mercoledì, agosto 16, 2006

Rieccoci!


Sono finite le vacanze, almeno per noi. Tre meravigliose settimane insieme, lontano dalla vita di tutti i giorni. Strabelle, anche se il tempo non ha dato il meglio di sè. Poco male, bastavano i miei due compagni e l'inseparabile Mi a rendere stupende le giornate più uggiose e troppo anticipatamente autunnali.
Magnifico il Sud, col suo mare, il suo sole (beh, è diverso dal nostro: è più...più... scottante), la sua storia, i suoi patrimoni artistici, culturali e umani. La stessa città di Napoli sembra una nea- polis, una nuova città rispetto a quella che ho conosciuto e vissuto tanti anni fa.
Ad ogni modo, perfino Torre del Lago, nostra ultima tappa, più deludente che mai con i soliti stereotipi gay sempre in passerella e pronti a farsi spennare da altri arcigay più disincantati e ben lontani dalle belle parole sbandierate pubblicamente, non è riuscita a rovinare la magia del nostro stare insieme.
Sono talmente tanti gli aspetti negativi della Viareggio gay che c'è da augurarsi che il declino visibile di questi ultimi anni compia il suo corso e altre località, meno impantanate in situazioni poco chiare, emergano qua e là nel bel Paese come oasi serene in attesa della tanto desiderata "normalità".
Negli ultimi giorni siamo stati raggiunti da Sara e Marco, persone straordinarie con cui abbiamo condiviso altri bei momenti di serenità e allegria, vivendo e riaffermando così il valore dell'amicizia disinteressata e senza secondi fini.
In fondo ci vuole così poco per stare bene!
D'altra parte la vita, quella vera e reale, è quella che si consuma qui a casa, giorno dopo giorno, col lavoro e i problemi quotidiani, la spesa e le rate del mutuo, le bollette e le piante da innaffiare.
E' proprio qui, a casa nostra, che dobbiamo imparare a godere la vita. Gli ultimi 11 mesi li abbiamo vissuti 3 metri sopra il cielo: è troppo sperare di continuare così?
Un caro saluto a tutti gli amici e in particolare a sleepwalker che ci legge dal Venezuela! (s)

1 commento:

El novio ha detto...

Grazie, sir!