C'è sempre un giorno dopo. Un day after, come si usa dire oggi. Dopo un evento, positivo o negativo, una vittoria o una sconfitta, ma anche dopo la normale quotidianità. Basta pensarci. E a me piace farlo, quando il momento lo consente, perchè dopo, con la tensione finalmente allentata, ci si lascia andare comunque sia finita. Come succede dopo l'amore, quando, placato il desiderio, ci si abbandona sfiniti tra le braccia degli amanti. Per la verità, durante la settimana mi godo poco questi bellissimi momenti, perchè temo sempre che i novios si abbiocchino (cosa che succede frequentemente)e poi è dura svegliarli. Dopo si guarda a ciò che è stato con il necessario distacco e a volte ciò è sufficiente per correggere il tiro, se ancora possibile, o addirittura sdrammatizzare situazioni montate sul nulla. Oppure, semplicemente, si gode quanto è accaduto, centellinando il piacere vissuto con nuovo stupore, perchè, anche se meritato e guadagnato con la fatica e la determinazione, il bello (ed il buono) continua sempre a meravigliare. Non ci si abitua mai. Più facile abituarsi al male, cedendo alla rassegnazione di fronte al già visto e sentito.E' quello che purtroppo sta accadendo con questa ennesima campagna elettorale in cui i protagonisti danno il peggio di sè, convinti che questa sia la strada del successo. E così avviene ormai regolarmente, senza che noi si possa finalmente cambiare qualcosa. Lo sciopero ed il voto erano le due formidabili armi dei cittadini in democrazia. Lo sciopero è ormai rigidamente regolamentato, il voto ci è stato viscidamente scippato. Ma c'è sempre un giorno dopo...
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1 commento:
Per me che non vivo una storia d'amore il dopo si carica di insoddisfazione esensi di colpa e vorrei anadarmene subito, fuggire. Ma immagino che sia diverso per chi vive una relazione. Per quanto riguarda lo schifo dei poilitici c'è poco da aggiungere, solo condividere.
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