Le auguste orecchie di papa Ratzinger hanno ascoltato ingiurie che nemmeno il Nazareno ha subito nel corso delle sua breve vita. Scribi e farisei accusavano il Maestro di sovvertire l'ordine pubblico e la religione ufficiale impartendo alle folle insegnamenti che rasentavano la bestemmia, ma Ratzinger vuole solo ristabilire l'ordine pubblico e la religione ufficiale, non è certo un sobillatore. Il Nazareno era uno del popolo, un semplice laico, il papa è un capo di Stato, uomo di potere. Si configura perciò il reato di vilipendio.
Le orecchie della Carfagna pare invece siano abituate a ben altro, ma non le va giù che tutti sappiano come si è conquistata la poltrona ministeriale alle Pari opportunità. Qualcuno potrebbe notare una certa contraddizione.
Sabina Guzzanti,il cui blog è ancora oscurato dopo P.za Navona, rivendica con una lettera al Corriere la libertà di critica ed affronta, a conclusione, una vecchia questione:
"Per quanto riguarda l'annosa questione: «Può un comico fare politica?», si tratta anche qui di una domanda che non esiste in natura. È ovvio e tutti sanno che chiunque parli a un pubblico fa politica. È ovvio che la politica in una democrazia la fanno tutti. Ma la vera domanda che si pone è: può un comico ottenere molto più consenso politico di un politico? Può il discorso di un comico essere molto più politico di quello di un politico? I fatti dicono di sì e tocca abbozzare. Potete anche continuare a menare le mani, ma sarebbe meglio fare uno sforzo di comprensione. D'altra parte parlo per me ma credo anche a nome degli altri, le nostre idee sono lì e si possono usare gratuitamente. Approfittatene.".
Noi siamo semplici spettatori, ma ... da che parte stiamo?
2 commenti:
Io non ho dubbi da che parte stare, ma il resto degli Italiani?
Anch'io non ho dubbi. La Guzzanti ha detto cose che noi tutti pensiamo. Poco "filtrate" dalla comicità e quindi troppo dirette. Ma va bene così. E in quanto a Di Pietro,io lo amo.
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