lunedì, luglio 03, 2006

Diritti civili: Sud batte Nord

Approvato a maggioranza in Puglia il disegno di legge sulle unioni di fatto, prima Regione in Italia. Da oggi famiglie tradizionali e persone conviventi, legate da "vincoli solidaristici", hanno uguale accesso ai servizi sociali, grazie alla mediazione del Presidente Vendola che è riuscito a far crollare gli oltre 6.000 emendamenti con cui l'opposizione ha tentato l'ostruzionismo. "E' una legge - spiega Nichi Vendola - d'avanguardia in tutta Italia per tre ragioni. Difende fino in fondo la famiglia, così come protetta dall'articolo 29 della Costituzione; estende i servizi sociali alle coppie di fatto, cioè accetta il principio dell'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge; ridisegna il sistema dei servizi e mette l'accento non sul bisogno di assistenza, che talvolta rappresenta una sorta di pietas pubblica, ma sui percorsi di autodeterminazione, valorizzando la soggettività".
Mentre il Nord deve fare i conti con forze politiche alla continua ricerca dei voti di un certo cattolicesimo, il Sud, senza tante chiacchiere, segna un punto a favore della conquista dei diritti civili, ponendosi finalmente nei confronti del "potere spirituale" come interlocutore alla pari e non più suddito acriticamente obbediente.
Non mi stupisce che proprio il meridione, fanalino di coda dello sviluppo economico italiano, ma culla della Cultura e laboratorio di pensiero cui ha attinto il mondo intero, torni in questa circostanza ad occupare il ruolo profetico che gli spetta storicamente di diritto. Non è difficile immaginare le enormi potenzialità del Paese se solo Nord e Sud, insieme, arrivassero a vivere la complementarietà, anzichè insistere strumentalmente sulle posizioni conflittuali, necessarie alla Lega bossiana x continuare a vivere.

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