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Parlo più piano, come si conviene di fronte a qualcosa di troppo grande che va ben oltre la ragione, molto più grande di noi al punto da riuscire a sorprenderci sempre, come fosse la prima volta.
Pensieri e Fantasia in libertà
Se non sentiamo "nel cuore, nello stomaco, nella mente quell'indignazione", vuol dire che qualcosa si è ammalato definitivamente dentro di noi. E forse non c'è più possibilità di cura. E' triste, ma è la verità.
E' arrivata l'influenza. Da venerdì scorso En covava testardamente il virus che si manifestava con primi segnali di raffreddamento. Stamattina la febbre. Speravamo di farla franca anche quest'anno, ma la virulenza patogena, complice il gelo persistente, alla fine ha colpito. Ora temiamo il diffondersi dell'epidemia che potrebbe falcidiarci tutti, uno a uno. Per la verità, quest'anno al mio medico erano avanzate dosi di vaccino contro il male stagionale, così io mi sono sottoposto volentieri al trattamento, considerando il fatto che quotidianamente frequento virus e batteri vari. Speriamo funzioni.
Stasera eravamo invitati al compleanno di Ernani, ma dovremo rinunciare. Vedremo l'evoluzione della febbre, ma ormai la malattia deve fare il suo corso. A questo punto meglio che esploda subito per tutti e tre, così entro la fine della settimana saremo di nuovo in forma. I due novi hanno appuntamento con la disco, che per il più giovane sembra essere diventata più una questione d'orgoglio, per cui meglio risolverla quanto prima. Io invece guardo alla prossima settimana con desiderio, perchè sarò in ferie. Sarà infatti la settimana di carnevale, romano prima ed ambrosiano poi.
Ed ora scendo in campo, non quello politico eh, ma quello più prosaico e meno remunerativo dei mestieri domestici , cui si aggiunge oggi quello specialissimo di crocerossino. Buona settimana a tutti e ... auguri, Ernani!
P.S. Omeopatia assassina, ovvero delle animelle d'anatra innocente
Restando in tema di malati e malattie, vi segnalo il post di Oscar, l'oscillococcinum. Da non perdere! E' raccomandato in particolare a quanti hanno ancora la fissa dell'omeopatia. Vi procurerà emozioni forti, fino alle lacrime (vere) perchè è vita vissuta, non l'ennesima fiction berlusconiana.