sabato, novembre 21, 2009

Libero di sognare


Ieri sera avevo una strana malinconia e sapevo che sarebbe andata via solo con un bel sogno; magari di quelli a occhi aperti, vividi, reali; che puoi gestire e assaporare al meglio.
Così ho preso il mio pc e ho fatto partire un dvd della mia sorellina.
Il film non poteva che essere quello dopo tutto; ideale per andarmene da quella stanza.
Si è accesa la luce dello schermo, è diminuito il ronzio del motore elettronico e la sigla di inizio ha rapito del tutto la mia attenzione svuotando la mente da ricordi e pensieri.
Il prologo diceva più o meno così:

“Tutti i bambini diventano adulti. Tutti… Eccetto uno…”.

Ora; credo che vi sia facile indovinare di chi sto parlando, no?
Il bambino che non cresce mai, che sempre rimane piccolo; per sempre felice, per sempre intento al gioco e al divertimento, in un sogno senza fine… Ma è poi un sogno il suo?

Non voglio pensare a ragionamenti psicanalitici che vedono questo eterno ragazzo come una forma di fuga dalla realtà, di immaturità, di paura delle responsabilità, o il resto delle grandi parolone degli Adulti.
Voglio prendere questo eterno bambino per quello che è: un sogno. E che sogno!
Domani o un altro giorno, davanti ad Adulti noiosi, dirò che avete ragione e che non può esistere un’ Isola che Non C’è; ma sta sera vi prego lasciatemi volare li con lui e permettetemi di volare…

“Faceva freddo in quella grande casa, non bastavano neanche le numerose coperte di lana per riscaldarmi. Ma forse non era proprio il mio piccolo corpo a tremare; ma piuttosto il piccolo cuore che vibrava dentro di esso, che pulsava accelerando quando udiva quello che dicevano quelli… Gli adulti; i genitori.
Mamma parlava della scuola che avrei dovuto frequentare, di quanto sicuramente avrei preso ottimi voti nelle materie filosofiche come lei e che sicuramente in matematica sarei stato il primo della classe come papà; e poi progettava l’università, qualche facoltà prestigiosa, per il suo rampollo della buona società borghese.
Papà già mi vedeva, giacca, cravatta e tuba, al suo fianco in ufficio; e poi all’estero, a gestire qualche filiale della sua azienda prestigiosa; e avrei guadagnato si, a tonnellate, e sarei diventato famoso e ricco più di tutti i suoi antenati.
Sarebbero stai orgogliosi di me, quando sposato con la figlia di un banchiere, gli avrei dato un nipote che avrebbe seguito le impronte di mio padre e poi una femmina che potesse essere viziata da mia madre.
E mentre progettavano ogni dettaglio di quello che chiamavano ‘mio’ futuro, il mio cuore accelerava e tremava.
‘che cosa succederà se li deluderò?’ pensavo ‘non mi vorranno più bene’.
‘ma io non posso cambiare qualcosa di ciò che decidono? E se volessi giocare e basta? Se volessi dipingere o scrivere o recitare?” pensavo dentro di me cosa dovevo fare da grande…
Allora nel cuore della notte mi alzai e fuggii via. Non si accorsero neanche della mia assenza, troppo in tenti a progettare il ‘loro’ futuro!
Nel parco del quartiere gettai via il pigiama caldo e costoso e corsi a piedi nudi sulla neve.
Non c’era freddo ma libertà e allegria.
E poi quelle due luci: una più grande e una più piccola.
La seconda stella a destra mi chiamò e io mi gettai a capofitto nella mia Avventura…
Ora vesto pelli di daino e caccio con gli indiani.
Suono il flauto e ascolto la voce meravigliosa delle sirene tutta la notte.
Dormo sul lido del mare. Bevo dalle acque di un fiume di perle.
Certo c’è Capitano Uncino, così simile a mio padre, ma almeno ho il coccodrillo che lo tiene lontano!
Mi inerpico su queste alte montagna, scopro tesori segreti al pomeriggio e mi rotolo sui prati verdi all’alba.
Per casa ho le nuvole, per amico questo mare dai mille colori e dalle mille voci; questo mare così immenso che protegge la mia isola da quella più grande e grigia che i miei genitori chiamavano Inghilterra.
I miei genitori? Che parola è questa?
Non la ricordo più… ma ha un brutto suono. Mi ricorda una paura e una notte fredda.Mi ricorda catene che sarebbero venute.
Avrei dovuto rinunciare ai giochi e ai desideri e a tutte le belle cose che potevo fare ma che non mi avrebbero lasciato fare…
Mi ricorda che dovevo diventare ‘adulto’!!
Che parola orribile anche questa.
‘Adulto’.
Capitan Uncino dice che gli Adulti sono degli animali che non sanno sognare, non sanno ridere, non sanno amare, non sanno essere liberi.
Dice che gli Adulti sanno solo crescere e lavorare e preoccuparsi di quello che dicono di loro altri Adulti…
No! IO non voglio essere un Adulto.
Voglio rimanere un bambino, un eterno ragazzo ed essere quello per cui sono nato: una Persona Libera.
Perché questo è l’Isola che Non C’è: Libertà.
Gli Adulti non mi capiscono, gli Adulti mi hanno dimenticato e cancellato e dicono ai loro figli che sono solo una favola.
Ma io non mi curo di loro, penso a ingrandire la mia Isola sognando ogni giorno una cosa in più e più bella”.

“Ecco io sono un ragazzo, un eterno ragazzo; il bambino che non diventerà mai adulto.
Il prezzo da pagare? Vivere in un sogno.
Ma è poi un sogno? Lo è dal vostro punto di vista.
Ma per me questa è la realtà, e la migliore che potessi volere.
I miei genitori mi hanno dimenticato: non mi amavano. Di me amavano ciò che potevo diventare per renderli felici. Non felice me, ma felici loro. Dovevo realizzare quello che a loro non era riuscito: io dovevo essere quello che loro non erano stati.
Ma io non voglio essere loro o un Adulto che non sogna!”

“IO SONO E SARO' PER SEMPRE PETER PAN e Peter Pan significa essere LIBERO DI SOGNARE !”.
(Matteo)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Semplice...Non è neanche una paura...è il vedere che sei speciale e genuino che ti fa sentire così...e nn ci devi stare neanche tanto a pensare...
La frase bela..."il bambino dentro di noi" è corretta si ma nn sufficiente a spiegare...banale dire che abbiamo un bambino dentro...

Io penso che quel lato infantile che abbiamo sia solo la gioia di vivere...di essere sereni...rilassarsi...stare bene con gli altri e giocare...chiacchierare...cosa che normalmente facciamo nei rapporti sociali con altre persone...

E la voglia di non voler crescere è che spesso...magari per validi motivi di salute, ma a volte anche per chissà quali strani ed erronei motivi, le pesrone adulte perdono questo tocco ...Non per forza di giocare...ma nn sanno più relazionarsi ...non rivolgono la parola ad altri estranei...hanno paura del "diverso"...
Cosa che invece i bambini hanno per istinto...non hanno pregiudizi...
Quindi essere bambini...non è solo essere allegri e ridere...
Ma avere anche il buon senso di essere ...semplici ...genuini...quindi in pace con se stessi e gli altri e quindi vivere bene ....

Anonimo ha detto...

CIAO A TUTTI SONO MATTEO
sper k vi piaccioil mio scritto
etegiàquanto am scrveoesie e racconti e vi ringrazio in anticipo ei commenti poitivik scrivee
s volete prlarea quatoookki cnme mi trovate su msn lord_teo@live.it

MELCHISEDEC ha detto...

Se Peter Pan vuol dire "individuarsi", essere individuo con un senso profondo di sé, va bene, ci sto.
Se "individuarsi" vuol dire sfuggire alle grinfie di qualcuno che vuole farti essere ciò che non sei, va bene.
Ma sognare soltanto per sognare questo no, non lo accetto.
Si può cadere mentre si sogna.

Un triplice abbraccio e sereno w-end!

Anonimo ha detto...

Ciao Matteo, bello il racconto i sogni..ma nella vita non si può essere un eterno Peter Pan.. Il bambino deve crescere e affrontaqre il brutto e il bello, sognare sogna lo faccio anch'io alla mia età.. ma non ti libererai dei tuoi problemi.. sai una cosa e ne vado fiera. Quando aspettavo mio figlio, ero una delle poche mamme che non pensava a come sarebbe stato.. occhi, capelli, ecc ecc.. Non ho mai pensato DEVE m ma dfai quello che tu vuoi.. e così ho continuato,,non si può fare un figlio e volere la fotocopia di qualcosa o qualcuno Lui è Lui e lo si deve rispettare.. Io l'ho fatto e ho un figlio meraviglioso.. Vivi matteo.. Vivi quello che c'è di meraviglioso in TE... Ma non vivere di sogni solamente vivi di realtà.. affronta combatti, disperati e piangi se lo devi fare ma lotta , per te stesso.. cresci Matteo.. Un bacio Barbara

Anonimo ha detto...

Buon week end ragazzi . Dino

Anonimo ha detto...

Vi leggo sempre...anche se spesso non ho nulla da aggiungere ai vostri post. :-) Un bacione. alias.

Anonimo ha detto...

Ancora qui . Forse a domani. Baci Dino

Anonimo ha detto...

Ehi, mi sto preoccupando. Dino

Anonimo ha detto...

Ragazzi???? Tutto ok? Ci sono tre novie in pensiero...
LesDiMaSi

SkraM ha detto...

e' un po che non aggiornate... spero sia dovuto a giornate super impegnate e che non sia successo nulla.

Un bacione

SkraM