I lettori più fedeli si saranno accorti che in questi giorni non ho voglia di scrivere sul blog. Anzi, non abbiamo voglia. Stiamo vivendo un momento duro, difficile. Non sono in gioco i rapporti all'interno della troppia, tutt'altro: siamo più che mai uniti nel condividere insieme la realtà che è però, in questo momento, soprattutto esperienza di impotenza. Come sempre quando è la vita stessa a tirare le fila della storia. Abbiamo solo bisogno di silenzio, per cui non preoccupatevi se capita che la regolarità (comunque eccessiva a causa della mia grafomania) dei post ne faccia le spese. Noi siamo sempre qui a testimoniare che l'amore continua e cresce anche nelle difficoltà e nei momenti bui. Tante volte ridiamo insieme in troppia, anche perchè i miei gayetti oltre che belli sanno essere estremamente simpatici, ma ora è il momento di abbandonarci insieme al pianto liberatorio che è possibile solo nell'intimità più segreta della troppia, dove i sentimenti, e con loro il cuore, escono allo scoperto senza alcun pudore.
Lascio invece parlare Alda Merini attraverso una sua straordinaria poesia, Bambino, in cui cuore e sentimenti si legano inscindibilmente all'aquilone della fantasia che vola sempre alto, persino al di sopra delle nuvole:
"Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia/legalo con l'intelligenza del cuore./Vedrai sorgere giardini incantati/e tua madre diventerà una pianta/che ti coprirà con le sue foglie./Fa delle tue mani due bianche colombe/che portino la pace ovunque/e l'ordine delle cose./Ma prima di imparare a scrivere/guardati nell'acqua del sentimento.".
"Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia/legalo con l'intelligenza del cuore./Vedrai sorgere giardini incantati/e tua madre diventerà una pianta/che ti coprirà con le sue foglie./Fa delle tue mani due bianche colombe/che portino la pace ovunque/e l'ordine delle cose./Ma prima di imparare a scrivere/guardati nell'acqua del sentimento.".
Nella foto un'immagine del film "Il cacciatore di aquiloni".
5 commenti:
Negli ultimi post la tristezza e il senso di impotenza erano palpabili.
La regolarità del blog è l'ultima cosa di cui preoccuparvi.
Qualunque sia la causa del vostro dolore sappiate che tutti vi siamo vicini, con tutto l'affetto di cui ognuno di noi lettori e amici vostri è capace di dare.
Dino
I momenti difficili purtroppo nella vita capitano, l'importante è superarli ed uscirne più forti.
Vi sono vicino.
Un saluto soltanto. Grazie per la poesia.
Credo di essere l'ultima persona che potrebbe dirvi
"Vi sono vicino anch'io",
ma è quello che penso veramente.
Sono certo che la vostra forza interiore,unita al vostro amore,vi permetterà di superare questo momento.
D.
Tutta la mia solidarietà e i miei auguri a voi tutti. un abbraccio
Angelo
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