tanti, sparsi capillarmente su tutto il territorio! Dobbiamo recuperare, come uomini e cittadini, i più elementari valori civili e applicarli finalmente. E' in gioco la nostra stessa credibilità di uomini e cittadini appunto.Ci sono troppi disperati, forse anche vicino a noi, che chiedono solo un aiuto concreto. Forse anche solo che ci accorgiamo che esistono...