mercoledì, luglio 16, 2008

Lotte intestine


Continuano gli scontri e le rivalità tra i gruppi glbt. Pare che durante il comizio al Pride di Bologna si sia toccato il fondo o quasi se Raffaele Lelleri , responsabile salute dell'Arcimancuso, ha deciso di scrivere una lettera aperta (Di cosa parliamo quando parliamo di Pride ) ai responsabili delle varie organizzazioni, chiedendo l'immediata interruzione delle ostilità in nome della comune lotta per i diritti elementari glbt. Si tratta sicuramente di un'ottima iniziativa che fa onore al sociologo Lelleri che sembra prendere le distanze dall'arrogante Associazione di cui fa parte. Mi pare però una lettera piuttosto blanda nei toni e nei contenuti, data la scandalosa situazione esistente, ragion per cui non aderirò. Da troppo tempo è in atto una guerra senza esclusione di colpi tra i vari movimenti, ne abbiamo già parlato su questo blog. Fino a quando il problema sarà quello della conquista della rappresentatività ci sono poche speranze di superare le diversità di vedute, strategie e ... livori. Della potente Arcimancuso abbiamo già scritto.Ormai presa dal delirio di onnipotenza è convinta di ottenere visibilità diramando comunicati stampa a getto continuo. Non importa a che proposito, basta farsi vedere, esserci sempre e comunque, anche a costo di incappare in un'autorete, come accaduto.
C'è chi sostiene che occorre tesserarsi in gran numero per poter incidere sulla scelta dei dirigenti e cambiare così la politica fallimentare di tutti questi anni. Non sono d'accordo, penso piuttosto sia l'ora del riscatto e del rogo di tutte le tessere estorte per accedere ai locali italiani. Ma non ne abbiamo il coraggio: di fronte all'ipotesi di restare per strada ed andare in bianco troppi continueranno ad aderire ad una associazione che va per la sua strada, perseguendo una personalissima conquista del potere. E allora rassegnamoci alla situazione attuale: abbiamo i rappresentanti che meritiamo.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma infatti con sta storia delle tessere c'è il paradosso della più grande associazione al mondo per numero di tesserati che forse ha avuto meno risultati, quindi aumentare il numero di tesserati non è certamente la via.

Fra l'altro bruciando le tessere, che rispondono non solo ad una politica d'affiliazione ma ad una politica di autotutela dei locali, che diventando club privati, possono fare le loro serate senza che la polizia faccia irruzione sventolando la bandiera dell'atto osceno, non si otterrebbe nulla perchè i locali cui si accede con la tessera spesso con Acigay non condividono curiosamente neanche lo zerbino, figuriamoci una linea politica! Non credo, ma qui può darsi che mi sbagli perchè non so se l'affiliazione comporta il fatto che una parte dei proventi dei locali vada a Arcigay stessa, che bruciare le tessere porterebbe a qualcosa.

EagleIt ha detto...

scusa ma mi deve esser sfuggita qualcosa... dove posso recuperare la lettera che citi?
grazie, Fabio

Anonimo ha detto...

Ma la situazione è così tragica? cioè, c'è veramente bisogno di essere tesserati? non si può fare come tutti gli etero del mondo?, andare in giro per la terra e conoscere gente (che significa sostanzialmente ragazze) nei posti quali bar, pub, discoteche e chi più ne ha più ne metta? se poi è una mera questione di sesso fine a sé stesso, allora la rete è piena di siti.. quasi sempre senza pagare niente.. altro che arcimancuso o quello che è.. o sbaglio? "sono stato spiegato", come diceva qualcuno?

El novio ha detto...

#Andrew, l'idea del rogo delle tessere vuol essere una provocazione/minaccia cui l'Associazione, credo, sarebbe finalmente sensibile.Mancuso si fa grande coi numeri, pur sapendo che la stragrande maggioranza dei tesserati non è interessata ad altro che all'accesso nelle saune ed affini...
#Purtroppo non riesco (per incapacità) a postare il collegamento diretto alla lettera. Fabio, te l'ho inoltrato via email.
#Filippo ci trovi perfettamente d'accordo, ma temo siamo netta minoranza a pensarla così.Siamo comunque certi che andiamo verso un'evoluzione dei costumi che porterà alla "normalizzazione" della vita gaya. Ci vorrà del tempo, ma ci arriveremo.

Anonimo ha detto...

ma lelleri non e' piu' responsabile salute arcigay ..che stai a dire?

El novio ha detto...

#Scusa anonimo, il web non offre ancora la notizia dell'abbandono di Lelleri.Evidentemente ha fatto una scelta coerente ed illuminata.A meno che sia stato destituito d'autorità, la qual cosa non stupirebbe.

Anonimo ha detto...

apri gli occhi amico....vai sul sito di arcigay e guarda bene...e' un anno che e' cambiata la segreteria amico, vai sul sito di arcigay e vedi.... a quanto pare,non sei informato...

Anonimo ha detto...

Non è un problema, anonimo ,l'abbandono (o l'estromissione) di Lelleri è un'ulteriore conferma della tesi da me sempre sostenuta.Grazie per avercelo segnalato!

Anonimo ha detto...

ma lelleri non ha sbbandonato arcigay , visto che e' ancora nel consiglio nazionale di arcigay...rri-apri gli occhi e infprmati prima di parlare.
CARLOS

Anonimo ha detto...

Caro carlos (nn capisco perchè continui a celarti dietro l'anonimato),vuoi capire che è irrilevante il fatto che Lelleri sia o non sia più nell'arcimancuso? Piuttosto, in due anni non hai risposto alle vere questioni poste da me e da tanti altri. Non interessa chi componga il consiglio nazionale della tua associazione o le sue sottosette: a noi interessano solo i fatti.Apri gli occhi e affronta i problemi.

Anonimo ha detto...

vuoi le presentazioni ufficiali? io mi chiamo carlos ed abito in provincia di verona ed ho 29 anni.Almeno adesso mi sono presentato.

El novio ha detto...

Grazie, Carlos, così va meglio ed è davvero un piacere per noi conoscerti nonostante la diversità di vedute.

Anonimo ha detto...

1) Che onore essere citato in Los Tres Novios! Vi leggo spesso con piacere, ragazzi.

2) Mi fa piacere che la lettera che ho sottoscritto assieme ad altri ed altre desti attenzione.

3) Io non credo che la lettera sia blanda. Di certo non è sfascista.

4) Prima di sparare nel mucchio, meglio in ogni caso informarsi: non solo non sono più il responsabile nazionale salute e diversità di Arcigay, ma nemmeno faccio più parte del Consiglio nazionale di questa associazione, di cui sono semplicemente socio e consulente.

Il Lelleri