mercoledì, ottobre 22, 2008

22 Ottobre

Ti sento, Verbo, risuonare dalle punte dei rami
dagli aghi dei pini dall'assordante
silenzio della grande pineta
- cattedrale che più ami - appena
velata di nebbia come
da diffusa nube d'incenso il tempio.

Subito muore il rumore dei passi
come sordi rintocchi:
segni di vita o di morte?
Non è tutto un vivere e insieme
un morire? Ciò che più conta
non è questo, non è questo:
conta solo che siamo eterni,
che dureremo, che sopravviveremo…

Non so come, non so dove, ma tutto
perdurerà: di vita in vita
e ancora da morte a vita
come onde sulle balze
di un fiume senza fine.

Morte necessaria come la vita,
morte come interstizio
tra le vocali e le consonanti del Verbo,
morte, impulso a sempre nuove forme.
(Da Canti ultimi di David Maria Turoldo)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche se sono lontana, col cuore e col pensiero, vi sono vicina....penso di aver capito cosa è successo....purtroppo...
Un abbraccio forte.
F.

Anonimo ha detto...

Un abbraccio forte anche da me.

El novio ha detto...

Grazie Fabiana, grazie Angelo, sentiamo forte il vostro abbraccio insieme a quello dei tanti amici che ci hanno testimoniato affetto in questo momento duro della vita. Ricambiamo con un triplice abbraccio