lunedì, gennaio 08, 2007

Quali i mali lariani?


La strage di Erba, come il delitto del benzinaio di Lecco nel 2004 (La Lega aveva persino offerto una taglia, ma gli assassini erano due giovanissimi padani doc) ha mostrato all'Italia il vero volto della cattolicissima Como, pronta ad addossare la colpa dei suoi mali agli altri, preferibilmente immigrati. (v.L'uomo nero). C'è qualcosa di malato che non è semplice, ottusa ipocrisia, in chi gestisce l'informazione ed il potere nel comasco. C'è qualcosa di patologico anche nella società comasca che si lascia manovrare acriticamente da persone che ormai hanno mostrato tutta la loro meschinità ed incompetenza. Troppo ingenuo attribuire all'ignoranza la causa della vergognosa situazione in cui tutti siamo coinvolti, i più senza nemmeno provare disagio.

Negli ultimi anni il comasco è stato spesso protagonista della cronaca nera (delitto-suicidio di Garzeno tra i recentissimi), efferati crimini si sono consumati nel tempo, alcuni sono rimasti irrisolti. E' il male di vivere che ha colpito la nostra area? Cosa sta accadendo? Qualcuno sta cercando di capire o, come il solito, si fa finta di nulla addossando, quando è possibile e anche quando non lo è, la colpa agli altri appunto? I responsabili del bene collettivo stanno riflettendo? Pensano forse che gli attacchi alla famiglia tradizionale siano la causa dei mali lariani? Sembrerebbe che proprio le famiglie tradizionali siano all'origine dei delitti che si ripetono con allarmante frequenza nella zona. Basteranno città dei balocchi, notti bianche ed altre iniziative simili a risolvere la crisi?Sarebbe necessario approfondire, ma verrebbero a galla troppi malanni che per anni sono stati rigorosamente nascosti, soffocati da troppe certezze sbandierate ad ogni occasione.
La pentola a pressione deve avere la valvola di sfogo ormai usurata e rischia di esplodere...

Nessun commento: