Stasera cucinerò la quiche lorraine.
Ci sono periodi in cui la mia fantasia in cucina è scatenata per cui la spesa al supermercato e la preparazione dei piatti diventano piacevoli momenti creativi, ma ci sono anche periodi di assoluta passività in cui inventare la cena diventa solo un dovere necessario. Come in questi giorni.D'altra parte mangiare è necessario, come lo sono tante altre piccole e banali occupazioni che costituiscono la routine quotidiana. Sciocchezze appunto, appesantite però dalla necessaria ripetitività. Occorre solo farsene una ragione perchè non ci sono alternative.Succede così per ogni aspetto della vita, dal lavoro all'amore, dall'esercizio delle passioni a quello delle amicizie e della responsabile partecipazione alla vita sociale e politica. Non sempre è esaltante e pienamente appagante quello che viviamo: probabile che nemmeno reggeremmo una diversa eventualità.
Ecco perchè la quiche lorraine va benissimo stasera!
6 commenti:
Non conosco la pietanza, ora cerco su guuuuuuuuuuuuu...
:-)
Bella serata!
ripetitività e creatività, è un pendolo continuo.
blog singolare anche il tuo...
grazie per la visita e gli apprezzamenti.
Forse sto leggendo troppo tra le riche, ma avverto un velo di tristezza in questo post, spero di sbagliarmi....
per mia esperienza, non è quello che si mangia, ma è con chi si sta a tavola....quando tornano mio fratello e Max, anche se in tavola c'è pasta con l'aglio fritto, cmq è una festa...
Baci.
F.
Io invece stasera ho intenzione di farmi una bella paella per uno. Che cavolo! Si no me cuido yo aquí no me cuida nadie! ;)
Buon appetito!
Nessuna tristezza, Faby, solo la pesantezza della ripetitività di certe attività di cui spesso farei a meno... Quando poi sono da solo a casa (a pranzo), mi limito all'essenziale senza perdere tempo.Una paella per uno per me sarebbe esagerato, Dani. A meno che sia in confezione "già pronta"!
Dai! È questione di pratica! Quando la impari a fare bene ci metti talmente poco... Poi, di quelle già pronte in Spagna non ce ne mangiamo!!!
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