sabato, luglio 26, 2008
Mare
giovedì, luglio 24, 2008
Chi sono i cattivi?
mercoledì, luglio 23, 2008
Serata comasca con pizza
Filippo, tra, niente compiti delle vacanze. Anche se Dav e Dino nei commenti agli ultimi post sollevano questioni appassionanti che non possiamo lasciar cadere. Non sono in gioco soltanto scelte individuali: coinvolgono tutti noi, umani,interessati alla ricerca del senso da dare alla vita.Che si sia aperti al Trascendente o no. Magari saranno oggetto di una serata troppiana o più, chissà! Ci penseremo.
Tornando a pensieri più frivoli e vacanzieri, come tradizione vuole anche per quest'estate 2008 ho scelto la canzone che ascolterò ossessivamente (da vero profano) durante le vacanze.Sempre naturalmente che i novios condividano, dal momento che sono loro a gestire la musica nei nostri lunghi viaggi per lo stivale e a casa. Signore e signori, è ... :"Bottle It Up" di Sara Bareilles, che fino a ieri non conoscevo.Grazie, Fil! La trovate qui (http://www.youtube.com/watch?v=O8CyJVTCFYs) perchè non so postare questo video, forse è impossibile.
Ed ora un annuncio che riguarda solo i lariani e limitrofi:
Sabato 26 luglio pv, tradizionale pizzata di mezz'estate organizzata da zioMario.Prenotazioni entro il 24c.m. qui. Anche se noi saremo già in viaggio, parteciperemo idealmente perchè condividiamo tutte le proposte di semplice e spontanea aggregazione sul territorio.
martedì, luglio 22, 2008
Leggendo
Serbia, catturato KaradzicFine del «boia» dei Balcani; Tavaroli: "Ecco i miei dossierper Tronchetti Provera"; Fini-Bossi, è duello sull'inno d'ItaliaE Berlusconi: «Umberto, toni bassi»; "La Camorra voleva comprare la Lazio"10 arresti, ordine di custodia per Chinaglia; Tagli, la Sapienza minaccia: "Non riapriamo".
Solo alcune notizie, sufficienti però a movimentare questa strana estate 2008. E poi c'è Eluana... Riporto alcune riflessioni di Hans Küng (già collega di Ratzinger alla prestigiosa università di Tubinga) sulla morte, tratte da "Credo", opera che rilegge appunto il credo per l'uomo di oggi alla luce delle moderne conquiste della filosofia e della scienza ( ed. Bur,2003):
"[...]la discussione sull'eutanasia, almeno per i credenti, deve essere portata su un altro piano: proprio chi è convinto che l'uomo non muore assurdamente nel nulla, ma in una realtà ultima e prima, si assumerà la responsabilità personale con minore ansia, sia esso medico o paziente.
- Il medico deve fare di tutto per guarire l'uomo ma non per rinviare la morte tra tormenti spesso insopportabili e attraverso tecniche artificiali;
- Una terapia resta sensata solo finchè non porta a un puro vegetare, ma alla riabilitazione e al ristabilimento dell'intera persona umana;
- Il malato stesso (o in caso si dia impossibilità i famigliari e i medici, dirà l'autore in un altro passaggio...) ha il diritto di rifiutare un trattamento mirante a prolungargli la vita;
- Il compito nei confronti del morente non dovrebbe esaurirsi in terapie mediche ma dovrebbe consistere nella dedizione umana di medici, infermieri, famigliari e amici".
lunedì, luglio 21, 2008
Prossima partenza
domenica, luglio 20, 2008
Dediche di mezza estate
Non c’era angolo della penisola che non possedesse un’emittente radiofonica, cui spesso si affiancava una tv. I nomi di radio e tv spaziavano dalla geografia all’astronomia, dalla zoologia alla puro gioco linguistico. La possibilità di trasmettere su tutto il territorio nazionale ha dato vita al fenomeno dei network e ha polverizzato, quasi del tutto, le esperienze locali.
E tutti ricorderete lo spazio delle dediche musicali: si telefonava alla redazione e “si ordinava” il pezzo per l’amico/a del cuore, per la moglie, l’amante, i nonni etc…
Spesso la dedica, che precedeva l’esecuzione, era più lunga della canzone stessa!
Bene, stamani m’è preso il piglio delle dediche musicali.
A chi presumo di conoscere dedicherò un brano musicale, giovandomi dell’incriminato youtube.
Chissà se si riconoscerà, in qualche modo, nella scelta operata.
È un modo per giocare insieme.
Chi avrà voluto, poi, potrà procedere a fare la medesima cosa nel proprio blog.
Questa volta non incateno nessuno; mi infastidisce, infatti, che un gesto di attenzione per l’altro divenga motivo di polemica, indifferenza o silenzio. "
sabato, luglio 19, 2008
16 anni
Pizza e sambuca
Una serata piacevole. Poco cibo ma tanto alcool, vino e sambuche hanno scaldato gli animi e disinibito i pensieri. Personalmente ero sull’allegrotto e mi sono fatto un sacco di risate ascoltando i racconti di Dav (un altro) e suo fratello Mauro. Dav vive e lavora a Londra da diversi anni. E’ l’opposto di suo fratello. Lui, magro, biondo, curato nei minini particolari, il fratello più nostrano, concreto. In comune hanno però uno spiccato senso dell’humor, in Mauro già noto. Lo conosciamo da vent’anni. Insieme al suo compagno Fabri abbiamo fatto un bel pezzo di strada insieme all’inizio delle nostre storie. L’altra metà del tavolo era invece impegnata in discorsi, mi è parso di capire, sul sesso. Dan e Ser raccontavano le nostre esperienze, Mau e Mau le loro e Marc le sue. Tutto tranquillo fino a quando non si apre quel tarlo che tutti ci portiamo dentro: il tradimento quindi la gelosia. La paura di…., il pensiero che….., la convinzione che…. In un attimo si è creata un po’ di tensione tra Mau e Mau. Una discussione un po’ accesa che, sicuramente si è già spenta tra le mura di casa in un comodo letto. Ser, un po’ imbarazzato, in quanto ha dato, involontariamente, l’avvio alla discussione. Dan, stanchissimo, ascoltava. Niente di grave però. Io non ho perso il sorriso, anzi mi sono convinto ancora di più che tanto è grande l’amore tanto è più grande la gelosia. Basta ammetterlo e non nascondersi . Poi ,quando si “sbotta” in compagnia ci si sente ancora più amici: indirettamente, ci si sente parte di qualcosa di ancora più grande che accomuna e non divide.
Speriamo di riuscire ad andare al Ticino domani. Ho proprio bisogno di sentire il sole sulla pelle insieme alle carezze dei miei novios. Vedremo il tempo.
Vi auguro un buon fine settimana sulle note di questa canzone. Per me bellissima. Era chiusa nel cassetto dei miei ricordi (1983). Risentirla mi ha portato indietro. Ancora prima di conoscere Ser. L’ascoltavo, chiudevo gli occhi, e sognavo di essere rapito dall’amore e di riuscire a provare tali sensazioni. Il mio sogno poco dopo si è avverato… ” Ma che fatica!”…ed oggi il destino e l’amore l’hanno reso ancora più grande. (En)
venerdì, luglio 18, 2008
Pedemontana?
giovedì, luglio 17, 2008
Al Super con Socrate
mercoledì, luglio 16, 2008
Lotte intestine
martedì, luglio 15, 2008
Sereno (ma non per tutti)
lunedì, luglio 14, 2008
Una fiammella sul Mediterraneo
domenica, luglio 13, 2008
Meglio di noi?
Proseguono i violenti temporali qui al nord.
sabato, luglio 12, 2008
Sabato amaro
venerdì, luglio 11, 2008
Da che parte stiamo?
Brillante weblog 2008
giovedì, luglio 10, 2008
Un po' di me
Venerdì durante il litigio mi ero ripromesso di non leggere quello che Ser aveva scritto sul blog e nemmeno la mail inviata sempre da lui. E' stata una presa di posizione che mi è costata fatica all'inizio, ma con il passare delle ore sempre piu facilmente mi convincevo che avrei preferito mantenere il mio distacco. Ero arrabbiato e stufo delle forti discussioni, nate da stronzate portate all'esasperazione, quindi subivo passivamente l'evolversi della vicenda, forse anche rassegnato. Rassegnazione in costante crescita, dal momento che le varie decisioni drastiche non potevano prevedere una mia opinione istantanea, dato che venivo a scoprire le cose in maniera indiretta.Stavo male dentro, preferivo stare un po' da solo e tentare di non pensarci, sforzandomi di capire il perchè di tutto quello che ci stava accadendo. Sinceramente non ci sono ancora arrivato e magari non ci arriverò mai, perchè un vero motivo non esisteva.Questi forti contrasti però ci legano di più, perchè ci fanno capire quanto siamo importanti l'uno per l'altro e per l'altro ancora. Rafforzano il nostro rapporto, ma non credo di sentirmi ancora del tutto soddisfatto da quello che mi è rimasto dei giorni passati.Mi è stato fatto notare più volte dai miei compagni il mio "silenzio" di fronte ad alcuni problemi. Io ancora una volta ribadisco che non ci passo sopra, ne tanto meno li evito per non rischiare un qualcosa. Ho bisogno di riflettere (cosa che faccio praticamente tutto il giorno nei miei momenti di solitudine), capire se c'è realmente un problema da affrontare, però puntualmente incappiamo in litigi esagerati.
Spero voi lettori mi scuserete se non scrivo spesso, anche solo per farmi conoscere un po',ma sono così e quando scrivo (le poche volte che lo faccio) riverso parole che possono suscitare perplessità, perchè scritte di getto. Può sembrare che io non sia in grado di provare emozioni e che sia anche abbastanza sicuro di me. In realtà è esatto il contrario e mi metto sempre in discussione, pronto a raccogliere e rielaborare qualsiasi parola o avvenimento mi capitino per andare contro la mia idea di partenza.
Un grosso saluto a tutti.
DAN
Anguria, che passione!
mercoledì, luglio 09, 2008
Piazza Navona
martedì, luglio 08, 2008
Incatenati alla poesia
il miserabile si sente uomo:
fonda la fiducia nella vita, fino
a disprezzare chi ha altra vita. ". PierPaolo Pasolini
con l'ali alzate e ferme al dolce nido
vegnon per l'aere, dal voler portate;
cotali uscir de la schiera ov' è Dido,
a noi venendo per l'aere maligno,
sì forte fu l'affettüoso grido.". Dante Alighieri
lunedì, luglio 07, 2008
Il rumore del mare
sabato, luglio 05, 2008
Sabato, 5 luglio 2008
Ore 19:24:52 Mio: “Siii! E poi io il bonifico al mare l’ho già fatto…non arrabbiatevi ma sono così!Idem per tutto quello che hai scritto”
Ore 19:26:17 Dan: “Ti sei solo messo nella condizione di uomo con i coglioni. Io sono più che contento di riprovare. Ti amo”
E’ facile scrivere un lieto fine. Quando in un attimo gli anni ti scorrono veloci nella mente e resta solo il desiderio di continuare . Quando l’essere noi , insieme, è come l’aria. Quando si ha la fortuna di essere innamorati dell’amore e della vita.
Poche parole, amici, ci scuserete se vi abbiamo coinvolto e creato qualche dispiacere. Sono sicuro però che leggendo questo post, un piccolo sorriso di gioia apparirà anche sui vostri volti.
Ora continuiamo il nostro cammino ancora più ricchi!
Il giorno dopo
venerdì, luglio 04, 2008
Fine
Rimane invece aperta una nuova strada che è quella della troppia, questa sì che non si può chiudere. Sarà difficile, problematica,ma non è detto che altri non possano riuscire .
Chiude così anche il blog, nato per documentare l' esperienza. Ha esaurito il suo compito, non ha altro da dire. Grazie per averci seguiti e in bocca al lupo a tutti!
giovedì, luglio 03, 2008
La Porta di Lampedusa (dal blog di Mel)
Non conoscono questa felicità: spingere
davanti a sé con dolcezza
o bruscamente uno di quei grandi
pannelli familiari, voltarsi
verso di esso per rimetterlo
a posto, tenere
fra le braccia una porta.”
Francis Ponge (1899-1988) da I piaceri della porta.
Il carissimo Francesco di Lampedusa mi ha mandato la foto della Porta di Lampedusa*.
Non voglio aggiungere altro alla bellezza della foto, né affrontare il nodo degli immigrati.
Come direbbe, invece, un grande critico, sono stato colto dal demone dell’analogia, mirando l’oggetto.
Il particolare dell’imbarcazione che l’attraversa la rende ancora più suggestiva.
Dovremmo considerarci davvero fortunati, quando davanti a noi ci sono porte da aprire e, dietro di noi, da chiudere. Ci sono porte che non abbiamo mai sfiorato, altre che neanche abbiamo visto. Alcune non le abbiamo volute aprire.
Ci sono porte, invece, senza pannelli, verso cui le braccia tendono, forsennate, ingannate dall’ampiezza dell’entrare.
Un mondo senza porte, però, toglie il gusto della ricerca.
Grazie, Francesco!
La tua foto compendia una lettura spassosissima sulla cosalità delle cose della filosofa Francesca Rigotti.
Il libello è Il pensiero delle cose, edito da Apogeo.
*L'opera,realizzata da Mimmo Paladino, è una porta di quasi cinque metri di altezza e di tre metri di larghezza, realizzata in ceramica refrattaria. "Il significato fondamentale di quest'opera - ha spiegato Gian Marco Elia - è quello di consegnare alla memoria quest'ultimo ventennio in cui abbiamo visto migliaia di migranti morire in mare, in modo disumano, nel tentativo di raggiungere l'Europa, una strage senza testimoni, spesso senza sepoltura e quindi senza pietà". "L'intento è quello di consegnare alle generazioni future, che passeranno da Lampedusa - ha aggiunto Elia - un simbolo che aiuti a non dimenticare e che inviti a una meditazione laica, come religiosa".
Nota L3N :Grazie a Mel (Sulle spalle dei giganti) per aver consentito la pubblicazione integrale del suo post e a Francesco per la bellissima foto.