giovedì, agosto 24, 2006

Un'altra missione di Pace


Tutti a tifare Italia perchè guidi la missione ONU in Libano. Ci tocca: siamo o no i campioni del mondo?"Adesso il mandato è serio e robusto", dice Prodi, precisando che a differenza di altri mandati del passato "garantisce l'efficacia delle operazioni (e) anche una possibilità di decisione di coloro che sono sul terreno". La Francia però ha fatto sapere che non invierà più di 200 uomini a fronte dei 9000 richiesti all' Europa.
Non si sa ancora chi comanderà la missione, ma finalmente si conoscono le regole di ingaggio: I nostri soldati potranno sparare per difendersi, difendere la popolazione e dovranno disarmare Hezbollah. In sintesi non sarà un’ operazione di polizia, ma un operazione di peacekeeping con solo un po’ di forcing. Una vera guerra.
Un'alra guerra con la solita falsa motivazione, quello strano diritto di difesa che si esercita attaccando e sterminando che nasconde l'interesse per gli oleodotti o i gasdotti da ampliare e ramificare per assicurarsi il giusto approvvigionamento.
Basta guardare una carta geografica di quei paesi per comprendere cosa accade realmente e se questo non bastasse sarebbe sufficiente guardare alla storia.
Sabato 26 agosto ad Assisi si svolgerà una iniziativa promossa dalla Tavola della Pace, da Articolo21 e da tante altre associazioni, laiche e religiose, che hanno sempre cercato di opporsi alla guerra e di favorire la politica fondata sul dialogo, sulla integrazione e sui progetti di solidarietà attiva.
Naturalmente nell'informazione pubblica non c'è traccia di quest'ennesima iniziativa contro le scelte del governo del momento. Del resto stampa e TV evitano anche di informare su quanto sta realmente avvenendo nei territori di guerra, offrendo in questa strana estate il solito circo mediatico di repliche e finzioni. (s)

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