mercoledì, marzo 04, 2009

Email


Cara Troppia,

è un po' che ti leggo e spesso lo faccio nei momenti in cui ho bisogno di riconciliarmi col mondo o forse solo con me stessa. Non prenderla male, è che i tuoi post sono sempre, come dire?, rasserenanti, anche quando tratti argomenti che fanno incazzare e avresti tutto il diritto di gridare la tua, la vostra, anzi no la nostra rabbia al mondo intero.Mi piace invece il tuo modo di affrontare le cose, senza uscire mai dalle righe, sempre con la speranza che noi umani si cambi prima o poi.

Io sono una normalissima (oddio, non interpretare male, attribuisco al termine lo stesso significato che gli attribuisci tu) donna, sposata e mamma di due meravigliosi bambini, Simone e Viola. Sono ancora troppo piccoli perchè manifestino un qualche orientamento sessuale: quando cresceranno si vedrà. Non mi pongo in anticipo il problema. Credo di essere una persona di questo tempo, difficile ma ormai aperto alle diversità come ricchezza. Ti scrivo proprio per dirti che come me, mio marito e le persone che conosco, sono ormai tantissimi ad aver di fatto superato i vecchi pregiudizi sull'omosessualità. La maggior parte di noi vede e conosce persone "normalissime" come noi che hanno però un differente orientamento sessuale. Non sono nè peggiori, nè migliori: sono esattamente come noi. Quello che i politici e i mezzi di comunicazione blaterano sulla diversità penso non appartenga più alla maggioranza di noi, anzi ci infastidisce e dispiace perchè sono solo loro, i politici, aizzati (mi dispiace ammetterlo perchè sono credente) dalla gerarchia ecclesiastica, che vi privano dei diritti che dovrebbero essere di tutti. Ecco, ci tenevo a scrivertelo. Preciso che abito in una città della provincia del nord. Forse in altre parti di Italia è possibile ancora qualche rallentamento, ma da quello che mi pare di percepire ovunque la gente sta facendo progressi in questo senso. Non ci vorrebbero a volte certi interventi delle associazioni omosessuali che suonano come provocazione e finiscono col rivelarsi autogoal , ma come scrivi nemmeno vi rappresentano realmente. Penso per esempio all'intervento a Sanremo di quel tipo dell'arcigay che, a differenza dello straordinario Benigni, è finito col fare da spalla alla grande bagarre organizzata ad arte sulla canzone di Povia.

Ci tenevo a farti conoscere il mio pensiero.
Un bacione a voi tre!

Serena

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Serena,
non faccio parte della troppia, sono un suo lettore come te, ma desidero comunque ringraziarti per la bella lettera che hai inviato. Una email pacata, piena di buonsenso, direi proprio "serena" come il tuo nome.
Non credo siano numerosissimi i lettori di questo blog che hanno un orientamento etero, certamente sono pochi quelli che intervengono manifestando il loro pensiero.
Ed è un peccato, in quanto tutta la vita, nei più svariati ambiti, riesce ad esprimersi con la ricchezza che ne è caratteristica principale proprio grazie alla varietà dei singoli che la costituiscono... vorrei fare un esempio gastronomico: più gli "ingredienti di minoranza" sono mescolati omogeneamente e senza contrasti stridenti con gli "ingredienti prevalenti", più il piatto finale sarà ben riuscito e gradito a tutti.
Chi non ha mai avuto la fortuna di conoscere personalmente una realtà (di qualsiasi natura essa sia) che viene tradizionalmente presentata secondo una iconografia stereotipata e fittizia, vi si accosterà con atteggiamento prevenuto, leggendovi soltanto gli aspetti negativi che vuol vederci (o che altri vogliono che ci veda).
Forse l'autonomia di pensiero e la conseguente obbiettività nei confronti dell'omosessualità non è ancora così ampia come la descrivi, o piuttosto non è ancora del tutto autentica e concreta; in realtà forse attualmente è concreto e molto cool soltanto un finto atteggiamento di apertura verso di essa e verso altre situazioni prima ritenute inaccettabili, ma la strada giusta è proprio quella che hai indicato.
Concordo con le tue opinioni su Sanremo e sulla gradevolezza dei post della troppia!
Saluti a tutti,
Dino

El novio ha detto...

Ciao Serena!Ti ho già risposto privatamente, ma voglio ringraziarti anche pubblicamente per le cose belle che scrivi non tanto sui nostri post (siete troppo buoni tu e Dino), quanto sulla realtà umana in generale che, proprio perchè tale,deve contemplare le diversità come opportunità.Anch'io come Dino non sono tanto ottimista sulla presunta conquistata "normalità della diversità", ma il fatto che ci siano persone come te lascia ben sperare. Si comincia da qui e non dai polveroni sollevati a sproposito dall'arcimancuso.
Un triplice bacio!
la Troppia

Ulisse ha detto...

Serena hai pienamente ragione sugli eccessi di certo attivismo omosessuale, siamo in tanti a pensarla così ed aumentiamo di continuo. A parte questo è bello leggere una lettera come la tua, non ne capitano molte. Noi gay siamo talmente abituati a sentirci dire di tutto che forse non siamo preparati al cambiamento della società che è già in atto. Voglio dire che a volte siamo noi stessi a vedere problemi ove non ci sono. Certo non sempre è tutto facile, a partire dalla famiglia, ci sono molte realtà difficili, ancora troppi genitori faticano ad accettare i propri figli per ciò che sono ma parole come le tue fanno sperare in futuro più sereno.