Parlo più piano, come si conviene di fronte a qualcosa di troppo grande che va ben oltre la ragione, molto più grande di noi al punto da riuscire a sorprenderci sempre, come fosse la prima volta.
domenica, febbraio 28, 2010
Parles plus bas (0)
Parlo più piano, come si conviene di fronte a qualcosa di troppo grande che va ben oltre la ragione, molto più grande di noi al punto da riuscire a sorprenderci sempre, come fosse la prima volta.
sabato, febbraio 27, 2010
Ancora (-1)
Ciao! (-2)
Ci siamo. La pagina più triste è pronta per essere scritta. Le parole sono confuse nella mia testa e sembra quasi che le mie mani vogliano digitare altre lettere, altre parole, quelle che ho nel cuore.
Lo sapevo che finiva così. Per me è la prima volta. Mi sembra di dover lasciare in sospeso l'amore che è ancora vivo e forte, ma da solo non basto. Sono volati questi cinque anni e questa dichiarazione rende l'idea di quanto siano stati belli. Io vorrei ancora ma non posso insistere, forzare la mano porterebbe a qualche giorno in più, e poi. Sono proprio le basi che si sono sgretolate. Quelle basi che hanno richiesto fatica e tanta condivisione. Quelle basi che ora richiedevano un salto che non ci siamo sentiti di fare. Quel salto sarebbe stato possibile solo se capaci di mettersi davvero uno nelle mani dell'altro. Ovviamente in base alle proprie possibilità e con l'acquisizione serena di nuove responsabilità. Paura, insicurezza e stanchezza hanno fatto il resto e i miei Novi hanno scelto un'altra strada. Nuove consapevolezze rendono forti per affrontare la battaglia contro la disperazione. Ma così è. Si sente proprio un male fisico. Si soffre. Stiamo soffrendo. Lo so che passerà ma adesso ho solo il bisogno di soffrire da solo. Chiedo scusa agli amici che oltre a leggere il blog hanno contatti diretti con me. Arriverò io a voi quando sarò pronto. Approfitto per lanciare un appello affinchè Ser non chiuda il blog. Deve continuare, modificandolo giorno dopo giorno rendendolo sempre più vicino alle sue emozioni. Chiudere il blog non aiuta a rimarginare le ferite e forse il dolore del ricordo diventerà nuova gioia.
Grazie a tutti.
(En)
venerdì, febbraio 26, 2010
Ora basta! (-3)
In questi giorni fatico a passare di casa in casa a leggere i blog amici:perdonatemi. Sono giornate impegnative, quasi convulse, non per un eccezionale aumento di attività , quanto per la necessità di affrontare una serie di problematiche che chiedono urgente soluzione. E' anche il motivo per cui i post vengono scritti di getto la notte, a scapito della lucidità, volendo comunque godere fino in fondo dello spazio che sta per scadere.
Con la pioggia battente sul lucernaio che sembra partecipare alla tristezza del momento, sento la necessità/dovere di riproporre il messaggio che Roberto Saviano lancia a noi, Italiani ,dopo l'ennesimo, gigantesco scandalo che pesa ( o dovrebbe pesare) sul Paese.In questo gravissimo momento non ho altre parole che le sue per ribadire che non possiamo far finta di nulla anche in questa occasione.
I giudici dicono che la 'ndrangheta è entrata in Parlamento. E' un'affermazione terribile: proviamo a fermarci un momento e cerchiamo di capire cosa vuol dire. Significa che il potere mafioso ha messo piede direttamente nel luogo più importante, delicato dello Stato: quello dove il popolo si fa sovrano, dove la democrazia si realizza. E' questa la vera emergenza di cui dovremmo discutere. E' come un terremoto, una valanga, solo che la colpa non è del fato: non è stata una calamità.
Sapevamo tutto. La criminalità organizzata prima crea zone dove il diritto non entra, poi si espande, pervade l'economia, si appropria del Paese, e infine entra lei stessa nello Stato. Ci sono anni di inchieste, prove raccolte, fiumi di denaro che testimoniano l'immenso potere delle mafie d'Italia. Prima le cosche siciliane, poi le calabresi e campane hanno tolto al sud ogni possibilità di sviluppo e avvelenano l'intera economia. Ma la vera emergenza non è questa. L'emergenza è che tutto questo passi come l'ennesimo scandalo silenzioso, al quale siamo rassegnati. L'emergenza è che tutto ciò non faccia sentire nel cuore, nello stomaco, nella mente di ogni italiano (qualsiasi sia il suo credo e la sua posizione politica) un'indignazione che lo porti a ribellarsi, a dire: "Ora basta". (R.Saviano)
Se non sentiamo "nel cuore, nello stomaco, nella mente quell'indignazione", vuol dire che qualcosa si è ammalato definitivamente dentro di noi. E forse non c'è più possibilità di cura. E' triste, ma è la verità.
giovedì, febbraio 25, 2010
Oltre il limite. Forse. (-4)
Avviene in tutti i campi, quello pubblico, come quello del privato quotidiano. Un aristocratico la cui storia familiare ha pesato negativamente sulla nostra storia passata (e anche recente) può presentarsi , come se nulla fosse stato,sul palcoscenico più popolare d'Italia per esibire sfrontatamente sentimenti patriottici sconosciuti all'intera dinastia, così come il comune cittadino, senza alcun timore e ritegno, si permette di pontificare su argomenti la cui conoscenza è limitata alle informazioni diffuse dalle trasmissioni nazional-popolari che affollano i palinsesti televisivi.Non di rado capita di assistere a spettacoli penosi in cui si prova imbarazzo anche solo nel ruolo di testimoni passivi.Ancora peggio quando , come inevitabile, l'abitudine finisce per dare forma ad una mentalità, un modo di essere, che invade totalmente l'esistenza degli individui che smarriscono del tutto ogni senso della misura, del limite appunto entro il quale restare confinati per non incorrere in fatali figuracce e ,quel che è peggio, precludere o concludere relazioni umane anche di una certa importanza e consistenza. Meglio ripassare la saggezza antica anche se bandita ufficialmente , perchè l'umiltà resta ancora strumento straordinanio di crescita e conoscenza. Resta questa virtù sconosciuta a presidiare il limite oltre il quale è bene non spingersi, fermandosi appena prima.
mercoledì, febbraio 24, 2010
Dubbioso (-5)
martedì, febbraio 23, 2010
Innocue illusioni (-6)
L'immagine del cavaliere di Arcore è molto più concreta e presente, invasiva anche, e non rimanda certo ad un cielo stellato e men che meno alla legge morale interiore. Anche il più ingenuo dei suoi accoliti faticherebbe a lavorare di fantasia.
lunedì, febbraio 22, 2010
Tranquilla ripresa (-7)
Domenica tranquilla ieri, anche un po' sottotono a dirla tutta, per i novi reduci dalla "notte in vita". Solo nel tardo pomeriggio hanno dato qualche segno di vitalità provando qualche balletto delle sorelle Marinetti con Lupetto, il migliore in assoluto nella perfomance.
Miss Piggot (lupetta) è rimasta in disparte temendo che i 3, ancora grossolani ed approssimativi nei movimenti, potessero compromettere la nuova mise realizzata venerdì scorso dal suo parrucchiere spagnolo, il magico Fernando.
2 ore e mezza di stripping ha dovuto subire la povera canina! Il risultato ha comunque compensato tanta sofferenza ed ora sfoggia orgogliosa il bellissimo e lucidissimo pelo. Il guaio è che richiederebbe attenzioni quotidiane, ma lei per prima è insofferente e poco disponibile alla spazzola.
domenica, febbraio 21, 2010
Quaresima nazionale
Sarebbe un bel risultato, oltre che necessario, per il Paese un radicale, profondo cambiamento di idee, perchè solo cambiando testa è possibile poi cambiare anche le azioni, che sono appunto espressione del pensiero. Almeno di solito così è. Abbiamo 40 giorni di tempo per cambiare l'Italia!
sabato, febbraio 20, 2010
Carnevale ambrosiano
"Non capisci che ci ucciderà questo nostro esistere a metà"?
venerdì, febbraio 19, 2010
E piove piove
giovedì, febbraio 18, 2010
W le sorelle Marinetti!
Il dolore può farci cadere/la speranza potrebbe sparire/ma l’amore, ma l’amore può/far tornare a sorridere ancora/imboccare una strada sicura/sì l’amore, sì l’amore può!"
mercoledì, febbraio 17, 2010
A ruota libera
martedì, febbraio 16, 2010
Gap generazionale?
Arrivare ad uno stesso linguaggio che non costringa a decodificare continuamente atteggiamenti ed anche singole parole non può che essere frutto di un paziente e continuo impegno, che è sempre faticoso, che diamine! "Scusa ma ti chiamo amore non so dire nulla più" ,perchè certe volte mi ritrovo senza più parole ed è in quei momenti che mi viene da pensare : "scusa se ti ho dato un nome ora puoi chiamarmi anche tu".
Ma forse il nostro amore è così bello proprio perchè sempre altamente infiammabile, mai scontato e noioso. Non a caso i giochi pirotecnici trovano poi il loro sfogo naturale nei fantasiosi ed appaganti agoni amorosi, nei quali finalmente anche En può sbizzarrirsi liberando tutto il combustibile immagazzinato.
lunedì, febbraio 15, 2010
Il carnevale di sanValentino
Non ho preso l'influenza: il vaccino ha funzionato. Sono stato atterrato da una feroce colica renale. E' successo qualche notte fa, improvvisamente. La mattina poi, al Pronto Soccorso, mi sono stati fatti tutti gli accertamenti di rito e, diagnosticata la causa , ho iniziato la terapia, pesante ma, si spera, risolutiva. Il dolore però va e viene, attenuato solo dai farmaci.
Comincia così con un bollettino medico la mia settimana di vacanza,vabbè: "A carnevale ogni scherzo vale",per cui ci sta.Mi basterebbe non ripetere l'esperienza che è stata davvero brutta.
Ieri era la festa degli innamorati secondo il calendario consumistico, ma per noi è stata una domenica qualunque, non volendo seguire il mercato.Oggi però che è passata voglio celebrarla senza parole di circostanza, ma con una bellissima canzone tratta da "Aggiungi un posto a tavola" fino a ieri in cartellone a Milano. Il musical arriverà presto a Varese : riusciremo a vederlo finalmente dal vivo?
giovedì, febbraio 11, 2010
Samaritani di stato
mercoledì, febbraio 10, 2010
10 febbraio
martedì, febbraio 09, 2010
lunedì, febbraio 08, 2010
A letto col virus
E' arrivata l'influenza. Da venerdì scorso En covava testardamente il virus che si manifestava con primi segnali di raffreddamento. Stamattina la febbre. Speravamo di farla franca anche quest'anno, ma la virulenza patogena, complice il gelo persistente, alla fine ha colpito. Ora temiamo il diffondersi dell'epidemia che potrebbe falcidiarci tutti, uno a uno. Per la verità, quest'anno al mio medico erano avanzate dosi di vaccino contro il male stagionale, così io mi sono sottoposto volentieri al trattamento, considerando il fatto che quotidianamente frequento virus e batteri vari. Speriamo funzioni.
Stasera eravamo invitati al compleanno di Ernani, ma dovremo rinunciare. Vedremo l'evoluzione della febbre, ma ormai la malattia deve fare il suo corso. A questo punto meglio che esploda subito per tutti e tre, così entro la fine della settimana saremo di nuovo in forma. I due novi hanno appuntamento con la disco, che per il più giovane sembra essere diventata più una questione d'orgoglio, per cui meglio risolverla quanto prima. Io invece guardo alla prossima settimana con desiderio, perchè sarò in ferie. Sarà infatti la settimana di carnevale, romano prima ed ambrosiano poi.
Ed ora scendo in campo, non quello politico eh, ma quello più prosaico e meno remunerativo dei mestieri domestici , cui si aggiunge oggi quello specialissimo di crocerossino. Buona settimana a tutti e ... auguri, Ernani!
P.S. Omeopatia assassina, ovvero delle animelle d'anatra innocente
Restando in tema di malati e malattie, vi segnalo il post di Oscar, l'oscillococcinum. Da non perdere! E' raccomandato in particolare a quanti hanno ancora la fissa dell'omeopatia. Vi procurerà emozioni forti, fino alle lacrime (vere) perchè è vita vissuta, non l'ennesima fiction berlusconiana.