giovedì, febbraio 04, 2010

Nulla


Edo stamattina ha subito l' intervento chirurgico previsto e tutto si è risolto per il meglio. Dino non ha più attenuanti: l'ansia e l'attesa sono finite e torna alla dieta spartana di sempre. Qualche mezzo kg di gelato ora sarebbe pura e semplice trasgressione.

Nel comasco invece c'è ancora effervescenza per il recente truculento delitto che ha come protagonisti personaggi della Como che conta. Se ne parla ovunque: sui treni, nei bar, negli uffici, per strada, a casa. Città tranquilla, un tempo ricca ed invidiata, con regolare frequenza Como (e la sua provincia) è teatro di omicidi che colpiscono per l'efferatezza e forse anche la quasi gratuità: Erba, Garzeno, giusto per citare i penultimi fatti di cronaca che hanno scosso il Paese. Già in passato ci chiedevamo quali fossero le ragioni profonde dei mali lariani, quale la patologia che ha colpito una provincia chiusa e diffidente, abituata a lavorare duramente per aumentare il benessere personale e familiare, senza alcuna idea di Stato, considerato solo una sanguisuga parassita. Cattolicissima fino al bigottismo, ma pronta ad infrangere la tradizione morale in nome dei "danè"(soldi) senza alcun senso di colpa o almeno dubbio.
L'amico Luci considererà questo mio ennesimo sfogo puro vilipendio, tradimento anzi, perchè anch'io comasco d.o.c. ma , a differenza di lui,per nulla innamorato del Lario e della sua gente. La crisi economica che sta colpendo duramente l'intero territorio mette a dura prova i pochi valori umani sopravvissuti al grande benessere, creato col terziario nel passato. I nodi stanno venendo al pettine e, quel che è peggio, non c'è politica che offra concrete alternative. Nemmeno a lungo termine.
Persino il buon "fratello" George (Clooney), che ha avuto il merito di lanciare (attenzione: non ri-lanciare) il turismo sul lago, ci abbandona e non per le motivazioni ufficiali che circolano, perchè nessuno più di un comasco sa coprire col silenzio tombale il più allettante dei pettegolezzi. Se ne va, perchè qui si muore. Non fisicamente. Si muore di nulla , di assenza di vita.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Come ti capisco...
Saluti da L'Aquila! :)

Anonimo ha detto...

cazzo...e io che pensavo di trasferirmi a Como...:-( Alias.

Massi ha detto...

e....quale sarebbero i rumors sul reale motivo della partenza di george? :)

Gabriele ha detto...

Bella comooo... beh... la casa di Giorgino la compro io... no problem!!!
Baci....
Gabri

Anonimo ha detto...

Anch'io sono comasca D.O.C., anzi per la verità sono "laghéra" ed ho sempre amato il lago e la mia città. Ma mai come in questi ultimi anni noto il provincialismo e la chiusura di Como, una città che offre ben poco: alla sera è una città morta, i bar sono quasi tutti chiusi, c'è un solo teatro con spettacoli perlopiù scadenti, ora c'è un solo cinema, i negozi non offrono una grande scelta e sono carissimi...ma pare che ai comaschi (ed in questo, purtroppo, mi riconosco anch'io) vada bene così: ognuno continua con il proprio tran tran, pensando solo a sè stesso.
Katia

Anonimo ha detto...

purtroppo -per te- difendo a spada tratta il territorio lariano di cui sono fiero di farne parte. Stranamente -a differenza di altre regioni o città di cui preferisco tacerne nome- sono solo ancora sporadici questi fatti, e la colpa è senz'altro di chi ha inquinato da qualche anno la mia popolazione, che pur bigotta come dici, ha una buona qualità di farsi i famosi c.... propri. In quanto al famoso George se ne vada pure in quanto per farsi pubblicità -visto i suoi mezzi- trasloca con facilità. Ti abbraccio Luc