domenica, novembre 08, 2009

Dopo le pizze


Giornata gelida e piovosa quassù nel comasco. Le montagne appena qui dietro con la prima spruzzata di neve fanno la loro bella figura, anticipando lo straordinario spettacolo delle cime più elevate alle loro spalle, già bianche da tempo. La limpidezza che consente di spingere lo sguardo lontano è merito esclusivo del vento che soffia ad intermittenza. In casa regna l'usuale calore dei momenti più sereni. En e Dan (con lupetta) dormono tentando di recuperare quel che si può del sonno perduto. Lupetto è al pc in dialogo col mondo intero, incurante delle avverse condizioni atmosferiche che non toccano la voglia di vivere e di comunicare. Autunno ed inverno sono solo stagioni dell'anno, niente di più.

Ieri sera le tre versioni della pizza preparate da En sono state un successo. C'erano le LesDiMaSi e Pepìto, quali giudici superpartes, a far festa alle tre teglie preparate con fantasia ed abilità dal novio mezzano. L'impasto, fondamentale, era da mastro pizzaiolo ed è quello che fa la vera differenza. Così è trascorsa serenamente la serata, senza discorsi troppo seri ed impegnativi. Solo nel fumoir (cucina) Ma con Dan ed En si confrontavano seriamente su qualche tema legato alla nostra comune esperienza di vita a tre. Non mi era capitato di notarlo prima (beh, non sono tante le occasioni), ieri però mi sono accorto che , come tutti i vissuti che coinvolgono intensamente, anche vivere in troppia acuisce i sensi, o meglio la sensibilità. E' più facile leggere tra le righe e cogliere quei piccoli segnali di un cammino che, per quanto meraviglioso e continuamente sorprendente, non è esente dalle fatiche e dalle sofferenze che sono parte della tri-relazione. Intanto un'altra troppia (maschile) si è fatta viva tramite email per cercare un confronto e uno scambio di idee: L.,D. e S. vivono insieme da ormai circa 5 anni. Come immaginavo, situazioni simili sono più diffuse di quel che si voglia pensare, perchè l'amore non ha e non può avere limiti. E' la nostra (di noi umani) fantasia che cede facilmente agli imperativi sociali di varia natura.

L'arrivo di Luci che compiva gli anni ha arricchito la serata, offrendo a me l'opportunità di ruotare intorno ai miei argomenti novembrini, stimolati anche da quel po' d'alcol in più che non fa male. Avremmo dovuto festeggiare stasera il genetliaco dell'amico al nostro cinese di fiducia, ma ha appena chiamato per dirci che ha la febbre: guarisci presto, Luci!

Ieri era anche il compleanno di Barbara: anche a lei, sia pure a distanza, un grossissimo bacio x 3!

3 commenti:

Unknown ha detto...

è sempre consolante trovare qualcuno che vive esperienze simili alle proprie.

piove anche qui nel centro Italia. senza montagne bianche però..

MELCHISEDEC ha detto...

Da novembre è frequente trascorrere il sabato in casa, almeno io lo preferisco a tanto altro.
Tra amici, un po' di vino, un film, discorsi seri e non seri, la serata è ben goduta.
La stessa cosa per me: un amico ha preparato una cenetta niente male, fatta con amore.
Ci si sente cullati e protetti dal "freddo". Da ogni freddo.
:-)

Anonimo ha detto...

Ciao Ser, sempre cortese..ricordando il mio compleanno!!! Certamente le pizzze saranno state buonissime vi ho pensato. Mi fa tenerezza leggere dell'Amore e della sintonia che avete voi tre.. io mi rilasso leggendoo i tuoi post e il mio cuore si riempie di gioia,,, insomma la tua sensibilità è molto spiccata .. è bello coccolarsi nel tuo modo di essere.. Buona serata tre baci e uno grandissimo a TE, Barbara
Mi emozioni sempre!!!