Visualizzazione post con etichetta appelli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta appelli. Mostra tutti i post

lunedì, aprile 12, 2010

Io sto con Emergency

Certo che il Governo (il nostro,sigh!) non perde occasione per dare il peggio di sè. Vero è  che deve difendere la propria politica estera di appoggio a Karzai. Ci sono in ballo milioni di euro e c'è da scommetterci che qualche sottocricca ci sta mangiando alla grande. Frattini poteva almeno risparmiarsi  battute di cattivo gusto ("Prego che nessun italiano abbia direttamente o indirettamente compiuto atti di questo genere, sarebbe una vergogna per Italia"), come se l'operato di Emergency nel mondo non fosse noto e degno di incondizionata stima. Le vergogne dell'Italia di fronte al mondo sono ben altre,  lo sappiamo tutti. Intanto le notizie di una presunta confessione dei tre volontari sono subito rientrate.
Non sono un ballerino, ma mi tocca spesso stare sulle punte. E' per via dell'altezza dei miei novi, uff!, anche se non sono nano. In questa ennesima occasione che vede il nostro Paese al centro dell'attenzione mondiale sarà bene che tutti ci alziamo sulle punte per vedere al di sopra dei soliti giochini mediatici, asserviti come il solito  ai grossi interessi economici di alcuni. Si gioca sporco non è una novità, ma in questo caso si tenta di infangare il poco bene che ancora esportiamo nel mondo.Spetta a noi vigilare, perchè  la confusione creata ad hoc non disorienti, distraendo dalla verità dei fatti.Fonti d'informazione alternative ci sono: usiamole e parliamone con tutti. Amici, parenti, colleghi. Proprio a tutti.Cominciamo col firmare l'appello. Anche per contarci.

giovedì, marzo 11, 2010

Tipicità delle diversità

Quando scrivo che due maschi non possono vivere come marito e moglie non mi riferisco ovviamente a ruoli tradizionalmente predefiniti, piuttosto al modo  di affrontare insieme  la vita, dagli aspetti più quotidiani e secondari a quelli più sostanziali, che maschio e femmina, per una sorta di complementarietà psicologica, sociologica e perfino storico-culturale hanno sviluppato nel tempo. L'appartenenza allo stesso sesso (con tutto il complesso di elementi caratterizzanti) potrebbe determinare in alcuni casi  la sclerotizzazione interpretativa con conseguente inasprimento delle tensioni nella relazione. Non è un rischio remoto se si considera che  la convivenza deve rispondere a quotidiane sollecitazioni di varia natura. Gli esempi rischierebbero di banalizzare la natura del problema, ma potrebbero essere tanti anche nelle coppie che non si trovano a gestire la crescita e l'educazione di figli. Semmai quest'ultima eventualità rende ancora più esplicita la complementarietà e  la differenziazione dei ruoli in ordine alle responsabilità nei confronti di terzi. L'attenzione  quindi è sulle modalità che  la coppia omo mette in atto per  valorizzare, o superare quando serve, quelle "affinità naturali" che, se trascurate, rischiano di trasformarsi  in asperità e tensioni, convertendole invece in patrimonio comune. In realtà ciascuna coppia/troppia vivendo, senza rendersene conto, affronta e supera di volta in volta il problema, quando alla base c'è un sentimento forte che cresce di pari passo con la convivenza. Mi pare che la troppia in questo sia forse facilitata ,perchè essendo in tre si presenta la possibilità che, a seconda della situazione, uno funga da catalizzatore o mediatore tra gli altri due.Non potendo contare su alcun tipo di protezione sociale assicurata dal riconoscimento giuridico, ogni esperienza finisce con  l'esaurirsi all'interno della coppia che   è costretta ogni volta  a ricominciare da zero o almeno da 2 ,se si  tiene  conto delle esperienze precedenti dei soggetti,non sussistendo  l'eventualità di  patrimonizzare per il bene di tutti anche solo alcune dritte che potrebbero avviare un modello culturale di riferimento.
 D'altra parte una bozza di modello culturale credo sia lecitamente richiesta dalla società civile nel momento in cui è chiamata a riconoscere la validità dell'unione omo, volendo comprenderne la ricchezza peculiare ,che è  diversa dalla tradizionale maschio e femmina, affermandone così la conseguente rilevanza sociale e valoriale, come richiesto dalla Costituzione.
Noi ovviamente come troppia non ci aspettiamo a breve un riconoscimento giuridico, ma siamo ovviamente solidali con le coppie che pretendono la parità di diritti e doveri delle coppie etero.Il 23 Marzo p.v. la Corte Costituzionale si pronuncerà proprio sulla "costituzionalità" di alcune norme del Codice Civile  che di fatto discriminano le coppie di persone dello stesso sesso. E' un appuntamento da non perdere e per il quale è bene   firmare l' Appello che trovate sul Blog di Fabio.

sabato, marzo 06, 2010

Per te

Su invito di Barbara ecco un coinvolgente appello dal Blog gardiniablue:

"Sono commossa!!! Dopo tanti anni ti ho rivista su un social network ... Sei bellissima ... La tua cicatrice, "cucita" da papà R. ingrandendo la foto è ancora li e si vede benissmo ...
Oggi, ti ho "ritrovata" ... Sei bellissima!!! Non ti cercherò, non vorrei turbarti ... Ti aspettiamo.
Papà R. e mamma P.
"Mamma, sono bella io" ...
Cucciola, siamo qui ... Cercaci!! Trovaci ... Noi, NON ti abbiamo MAI abbandonata, sei sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Ricordiamo sempre quell'episodio in Austria, mentre cercavi di imparare a sciare. Il pomeriggio volevi sempre andare in piscina con Carla e Gianni.

venerdì, ottobre 23, 2009

Non basta il mugugno, andiamo a votare!


"Poiché stiamo dimenticando l’esercizio pratico della democrazia, ritengo che sia essenziale andare per affermare che esiste «un popolo» che non si rassegna al degrado democratico e morale: «un popolo che resiste» in nome della propria onorabilità, della propria indisponibilità in nome della propria opposizione irriducibile a Berlusconi e al virus del berlusconismo che ripudia con tutte le proprie forze.Non si tratta di votare PD, ma di usare il PD per un gesto supremo, forte e solenne contro una dittatura già in esercizio. E’ un dovere morale.Andare a votare alle primarie del PD è oggi una scelta istituzionale, una forma di resistenza e l’affermazione del principio della sovranità popolare senza manipolazioni e senza leggi porcate.Invito pertanto tutti coloro che vogliono buttare fuori questo lercio governo e questa laida maggioranza ad andare a votare alle primarie del PD: votate il candidato che volete, votate vostra suocera o vostro genero, votate per il cane o per il criceto, ma andate a votare.In modo particolare mi appello alle donne che, come Rosy Bindi, non sono e non saranno mai «a disposizione» del magnaccia, con questo voto dicono la propria indignazione anche contro le donne di destra che si lasciano infangare,usare e nominare come schiave di un sultano che non ha nemmeno il coraggio di difendersi nelle aule del tribunale.".
Questo in estrema sintesi l'invito di don Paolo Farinella ad andare a votare domenica alle primarie del PD. Con qualsiasi mezzo, con tutte le persone che amiamo e stimiamo.Anche nel caso non condividessimo (non è difficile!) l'assenza di politica e di strategie del PD.

venerdì, settembre 11, 2009

寻找 (looking for) Qhynya C.



Leggendo il post di S-kraM "L'amico ritrovato (forse)", mi è venuta la pazza idea di tentare di rintracciare un carissimo amico cinese, Qhynya, di cui abbiamo perso traccia dal 1998 o 99 per una serie di sfortunatissime circostanze (cambi cellulare,indirizzi email, etc). L'ultima volta che l'abbiamo sentito (forse nel 2001)era in Svizzera, ma stava per fare nuovamente rientro in Cina, dov'era già stato richiamato durante il periodo italiano a Como. Laureato in economia e commercio, sognava di poter andare negli USA per un master, ma poco dipendeva dalla sua volontà... Conosciuto del tutto casualmente appena giunto nella nostra città dalla Polonia, quando ancora si occupava di seta , abbiamo trascorso insieme un bel periodo, durante il quale si è sviluppata una tenera amicizia. Non parlando italiano, siamo riusciti a farlo sentire accolto dalla piccola comunità dei nostri amici. Era davvero contento di poter condividere con noi i suoi sogni, ma anche le sue preoccupazioni. In cambio ci ha insegnato a cucinare cinese e ad ubriacarci con la vera grappa di riso (80°) dei contadini dello Xinjiang. Ogni tanto mi prende la nostalgia per quell'amico così straordinario e, in passato, ho persino tentato svariate strade per cercare di ritrovarlo per sapere che sta bene ed è contento, ovunque si trovi. Ogni volta però mi sono dovuto arrendere perchè cercare un cinese in Cina, coi pochi strumenti a disposizione e le dovute prudenze per non metterlo in difficoltà, è peggio che cercare il classico ago nel pagliaio. S-kraM col suo post mi ha suggerito di provare anche attraverso il blog: si sa mai, qualcuno leggendo per caso riferisce casualmente a qualcun altro che conosce qualcuno che sa che ... Oggi ha 39 anni.
Tentar non nuoce, anzi alimenta in noi un piccolissimo barlume di speranza che è comunque un modo di tener vivo il ricordo del dolcissimo Qhynya.

Usando le straordinarie possibilità del web, ecco il nostro appello a "Chang":

读后的S-格兰"找到了(也许)朋友",疯狂的人有想法,我对追踪亲爱的朋友,中国,qhynya,我们失去了追查从1998年或99的一系列的不幸情况下(你改变移动电话、电子邮件地址等)。 最后一次,我们觉得他(也许在2001年),在瑞士,但它是想又返回在中国,你/他/她已经在回顾意大利期间抽屉台。 毕业经济和贸易,他/她梦想能够去美国的主人,但很少取决于他/她的意愿。。。 已知完全随便再联合在我们的城市从波兰,当它还涉及他与丝,一个美丽期间,一个投标友谊是发达的地区已用了一起。 不言中的意大利,我们已经成功地使他感到,欢迎的小社会,我们的朋友。 这是高兴能够分享他/她的理想,但他

mercoledì, giugno 10, 2009

Post, partita e appello serio


Non è che certi giorni non abbiamo voglia di scrivere: quando succede è semplicemente perchè manca il tempo. Purtroppo questo blog, voluto da tutti e tre, alla fine ricade puntualmente sulle spalle di uno solo, perchè 2 novi si defilano regolarmente, invocando la "mancanza di ispirazione", la stanchezza, etc etc. Eppure curano quotidianamente le loro passioni sul web... Vabbè, non sono nati nel giorno di S. Costanza.

Una bella notizia: una squadra calcistica ha finalmente raccolto l' appello che avevamo lanciato qualche tempo fa. Si tratta della "Fortis"(v.foto), formazione gaya non giovanissima, ma con una lunga tradizione calcistica alle spalle. Ora dobbiamo fissare la data dell'incontro, pare però si debba attendere la dismissione del terzino sx dal nosocomio vicentino in cui è ricoverato a seguito di un incidente. Non abbiamo fretta: considerato il livello degli avversari necessitiamo di tutto il tempo possibile per recuperare un minimo di forma fisica. Ho tutto il tempo di realizzare le "Sarde a beccafico", grazie alla ricetta fornitami gentilmente dalla mamma di Dino (il messin-varesotto). E' dalla prima avventura di Montalbano, tanti anni fa, che "tengo lo sfizio d'assaggiarle".
Ora però un appello serio che ci viene da Donna Cannone e che ci offre l'opportunità di fare davvero qualcosa di concretamente utile:
inviare vestiti e/o giocattoli per bambini in buone condizioni (non soldi), che la signora Massitan porterà con sé in Malì da distribuire a chi ne avrà bisogno (non basterebbero mai, inutile dirlo). Il carico massimo che può portare è di 40kg, dunque diamoci da fare!

giovedì, marzo 26, 2009

Saviano continua anche con noi!


Vado di fretta, giusto il tempo di segnalare la possibilità di rivedere, nel caso qualcuno l'avesse perso ierisera, lo speciale con Roberto Saviano a "Che tempo che fa" :su Raisat Extra il 31/3 a mezzanotte e il 1/4 alle 10 e alle 21.Su Rai International invece il 28 marzo.

Qualcosa possiamo fare anche noi con Saviano continua anche con te, "un'iniziativa spontanea nata a Milano dal semplice passaparola di un gruppo di amici, uniti dal progetto di un blog (Savianocontinua.blogspot.com) e dalla speranza che quest'esperimento possa essere compreso e replicato. In occasione della puntata speciale di Che tempo che fa del 25 marzo con Roberto Saviano, noi abbiamo accolto l'invito, abbiamo deciso di metterci la nostra faccia: vi invitiamo a fare altrettanto…".

Io ho già messo la mia e stasera chiederò ai novi di fare altrettanto: lo farete anche voi?

E' il momento di fare tutti la nostra parte, pur piccola che sia.
“Nessuno ormai, dopo Gomorra, può dire di non sapere, di non sospettare” (Franco Roberti). Nessuno ormai, dopo Gomorra, può continuare a comportarsi come se nulla fosse.Savianocontinua sta tornando per dire che non tutto il Paese è anestetizzato da una dieta mediatica fatta di “culi e veline, pianti degli amanti, situazioni fasulle” (Dario Fo).Da nord a sud la nostra indignazione è viva e sta per manifestarsi nuovamente.

E crediamo finalmente che "con la forza della parola è possibile cambiare il mondo"!

venerdì, marzo 20, 2009

Siam solo 3: appello



Bella serata all'insegna dell'amicizia e della festa quella che abbiamo vissuto ieri a La Muraglia, la China Town di Fino. Festeggiavamo tutti insieme la coppia MaLù di cui abbiamo già scritto. Il menù scelto ha entusiasmato tutti, anche Mario che, all'inizio restio e diffidente nei confronti della cucina orientale, ha reso onore a tutti i piatti della "bella e brava" Xiao Fin. La dolce maitresse per l'occasione ha dato il meglio di sè, offrendo a conclusione persino un sensibile "sconto fidanzamento", che ormai costituisce un precedente. Siete avvisati: dovendo festeggiare un fidanzamento, un matrimonio o qualsiasi altro lieto evento della vita, non importa se siete gay, etero o chissàche, Xiao è a vostra disposizione per solennizzare come si conviene un momento che altri (per esempio lo Stato italiano) si ostinano testardamente ad ignorare. Non ci resta che augurare ancora alla coppia MaLù tanta felicità e lunghissima vita perchè, come canta Arisa, il vero amore "punta sempre all'eternità".


Ci siamo del tutto casualmente resi conto che il termine "troppia", coniato per identificare la nostra realtà, non solo è esteticamente dubbio, ma tradotto nelle varie lingue viene decisamente frainteso scambiandolo con l'aggettivo"troppo". Così accade che "troppia di maschi" in inglese diventi too many men, in francese trop grand nombre d'hommes, in spagnolo muchos hombres , in greco πολλά ανδρών, in tedesco viele Männer, in arabo من الرجال e così via. Finalmente abbiamo compreso il perchè di tante strane e neanche tanto ambigue email che riceviamo continuamente dal mondo: si è diffusa la convinzione che la nostra sia una sorta di comune cui quindi pare lecito poter partecipare. Nel tentativo di porre istantaneo rimedio all'equivoco abbiamo precisato, in parentesi, che siamo 3 maschi innamorati, ma basterà?


E' arrivato il momento di individuare un termine che meglio ci rappresenti e che soprattutto non offra spazi di ambiguità. Naturalmente, come sempre accade nell'emergenza, la fantasia si è dileguata e noi tre siamo privi di alternative convincenti. Lanciamo perciò un appello/concorso tra i lettori perchè ci segnalino fantasiosamente proposte valide, escludendo i soliti "trio", "terzetto" etc che offrono una connotazione quasi esclusivamente sessuale. Ci date una mano?

mercoledì, marzo 18, 2009

Bambini invisibili


Perfino un centinaio di parlamentari della maggioranza si sono accorti di quanto sia disumano il famigerato ddl sicurezza, invitando medici e pubblici ufficiali (quindi anche insegnanti) a denunciare i clandestini. Probabilmente è la paura di diffusione di gravi epidemie eventualmente trasmesse da immigrati che rinunciano alle cure sanitarie a decidere il ripensamento del drappello di pidiellini, ma tant'è: è già buono così.

C'è poi l'art.45 (comma 1, lettera f) ad indignare oltre 200 organizzazioni di volontariato, dal Gruppo Abele all'Unicef, dalla Cgil a Save the Children, dopo l'appello on line promosso dall'Associazione studi giuridici sull'immigrazione: se venisse approvato, i neonati con genitori privi del permesso di soggiorno non potrebbero essere registrati all'anagrafe. Per l'Asgi è "una palese violazione dei principi costituzionali e della dichiarazione Onu dei diritti dei bambini. Il rischio è che si crei un bacino di bambini invisibili,apolidi, che potrebbero divenire più facilmente vittime di abusi, di sfruttamento e della tratta di esseri umani, così come potrebbero aumentare le situazioni di apolidia in mancanza di documenti che attestino il rapporto di filiazione".Sarebbe impossibile agli immigrati esercitare il libero diritto di fondare una famiglia, anche nel caso uno solo dei 2 fosse privo di permesso regolare. La norma è stata pensata per scoraggiare i matrimoni fittizi, ma è incostituzionale per violazione del limite previsto dall'art. 117, comma 1 Cost. che impone alla legge di rispettare gli obblighi internazionali.


Ricorre domani, 19 marzo, il 15 anniversario dell'assassinio di don Peppino Diana , eroe anticamorra: dobbiamo ricordarlo!
Meglio non pensare invece al papa che va dicendo in Africa che non servono i preservativi per evitare l'hiv, "che anzi aumentano i problemi"... Fa paura sapere che non è solo e che anzi è circondato da amici, collaboratori e vescovi. La penseranno tutti come lui?

lunedì, febbraio 09, 2009

Rompiamo il silenzio: firmiamo!


Oggi, come ieri, è una bellissima giornata. Solo per scaramanzia evito di pensare alla primavera, chè poi ripiombiamo nel bel mezzo di qualche tormenta di neve ritardataria. Col sole è più facile essere positivi anche se i tempi son quelli che sono. Ancora Chiesa e politici martirizzano Eluana e il suo papà: a nulla sembrano servire le riflessioni dei più illuminati come Giovanni Reale, filosofo cattolico, che ieri dalle pagine del Corriere ha pacatamente tentato di richiamare al buon senso umano quanti politicizzano una questione metapolitica. «La tesi portata avanti da molti uomini della Chiesa, e ora anche del governo, è sbagliata e va corretta.Nel caso di Eluana vedo un abuso da parte di una civiltà tecnologica totalizzante, così gonfia di sé e dei suoi successi da volersi sostituire alla natura.». Povera Eluana! Mi piacerebbe sapesse che la maggior parte degli Italiani è con lei ed il suo papà, ma non basta poter generare figli per averne la consapevolezza... Forse lo scoprirà solo dopo, nell'altra vita, appena smetteranno di accanirsi contro di lei.

Non è solo l'arroganza dei potenti in questo doloroso caso a preoccupare:"Assistiamo a segni inequivocabili di disfacimento sociale: perdita di senso civico, corruzione pubblica e privata, disprezzo della legalità e dell’uguaglianza, impunità per i forti e costrizione per i deboli, libertà come privilegi e non come diritti.".
Non vedere è non voler vedere. Non conosciamo gli esiti, ma avvertiamo che la democrazia è in bilico.Ci corre l'obbligo di difendere la legalità, per questo rompiamo il silenzio e firmiamo l'appello QUI.
Per una volta lasciamoci coinvolgere, anche se la nostra vita scorre tranquilla tra le persone che amiamo e persino con un lavoro regolare e, fortunatamente, abbastanza sicuro. Basta aprire gli occhi per vedere che molti altri faticano a vivere, dimenticati da chi dovrebbe tutelare la dignità e con essa la vita di tutti, specie dei più deboli. E' così difficile essere uomini?

domenica, gennaio 11, 2009

Save Gaza!

More than 800 people killed
and all the countries are watching!

mercoledì, maggio 14, 2008

Aiutiamo Miranda



Miranda fino a tre anni fa era un uomo, poi per amore si è operata divenendo una donna. Ma l’uomo per il quale lei ha deciso di cambiare sesso non era chi lei sperava. Dopo l’operazione l’ha tradita e costretta a prostituirsi, sono iniziati così i suoi tentativi di suicidio e le liti violente tra i due. Ora Miranda è in carcere priva di tutto, lui è stato ucciso da lei in un raptus di follia durante l’ultima furibonda lite. Ecco perché i volontari di Gaylib hanno deciso di aprire una sottoscrizione in favore di Miranda per poterle fornire un aiuto concreto. Aiutaci ad aiutare Miranda perché la disperazione a volte fa compiere atti estremi, ma sarebbe peggio non perdonare, non capire, voltare la testa e alzare le spalle.
Vi chiediamo di aiutarci ad aiutarla aderendo alla sottoscrizione lanciata dai volontari di Gaylib Toscana in favore di Miranda, versando un contributo in qualsiasi ufficio postale sulla carta POSTEPAY N. 4023 6004 5718 7880 intestata a Luisella Audero, referente di GayLib Toscana.Le somme raccolte saranno consegnate a Miranda , tramite il suo avvocato, e serviranno per l’acquisto nel carcere di Livorno, in cui è attualmente detenuta, di vestiti e di generi di prima necessità.(Gionata).

giovedì, marzo 20, 2008

Nuova arte?


Già ho qualche perplessità sull'arte di M.Cattelan,ma non essendo un esperto il mio è un personalissimo giudizio. Ora però leggo che un certo Guillermo Habacuc Vargas, "artista" costaricano, è arrivato ad uccidere un cane "per arte", facendolo morire di fame e di sete. Se ci riuscite, date un'occhiata qui, troverete la documentazione fotografica e l'appello per impedire che ripeta la stessa crudeltà alla Biennale Centroamericana di Arte cui è stato invitato. L'appello però lo trovate anche qui: firmatelo. Sarebbe interessante capire cosa c'è in questa nuova presunta ricerca artistica, in cui non vedo altro che il bisogno di far parlare di sè, fingendo una rappresentazione del reale che è ricerca del peggio, quale forma sicura di provocazione. L'arte non è più rappresentazione del bello, ma nemmeno lo è del vero, perchè troppo chiaramente alla ricerca del sensazionale. Non stupisce che presunti artisti cavalchino il successo, meraviglia piuttosto il grande seguito che riscontrano puntualmente ad ogni esibizione. Questi nuovi pubblicitari (mi pare la definizione migliore) sembra abbiano compreso la fame di orrido e la assecondino con estrema facilità, non mancando certo infiniti spunti nella realtà. Viene da chiedersi come, quando e perchè l'orrendo abbia sostituito il bello nell'attrazione. L'agostiniano "Non possumus amare nisi pulchra" è sostituito dal "Non possumus amare nisi horrida": ma se alla bellezza si risponde con l'amore, all'orrido come si risponde, con l'odio? Una lettura attenta del fenomeno potrebbe offrire un interessante quadro sociologico e psicologico della nostra realtà, ma ho la sensazione che non ci sia nulla di buono in quello che potremmo scoprire.

Nella foto una bellezza classica, nella speranza attenui l'eventuale turbamento prodotto dal post.

mercoledì, marzo 19, 2008

Aprire al Mondo la campagna elettorale



Questo il testo dell’appello che la Tavola della pace ha rivolto alla Rai, in quanto servizio pubblico,perché affronti nelle ore di massimo ascolto cruciali temi internazionali. «I problemi sono noti. Gli impegni dei nostri politici no! Il servizio pubblico faccia il suo dovere!».

«Gaza, Libano, Afghanistan, Tibet, Kosovo: la guerra e la politica estera hanno finalmente fatto irruzione nella campagna elettorale. Chiediamo alla Rai di proseguire questo dibattito in prima serata. I cittadini elettori hanno il diritto di conoscere quali sono le opinioni dei candidati sulle guerre in corso, sulle gravi crisi aperte e sulle difficili scelte che l’Italia dovrà compiere».

«Il mondo che si era voluto tenere fuori della porta è rientrato dalla finestra. Non si tratta solo di Gaza, Libano, Afghanistan, Kosovo e Tibet ma anche di Darfur, Somalia, Iraq, Cecenia, fame, sete, miseria, corsa al riarmo, pericolo nucleare, diritti umani, Europa, Onu, Nato. Il Parlamento e il Governo che eleggeremo il 13 e 14 aprile dovranno prendere importanti decisioni, interne e internazionali, che determineranno la vita o la morte di milioni di persone e che esporranno l’Italia a grandi rischi e responsabilità. Gli italiani non possono votare senza conoscere cosa intendono fare le diverse forze politiche: le loro priorità, le loro scelte, le loro decisioni».

«I problemi sono noti. Gli impegni dei nostri politici no! Gli italiani hanno diritto di sapere! La Rai deve svolgere il suo ruolo di servizio pubblico. La campagna elettorale si apra al mondo. Se ne discuta in prima serata».

Fin qui il testo dell'appello. Spiega poi Flavio Lotti, coordinatore della tavola della pace: «Abbiamo assunto questa iniziativa dopo le recenti uscite del centrodestra, che ha criticato alcuni aspetti della politica estera del governo Prodi, e la risposta del centrosinistra. Se i due schieramenti principali di questo confronto elettorale non hanno idee convergenti sulla politica estera, ciò significa che ciò ha una ricaduta negativa sia sulle politiche del nostro paese sulla scena internazionali sia sulla sicurezza stessa dell'Italia. E in questa situazione, il servizio pubblico radiotelevisivo deve avere la capacità di suscitare un dibattito serio e approfondito, come peraltro avviene in altri paesi europei».

lunedì, gennaio 28, 2008

Firmiamo subito per salvare 2 ragazzi iraniani



Questa volta possiamo fare di più. Quello che non siamo riusciti a fare per Makwan Moloudzadeh dobbiamo ottenerlo per Hamzeh Chavi e Loghman Hamzehpour, due ragazzi di appena 18 e 19 anni arrestati lo scorso 23 gennaio in Iran. Hanno confessato sotto tortura di essere omosessuali e di amarsi ed ora anche per loro, come già per Makwan, si prepara la forca.


Tentiamo di SALVARLI firmando la petizione di EveryOne ,


destinata a figure istituzionali che vanno dall'Onu al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad e al suo ministro della Giustizia, dalle ambasciate a organismi Ue quali la presidenza del Parlamento europeo e della Commissione Ue.

Stranamente tra le tante istituzioni non c'è la Chiesa cattolica, così potente e interessata a difendere la vita. Ogni vita umana, come il card.Ruini insegna. Forse anche al Vicariato di Roma andrebbe copia della petizione...

mercoledì, dicembre 05, 2007

Salviamo Makwan!


Makwan Moloudzadeh , 21 anni, condannato a morte per il reato di “lavat” ( sodomia) in Iran, il 15 novembre scorso aveva ottenuto, grazie ad una mobilitazione internazionale, la sospensione della pena, ma tramite la sua famiglia si è saputo che domenica 2 dicembre a Makwan è stata comunicata la sentenza di morte nel carcere di Kermanshah, dove è detenuto dallo scorso 1 agosto.

“E’ necessaria un’azione internazionale di protesta immediata, che coinvolga il Governo Italiano, il Parlamento Europeo e tutta la società civile. Dobbiamo far sentire in Iran le nostre voci e chiedere che Makwan viva. Makwan è innocente e la colpa per cui è stato condannato è la sua omosessualità”. E’ l’appello lanciato da dal Gruppo EveryOne. “Agite subito, chiedete ad amici e conoscenti di inviare alle autorità iraniane quante più lettere e cartoline possibile, perché i giudici e il presidente della Repubblica Islamica devono sapere che uccidono un innocente, che ogni anno imprigionano, torturano e uccidono migliaia di innocenti.”

Per maggiori informazioni e per gli indirizzi cui inviare cartoline,lettere, fax ed e-mail: Gruppo EveryOne e Circolo MarioMieli