domenica, agosto 17, 2008

A 6 mani


Domenica mattina. Ci siamo svegliati relativamente presto come il solito. Ora, rilassati e nullafacenti (io ho già avviato l'arrosto domenicale), coinvolgo i novi in un post finalmente a sei mani. Nell'aria c'è un po' di preoccupazione perchè la Compagnia non ha ancora confermato la disponibilità del volo di rientro da Lampedusa per lupetta. Il che pone una seria riserva sulla vacanza che ci ha entusiasmato tanto da subito. Restiamo comunque fiduciosi. En e Dan, tanto per non smentirsi, sono senza parole e finora limitano la loro collaborazione alla stesura del post bofonchiando sciocchezze. Così tocca a me avviare un discorso che però stenta a prendere il largo tra i vegetanti partners.
Ierisera siamo stati alla sagra di S.Rocco a Bulgorello. C'erano Fra, Gio e Flo. Quest'ultimo non lo vedevamo da almeno 15 anni! Per la seconda serata consecutiva siamo saliti sulla nuovissima auto di Pep, giusto per provare un po' di emozioni e brividi (di paura): la sua guida, non molto sicura dopo più di 40 anni di esperienza, ha il potere di paralizzarci ogni volta.Il mezzo è però fresco di concessionaria e non potevamo rifiutarci ...
La serata paesana è stata invece tranquilla nonostante i tentativi di Ivana, la rossa cantante ferrarese, di animarla. Al ritorno si sperava in una botta di vita delle nostre, ma il fisichino di Dan non ha retto, crollando esausto sul divano. Non c'è rimasto che attendere l'alba per recuperare il tempo perduto.
L'alba è arrivata. Ora, mentre scriviamo comodi sul divano, è inevitabile che anche solo sfiorandoci si riaccenda il desiderio di amarci ancora. I nostri odori, come richiamo istintivo, ci portano a superare i limiti del piacere e persino delle possibilità dell' età (almeno di Ser e mia ,En, che sto scrivendo). Tutto sembra non bastare mai. Viviamo il sesso come se fosse unico ogni volta. A volte è veloce, frenetico, a volte più rilassato. Ma sempre intenso. Naturalmente non riusciamo a dare sempre il meglio. Forse dovremmo imparare a dare più spazio alla coppia di tanto in tanto. Non sempre è facile. E' normale. Non creerebbe particolari problemi,anzi aprirebbe un' ulteriore possibilità ad un elemento fondamentale: la fantasia. In questo Ser è il nostro maestro. Continuiamo a vivere questa giornata tra risate e momenti seri con aggiunta di dubbi. La parte con i dubbi a dire il vero me la gestisco solo io (Dan): non mi ricordo se ho chiuso casa a chiave, data la fretta con cui sono uscito ieri. Poco fa scherzando con En, valutavamo le varie ipotesi e rielaboravamo la cronologia dei miei movimenti tipo C.S.I., il famoso telefilm americano. Nel nostro caso il morto non c'è ancora stato,ma lascio aperta questa possibilità nel caso la mia dimenticanza si rivelasse reale, non sapendo come potrò giustificare una simile distrazione alla mia famiglia. Ci sarebbero soluzioni alternative e più pratiche per risolvere definitivamente il dubbio, ma la mia pigrizia ormai è rinomata!
Per il momento decido di vivere il mio dilemma in maniera statica con i miei "mori", sperando di non pensarci troppo. Sono sicuro di riuscirci perchè pur non facendo niente, il solo pensiero e la consapevolezza di averli qui accanto mi da serenità e tranquillità. E' bello poter incrociare il loro sguardo, scambiarci una semplice carezza.
La foto è del web: non siamo noi.

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