sabato, luglio 12, 2008

Sabato amaro


Anche oggi è passato l'uragano. Senza grandine stavolta, ma con il solito fortissimo vento ed il buio che in un attimo segnala l'imminente tempesta. E' un'estate così quest'anno, calda e temporalesca almeno qui al nord. Ora splende di nuovo il sole. Un po' come la vita di tutti. Quella di Djamel, gay e magrebino di periferia, si consuma tra momenti di sole e momenti di tempestoso buio, costretto ad una faticosa doppia vita per nascondere alla famiglia la propria omosessualità. Sono tanti gli immigrati a vivere come lui, scontrandosi con una cultura d'origine in cui non c'è ancora possibilità di spazio. Un po' quello che capita agli omosessuali mafiosi che però, come aveva anticipato L.R.Carrino nel suo Acqua storta, vivono per propria scelta la condizione delle talpe, drammaticamente sempre sottoterra, avendo sposato consapevolmente il crimine . Lo ha recentemente confermato il PM Antonio Ingroia che di boss mafiosi e gay ce ne sono, chiamando in causa Chiesa, Media, Confindustria e Banche per l'assenza di impegno serio contro la criminalità organizzata. Per la cronaca: la rivelazione del magistrato ha generato l'ennesimo assurdo comunicato dell'Arcimancuso, che non perde occasione per stare zitta e riflettere.

Intanto un giovane trans peruviano è stato ucciso a due passi da noi, probabilmente nella notte tra giovedì e venerdì. La ricca bigotta provincia comasca scopre anche stavolta il fenomeno della prostituzione sulle sue strade: uomini, mariti e figli comaschi, col favore delle tenebre alimentano un mercato che va alla grande anche da queste parti. Nessuna attenzione, nessuna pietas è riservata alle tante e tanti immigrati costretti a vendersi al piacere nostrano.
Non attenua l'amarezza di questo sabato la notizia che ad un giovane catanese due Ministeri risarciranno una bella somma per averlo ingiustamente discriminato. C'è ancora tanta strada da fare per diventare umani.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Pregustavo questo momento, quello di leggere uno di seguito all'altro i post degli ultimi 3 giorni che, causa esami all'università, non ho potuto neanche guardare da lontano.. e non posso che dire di essere completamente d'accordo con quello che scrivi.. forse stare a digiuno di notizie per 2 o 3 giorni e farsi la "scorpacciata" in un unico momento serve a delineare una corrente di pensiero, a dare un indirizzo al mio piccolo ed affaticato cervello.. purtroppo la via sembra proprio irta di spine e ortiche.. ma so che un giorno rideremo di tutto questo!
Grazie a questo blog e a chi lo fa!

Anonimo ha detto...

Sulla questione del ragazzo a cui è stata revocata la patente avrei qualcosa da ridire. Ne ho scritto in passato e ne stavo giusto riscrivendo. E una storia triste che comincia ben prima del ritiro della patente. Io non ne farei un eroe o un personaggio televisivo (è passato per tutti i programmi televisivi possibili) dal momento che pur di non partire per la leva ha messo avanti la sua omosessualità come fosse una malattia o comunque una causa impediente e poi si è lamentato della stessa zappa che ha tirato sui piedi a se stesso ed a tutti noi. Altro che risarcimento. E' un coglione che dovrebbe vergognarsi nè più nè meno di chi ha firmato il ritiro della sua patente. Sono atteggiamenti del genere che vanificano i tantissimi e spesso vani sforzi per uscire dalla melma in cui ci troviamo.

MELCHISEDEC ha detto...

Intanto sborsino! quando ci vuole... ci vuole!
Da noi afa...
Mel

Anonimo ha detto...

Per essere umani?? Secoli forse.. purtroppo!