Ancora poche ore e si parte per il lungo ponte del 2 giugno. Passeremo a prendere Fabrizio e Luc e poi via! Sul tardi, stasera, ci raggiungerà anche Mauro. La destinazione non è lontana, un paio d'ore basteranno a raggiungere l'incantevole paesino che ben conosciamo, a due passi da Lerici e a due passi anche dalla Toscana. Speriamo che le condizioni climatiche ci siano favorevoli, perchè abbiamo tanta voglia e bisogno di mare. Probabile che faremo una puntata alla vicina Torre del Lago, ma ci basteranno le bellissime spiagge. Non ci interessano gli eccessi che ormai caratterizzano la frazione viareggina. Come ha già scritto Dan, aspettavamo questa breve vacanza con trepidazione perchè siamo stanchi, perchè amiamo il mare ed il sole. E perchè potremo stare insieme senza vincoli di lavoro e di alcun genere per ben tre giorni consecutivi. Sempre costretti per godere della triplice presenza a rubare ore al sonno, quando la stanchezza è pesante, finalmente ci abbandoneremo al tempo senza rincorrerlo. La compagnia degli amici è rodata da oltre un ventennio e giù si aggiungeranno anche Marzia e Temi che pure conosciamo da qualche anno. Non ci resta che terminare i preparativi per la partenza e salutarvi: arrivederci a presto!
sabato, maggio 30, 2009
venerdì, maggio 29, 2009
BUON RISVEGLIO!
Oggi sono iniziate le mie vacanze, per qualche giorno trascorrerò momenti sereni e liberi da quegli stress psico-fisici che il lavoro impone. Sono sicuro che sarà così: ne ho troppa voglia!
Stamattina mi sono svegliato abbastanza presto, certo sempre più tardi di quando vado al lavoro, e già dal primo secondo, dal primo momento in cui ho aperto gli occhi mi sentivo gioioso, allegro, sereno, tanto da trovare subito la voglia di ridere e scherzare nonostante la bocca asfaltata. Mi godo qualche ora di tranquillità fino a sera, quando arriveranno le amiche di mia mamma per un party tutto al femminile. Non preoccupatevi io non partecipo, farò solo da cameriere. Vedrò se ispirarmi al Jacob de Il vizetto.
Siamo ormai prossimi alla partenza, perchè questi giorni li trascorreremo al mare con amici. C'è un' incredibile voglia di staccare la spina, anche perchè non sono l'unico ad essere stressato. En al lavoro spererebbe in una tranquilla routine senza i troppi problemi e le sgradevoli situazioni che invece deve affrontare ormai abitualmente. Ser invece si prepara allo sprint finale che è tutt'altro che semplice, anche se dalle prime notizie (composizione commissioni)le cose sembrano andare alla grande.
Sarà meglio che riprenda la preparazione delle ultime cose necessarie prima di ogni partenza, poi tenterò di farmi anche un bel pisolino ristoratore, giusto per mantenermi in forma.
(Dan)
giovedì, maggio 28, 2009
La nostra Napoli
Ho vissuto 9 anni della mia vita a Napoli, città che mi è rimasta nel cuore per la sua bellezza, per il suo patrimonio artistico e culturale, per il sole e per il mare. Ma soprattutto per i suoi abitanti, straordinari, calorosi, ricchi di fantasia e di umanità. Napoli è sempre stata una città complessa, difficile; ha subito offese in molti momenti della sua storia dagli uomini e dalla stessa natura. E' sempre riuscita a riscattarsi, a recuperare l'onore violato anche dagli stranieri più feroci con grandi atti di coraggio e generosità. Purtroppo negli ultimi anni sembra sprofondare sempre più in basso a causa della criminalità organizzata, più arrogante e libera che mai di esercitare il proprio potere. I media si guardano bene dall'informare il resto del Paese su quanto avviene laggiù. Così mi scrive un carissimo amico:
"La situazione a Napoli è sempre piu' drammatica , ormai la citta' è sempre di piu' sotto il controllo della camorra. Solo chi viene da fuori non s'accorge di niente, sembra tutto normale, ma chi vive qui lo constata in ogni angolo della città. Pensa, solo per dirtene una, sul lungomare si sono aperti decine di ristoranti e locali tutti gestiti da uomini della camorra. Lo sanno tutti.Ma lo Stato dov'è? Possibile che non c'è un magistrato che voglia fare un po' di luce sul proliferare di queste attività, nessuno si chiede da dove vengono i capitali? Non ti dico poi quello che succede in periferia: a Miano hanno il pieno controllo del territorio, addirittura alcuni di loro si stanno costruendo la villetta sul suolo pubblico. Vigili, polizia , carabinieri ? Neanche l'ombra, e cosa strana, non è mai stato istituito un posto di blocco come quelli che a volte si vedono in TV, con l'esercito e polizia insieme. Si ha come l'impressione che questi individui siano loro a decidere dove devono posizionare le forze dell'ordine.Gli arresti che sono stati eseguiti in questi ultimi tempi? Anche quelli pilotati dai capi per togliersi dai piedi pedine ormai bruciate, è una verità che tutti i napoletani sanno, possibile che a nessun magistrato sia venuto il dubbio?
Certo ti ho raccontato una realtà sconsolante, ma quale puo' essere la soluzione? Ormai tutte le persone oneste stanno lasciando la città, tra poco qui rimarrano solo i cammorristi e il popolo che è loro tifoso, perchè è inutile negarlo, questi signori hanno un ampio consenso popolare.".
Certo ti ho raccontato una realtà sconsolante, ma quale puo' essere la soluzione? Ormai tutte le persone oneste stanno lasciando la città, tra poco qui rimarrano solo i cammorristi e il popolo che è loro tifoso, perchè è inutile negarlo, questi signori hanno un ampio consenso popolare.".
E' triste per chi vive a Napoli, ma è triste per tutti gli Italiani, volutamente disinformati. Si legifera di ronde private ed intanto si impedisce ai magistrati di lavorare e si impoveriscono le forze dell'ordine di mezzi e di uomini. Stiamo consegnando l'intero Paese alle criminalità senza nemmeno accorgercene. Verrebbe da scoraggiarsi perchè sembra tutto inutile,una perdita di tempo insistere, nel proprio piccolo, a voler vedere chiaro, a pretendere dai politici onestà e legalità. Un "Grande" del nostro tempo, il giudice Antonino Caponetto, fondatore del pool di magistrati antimafia di Palermo negli anni della vera lotta alla criminalità, così ci rincuorava e ancora oggi continua a farlo:
"Ha senso consacrare la propria vita per un Paese come l'Italia?Certo che ce l'ha.
E se fosse una battaglia persa?Le battaglie in cui si crede non sono mai perse."
Voglio credere fortemente alle sue parole come ci ha creduto lui tutta la vita. Dobbiamo crederci tutti col nostro impegno concreto.
mercoledì, maggio 27, 2009
Vento di maggio
Conquisto solo ora il pc. Lupetto ha trascorso l'intero pomeriggio ormai libero da impegni scolastici esercitandosi nella metrica latina, ma, come tutti i suoi coetanei, contemporaneamente chattava con gli amici in msn. Non avevo cuore di interromperlo, anche perchè ho nulla da scrivere. Solo un passaggio veloce in questa magnifica giornata ventosa, calda ma non asfissiante come quelle precedenti. L'estate è bella anche perchè, come cantava PP, "basta poco a vestirsi, basta uscire nel sole". Lupetto si lamenta però delle correnti chiudendo le porte che sistematicamente ri-spalanco: in effetti tira un gran vento in casa in certi momenti che perfino lupetta è costretta a cercare rifugio per non essere trascinata via. Nel sole appunto. Dan stasera gioca ed En vorrebbe uscire a cena. Io ho già pronto l'ovino da infornare con le cipolle, ma l'idea m'alletta e potrei proporlo domani. Restano da vincere le resistenze di Lupetto e lupetta che non abbandonerebbero mai la casa se non per motivi a loro cari. Vedremo.Che cazzate che ho scritto, vero? Eppure sono le banalità della quotidianità che mi stra-piacciono e mi fanno stare bene.
In bocca al lupo ,mogoleador!
martedì, maggio 26, 2009
Guardando l'Africa
Ieri ricorreva la commemorazione della fondazione (1963) dell'Organizzazione per l'Unità Africana (OUA), oggi Unione africana (UA)."Verso un Africa unita, pacifica e prospera" il tema scelto per la giornata. Doveva essere l'occasione per sensibilizzare alle problematiche dell’Africa e per chiedere ai media di informare di più sui problemi e le potenzialità di questo continente.
Ce ne ricordiamo poco, ma l'Africa è appena al di là del nostro mare:basta scrutare l'orizzonte e riusciamo a vederla là, in lontananza. Lo sanno bene i tanti disperati che vedono nella nostra penisola "la spalla su cui riposare"nel loro lungo viaggio della speranza.
L'UA,come tutti gli organismi internazionali senza potere, fatica a far sentire la propria voce e spesso adotta una politica difensiva nei confronti dei capi di stato africani (come nel recente caso del presidente sudanese Omar Hassan Al Bashir) con lo scopo di mantenere un dialogo aperto con tutti , in particolare quelli retti da regimi autoritari. Lo scotto è la perdita di credibilità all'organismo a livello internazionale. Resta comunque il principale interlocutore dell'ONU per quel che riguarda ogni questione politica nel continente. Il cammino verso l'integrazione è iniziato, ora si punta verso l'attribuzione di maggiori poteri al parlamento panafricano sul modello di quello europeo .
Per molti di noi gli Africani restano solo dei poveri invasori da respingere. ''Se fossi ebreo, omosessuale o diverso non sarei cosi' tranquillo e felice dell'opera di respingimento che sta facendo il Governo'', afferma Antonio Di Pietro . ''Si comincia con la caccia al nero - dice il leader dell'Idv - e poi si finisce con la caccia all'ebreo e al diverso. Si crea e si alimenta questo sentimento di odio nell'immaginario collettivo che non risparmia nessuno''.
E se avesse ragione?
lunedì, maggio 25, 2009
Equilibrismi
Lupetta ed io siamo rimasti soli come ogni lunedì. Il primo ad uscire è stato Lupetto. Sono gli ultimi giorni di scuola, i più belli, avendo concluso il pesante tour di verifiche ed interrogazioni. Avverte forte il dispiacere per i compagni in difficoltà che solo all'ultimo stanno cercando di arrabattare un risultato dignitoso di "salvezza". E' fatto così.
La giornata delle Prime comunioni è andata. I due nipotini hanno vissuto quello che nel ricordo di molti è il più bel giorno dell'infanzia. Speriamo si siano ricordati degli zii non solo per i regali puntuali a sottolineare ogni occasione.Serata a Il Salice, tranquilla, rilassata. Con noi Mauro e Fabri.In una "pausa siga" Dan mi ha rivelato il suo stato di serenità. Era quasi palpabile. Mi sono sentito invaso da una appagata quiete: constatare che i miei compagni stanno bene mi fa stare bene.
E via: si riprende con una nuova settimana. Le notizie che ci arrivano dal mondo come il solito non sono buone:la Corea del Nord allarma con il suo test nucleare,Israele procede coi nuovi insediamenti in Cisgiordania e la cronaca nera registra un omicidio mafioso alle porte di Milano. E' già iniziata la guerra per l'Expo?
La vita impone spesso equilibrismi che stupiscono. In certi momenti la confusione è talmente grande che sembra impossibile addirittura distinguere il bene dal male.Entrano in gioco tutti i sentimenti che, se feriti, ci inchiodano a terra doloranti. Forse è la libertà interiore che ci fa sollevare e spiccare il volo. Si cade di tanto in tanto, è inevitabile. Con coraggio e determinazione ci si rialza e si riparte. Tutte le volte che serve, perchè non si può fare altro.
Auguri ad un amico "sospeso"!
domenica, maggio 24, 2009
Nostalgia d'infanzia
Il paladino della famiglia, il defensor sacrae Catholicæ familiae, sembra sia stato colto con le mani nel... sacco (si fa per dire). Quelle mani pare ce le tenesse da tanto là dentro, almeno da 4 anni, con la complicità di mamma e papà. Arrogante come il solito, non risponde se non con menzogne. Non è più necessario: sappiamo già tutti, anche quelli che testardamente, pur di fronte all'evidenza, fanno cordone intorno a lui. Il reato di pedofilia non esiste per chi ha ottenuto l'immunità per delitti ancora peggiori. Non è immune dal colpo la famiglia tradizionale, già avvilita di suo da tanto tempo, nonostante le numerose iniezioni rivitalizzanti commissionate stagionalmentre dai cattogerarchi. La squallida vicenda del papi e la bambina consegna agli Italiani un nuovo modello che sconvolge i ruoli tradizionali ,modificando significativamente i comportamenti etici. Compiacenti sudditi ammirano il coraggio rivoluzionario del principe che detta norme per una nuova etica, già pronti a rivedere le obsolete convinzioni impartite dal vecchio potere cattolico,solo oggi ritenuto incapace di seguire il mutare del tempo e dei costumi. Non è più un problema di gossip: la questione ora è molto più seria e chiama in causa apertamente uno degli aspetti fondamentali del vivere civile. Fino ad ora il cambiamento avveniva subdolamente,in maniera sotterranea e pragmatica, innalzando l'utile a criterio etico, evitando però qualsiasi scontro diretto con i principi teorici in uso. Il gioco sembra sfuggito di mano diventando pubblico, complice più o meno consapevole la principessa desiderosa forse di libertà.
Restiamo spettatori nelle ultime file. Il vecchio potere non può lasciarsi sconfessare: occorre un segnale forte di vitalità. Nessuna contrapposizione diretta, non è nello stile collaudato della diplomazia ed è troppo rischioso schierarsi contro la popolarità mediatica. Qualcosa dovrà accadere.
Noi naturalmente continuiamo la vita di sempre. Ierisera finalmente la prima cena della stagione sul terrazzo. C'erano Fabri e Mauro, Luc, Pep e ovviamente noi 5 (compresi Lupetto e lupetta).Bella serata con discorsi anche profondi ed estremamente seri sull'innamoramento, la solitudine e la vita di coppia/troppia. Si replica stasera con l'uscita del gruppo da qualche parte, senza lasciarci rovinare l'umore dalle "Allegre" famiglie italiane.
sabato, maggio 23, 2009
17 anni
17 anni sono passati dalla stagione delle stragi iniziata quel 23 maggio del 1992 a Capaci. Dopo la primavera dello Stato che sembrava volersi finalmente riscattare , ma solo perchè costretto dall'opinione pubblica inferocita, presto si è tornati alla "normalità". Un po' alla volta, subdolamente, il nuovo potere politico, approfittando del graduale affievolimento dell'interesse della società civile, ha ripreso saldamente nelle proprie mani le redini del malaffare, arrivando a canonizzare i mafiosi che continuano a sedere in Parlamento e a demonizzare spudoratamente i giudici , rei di compiere il loro dovere. Il sacrificio di tanti sembra un ricordo da cancellare persino dalla memoria. Le grandi imprese, su cui gravano sospetti ed indagini delle magistrature, possono tornare ad investire e speculare coi soldi pubblici, costruendo in tutto il Paese coi materiali forniti dalle diverse famiglie criminali . Verrebbe da scrivere: "Tutto come prima. Peggio di prima".
Che senso ha allora ricordare le vittime delle mafie? E' pura retorica, doveroso momento per tacitare le coscienze?
Vogliamo continuare a credere che il sangue di tanti innocenti (quasi 700 in tanti anni), i migliori tra noi, perchè onesti con se stessi e con gli altri, riesca a smuovere nei tanti onesti che ancora ci sono non sentimenti di compassione e di emozione, ma di vera e profonda rabbia. Perchè solo una sana, giusta, necessaria rabbia può smascherare la vergognosa caricatura di libertà nella quale fingiamo di vivere.
venerdì, maggio 22, 2009
Momo
Abbiamo una nuova amica, Momo. Da Genova. Ci ha scritto una bella email che ci ha rincuorato. Qualche giorno fa c'eravamo resi disponibili per un'intervista pubblicata poi su un sito gayo che ha suscitato commenti acidi e cattivi. Non che la cosa ci sconvolga più di tanto, ci infastidisce però il modo con cui certuni giudicano tanto "spavaldamente" le varie situazioni, senza nemmeno conoscere. Ma dico io, tanta aggressività (o acidità?) non è meglio impiegarla in questioni più serie ed urgenti? Perchè non la scaricano, per esempio, contro il nostro Governo ,che ci rende tutti complici del massacro di tanti innocenti? Noi siamo piuttosto carenti in fatto di aggressività, ma la causa è giusta e partiremmo al loro seguito. Per la verità il nostro Dan, sentendosi dare gratuitamente del "pargolino"da un estraneo, a fatica trattiene l'impulso giovanile di risolvere in modo più sbrigativo l'epiteto. Mi chiedo anche perchè ci rendiamo disponibili ad interviste che poi non offrono la possibilità di un confronto serio con persone serie. E' che la nostra realtà in qualche modo ci costringe a testimoniare la possibilità di famiglie diverse: non è questo il senso del dibattito, sotterraneo al momento, nella società italiana? Non saranno certo le incomprensioni altrui a fermarci e tantomeno a far fallire la nostra esperienza.Molti gay comunque, come già abbiamo notato in passato e altri recentemente, si rivelano tra i più conservatori nella società, quasi sullo stesso piano degli omofobi più ottusi. Vabbè, fa nulla, ci siamo noi col nostro amore e la nostra vita da affrontare giorno per giorno, le critiche immotivate e distruttive sono un di più di cui non ci facciamo carico. E poi ci siete voi, amici, a testimoniarci il vostro affetto. Ci basta. E da oggi abbiamo appunto un'amica in più!
P.S. Abbiamo già accettato un'altra intervista. Mi sa che siamo masochisti...
giovedì, maggio 21, 2009
Gli uccelli hanno ragione
Se non avete visto ieri sera a Che tempo che fa il video registrato a Lampedusa da Erri De Luca correte a vederlo qui : scoprirete perchè gli uccelli hanno ragione."Amerai lo straniero, perchè anche voi foste stranieri", così la Bibbia nel libro del Deuteronomio.Ci tocca un'amara riflessione che ci inchioda alle nostre responsabilità di oggi, come italiani e, prima ancora, come uomini. Non pensarci, fingere di non vedere e non voler sapere non ci solleva dalla colpa dei nostri complici silenzi. Prima o poi qualcuno ci chiederà dov'eravamo noi, mentre tutto ciò accadeva. Io non voglio vergognarmi, adesso e domani, della mia vigliaccheria! Immagino anche voi e chiunque abbia ancora un po' di umanità. Possiamo ben poco: parlarne, scrivere in tutti i modi possibili il nostro dissenso e la disobbedienza di fronte a leggi infami, almeno finchè questo sarà consentito, vista l'imminente approvazione del famigerato ddl sicurezza che prevede anche nuove norme per l'apologia di reato in internet.
Quel poco che possiamo facciamolo!
mercoledì, maggio 20, 2009
Correnti avverse
Mentre i novi sono impegnatissimi in aggiornamenti ed incontri in giro per il mondo (padano), io devo fare i conti con un tremendo raffreddore.Colpa delle correnti che vado sempre a cercare torno torno per la casa. Quel che è peggio è che tutte le colleghe (e non solo)che mi incrociano, accorgendosi immediatamente del mio stato, sentenziano lapidariamente l'allergia stagionale, quale unica possibile causa del mio malessere.Che è poi come condannarmi- proprio me amante della terra, del polline e dei frutti!- alla reclusione cittadina per il resto dei miei giorni. Invece trattasi di banalissimo raffreddore con qualche punta di febbre,capitato proprio al momento dell'esplosione del caldo estivo. C'è che non mi posso fermare in questi giorni e quindi mi riempio di pasticche, nella speranza che il male faccia velocemente il suo corso. Siamo tutti troppo presi e non vorrei passare, come purtroppo succede frequentemente in famiglia, il guaio che m'affligge ai miei compagni. Dan è nel pieno del torneo di calcio e mi sentirei in colpa, perchè proprio ora sta tornando alla forma che ha fatto di lui il campione brianzolo che è. Poi ci sono le Prime comunioni dei nipoti , beh anche il lavoro naturalmente (che se no Brunetta si fa prendere dall'isteria e ci manda a casa i carabinieri) e tutto il resto che è la nostra vita di sempre, che richiede prestanza e vitalità appena appena c'è uno spazio d'amore. Mica siamo come il Berlusconi che basta intimi di vergognarsi a tutti i detrattori perchè si zittiscano all'istante. Qui gli impegni vanno portati avanti e se qualcuno insinua anche un lontanissimo dubbio sull'onorabilità dell'uno o dell'altro, ci si ferma e si fa chiarezza. Non ci sono storie!
Vabbè, è solo un raffreddore. Passerà.
martedì, maggio 19, 2009
Times e Obama contro la prepotenza
"Il signor Berlusconi ha apparentemente scarsa comprensione delle divisioni tra interesse privato e dovere pubblico. Il giornale che lo critica sta facendo un'opera di pubblico servizio per una popolazione malamente governata". Il Times di Londra difende così La Repubblica, rea di aver sfidato BerluNapo a spiegare la sua relazione con un'aspirante modella di 18 anni, Noemi Letizia, che si rivolge a lui chiamandolo 'Papi'.E' vergognoso, umiliante che tutti ormai all'estero ci considerino un popolo di poveretti, malgovernati ed incapaci persino di rendercene conto. E' la verità. La nostra cattiva fama è del tutto meritata.
Più facile scoprirsi solidali con i Palestinesi, vessati da oltre un secolo di prepotenza israeliana.Barack Obama ieri ha ribadito l'impegno degli Usa nella soluzione dei due Stati per la pace in Medioriente ottenendo però il netto rifiuto del premier Netanyahu. Proprio ieri Tel Aviv ha deciso di indire una gara di appalto per espandere la colonizzazione in Cisgiordania settentrionale, a Maskiot, nonostante la precisa richiesta di interrompere nuovi insediamenti in quella regione da parte dell'Amministrazione USA. La minaccia del programma nucleare iraniano ha fatto da sfondo al deludente incontro.
Tempi difficili per le diplomazie.
lunedì, maggio 18, 2009
Tra campioni e programmi...
Successo tutto milanese ieri per lo scudetto all'Inter e, ancora più degno di nota perchè trascurato, il titolo di campionessa del mondo di latino al Certamen Ciceronianum Arpinas 2009 vinto da una liceale cinisellese. Lupetto è in festa da sabato sera e ieri ci ha abbandonato per trascorrere l'intera giornata coi suoi amici a Gardaland. Ne abbiamo approfittato per rilassarci, che ne avevamo proprio bisogno. En e Dan, nei tempi "morti", hanno proseguito la ricerca della località delle vacanze. Mi pare di aver capito che l'orientamento resta per la Basilicata (in Calabria ci siamo stati l'anno scorso), anche se di tanto in tanto sentivo parlare di Francia. Si vedrà, come sempre lascio a loro questa incombenza. Maggio è sicuramente uno dei mesi più belli, ma anche tra i più impegnativi. Noi agricoli dobbiamo fare i conti con l'imminente stagione dei raccolti e si cerca di fare tutto il necessario senza lasciarsi prendere dall' ansia e dalla fretta che portano mai a nulla di buono. Chissà perchè poi accetto di lasciarmi coinvolgere anche in iniziative extra che comportano ulteriori sforzi in termini di tempo e soprattutto di preparazione. Certo non per soddisfazione economica, dal momento che persino la nostra colf filippina (che non abbiamo!) sarebbe meglio retribuita.Bah.
In vista dell'impegnativa settimana mi sono concesso una ricca colazione: fette biscottate con fette di burro (non lo spalmo mai) e abbondante marmellata di mirtilli neri. Con un tocco di sciroppo d'acero. Niente margarina naturalmente. Pare sia responsabile del calo del desiderio...
domenica, maggio 17, 2009
Vacanze
Si sente profumo di vacanze! E' incominciata la ricerca del villaggio che ci possa ospitare. Non abbiamo particolari esigenze, l'unica ed indispensabile necessità è che Lupetta sia benvenuta. Non è semplice trovare chi ospita anche i piccoli amici. Qualche villaggio c'è, ma poi si presenta il problema spiaggia. Il villaggio deve essere vicino ad una spiaggia libera dove, a nostro rischio e pericolo, ci portiamo anche Lupetta. Lei è bravissima. Non si muove, sotto il suo ombrellino personale ci osserva e vigila su di noi. L'unico scatto dall'ombrellone è per me. Infatti mi osserva fare il bagno e, quando vede che sto per raggiungere il bagnoasciuga, corre verso di me, si siede ad osservarmi mentre faccio le ultime bracciate, per riempirmi di feste come se non mi vedesse da una vita. Non ama fare il bagno. Noi tentiamo, ma è troppo paurosa. E' brava la Lupetta ed in tutte le occasioni in cui la portiamo con noi - sempre - tutti riconoscono quanto è educata. Navigando alla ricerca del villaggio abbiamo dato un'occhiata anche alla Basilicata. Ecco, se qualcuno di voi c'è stato o c'è qualche amico lucano è ben accetto un consiglio, soprattutto sulla praticabilità delle spiagge. Ci piacciono lunghe e sabbiose. Per il resto che dire? Procediamo spediti. Come scrive Dan all'amico Alex (anche lui in troppia) "... i passi che abbiamo fatto sono stati moltissimi, a volte battute di arresto dovute a passi troppo lunghi, altre volte invece momenti di "stanca" dovuti a passi troppo corti o addirittura a momenti di staticità.." E' iniziato un confronto con Alex che spero si possa aprire anche con i suoi compagni.
Vi lascio con un video che dedichiamo a Ser.
Buona domenica amici!(En)
giovedì, maggio 14, 2009
Ciao Ragazzi...
Sono troppo impaziente e non attendo l'autorizzazione di A... per pubblicare la sua email. Dopo anni di ricerca, del tutto casualmente,ecco finalmente altri che vivono la nostra stessa realtà!Eravamo sicuri che non fossimo gli unici, perchè l'amore è qualcosa di troppo grande, incontenibile, incontrollabile, non forzatamente ingessabile in un unico modello umano. E' la sua stessa natura che grida libertà. Di vita e di espressione. Coppie, troppie ed altro ancora, secondo quanto ispira la fantasia umana, sono solo le sue manifestazioni concrete.L'amore le supera talmente che continua ad essere anche quando le esperienze concrete finiscono: non è sciupato dalle incapacità e carenze umane, tant'è che anche dopo i fallimenti si continua a sperare e a credere di poterlo sperimentare di nuovo con più consapevolezza e magari meno limiti.
Ciao Ragazzi,
mi chiamo A...e solo oggi ho scoperto il vostro blog.Beh inutile dirvi che lo sto divorando,con grande passione sto leggendo quello che avete scritto.Mi piace molto il vostro modo di scrivere e soprattutto l'argomento di Troppia mi interessa particolarmemte.Dico così perchè da nove mesi sto insieme ad una coppia e stiamo portando avanti la nostra idea di coppia a tre.Leggendo il vostro blog avrei mille e forse anche milioni di domande da farvi,infatti non so da dove partire.E soprattutto non so se posso farvi magari delle domande sulla vostra storia,perciò vi dirò due cose su di noi e se poi vorrete,nella prossima mail mi raccontate qualcosa di voi.
Dunque nove mesi fa sono stato contattato,tramite un profilo su internet,da una coppia che cercavano una persona per intraprendere un discorso di famiglia.Inizialmente non avevo capito bene cosa volesse dire,anche perchè non avevo mai sentito parlare di coppie a tre o di Troppie.Così decisi di conoscerli una domenica pomeriggio,era agosto io arrivai con i miei pinocchietto e dal primo momento fui me stesso.Loro mi spiegarono bene cosa stavano cercando,mi dissero che avevano già iniziato questo loro sogno con altri ragazzi,ma le cose erano andate male per vari motivi.Mi sono piaciuti subito,intendo sia fisicamente ma soprattutto anche di testa e come carattere.Così da quel giorno iniziammo la nostra vita a tre.
Questo è l'inizio ovviamente in nove mesi sono successe tante cose,ecco la ragione per cui vi scrivo mi piacerebbe avere un confronto con voi.Su quelli che sono i miei dubbi,talvolta i miei stati d'animo e per sapere se quello che passo è normale.
Beh meglio che la chiudo qua perchè se non l'avevate capito sono un pò prolisso.....ihiihiih.
Vi abbraccio grazie per il blog,mi da la forza pensavo di essere l'unico pazzo a vivere una relazione a tre.Bacione
mi chiamo A...e solo oggi ho scoperto il vostro blog.Beh inutile dirvi che lo sto divorando,con grande passione sto leggendo quello che avete scritto.Mi piace molto il vostro modo di scrivere e soprattutto l'argomento di Troppia mi interessa particolarmemte.Dico così perchè da nove mesi sto insieme ad una coppia e stiamo portando avanti la nostra idea di coppia a tre.Leggendo il vostro blog avrei mille e forse anche milioni di domande da farvi,infatti non so da dove partire.E soprattutto non so se posso farvi magari delle domande sulla vostra storia,perciò vi dirò due cose su di noi e se poi vorrete,nella prossima mail mi raccontate qualcosa di voi.
Dunque nove mesi fa sono stato contattato,tramite un profilo su internet,da una coppia che cercavano una persona per intraprendere un discorso di famiglia.Inizialmente non avevo capito bene cosa volesse dire,anche perchè non avevo mai sentito parlare di coppie a tre o di Troppie.Così decisi di conoscerli una domenica pomeriggio,era agosto io arrivai con i miei pinocchietto e dal primo momento fui me stesso.Loro mi spiegarono bene cosa stavano cercando,mi dissero che avevano già iniziato questo loro sogno con altri ragazzi,ma le cose erano andate male per vari motivi.Mi sono piaciuti subito,intendo sia fisicamente ma soprattutto anche di testa e come carattere.Così da quel giorno iniziammo la nostra vita a tre.
Questo è l'inizio ovviamente in nove mesi sono successe tante cose,ecco la ragione per cui vi scrivo mi piacerebbe avere un confronto con voi.Su quelli che sono i miei dubbi,talvolta i miei stati d'animo e per sapere se quello che passo è normale.
Beh meglio che la chiudo qua perchè se non l'avevate capito sono un pò prolisso.....ihiihiih.
Vi abbraccio grazie per il blog,mi da la forza pensavo di essere l'unico pazzo a vivere una relazione a tre.Bacione
A...
P.S. Ore 16.51: Emotivamente coinvolto dal video postato da Dino il varesino ,me ne impadronisco immediatamente. Dedico a tutte le troppie d'Italia "Quelle parole urlate poi dall’eco rimandate Che dal cielo cantano", perchè il sentimento che viviamo è forte e totale come solo l'amore sa.
mercoledì, maggio 13, 2009
Col tempo imparerò
Per puro caso sono stato costretto a trovare un percorso alternativo al mio solito viaggio metropolitano.Con sorpresa mi sono ritrovato a risparmiare chilometri e traffico. E' d'obbligo una sperimentazione nelle canoniche ore di punta, ma già so che in ogni caso la novità del tragitto mi farà bene, perchè mi apre a nuove prospettive anche orarie. Sembra sciocco, ma per un corservatore metodico come me la cosa non è del tutto priva di significati. In 25 anni è la terza volta che "cambio strada" e mai per libera scelta, sempre costretto da modifiche strutturali della viabilità. Ora abbandonerò definitivamente la tangenziale nord che ho battuto solo per poco più di 4 anni, ma che ha consumato molto del mio tempo e delle mie energie ormai non più giovanili. Anzi, il periodo ha coinciso con un'accelerata al mio processo d'invecchiamento. Colpa delle code e dei chilometri in più? Mi piace illudermi che sia così, almeno adesso che l'abbandono tornerò a ritmi più sostenibili. In fondo è solo questione di tempo, come ho già sostenuto in passato: a tutto (o quasi) si finisce con l'abituarsi. Anche alla morte, purtroppo. Più complicato invece è valutare se il passare del tempo facilita l'apprendimento. Nel mio caso non è sempre stato così. Lo spera invece Mia Martini in una bellissima canzone che ho conosciuto solo ieri grazie a Mel ,che ha voluto ricordare la grande interprete nel 14° anniversario della morte. Ecco testo e video.
COL TEMPO IMPARERO'
Cosa posso dire dei tuoi occhi/Anche a mente li disegnerei/Nei ricordi miei lo sai non invecchi/La tua assenza non mi lascia mai/Mia capacità di fare a pezzi tutto/Fare il vuoto intorno a me/Adesso che il momento si fa brutto/Perchè tempo non ce n'è/Col tempo imparerò/A non odiare il mondo/Col tempo capirò/Da cosa mi nascondo/E mi riscoprirò/Capace di perdonare chi/Si è preso il tempo mio/Si è preso le carezze/Di cui ho bisogno anch'io/Si è preso le incertezze/Ma forse ho perdonato già/Ma il rimpianto vero è per quel figlio/Che tu non hai voluto avere mai/Seduta aspetterei ogni suo risveglio/E qualche tua espressione gli ruberei/Adesso che la notte scende dietro al monte/Nonostante la miopia/Io scopro già nuove rughe sulla mia fronte/E ne capisco la magia/Col tempo tornerò/Ad aprire le finestre/Per respirare ancora/L'odore di ginestre/E se ci riuscirò/Allora forse nascerò/Nei gesti dei bambini/Del figlio che non ho/Col tempo fra le mani/Amandomi di più/Col tempo forse imparerò
Cosa posso dire dei tuoi occhi/Anche a mente li disegnerei/Nei ricordi miei lo sai non invecchi/La tua assenza non mi lascia mai/Mia capacità di fare a pezzi tutto/Fare il vuoto intorno a me/Adesso che il momento si fa brutto/Perchè tempo non ce n'è/Col tempo imparerò/A non odiare il mondo/Col tempo capirò/Da cosa mi nascondo/E mi riscoprirò/Capace di perdonare chi/Si è preso il tempo mio/Si è preso le carezze/Di cui ho bisogno anch'io/Si è preso le incertezze/Ma forse ho perdonato già/Ma il rimpianto vero è per quel figlio/Che tu non hai voluto avere mai/Seduta aspetterei ogni suo risveglio/E qualche tua espressione gli ruberei/Adesso che la notte scende dietro al monte/Nonostante la miopia/Io scopro già nuove rughe sulla mia fronte/E ne capisco la magia/Col tempo tornerò/Ad aprire le finestre/Per respirare ancora/L'odore di ginestre/E se ci riuscirò/Allora forse nascerò/Nei gesti dei bambini/Del figlio che non ho/Col tempo fra le mani/Amandomi di più/Col tempo forse imparerò
martedì, maggio 12, 2009
Riposo vigilante
Ci sono momenti in cui occorre prendere atto della propria sconfitta, dell'inutilità del proprio impegno e arrendersi. E' più penoso quando si era creduto fortemente in qualcosa per la cui realizzazione purtroppo non sono bastati (e non potevano bastare)i nostri sforzi. Ci si abbandona quindi desolati alla realtà, magari rimproverandosi di non aver saputo interpretare per tempo i segnali d'allarme che avrebbero potuto evitare il fallimento totale. Col senno di poi...
Momenti così succedono nella vita privata come in quella sociale di tutti. Ed anche più volte. In discussione non sono i valori ideali che, in quanto tali, godono di una bellezza e compiutezza riconosciute, quanto piuttosto le strategie scelte per la loro attuazione ed ancor di più le persone coinvolte. Noi compresi. Non serve a nulla continuare a sbattere la testa contro il muro: è puro masochismo. Si impone un cambiamento, radicale se necessario, per non perdere anche la fede in ciò in cui si crede. Quella sì sarebbe una debacle totale. Con calma, senza la fretta dettata dall'esigenza di dare finalmente una svolta significativa, occorre porsi in atteggiamento vigile per cogliere al volo opportunità imprevedibili che ci restituiscano la voglia di ributtarci nella mischia.
Prima o poi apparirà anche nel deprimente panorama politico italiano chi spalancherà nuovi orizzonti di speranza...
lunedì, maggio 11, 2009
Ministro dell'inferno
E' Maroni. In poche coinvolgenti parole Ulisse esprime lo sdegno di tutti gli uomini giusti in "Quando la pietà diventa un crimine" .Siamo inorriditi, sdegnati, ma quell'uomo rimane al Governo, spalleggiato dal premier che teme il sorpasso della Lega in Padania alle prossime consultazioni. La vita continua come il solito: anche stavolta noi, Italiani, lasciamo fare, lasciamo passare, pur con disgusto e rabbia, solo perchè non abbiamo chi sappia guidarci nella protesta, nell'opposizione a questo regime del vuoto che,arrivato al potere, rischia di continuare a governare per decenni come la vecchia e tanto disprezzata D.C., di cui ora serbiamo quasi nostalgia.
"Il nostro ministro dell'Interno ha espresso soddisfazione, soddisfazione per aver riconsegnato quelle donne ai loro violentatori, per aver riconsegnato quegli uomini ai loro aguzzini".
E noi quale ruolo abbiamo nella vicenda, quali responsabilità morali? Forse non responsabilità dirette come i militari che obbediscono ad ordini disumani, ma indirette sicuramente: le stesse di quanti conoscevano la meta finale dei carri bestiame in partenza, coi loro carichi umani, dal famigerato binario 21 della stazione centrale di Milano. Allora la paura di pesanti ritorsioni poteva essere giustificata, fascisti e nazisti non andavano per il sottile, ma oggi?
domenica, maggio 10, 2009
Infamante vergogna
Spingere la moglie tra le braccia di un amante per avere un concorrente con cui confrontarsi, sfidando così le pericolose certezze della relazione (v.post di ieri), mi sembra decisamente eccessivo. Già la vita stessa pone quotidianamente di fronte ai propri limiti: basta riflettere, non passando superficialmente sopra tutto quel che ci capita specie se fa male, per rendersene conto.
Solo ieri abbiamo letto, rabbrividendo, la testimonianza dei militari che per primi hanno attuato il "respingimento" nell'inferno libico di un "carico di migranti"e condiviso sulla nostra pelle la vergogna (“Non racconterò ai miei figli quello che ho fatto, me ne vergogno”) ed il dolore per l'obbedienza ad un ordine infame e disumano ("È l’ordine più infame che abbia mai eseguito. Non ci ho dormito, al solo pensiero di quei disgraziati"). Possiamo prendere le distanze dalla cronaca, fingere di non essere coinvolti passando subito oltre ,per non dover pensare che sta accadendo qualcosa di estremamente negativo alla nostra società. Ci si può abituare un po' alla volta alla barbarie contro ogni tradizione, sfidando il diritto internazionale (e non) e persino la stessa realtà, che impone velocemente mutamenti inarrestabili: basta appunto non fermarsi a pensare, accettando come buona e positiva la dichiarazione di un'Italia non multietnica. Basta turarsi le orecchie per non sentire le grida di disperazione ("Fratelli, aiutateci!") di una moltitudine di derelitti che si ingrossa sempre più, affollando il nostro mare di carrette che spesso scompaiono, col loro carico umano, prima ancora di toccare terra. Oppure... E' necessario "affrontare le paure di un qualcosa che può diventare instabile e buttarsi con tutta la forza in quello che effettivamente si vuole. Ogni passo è una scelta. Ogni scelta è una rinuncia. In amore si esercita forse la rinuncia più dolorosa: la rinuncia di sè". Così scriveva ieri En nel post in cui ci metteva a parte delle riflessioni compiute nei giorni scorsi. Non è possibile accettare passivamente ciò che i politici per meschina propaganda elettorale, alla vigilia delle consultazioni, decretano pur di ottenere il consenso della parte più dura ed ottusa dei nostri connazionali. Sono decisioni infami, prese sulla vita di uomini come noi e finiscono per gravare interamente sulle nostre coscienze. Basta pensare. Nemmeno tanto.
sabato, maggio 09, 2009
Sentimento
Sabato di riflessioni per me oggi. Forse l'effetto dell'incontro che ho avuto a Milano voluto dall'azienda per la quale lavoro. Non so. Sono incontri forti, dove trovi un docente che cerca di scardinare quell'equilibrio che hai cercato, più o meno, di conquistarti. L'obiettivo è stimolarti a raccogliere nuove sfide. Non solo lavorative ma sulle proprie possibilità di uomo, quindi infinite volendo. Abbiamo parlato anche d'amore. Ci è stato chiesto se sfidiamo il nostro partner. Se ci si mette in competizione. Lui stesso ha invitato sua moglie a trovarsi un amante proprio per avere un concorrente. Estremizza, è vero. Ma è proprio la lotta alla routine ed alle certezze che stimola e fa crescere un amore. E' sofferenza pura, ma è necessaria se si vuole crescere. Non c'è obbligo per chi vive un' apparente tranquillità, però è forse meglio non farsi trovare impreparati. Mettersi alla prova e quindi diventare consapevoli delle proprie debolezze vuol dire essere abili ad utilizzare tutte le capacità che ognuno di noi ha. Quindi è necessario pensare. Pensare tanto. Affrontare le paure di un qualcosa che può diventare instabile e buttarsi con tutta la forza in quello che effettivamente si vuole. Ogni passo è una scelta. Ogni scelta è una rinuncia. In amore si esercita forse la rinuncia più dolorosa: la rinuncia di sè. Reciprocamente. Mi vengono i brividi nel sentire una mia collega che sosteneva che suo marito è complementare. Della serie: dove manco io arrivi tu. Quindi ama il marito perchè la completa. E' un limite. Io non ho bisogno di completarmi. Nemmeno Dan e Ser. Ho "solo" bisogno d'amare e di amore. Ci vuole tempo per tutto questo. Ci ho messo anni a capire e non ho finito ne mai finirò e capirò.Però sono contento di essere arrivato fin qui. Contento, ma non felice, questo però è un'altro discorso.
Non mi hanno sconvolto più di tanto le provocazioni del mio docente. Non erano tali. Ero preparato. Ser in cambio della mia avvenenza (di una volta) mi ha donato una cosa ancora più importante: la possibilità di rinunciare a me. Grazie Ser! E non è finita.......Probabilmente non si capisce nulla di quello che ho scritto. Però il testo di questa canzone che mi ha rapito aiuta a capire dove volevo arrivare:
Buon fine settimana amici! Per noi serata in relax (a modo nostro) e domani con gli amici! (En.)
giovedì, maggio 07, 2009
Semina
Rassicuro subito gli amici che Dan sta bene . Sdrammatizzando, gli ho attribuito un' ipocondria che in realtà non c'è. Beh, magari solo in germe. E' certamente ipersensibile, al punto da partecipare anche fisicamente alle sofferenze altrui. Se da una parte questo può (e potrà) causargli sofferenze, dall'altra credo sia una dote eccezionale che, insieme alle tante altre che possiede, fanno di lui quello che è. Non per nulla è ricercato e corteggiato da tante/i fin dal primo incontro. Lo stesso vale per En, che però con gli anni e l'esperienza è fortunatamente riuscito a limitare i danni dell'eccessiva sensibilità (e avvenenza). Anche Dan si costruirà col tempo le necessarie difese "salva-vita".Non per nulla li ho scelti come novios, eh eh! (Scherzo! ...Ma non tanto).
Comincio invece a perdere la speranza di veder nascere palmette dai semi interrati ormai da 18 giorni. Li avevamo portati dal Salento due anni fa e dalla Calabria la scorsa estate. Tutti i giorni scruto la terra nella eventualità di scorgere il più piccolo movimento che segnali l'imminente esplosione della vita là sotto. E' frustrante per noi coltivatori scoprire che l'opera svolta con passione possa rimanere sterile: ci piomba addosso un senso di inutilità da cui fatichiamo a liberarci. Probabilmente capita in tutte le attività sostenute da grande coinvolgimento, perchè, tentati dal delirio di onnipotenza, perdiamo la necessaria obiettività . Nel mio caso specifico non so neppure se i semi fossero fecondati! Mantengo comunque un po' di speranza perchè so, per esperienza appunto, che la natura può essere imprevedibile.
Già che sono in tema, vi propongo un' interessante poesia di un anonimo:
Semina, semina,
l'importante è seminare,
poco, molto, tutto
il grano della speranza,
semina il tuo sorriso
perchè splenda intorno a te,
semina le tue energie
per affrontare le battaglie della vita,
semina il tuo coraggio
per risollevare quello altrui,
semina il tuo entusiasmo, la tua fede, il tuo amore
semina le più piccole cose, un nonnulla,
semina e abbi fiducia,
ogni chicco arricchirà un piccolo angolo della terra.
mercoledì, maggio 06, 2009
Domani è già qui!
Tour salutistico nel pomeriggio per il nostro Dan. Accompagnato da En, ha affrontato stoicamente prima un'eco (finalmente l'ha fatta!)e successivamente una visita specialistica di tutt'altro genere. Io a casa in ansia, com'è nella mia natura, attendevo sperando nella conferma ufficiale della sua ipocondria. Informato tempestivamente del buon esito dell'una e poi dell'altra , ho tirato il classico sospiro di sollievo, benchè il novio non sia riuscito ad ottenere definitivamente la patente ipocondriaca. Dovremo tenerlo tutti quanti sotto stretta osservazione (come se non lo fosse già ininterrottamente!), in attesa di comprendere meglio la variegata sintomatologia. Va già bene così.Resta lupetta a concentrare nell'immediato le nostre premurose attenzioni: lunedì sera un'infezione ghiandolare ha richiesto il pronto intervento veterinario ed ora è in terapia antibiotica, che speriamo elimini la necessità di un intervento. E' brutto vederla mogia e sofferente per la ferita in via di cicatrizzazione!
Così sta passando velocemente anche questa giornata. Siamo ancora in tempo per rilanciare il bellissimo video (Domani), segnalatoci praticamente in diretta da Dino, realizzato dagli Artisti uniti per l'Abruzzo.
Ad un mese esatto dal terremoto un'iniziativa concreta per continuare ad essere vicini a quanti sono stati colpiti duramente dalla natura e dalla irresponsabilità colpevole di gente senza scrupoli.
Dall'8 maggio sarà messo in vendita negli store in versione digitale e dal 15 dello stesso mese in versione CD contenente la versione integrale del brano, la versione strumentale e il videoclip al prezzo di 5 euro.
Noi lo compreremo e voi?
martedì, maggio 05, 2009
Dalla finestra
Oggi non avevo (e non ho ancora) voglia di scrivere. Succede (e con questo verbo frequentemente finisco col giustificare tutto, eh eh). Segnalo, grazie a Mel,uno stimolante intervento di Cacciari ad una trasmissione radiofonica che ho inutilmente (causa la solita imbranataggine) tentato di ascoltare qui . Riproverò domani, per ora mi basta la magistrale recensione del grande prof. palermitano cui nulla sfugge di ciò che veramente vale. Riporto la conclusione, perchè davvero interessante:"La complessità del mondo non può essere ridotta ad unità.Qual è la via alternativa? L’unica prospettiva da studiare è il riconoscimento disincantato della positività del conflitto, sostenere la contraddizione in relazione e non nella relativizzazione: io sono convinto del mio valore e non posso che affermarlo in relazione a un altro.
Tale prospettiva consentirebbe, prima di fare unità, di essere realmente distinguibili e comparabili, ma non riducibili ad uno, né sul versante laico, né su quello religioso: relazione fra distinti che si comparano(ad se per alium)".
Tale prospettiva consentirebbe, prima di fare unità, di essere realmente distinguibili e comparabili, ma non riducibili ad uno, né sul versante laico, né su quello religioso: relazione fra distinti che si comparano(ad se per alium)".
Basta e avanza per pensare, no? E' possibile farlo anche realizzando la ricetta che stasera Dino ha proposto per la cena con Edo. In questo caso occorre non lasciarsi turbare dal seguito del post, con i vecchi compagni di scuola che tornano per rimpatriate il cui esito è sempre imprevedibile.C'è però il video censurato da youtube di Alias a riportarci prontamente al cuore del problema, che è il tentativo di imporre "un senso comune di marcia e di direzione: fare del mondo un sistema, unirlo,(...) riducendolo a manipolabile, trasformabile, comprensibile e dominarlo (così) con un (unico) linguaggio, un logos.
lunedì, maggio 04, 2009
Già lunedì!
Lunedì mattina presto tutti fuori, restiamo lupetta ed io a presidiare la casa. E' passato anche questo ponte, il prossimo (2 giugno) andremo al mare se Dan non sarà bloccato dal lavoro.Ieri, come annunciato, giornata di festa. La mega grigliata è stata preceduta da piccanti prelibatezze calabresi preparate dai vicini e dalle insuperabili melanzane alla parmigiana del papà di En. Anche la mia mousse di topinambur ha fatto la sua bella figura. Il tutto accompagnato da abbondanti libagioni di autentico Cirò, particolarmente apprezzato dalla giovane cognata. Sono state ore simpatiche e serene, trascorse all'aperto,complici il sole, il caldo ed il bel giardino, nonostante in mattinata tra En e me siano corse un po' di scintille. Succede. La sua famiglia è ormai anche un po' la mia famiglia: mi sono sentito accettato da subito, più di 20 anni fa e, nonostante certi miei dissensi, sono sempre stato ascoltato sulle questioni importanti. Sono davvero grato e provo profondo affetto per la mamma di En che ho sentito particolarmente vicina pochi mesi fa, nei brutti momenti che ho vissuto. Ha voluto salutare la mia mamma prima che morisse: non potrò mai dimenticarlo, così come mi porterò dentro per sempre tutto l'amore da cui mi sono sentito avvolto e persino protetto in quei tristi giorni.
Con lei, appassionata di case da non lasciarsi sfuggire un cantiere in tutta la bassa comasca, ognitanto, quando anch'io trascinato nella visita di una "eventuale" nuova opportunità, recito il ruolo dell'amante (più giovane, che oggi fa anche molto trendy): mi sento sempre lusingato non solo perchè è una gran bella donna, ma anche perchè sa il fatto suo sull'argomento. Tutti i costruttori della zona lo sanno e con lei nemmeno osano i soliti trucchi per vendere bene. Io ne esco puntualmente come il classico maschio imbranato, col quale potrebbero sicuramente fare affari d'oro, se solo non avessi al mio fianco una donna tanto competente.(Il che temo corrisponda comunque al vero).
Nonostante ieri si sia bevuto molto , non abbiamo avuto postumi negativi di alcun genere e la serata è trascorsa tranquilla, con Dan più assatanato che mai (ma quando non lo è?).Solo lupetta, che ha approfittato per uno strappo alla rigorosa dieta salutistica che le impongo normalmente, è un po' disturbata. Nulla di serio, una fialetta di enterogermina e tornerà presto quella di sempre.
Buona settimana a tutti!
domenica, maggio 03, 2009
E' festa!
Abbiamo giusto vent'anni di differenza. Mi ha avuto giovane la mia mamma. Una fortuna direte voi. Non l'ho ancora capito se sia veramente così. La mamma amica, confidente, sorella. Bello. Un bel rapporto certamente. Non facile però. Come non è facile essere genitore. Forse il mio un pò troppo "invasivo", eccessivamente protettivo. Certo non è stato facile a vent'anni trovarsi tra le mani un piccolino da gestire, educare, crescere. Con un papà anche lui vent'enne e bisognoso di attenzione. E' andata bene però. E' stata brava la mia mamma. Gli anni passati ci hanno consentito di aggiustare un pò le cose. Ora non è più l'amica. la sorella, la confidente. E' "solo" la mia mamma ed io ne sono felice.
Oggi quindi festa. Dopo il matrimonio di ieri (6 ore a tavola, 4 litri di vino in tre) un' altra abuffata. Non hanno mezze misure i miei. Ser ha preparato la mousse di topinambur per dare un tocco di novità tra le classiche salsicce e spiedini. Ci sarà mia sorella con i miei nipoti, il marito e Lupetto. Beh una domenica in famiglia. Dan ci raggiungerà dopo. Sarebbe bello ci fosse anche lui, ma non voglio che passi troppe ore in imbarazzo. Va bene così. Starà con la sua mamma, altra donna eccezionale, ma forse un giorno, se vorrà, ne parlerà lui.
Auguri mamma! (En)
sabato, maggio 02, 2009
Pomeriggio quasi feriale
Giornata strana quella di oggi per me, che sono rimasto improvvisamente solo in un giorno di festa. Chi ad un matrimonio, chi dalla mamma. Persino Lupetto mi ha lasciato solo: al ritorno dalla partita una lunga doccia (ma l'aveva appena fatta al campo, perchè rifarla, lui che di solito va sollecitato ? Ha ragione En, qui gatta ci cova), il tempo di un boccone al volo e via per un'altra serata con "gli amici". E così lupetta ed io ci siamo ritrovati soli come in qualunque giorno feriale. Abbiamo perciò deciso di andare per vivai, sia per sperimentare il metodo Amos, sia per cercare una bella pianta da regalare alla mamma di En che domani festeggia il compleanno. Istruita doverosamente in auto, lupetta sembrava sinceramente incuriosita dalla tecnica dell'amico del Nikita , ma sbarcati al Botanic, prima tappa del nostro tour, ha preferito seguire l'istinto dedicandosi allo sport che le riesce meglio: l'annusamento. Obbediente da brava canina qual è, mi seguiva docilmente per i vialetti, partecipando con frenetico scodinzolo ai miei commenti, per lo più apprezzamenti seguiti però da subitanee disillusioni alla vista dei prezzi (la coda spariva tra le zampe), ma la sperimentazione è rapidamente naufragata: per quanti sforzi facevamo, era impossibile immaginarci (ed abbandonarci) tra foreste di verde. Troppe persone (e bambini!) a distrarci dalle nostre buone intenzioni. Nessun problema, ci siamo divertiti ugualmente e scelto la pianta per la suocera/nonna. Poi finalmente a casa. Ero incerto se prendere il primo sole della stagione sul terrazzo, ma ho subito optato per un fresco pomeriggio in compagnia dei miei pensieri. E del vento, che nel frattempo s'era levato impetuoso. Sono capace di restare ore ad ascoltarlo ed osservarlo mentre agita forte le mie piante (ma anche quelle altrui). Mi basta un buon libro. E i miei pensieri soprattutto.
Le plasticose
Ciao Ragazzi!Pur non commentando praticamente mai [chiedo umilmente venia!] sul vostro blog, vi leggo quasi quotidianamente ed avevo notato, tempo fa, un post nel quale invitavate i frequentatori abituali a coniare un nuovo termine da utilizzare al posto di Troppia... Io, che non sono per nulla bravo con le parole, mi sono invece divertito con la fotocamera del cellulare a "creare" delle immagini di Troppia, a onor del vero un po' "plasticose", ma secondo me divertenti... Ve le mando, così se piacciono anche a voi potete magari utilizzarne alcune per abbellire ulterirmente i vostri già bellissimi post.Lo so da me, è una scemata, ma mi andava di farlo!Che aggiungere di più? Ah, sì! Buon Primo Maggio a tutti e Tre!E naturalmente, baci e abbracci in rigoroso ordine sparso!
Luis
Che dire di queste simpaticissime, plasticose immagini della troppia? Grazie, Luis (il canarino mannaro),altro che scemata! Ci piacciono tanto e vogliamo subito condividerle con tutti gli amici. Un po' alla volta,senza schiamazzi e clamori, vorremmo, con la normalità della nostra vita, "rompere" la convinzione (di tradizione secolare), secondo cui solo nella coppia si può realizzare l'amore: "E' poi la vita, quella di tutti i giorni, a normalizzare i cambiamenti e le novità più insolite"(4 ottobre 2006). Non siamo i primi e nemmeno saremo gli ultimi a vivere un'esperienza solo per il momento considerata ancora "diversa", perchè l'amore va ben oltre i rigidi schemi in cui si vorrebbe fissarlo per evitare gli sconvolgimenti che la sua natura libera può provocare.La partecipazione fantasiosa degli amici e dei lettori di questo blog è già un segnale positivo dell'auspicata normalizzazione, che supera (e così deve essere) la nostra concreta realtà. Grazie ancora, Luis!
venerdì, maggio 01, 2009
Tutto pazzo per amore!
Ecco, ci sono ricascato! Mi riprometto sempre di non iniziare a vedere certe fiction, ma l'altra sera, nel mio solito frenetico zapping, ci sono ricascato. Già il titolo mi ha preso: Tutti pazzi per amore.
Le storie sono sempre quelle: la famiglia allargata, il gay, le amiche sfigate, le vecchie zie, i vicini di casa. Il copione si ripete ed è simile ad altre fiction del genere. La differenza sta in simpatici siparietti in cui i protagonisti si astraggono cantando la canzone che meglio rapresenta lo stato d'animo del momento. Ed è qui che scatta il mio coinvolgimento e, credo, dei molti spettatori che la seguono. Mi immedesimo. Riesco persino a vedere nei personaggi le persone protagoniste della mia vita (i novi, Lupetto,Mira, la mia famiglia, gli amici, i colleghi). Immagino nella mia testa la possibilità di far esplodere l'amore nei loro confronti, quindi la pazzia per strada, in ufficio e a casa.
Immaginateci sulle note de "Il mondo" (gira il mondo gira....) sul terrazzo, sotto una luna piena, mentre la cantiamo a squarciagola con Miretta allibita che osserva, stordita, questi tre improvvisati cantanti ballerini. Oppure sulle note di "Sei nell'anima" , Ser ed io, sul divano ( è proprio una fissa!), in una sera in cui Dan non c'è, occhi negli occhi, innamorati e contemplanti il nostro amore, per poi esplodere nel finale con l'arrivo improvviso di Dan. O ancora, in ufficio, mentre salgo le scale al mattino cantando la canzone del momento e salutando i colleghi (più puntuali di me). Questo a dire il vero capita spesso. Sfrutto il momento di umore positivo che purtroppo cambia alla prima telefonata della giornata, che di norma è la manifestazione di qualche problema (visti i duri tempi economici).
Vi devo confessare che quando sono solo qualche scenetta del genere la improvviso ,coinvolgendo Lupetta che immediatamente inizia a scodinzolare, interpretando il mio attimo di pazzia come un gioco. L'ultima sulle note di "Ancora qui" di Renato Zero. Mi piace lasciarmi andare così. Sono quegli attimi di leggerezza indispensabili per sognare un pò. So di essere un pò ridicolo, ma sinceramente non mi disturba più di tanto. E' un ulteriore modo per lasciare andare i sentimenti che, in fondo, aiuta te ma anche chi ti sta vicino. Ora Lupetto sta ancora dormendo e tra poco lo sveglierò, a mio modo ovviamente: sottofondo musicale (magari "Meraviglioso" dei Negroamaro che gli piacciono tanto) ed un improvvisato balletto con sfottio. Ultimamente sta uscendo spesso la sera e mi sa che "gatta ci cova". Forse la prima fidanzatina, chissà. Probabilmente è anche ora, ma per noi rappresenta un' ulteriore presa d'atto che sta diventando grande il cuccioletto.
Io, invece, torno un pò bambino, ma, essendo "tutto pazzo per amore", va bene così! Sempre senza prendersi troppo sul serio... Altrimenti è la fine! (En.)
Uno spezzone della fiction per rendere l'idea:
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