martedì, maggio 26, 2009

Guardando l'Africa



Ieri ricorreva la commemorazione della fondazione (1963) dell'Organizzazione per l'Unità Africana (OUA), oggi Unione africana (UA)."Verso un Africa unita, pacifica e prospera" il tema scelto per la giornata. Doveva essere l'occasione per sensibilizzare alle problematiche dell’Africa e per chiedere ai media di informare di più sui problemi e le potenzialità di questo continente.

Ce ne ricordiamo poco, ma l'Africa è appena al di là del nostro mare:basta scrutare l'orizzonte e riusciamo a vederla là, in lontananza. Lo sanno bene i tanti disperati che vedono nella nostra penisola "la spalla su cui riposare"nel loro lungo viaggio della speranza.

L'UA,come tutti gli organismi internazionali senza potere, fatica a far sentire la propria voce e spesso adotta una politica difensiva nei confronti dei capi di stato africani (come nel recente caso del presidente sudanese Omar Hassan Al Bashir) con lo scopo di mantenere un dialogo aperto con tutti , in particolare quelli retti da regimi autoritari. Lo scotto è la perdita di credibilità all'organismo a livello internazionale. Resta comunque il principale interlocutore dell'ONU per quel che riguarda ogni questione politica nel continente. Il cammino verso l'integrazione è iniziato, ora si punta verso l'attribuzione di maggiori poteri al parlamento panafricano sul modello di quello europeo .

Per molti di noi gli Africani restano solo dei poveri invasori da respingere. ''Se fossi ebreo, omosessuale o diverso non sarei cosi' tranquillo e felice dell'opera di respingimento che sta facendo il Governo'', afferma Antonio Di Pietro . ''Si comincia con la caccia al nero - dice il leader dell'Idv - e poi si finisce con la caccia all'ebreo e al diverso. Si crea e si alimenta questo sentimento di odio nell'immaginario collettivo che non risparmia nessuno''.

E se avesse ragione?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tre baci...mmm interesante post..Di Pietro però non mi piace, lo trovo molto Bippppppppppppp.. Buona notte Barbara

Dino ha detto...

Augurandovi la buona notte cito bertold brecht e riporto quanto segue :
Prima, vennero a prendere gli zingari e fui felice perché rubacchiavano. Poi portarono via gli omosessuali ma rimasi in silenzio perché non mi erano mai piaciuti. Dopo, arrestarono gli ebrei, ma tenni la bocca chiusa perché non ero ebreo. In seguito arrestarono i comunisti, ma non dissi nulla perché non ero comunista. Alla fine, vennero a prendere me, ma non c’era più nessuno che potesse dire qualcosa."