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Avviene in tutti i campi, quello pubblico, come quello del privato quotidiano. Un aristocratico la cui storia familiare ha pesato negativamente sulla nostra storia passata (e anche recente) può presentarsi , come se nulla fosse stato,sul palcoscenico più popolare d'Italia per esibire sfrontatamente sentimenti patriottici sconosciuti all'intera dinastia, così come il comune cittadino, senza alcun timore e ritegno, si permette di pontificare su argomenti la cui conoscenza è limitata alle informazioni diffuse dalle trasmissioni nazional-popolari che affollano i palinsesti televisivi.Non di rado capita di assistere a spettacoli penosi in cui si prova imbarazzo anche solo nel ruolo di testimoni passivi.Ancora peggio quando , come inevitabile, l'abitudine finisce per dare forma ad una mentalità, un modo di essere, che invade totalmente l'esistenza degli individui che smarriscono del tutto ogni senso della misura, del limite appunto entro il quale restare confinati per non incorrere in fatali figuracce e ,quel che è peggio, precludere o concludere relazioni umane anche di una certa importanza e consistenza. Meglio ripassare la saggezza antica anche se bandita ufficialmente , perchè l'umiltà resta ancora strumento straordinanio di crescita e conoscenza. Resta questa virtù sconosciuta a presidiare il limite oltre il quale è bene non spingersi, fermandosi appena prima.
3 commenti:
Umiltà è in netta contrapposizione con tutto ciò che è arte e spettacolo. Un abbraccio alla mia troppia preferita e buona giornata
Non so, io credo che osare sia sempre il mezzo migliore per migliorarsi e far progredire una società. Gli esempi del post sono di autentiche faccia di tolla (per non dire altro), non li vedo come tentativi falliti di andare oltre i propri limiti..
Cari, sarei interessato ad una vostra opinione in merito al mio ultimo post. Un abbraccio e anticipatamente ringrazio
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