mercoledì, agosto 13, 2008

La bellezza meglio della verità


"Non essere sorpreso dalla diversità. Non avere paura di ciò che è diverso o nuovo, ma consideralo come un dono di Dio. Prova ad essere capace di ascoltare cose molto diverse da quelle che normalmente pensi, ma senza giudicare immediatamente chi parla. Cerca di capire che cosa ti viene detto e gli argomenti fondamentali presentati. Come dice San Paolo: «Esamina tutto con discernimento; conserva ciò che è vero; astieniti da ogni specie di male» (1 Ts 5:21-22). Corri dei rischi. La fede è il grande rischio della vita. «Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà» (Mt. 16,25). Tutto deve essere dato via per Cristo e il suo Vangelo. Sii amico dei poveri. Metti i poveri al centro della tua vita perché essi sono gli amici di Gesù che ha fatto di se stesso uno di loro. Alimentati con il Vangelo. Come Gesù ci dice nel suo discorso sul pane della vita: «Perché il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo» (Gv. 6,33). ".
Queste le attitudini necessarie secondo il card.Martini per affrontare le sfide del mondo postmoderno in "Quale cristianesimo nel mondo postmoderno" ,articolo pubblicato lo scorso 27 luglio 2008, ma tratto da una conferenza del 3 maggio 2007 .
Interessante e precisa l'analisi della mentalità contemporanea "che si distacca spontaneamente dalla metafisica, dall'aristotelismo, dalla tradizione agostiniana e da Roma, considerata come la sede della Chiesa, e da molte altre cose". "Questo è un mondo in cui sono prioritari la sensibilità, l'emozione e l'attimo presente" e si oppone perciò ad un mentalità eccessivamente razionale e centralistica che pretenda di dirigere le cose dall'alto. :"si preferisce ogni forma di dialogo e di scambio per il desiderio di essere sempre aperti agli altri e a ciò che è diverso, si è dubbiosi anche verso se stessi e non ci si fida di chi vuole affermare la propria identità con la forza. Questo è il motivo per cui il cristianesimo non viene accolto facilmente quando si presenta come la 'vera' religione".
Eppure "Forse questa situazione è migliore di quella che esisteva prima. Perché il cristianesimo ha la possibilità di mostrare meglio il suo carattere di sfida, di oggettività, di realismo, di esercizio della vera libertà, di religione legata alla vita del corpo e non solo della mente. In un mondo come quello in cui viviamo oggi, il mistero di un Dio non disponibile e sempre sorprendente acquista maggiore bellezza; la fede compresa come un rischio diventa più attraente. Il cristianesimo appare più bello, più vicino alla gente, più vero".

1 commento:

Anonimo ha detto...

" Mio Signore, mio amato, mio sposo, riempimi continuamente del tuo Spirito d'amore,
sostienimi perche possa lavorare nella letizia,
aiutare il mio prossimo a rimuovere le lacrime, la sofferenza, la miseria, la solitudine.
Tu che con Cristo hai condiviso le sofferenze del mondo,
indicami la strada e sostienimi nella perseveranza del cammino affinche'
il male sia sfidato e condannata l'ingiustizia.
Dona a noi tuoi figli, a noi che desideriamo consacrarci a Te,
la certezza che Gesu' e' rivelato tramite il servizio all'amore,
affinche diventiamo esempi viventi d'amore attraverso l'aiuto al prossimo ed alla guida dei tuoi figli a te".

una mia poesia/riflessione che scritta al mio padre spirituale racchiude l'essenza della mia vocazione di carmelitano secolare, ma direi di uomo e di cristiano,
Dav