Sabato sera, quasi notte. Sono a casa solo, i novios sono usciti con gli amici dopo una pesante settimana di lavoro. Mentre si esibiscono nel karaoke in un locale qua vicino, io preferisco qualche ora di placida solitudine. E' il modo migliore per me di rilassarmi, di recuperare me stesso. Stiamo dormendo troppo poco e, alla lunga, i ritmi quotidiani finiscono con il logorare.
D'altra parte essere in tre comporta necessariamente un tempo adeguato da condividere insieme a fine giornata, dopo la lontananza forzata in cui ciascuno è impegnato nella propria attività. Così trascorre velocissimo il tempo fino quasi a mattina: due tre ore di sonno e poi via di nuovo ai rispettivi compiti.
Mi piace ora pensare i miei novios sereni, mentre cantano emozionandosi ed assaporano rilassati la compagnia degli amici. Mi intenerisce immaginarli e mi emoziono anch'io perchè li so innamorati e contenti. E' una sensazione difficile da descrivere ma così semplice da vivere la mia! So che del loro amore trarrò il massimo per me stesso.
E' un circolo vizioso in positivo la vita di troppia che si alimenta costantemente attraverso la circolazione del sentimento dall'uno all'altro, all'altro ancora. Man mano che l'affiatamento cresce tra due finisce per coinvolgere in modo esponenziale il terzo, senza soluzione di continuità. Ecco perchè godo pienamente lo spazio di solitudine che mi sono ritagliato stasera: già gusto i frutti di quel che sarà.(s)
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