Pensare alla politica fa male, se non si trovano, insieme, soluzioni percorribili democraticamente per porre fire alla pessima gestione da parte dei nostri legittimi rappresentanti in Parlamento. E' deprimente. Il nostro Paese vive da decenni sull'esportazione di armi anche a nemici dichiarati, sono stati assassinati giornalisti troppo curiosi e deontologicamente corretti per metterli a tacere. Ricordate Ilaria Alpi, una delle tante morti circondate dal "mistero"di Stato? Facciamo affari di ogni tipo con i più crudeli tiranni della storia (morto Saddam, ci sono ancora i vari Putin e compagni) e gestiamo, grazie alle nostre mafie, i più sporchi traffici del mercato internazionale: immigrati, organi (sì, proprio organi per trapianti ai nostri ricconi locali che non possono aspettare le lunghe liste d'attesa, organi espiantati a poveri cristi, spesso bambini, di cui nessuno rivendica la scomparsa), droghe, denaro sporco, vestiari e beni di ogni genere, manufatti in Cina e ovunque costi poco, perchè a lavorare sono ancora minorenni cui è stata negata l'infanzia. I nuovi schiavi sono addirittura sulle nostre strade, dove vendono sesso a italiani, per bene di giorno, schiavisti la notte. E come tira il mercato del sesso! L'aumento delle prostitute, dei prostituti, dei trans è sotto gli occhi di tutti. Ogni tanto qualcuno ne parla, ma tutto finisce lì. Nemmeno da Oltretevere ci si preoccupa di questi affari illeciti, che portano sempre e comunque allo svilimento e allo sfruttamento della persona. E spesso alla morte. Quante carrette improvvisate hanno seminato cadaveri nei nostri mari? Impossibile fare un conto anche solo approssimativo.
C'è un denominatore comune a tutto ciò e si chiama ipocrisia. Governanti e Chiesa cattolica (forse l'ordine va invertito in base al reale potere) volutamente distraggono e accendono l'opinione pubblica su problemi che paragonati a quelli nominati appaiono per quello che sono: specchietti per le allodole. Fino a quando andremo avanti così?
Noi non ci stiamo a prestarci a questo gioco: se vogliono continuare a spiare la nostra vita, il nostro amore, si accomodino: riserveremo loro posti in prima fila. Dicano poi tutto il male che vogliono, se davvero sono in grado di motivarlo razionalmente, ma mettano finalmente mano ai guai veri che da anni ci rendono complici di crimini non tanto diversi da quelli che la storia ha già condannato.
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