mercoledì, maggio 07, 2008

Invasioni barbariche?


Con un pc agli sgoccioli e l'altro fuori uso, in attesa del pezzo di ricambio, fatichiamo ad essere puntuali sul blog. C'è che sono giornate strane: bastano 5 giorni lontano da tutto per perdere il ritmo ed anche la testa per le cose di sempre. Riabituarsi alla normale quotidianità è sempre difficile, anche se si è interrotta per un brevissimo intervallo. Si vede che noi umani siamo fatti per la vita bella e comoda, per la felicità,per la Bellezza appunto. Il fatto è che per conquistarla occorre giustamente darsi da fare: il lavoro, i soldi restano strumenti e nient'altro. Necessari però. Così come importante è il "ruolo" sociale che qualsiasi lavoratore occupa all'interno della società. I disoccupati ed anche i pensionati non devono fare i conti solo con la fatica di arrivare a fine mese, ma anche con la mancanza di voce pubblica dovuta alla privazione del ruolo. Non è meno grave. Non si tratta di qualche milione di persone, ma di miliardi, concentrate soprattutto in alcuni continenti. Primo tra tutti l'Africa, che è a due passi da noi.La vita dignitosa, la felicità e la bellezza cui siamo orientati naturalmente tutti noi umani sono anche per loro. E' loro diritto, come nostro, vivere bene. Ma non hanno voce. Nemmeno per gridare il dolore delle ingiustizie, delle guerre e dei genocidi (v. Darfur) di cui quotidianamente sono vittime, sacrificate per il nostro benessere. E noi a lamentarci dei barconi di derelitti che fuggono disperati la morte, come se avessero altre alternative. Hanno dalla loro il numero: come le formiche finiranno per prevalere, nonostante i milioni di morti che resteranno sul campo. E' così difficile capire che è nel nostro interesse cambiare atteggiamento per non trovarci poi, ad invasione avvenuta, a render conto della nostra violenta ottusità? "Mala tempora currunt" a causa dell' insensatezza di affidarci ai nuovi padroni che non riescono a vedere più in là della Padania.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' difficile quando si è abituati a piangersi continuamente addosso, incoraggiati anche dai movimenti glbt,non sperare di affidarsi ad una lobby forte, stile Robin Hood,che faccia finalmente giustizia una volta per tutte.Non avevo considerato i compromessi o baratti come dici tu, che finirebbero per porci "dall'altra parte", come se non potessimo contare sulla sola forza di quanto giustamente chiediamo.