sabato, agosto 19, 2006

Ombre


Siamo sempre al solito tran-tran. Brutto scriverlo perchè si tratta di guerre, di tragedie di immigrati clandestini, poveri diavoli innocenti che muoiono davvero. E poi le polemiche politiche, nazionali ed estere, le corruzioni di vario genere qua e là nel Paese.Ci sono Voci, come sempre isolate, che si alzano a segnalare il marciume che pare essere il comun denominatore della convivenza sociale che si levano dal web.A Como, la nostra città, esiste un blog http://www.vivereacomo.com/, già segnalato tra i nostri preferiti, che rappresenta una di quelle espressioni di libertà di cui si ha bisogno: puntualmente arriva a correggere e più spesso a smentire le false verità che i nostri amministratori da anni propinano a noi comaschi, per indole disposti ad ad accettare tutto pur di essere rassicurati che nessuno toccherà mai i nostri danè.Cambierà qualcosa? Sono sufficienti queste voci ad aprire gli occhi di chi ostinatamente non vuol vedere?
Strana cosa la convivenza civile: tutti vorrebbero stare bene (come è giusto che sia), ma poi pochi si interessano del Bene comune, preferendo delegare persino le scelte più importanti ai capetti che emergono qua e là sulla scena politica. E poi naturalmente tutti a lamentarsi.Eppure non credo sia soltanto questione di pigrizia o di timidezza della gente che non vuole od osa esporsi alla vita pubblica. C'è qualcosa di più sottile e complesso.
L'idea della libertà concepita come principio assoluto, sciolta cioè da ogni legame, privata della dimensione relazionale e di conseguenza del senso di responsabilità nei confronti degli altri esseri umani e della stessa comunità, svuotandosi di significato ed autoannullandosi perde la capacità di incidere sulle condizioni sociali dell'esistenza. Tutto appare gratuito e contemporaneamente necessario. Vale in sostanza il dogma che ogni sistema è autonomo e che i conflitti devono essere risolti secondo istanze funzionali piuttosto che secondo istanze umane. Ormai ci sono solo singole volontà di affermazione dei diversi soggetti, ci sono desideri, istinti indifferenziati. La legittimazione dei diversi interessi finisce per derivare dalla forza con la quale, di volta in volta, questo o quell'individuo o sistema sociale riescono ad imporsi, naturalmente con pesanti conseguenze sulle Istituzioni che non sono certo nate per consentire a qualcuno di far valere i propri interessi a danno di qualcun altro.L'unico modo per uscire da questa situazione è recuperare l'aspetto relazionale della libertà legato alla responsabilità e al dovere. Senza l'istanza del Bene comune anche la ricerca della felicità è impossibile: in un mondo in cui tutto è arbitrario è difficile trovare un senso e vivere una vita degna dell'uomo. Più i conflitti si fanno virulenti più siamo chiamati a ridefinire la nozione di Bene comune, libertà e dignità della persona.A questo punto mi appare chiaro il motivo per cui i sistemi socialmente più forti (economici, politici e persino religiosi) abbiano tutto l'interesse a mantenere la gente comune nell'ignoranza...(s)

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