Ci sono voluti 25 anni per riconoscere la colpevolezza (per negligenza) di 8 responsabili della strage di Bhopal, in India,in cui morirono, si stima, 20.000 persone e altre 500.000 subirono patologie di differente gravità per le conseguenze dell'inquinamento di terra, aria e acqua. I colpevoli rischiano ora un massimo di 2 anni di detenzione...
Da noi i veleni continuano a rendere alla grande, come risulta dall'Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente:più di venti miliari di euro è il profitto annuo dell'Ecomafia, circa un quarto dell'intero fatturato delle mafie. Le mafie attraverso gli affari nel settore ambientale ricavano un profitto superiore al profitto annuo della Fiat, che è di circa 200 milioni di euro, e più del profitto annuo di Benetton, che è di circa 120 milioni di euro.Usare il territorio italiano come una grossa discarica nella quale nascondere rifiuti è molto più redditizio che coltivare la terra.
Saviano:"Per difendere il Paese, per continuare a respirare, è necessario comprendere che in molte parti del territorio il cancro non è una sventura ma è causato da una precisa scelta decretata dall'imprenditoria criminale e che molti, troppi, hanno interesse a perpetrare.
O quello delle ecomafie diventa il tema principale della gestione politica del Paese, o questo veleno ci toglierà tutto ciò che aveva permesso di riconoscere il nostro territorio. La speranza è che questo allarme venga ascoltato".Far scomparire da un giorno all'altro montagne di spazzatura da Napoli non è stato uno dei miracoli del Premier?
Dev'essere pericoloso stare troppo tempo nello stesso luogo, per questo la riforma Tremonti (prestanome Gelmini)dell'istruzione superiore prevede tagli drastici al tempo scuola (e ai programmi). E' lodevole l'attenzione che i nostri governanti riservano alle future generazioni. Forse queste acquisiranno minori strumenti per affermarsi nel mondo del lavoro o per proseguire gli studi universitari con profitto, ma a chi importa?
3 commenti:
Novio, questo inizio settimana è amaro sotto molti profili, non ultimi quelli che sottolinei giustamente tu.
Comunque, se non l'hai già fatto, ti consiglio di leggere "Mezzanotte e cinque a Bhopal" di Dominique Lapierre: è sconvolgente.
Ma i veri responsabili del disastro di Bhopal, la multinazionale che con le sue colpevoli negligenze ha causato il disastro, non ha pagato, nessun condannato, nessuna pena. Hanno condannato degli indiani, a pene irrisorie. A dimostrazione che anche in India come in Italia, il disastro ambientale non viene considerato un crimine. La giustizia indiana è troppo collusa e corrotta.
Mentre metà del pianeta è impegnata a far quadrare i conti, nell'altra metà si raschia il petrolio dalle spiagge. E ancora una volta resta solo l'indignazione perchè non pagherà nessuno. Solo da poco hanno diffuso la notizia che sulla piattaforma del disastro nei giorni dell'incidente non c'era nessun responsabile. Come dire: non possiamo incolpare nessuno. Pare che la regola del profitto non preveda taglio di teste, ma solo risarcimenti a pescatori incazzati.
Che guaio!!! Un abbraccio
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