Già ho qualche perplessità sull'arte di M.Cattelan,ma non essendo un esperto il mio è un personalissimo giudizio. Ora però leggo che un certo Guillermo Habacuc Vargas, "artista" costaricano, è arrivato ad uccidere un cane "per arte", facendolo morire di fame e di sete. Se ci riuscite, date un'occhiata qui, troverete la documentazione fotografica e l'appello per impedire che ripeta la stessa crudeltà alla Biennale Centroamericana di Arte cui è stato invitato. L'appello però lo trovate anche qui: firmatelo. Sarebbe interessante capire cosa c'è in questa nuova presunta ricerca artistica, in cui non vedo altro che il bisogno di far parlare di sè, fingendo una rappresentazione del reale che è ricerca del peggio, quale forma sicura di provocazione. L'arte non è più rappresentazione del bello, ma nemmeno lo è del vero, perchè troppo chiaramente alla ricerca del sensazionale. Non stupisce che presunti artisti cavalchino il successo, meraviglia piuttosto il grande seguito che riscontrano puntualmente ad ogni esibizione. Questi nuovi pubblicitari (mi pare la definizione migliore) sembra abbiano compreso la fame di orrido e la assecondino con estrema facilità, non mancando certo infiniti spunti nella realtà. Viene da chiedersi come, quando e perchè l'orrendo abbia sostituito il bello nell'attrazione. L'agostiniano "Non possumus amare nisi pulchra" è sostituito dal "Non possumus amare nisi horrida": ma se alla bellezza si risponde con l'amore, all'orrido come si risponde, con l'odio? Una lettura attenta del fenomeno potrebbe offrire un interessante quadro sociologico e psicologico della nostra realtà, ma ho la sensazione che non ci sia nulla di buono in quello che potremmo scoprire.
Nella foto una bellezza classica, nella speranza attenui l'eventuale turbamento prodotto dal post.
3 commenti:
di la verità che non ci credi nemmeno tu che la foto possa attenuare qualcosa...
A me Cattelan piace.
Mi stupisce invece che si possa definire arte quello che ormai (a ragione) viene considerato un reato e sarei curioso anche io di sapere cosa c'è dietro.
Attento però perché l'Arte (o le arti) non son riducibili alla sola "ricerca del bello" com'è stato in passato. Se mi perdoni la ridondanza è una considerazione riduttiva, è come scegliere di descrivere il tutto con una parte. Le Arti sono ricerca, sperimentazione, sono domande talvolta prive di risposte. Ma soprattutto le arti sono specchio della società in cui viviamo che si muovono di pari passo con le vicende (e molto spesso anche con gli orrori) della storia, della cronaca, dell'attualità e del costume ed è così da sempre.
Dunque capisco l'orrore, un pò meno lo stupore.
Ammazzare un cane o qualsiasi altro essere è solo una barbarie, non è arte.
Visto che però Vargas considera arte la morte per fame e per sete perchè non si immola lui stesso? Sarebbe l'apoteosi, il capolavoro, l'arte che raggiunge il sublime.
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