mercoledì, agosto 20, 2008

Appello a Renato Zero


"Non è un problema, andiamo in Toscana tra spiagge, luoghi e persone che mi dovete far vedere e sentire. Sono parte di voi quei posti e per me sono più significativi di una bellissima isola in cui andremo certamente in un'altra occasione senza problemi.". Così ha risposto Dan al messaggio di En che ci comunicava la sua delusione in tempo reale ieri, appena avuta risposta dall'agenzia. Non è un dramma, in vacanza andiamo comunque e già per questo, considerati i tempi, possiamo ritenerci fortunati. Dan dopo 3 anni è ancora desideroso di entrare nel nostro passato per cogliere al meglio ciò che siamo oggi. En ed io, d'altra parte, vogliamo condividere con lui tutte le cose belle, persone,luoghi ed esperienze, ma anche le brutte e dolorose, che ci hanno portato sin qui, ad essere quello che siamo. Non è un recupero e nemmeno una proposta di viaggi nostalgici nel passato. In noi non c'è alcun rimpianto e nostalgia per quello che è stato. Tutt'al più ogni tanto ci assale un po' di malinconia pensando alle persone che non sono più o che la vecchiaia ha reso fragili e vulnerabili, ben diverse da come le ricordavamo.

So già che En sarà in fibrillazione nel momento in cui porteremo Dan qua e là per l'Argentario, terra d'elezione di due suoi grandi miti: la Carrà e R. Zero. Andremo in religioso pellegrinaggio alle loro dimore, con discrezione, senza infastidire nemmeno i domestici. La divina dovrebbe essere assente perchè impegnata a Roma per l'imminente programma televisivo, ma se ci capiterà d'incrociarla per il paese riceverà senz'altro un bel mazzo di fiori. Speriamo che En non ci faccia fare la posta fuori dal suo tabaccaio piuttosto!Meglio saperla a Roma. Con lei dovrebbe essere Japino, suo regista, quindi eviteremo di trascorrere ore al bar del porto che lui frequenta.

Per quanto riguarda Zero, lancio direttamente un appello: "A Rena', si ci staje nun farce perde tempo, se vedemo una sera al ristorante che te piace tanto. Semo que' du de Como con cui te trovasti bene a chiaccherà a Viareggio, a La Bussola. Ora semo in tre!". E' un romanesco lumbardcasereccio, ma comprensibile.Credo.

Bene, questa è fatta e ci farà risparmiare ore preziose, perchè i posti da visitare sono davvero tanti.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi,
sono molto dispiaciuto che non riuscite a venire nella mia splendida isola ma come mi avete scritto nel SMS vi verrò a trovare presto io :)
P.S Se vedete Renatuccio (mio e di tutti i sorcini) convincetelo a venirmi a trovare nella mia splendida isola e ditegli che sarebbe mio ospite in quanto sono un sorcino nato

Anonimo ha detto...

Appello a Renato da Faby: (col romanesco c'ho un pochetto più di confidenza :-)
A Renà damme retta, va a fatte na magnata co sti sorcini...vedi k nun te penti...nun te fa desiderà, questi vale la pena da conosce o da rivedè....finarmente te cercano 3 bey fiyi, intelligenti, belli e simpatici, nun so romani, ma nissuno è perfetto...e si li incontri, contaye na strufetta di spiagge,così me pensano!!!
Baci

Anonimo ha detto...

Sai Ser, devo dire che invidio un po' la vostra capacità di mantenere un atteggiamento razionale nei confronti del passato... io non ci riesco.
E nel commento al vostro post precedente mi riferivo proprio a questo.
Una delle cose che per me sono motivo di dispiacere è proprio l'impossibilità di provare di nuovo le stesse sensazioni, lo stesso stato d'animo da cui ero stato pervaso anni prima (e che ricordo ancora benissimo) recandomi a distanza di tempo negli stessi luoghi che me lo avevano suscitato la prima volta. E trovo sempre (ovviamente, lo so) delle realtà diverse, che inevitabilmente deludono le mie aspettative... non riesco a razionalizzare che tutto questo dipende non solo dal fatto che la realtà cambia, ma anche dal fatto che io stesso sono diverso, modificato dal trascorrere degli anni, dalla vita...
E confesso che a volte volontariamente evito le situazioni che possono rischiare di compromettere quello che io stesso ho finito per modificare nella sua essenza: un ricordo è diventato l'icona di se stesso e come tale non deve essere stravolto.
Nella mia vita ho la tendenza a costruire e tenere tra loro separate delle singole entità consistenti in ricordi, esperienze, frammenti della mia quotidianità, ognuna delle quali assume quindi una propria individualità e autosufficienza senza dover necessariamente essere inserita in un contesto globale... E questo comportamento (che riconosco essere patologico) fa sì che ad esempio io non rimaneggi volentieri i miei manufatti, ma preferisca rifarli ripartendo da zero.
Così a volte ricerco un recupero di sensazioni (che è impossibile realizzare) da rivivere in modo identico al passato, ed è per questo che inevitabilmente rimango deluso... non è rimpianto del passato, no, è tristezza per l'impossibilità di rivivere proprio la stessa percezione "di far parte del creato in una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio tradizionali".
Ora basta, mi sono fatto un po' prendere la mano... e queste proprio non sono considerazioni da vacanza, ma piuttosto da... ambulatorio psichiatrico! :-D

Affettuosi saluti e buona vacanza!
Dino

Anonimo ha detto...

# Dino, ognuno di noi trova col e nel tempo un proprio equilibrio che nessuno, dall'esterno, può valutare, perchè necessariamente complesso.E' il personalissimo modo di vivere la vita, risultato anche della propria storia, educazione, cultura, vissuti e riferimenti valoriali.Niente di patologico quindi nel tuo bisogno di recuperare sensazioni del passato, perchè già consapevole che ciò non è possibile.Vedo piuttosto l'ansia che deriva dall'aver sperimentato la Bellezza (per semplificazione uso questo termine intendendo l'insieme delle sensazioni, esperienze, realtà positive)ed insieme la delusione di non poterla conservare per sempre così, inalterata e perfetta." Far parte del creato in una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio tradizionali" è l'aspirazione dell'umana dialettica del "già" sperimentato ed il "non ancora" perfettamente conquistato.En ed io invece, più terra terra, cogliamo il crescendo continuo della Bellezza nell'insieme della nostra vita: oggi la nostra esperienza complessiva è più ricca in tutti i sensi della stessa ricchezza di ieri. Domani (speriamo) sarà più ricca di oggi perchè sempre più consapevoli. Nella capacità di godere di ogni semplice e differente possibilità che la vita ci offre devo molto ad En che è una fonte inesauribile di saggezza che contagia, come solo un "puro di cuore" sa.
#Faby,grazie per l'appoggio in romanesco (si vede l'influenza di Massi!), ma cosa significa "na strufetta di spiagge"? Cmq ti pensiamo sempre, non è necessario Renatuccio per farlo! 3bacioni
#Franco, non sapevamo fossi anche tu come En un topino!Quando verrai su costringeremo il nostro ad esibirsi in tuo onore: è perfetto, vedrai.Nel caso l'originale facesse il prezioso non ne sentiremo la mancanza (usti, non avrò bestemmiato, spero!).A proposito, finora abbiamo mantenuto sul blog l'assoluto riserbo: ci direte voi quando potremo raccontare, almeno sottovoce, ciò che sta accadendo tra Lampedusa e Como...