lunedì, maggio 11, 2009

Ministro dell'inferno


E' Maroni. In poche coinvolgenti parole Ulisse esprime lo sdegno di tutti gli uomini giusti in "Quando la pietà diventa un crimine" .Siamo inorriditi, sdegnati, ma quell'uomo rimane al Governo, spalleggiato dal premier che teme il sorpasso della Lega in Padania alle prossime consultazioni. La vita continua come il solito: anche stavolta noi, Italiani, lasciamo fare, lasciamo passare, pur con disgusto e rabbia, solo perchè non abbiamo chi sappia guidarci nella protesta, nell'opposizione a questo regime del vuoto che,arrivato al potere, rischia di continuare a governare per decenni come la vecchia e tanto disprezzata D.C., di cui ora serbiamo quasi nostalgia.

"Il nostro ministro dell'Interno ha espresso soddisfazione, soddisfazione per aver riconsegnato quelle donne ai loro violentatori, per aver riconsegnato quegli uomini ai loro aguzzini".

E noi quale ruolo abbiamo nella vicenda, quali responsabilità morali? Forse non responsabilità dirette come i militari che obbediscono ad ordini disumani, ma indirette sicuramente: le stesse di quanti conoscevano la meta finale dei carri bestiame in partenza, coi loro carichi umani, dal famigerato binario 21 della stazione centrale di Milano. Allora la paura di pesanti ritorsioni poteva essere giustificata, fascisti e nazisti non andavano per il sottile, ma oggi?

4 commenti:

varesex ha detto...

Il tuo post parla da solo. A nulla vale l'estrema unzione perchè siamo già trapassati all'inferno.

Anonimo ha detto...

Un bacio non ci sono parole, hai scritto tutto tu... un caro abbraccio per ina notte serena Barbara

Ulisse ha detto...

Cosa fare? Prima di tutto non votare più nè PdL, nè Lega nè tantomeno il PD visto che la sua opposizione è solo di facciata e Fassino si è espresso favorevole ai rimpatri. Votare altri partiti, quelli in grado di fare vera opposizione, io indicherei i radicali ma sono di parte. Certo magari ci sono alcune idee che non ci vanno a genio però non si può riportare l'Italia indietro di 60 anni, ad un certo punto bisogna fare una scelta drastica, draconiana e votare chi non ci sta. Dobbiamo scegliere se premiare chi si è sempre schierato dalla parte dei diritti civili o chi su questi diritti è disposto a metterci il piede.

varesex ha detto...

Ciao ragazzi, buongiorno