mercoledì, novembre 04, 2009

A testa in giù


Pozzoromolo arriverà nella mia libreria solo sabato prossimo. Avrei potuto trovarlo a Milano, ma farlo arrivare in questa landa mi sembrava di partecipare indirettamente ad un'operazione culturale, oltre che commerciale a vantaggio dell'amico Gino.
ElThiago ci ha insignito in un colpo solo ancora due premi che mi pare di aver capito ne raggruppano altri tre, allo scopo di farli viaggiare in Italia, ma, per quanto ci piaccia interfacciarci (usti!, finalmente uso anch'io questo tremendo verbo, forse a sproposito, ma ci sta tanto bene uguale) coi cugini spagnoli, sarebbe stato troppo complesso ( e noiosamente invadente) rilanciarli come si usa in questi casi. Speriamo perdoni il nostro blocco: almeno il confine l'hanno passato.
Mi resta il rimpianto di non essere riuscito a passare a salutare l'Alda Merini, la piccola ape furibonda, una degli ultimi Grandi di Milano. Riposerà comunque al Famedio, vicino all'amico Giovanni Raboni e sarà così sempre raggiungibile. Di fronte a questa morte ho come la sensazione si sia consumata l'ennesima ingiustizia, se paragonata allo scalpore riservato a Mike Bongiorno, personaggio televisivo certamente più popolare al grande pubblico. Ma forse va bene così: Alda Merini è vissuta ed è morta sommessamente. Un po' come la sua poesia: formalmente sommessa per non distrarre l'attenzione dalle altezze dei suoi voli e dalla profondità della sostanza.
Mi viene il dubbio che certe volte siamo noi a voler percepire la realtà al contrario, perchè è più comodo e meno impegnativo capovolgerla, neutralizzando così le sue illimitate provocazioni.Quando ci torna utile siamo capaci di contorsioni incredibili!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi basterebbe essere amato e amare uno solo ... due è un sogno. Nata il 21 a primavera cantata da Milva mi fa venire la pelle d'oca . Me la immagino li, nel suo pezzo di paradiso, a scrivere su un pesso di carta straccia quello che si trovava quando le è venuta l'ispirazione. Baci ragazzi. Dino

Anonimo ha detto...

Ciao Carissimo, Si !!! I Grandi devono andarsene silenziosamente. come la sua sofferenza. il suo vivere così grande e dignitoso, sono le persone che lasciano una grande traccia nel cuore degli altri.
un bacio grande, Barbara