Qualsiasi parola sul massacro del Flotilla è di troppo.Non ho voglia di parole in questi giorni, anche se so perfettamente che servono. Servono per far sapere, informare. Per conoscere.La parola ha una potenzialità straordinaria, ma può essere messa a tacere con uguale facilità. Dipende dall'uomo che la usa e che la riceve. Ma , a questo punto, chi è l'uomo? Chi siamo veramente se lasciamo che tutto vada sempre per il peggio?
Il nostro amico D. da Londra scrive:"Leggevo del ragazzo picchiato a Roma, anche qui succede picchiano i gay e li ammazzano pure.L'omofobia c'e' dappertutto anche in paesi come questo che sembrano così civili ed aperti. Anche a me e' successo di essere stato picchiato, via vittorio emanuele a como,venerdi 9 febbraio 1990, me lo ricordo come se fosse ieri: notte al pronto soccorso e 10 giorni a casa dal lavoro, mattino dopo denuncia contro ignoti.............son sicuro mi hanno picchiato perche' gay, non avevano nessuna altra ragione per farlo e di sicuro non ho fatto nulla per provocarli , ero nel posto sbagliato al momento sbagliato ".
In questo momento le parole, mie e di tutti, sono solo chiacchiere. Chiacchiere per giustificare la passività con cui registriamo la cronaca peggiore.
Domenica sera è arrivato a sorpresa S., il mio amico degli anni napoletani. Giusto un giorno per stare insieme e condividere il disagio di chi fatica a trovare un lavoro decente. Da un anno lui e la moglie hanno lasciato Napoli per Roma, sperando in qualche cosa di meglio, un futuro meno precario, ma le cose non stanno andando come speravano. Chiacchiere, sempre e solo chiacchiere.
6 commenti:
Ho letto quell'articolo... non ho parole se non rabbia... una grossa rabbia nel mio cuore. Ma facciamo propio pena.. se si arriva a cio' . Povera gente ingorante , che deve arrivare a picchiare davanti all'amore tra due esseri umani... Forse Loro non sanno Amare.. non forse, senz'altro loro non sanno dare amore a nessuno... Se fossi loro madre..mi vergognerei di aver messo al mondo un essere del genere. Buona serata.. saono molto stanca..Baci; Barbara
Da un po' di tempo ho preso questa bella abitudine quotidiana di seguire il vostro blog. Ormai siete miei amici. La vostra bella famiglia, la vostra vita, gli spunti e le riflessioni che offrite a chi li vuole condividere con voi sono una buona compagnia, ed è questo che si chiede agli amici. Sono dispiaciuto dello scoramento che leggo in questo post. Voglio dirvi che il vostro blog è un punto di riferimento per molte persone, che c'è bisogno di persone che ricordano a se stessi e agli altri gli avvenimenti importanti del nostro paese, che vogliono confrontarsi con gli altri e che, soprattutto, con l'esempio quotidiano dimostrano che è l'amore a fare la famiglia e che non è importante se questo amore è tra un uomo e una donna, tra due donne, tra due uomini o, perchè no, tra tre uomini. Mi rendo conto che questa nostra società e le scelte dei nostri politici non aiutano ma dobbiamo tutti insieme far sentire la nostra voce e continuare a gridare a voce alta la nostra verità. Un abbraccio ai novi e buona festa del 2 giugno.
Condivido in pieno questo scoramento. Ma a parte le chiacchiere e le piccole attività di volontariato... cosa fare?
Mina cantava: "parole, parole, soltanto parole..."
So che è sbagliato, so che è infantile, so che è da ignoranti....ma sogno l'ora in cui sul tgcom leggerò la notizia "Aggressione contro ragazzo omosessuale, che per sfortuna dei 4 idioti che l'hanno beccato, pestava molto più di loro..."
Giusto! Noi gay dobbiamo imparare le arti marziali. Un colpo al plesso solare o alla carotide dato in modo giusto, e il bullo omofobo diventa un altro caso Englaro. Ma senza arrivare a questo, due belle sventole da rticordarsele per il resto della vita...
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