sabato, settembre 12, 2009

Poveri santi



Sicuramente sarà stato un uomo buono e avrà fatto tanto bene, ma questa tendenza al "Santo subito" che ormai contraddistingue le morti vip, mi pare proprio un'esagerazione. Naturalmente mi riferisco a Mike Bongiorno, celebrato per giorni su tutte le reti pubbliche ed oggi persino omaggiato col funerale di Stato nel duomo di Milano. Indubbiamente gli va riconosciuto il merito di essere stato tra i padri della televisione italiana, ma ugualmente non si può dimenticare che è stato fin dall'inizio, credo dalla metà degli anni '80, il promotore di quella cultura del nulla che oggi impazza e che è all'origine di tutti i nostri guai, privati e pubblici. Sembra che ormai ci muoviamo come tante marionette condotte con neanche tanta discrezione dal potente di turno. Tutti felici e contenti di essere intruppati ad un funerale piuttosto che nell'urna elettorale. Forse, così ammassati, riusciamo per un po' a dimenticare i problemi che abbiamo lasciato a casa e che ritroveremo al ritorno, una volta benedetti e congedati .


I veri santi restano invece misconosciuti, specie se in vita sono stati pienamente o addirittura troppo umani. Come è il caso del p. Mychal Judge, che Gionata ha voluto ricordare ieri con il bell'articolo tradotto dal nostro amico Dino (non il varesotto):"Padre Mychal, da vittima dell'attentato dell'11 settembre a simbolo dei gay credenti ".
La diffusione del clima di pubbliche e facili beatificazioni non migliora però il clima del Paese.Si continuano a registrare nella quasi totale indifferenza generale episodi di violenza gratuita e prepotente contro i più deboli e fragili : dai barconi carichi di immigrati, che restano a naufragare nel nostro mare per giorni e giorni in condizioni disumane, agli attacchi omofobici che scandiscano anche questo scorcio di estate (l'ultimo mercoledì sera a Firenze). Tutto procede come sempre se non addirittura peggio, senza che quell'atmosfera di bontà e altruismo delle canonizzazioni popolari incida sia pur minimamente sull'imbarbarimento generale.
E' sabato, un po' di respiro ci vuole, insieme ad un sano narcisismo (questo sì contagiante!) che fa solo bene quando nutre correttamente l'autostima. Basta però non dimenticare le nostre origini così come i nostri limiti ,che poi fanno di noi gli umani che ci piace essere.
Stasera siamo tutti a casa di Lucy per festeggiare David, il laghè emigrante a Londra.Per quel che ci riguarda ci voleva proprio un'allegra e simpatica serata tra tanti amici.
Buon fine settimana!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Buoinasera, non ho condiviso nemmeno io il fatto dei funerali in Duomo , mi sono rifiutata di vedre anche la televione, e sopratutto funerali di stato. Mi dispiace per una persona che se ne andata.. Mi sembra una presa in giro per uomini che sono morti per aver cobatutto contro cose importanti e Vere.. e in Italia ne abbiamo avuti tanti.. Forse ci dimentichiamo che esistono certi valori e che le burattinate , sono solo una vergona per noi Italiani.. Baci baci Ser.. , Barbara